Critica Sociale - XXXIII - n. 24 - 16-31 dicembre 1923

à72 CRITJCÀSOCIALE ----~-;__--=-----~-------~~-------:-----------''· ____;... - conoscono l'esperi.enza delle ·:r.ivoluzioni~vvevo Commenti: Vero è che egli tendeva a ricostruirlo rivoluzionarie ' ne.Ba r.obustezza. 0irganica d-ella sopra una ba.se p.rincipalmente etica, osservan– loro costituzi~ne li.anno sofferto meno degli al- do. vhe i debiti i nLeraHeati non sono. giusti de- . Lri dell'estenua.mento della ·guerra, e p-erò tiànno biti, in quanto sono stati assunti per servire alla ev 1 tat,o le co,nvtilsioni 1ei furomi d~lla ,guerra ci- causa della guerra comune; d•oversi quindi èon– vile; con un per:iodo di e,oncentra.z,ione e,io,ns:er- siderare come debiU fatti a vantaggio d-i tutti, al– vaLrice hanno pagaLo il tri,buto fatale alla rea- leati ed associato, ed essere moralmente disdice– zione di guerra, ed ora -sono p:ronti nell~ pol~t~ca ' vole che g·li alleati pÌù fo,r'li e l'assodato, più interna _ e in Inghil~erra anche nellla politica forte di iuUi, se· ne avvantaggino e, peggio•, che_ estera - a rtprende:re il ·ritmo del morvimento siano ti•rati .con quelli alla rovina economioa gli progressivo e ,democratico nella. traiettoriaineso- ' alleati più deboli di risorse finanziarie. rabile <l.ielcapitalismo che supera se sLesso nel [ Un tal concelto è già penet:.:dto in vasti strati socialismo. Insorrinia.· rìvlve ··10 << stup,ictç,·setolò 1 - déll'Tri,ghiiterr-ae dèll 'America. Il s~natore Schan– XlX • in quelle sue necessità che diventano prin- ·. zer cita al r1glin.rdo le parole di un amer:i-cano, cipi ~d idee, e che sono incli~pensabili per il I il prof. Seligmann, il quale ricorda tutto ciò che Lrionfo della civiltà de.gl.iStati. j · ~ 'A.merie,aha ,guadagnato in principi?' .d_el!a guer .. Rivive « lo stupido secolo XIX n e rivive 'COI ra, fin0 al suo mtervenLo. e< Al _prmc1p10 deiia pacifismo la democrazia, la lihertà e Lutto il II'~- guenra - dice i.I Scli-gmann- l'Europa ci man– sLci,che è tuttora -0ggett-0della più satanica de- dò milioni di oro in pagamento di viV'eri e in risiÒne da parte di quei nostr.i e< sp.iriti forti » Ghe. breve volgere di tempo· il flusso di materiali che non sono in fondo,· eh.e ragazzacéi eibbri della · spedimmo all'estero creò un così prodigioso in– nicotina ~ della vanità delle prime pipate. Senza debitament,o ,europe'o da wnv-ertire gli Stati U– il ripristino .de!!libero scambio, infatti, i fini ·ste~- niti. dalla p•riI).cip,aLe nazione debitrice nella p,rin- si del meno stolido proteziorli:smo vanno peir'dut1, cipali:\·naziorie creclitrioe. Le· fortune fatte i,rt•A· . r invero a un certo punto le indll'Strie gonfiate d'al merica furono colo:ssali, [e mercedi ,salirono ra– protezionisrno chiedono .di e-sportare_:·!e p_òsi- pidamente; e menLr,e l'Em.op.a,si dibatteva nelle zioni si rovesciano. Si intavolano negoz1at1.N1en- convufaìoni della guerra,• l'America raggiungeva te per niente. Do ut des. Naturalmente. Ma inta_n- le yertiginose aHezzé di ùna prosperità non m..t1 to i traltaLi di commercio si sviluppano a serre. vista. Così l'America divenne l'all'bitra della vita E J'orr. Mussolini" non mancava ghrdi-ziosarnent-e economica del mondo. Quailora a,vess.i.m-0 paiteèi- di. osservare in una delle ultime tomate della Ca- pato alla guerra fin dal prihGipio, sare!fi/110 an- mera, in c;u.isi discutevé!,dei trattati di com 1Mr- che noi oggi sull'orlo del fallimento. Ed invece cio, che quesiti hanno un v.a:lore politico ~ u.pe - di avere da ripetere dieci miliar<il.idi dollari da- r.i'()lre talvolta a quello econonùco. I nostri assi• gli altri, probabilmente sa,remmo debitori ·verso dui ricorde.ra.nno forse ciò :che abbiamo dovuto gli altri di dieci volte dieci miliardi come nost,ra sc.river:e la scon;a voll,a a proposito del tratta Lo parte del wstOI de1la guerra. Perchè. dovremmo Lra l'Italia e la 1Rrn:;sia. · .noi cons·erva;rede.i profitti che da noi fqronò• ben- Ma libero-scambio e pacifismo me,ttono su- sì nell:a gue!"ra realizzati, ma non reaLmente gu-a- bito in ,questione un altro fatto ese-enziale al tem- dagr:1ati?Anticipàndo agli alleati dei denari a ti– po nostro. Riparazioni e debiti intera1leati. Come tolo di prestito, abbiamo formalmente aissunt,a Ia si pagano? Con oro, no - chè nessuno né ha, ·e.e- veste di ored1tori verso ·d-i essi, ma réà.lmenbe cettuata ['America, cui bisognerebbe darne d·el-- non abbiamo fatto altro eh.e sostenere la nostra l'altro. Con concessionj di" impianti, industrie, parte di un -onere comune che, se dovesse essere miniere, tasse interne degli Stati? !No,perchè ciò sist.einato sopra una base veramente equa, fare.b– non sarebbe pa,ga·rei debiti, ma alienare lo Sta· be di noi, non i .creditori, ma i de:bitori cle1 grun– to. Con roba, adunque? Sì, ma in. quale mc·d.c, ù po alleato. E si aggiun:ga· che quandlO i p"restiti miswra se 1e cifre colossali d~i debiti superarw furono chiest~ ed ottenuti, la.·crisi bellica era oo– ogni pros.peLtivadi accres.ciut,o valore della prn- sì grave e profonda che, se gli alleati avessero duzione? (Il oostro debito -estero è di 22 milia:-- aUora domandati:> delle con'&ribuzioni gratuite in di oro ). E se poi l'accres,ciuta ·produzione r1uscis- ·luogo di prestiti, l'Amerie,a si sare-bbe affrettata se ad adegua.re i debiti e -gli i.nteressi .1 ellativi, a dare ugualmente quei fondi >>. · corne Teggerebb e l'(( in.felke >> stato créditore al- Sacro,sante constata~joni, · alae quali, sempre l'urto di una simile valanga invaòente, c hè spez- sul terre-no·etico, srip:uò aggiun 1gere cfue Lostess0 zerebbe e travolS"erebbe tutte le industrie indi.ge - principio· per cui tutti ,gli Stati C:olpirono i so– ne, poirt:ando con sè la ro,v.ina, la disoc cupazio~ praprofitti di guerra flno ~l loro: .assorbimento, ne e la morte? Il ragicmament,o che i! più savi fe- · almeno nominale, trova una sua naturale appli– cero subito, non in favore della. Gertnan'.,a, JT,a -eazione nei ·rapporti tra Alleati ed aS'Sl).ciato, rin– del semp!llce buon sens-0, a;pp.ena si delinearono forzando il coneett-0 d-ell'abbominazione ohe al– gli appel.iti folli delle riparazioni, e cioè che la tri goda e si arricchisca sopra i danni, i ·dolori, Germania non •avrehbe pa,gat,oe che se avesse pa- le crisi· che colpiscono i suoi fratelli, lòttanti per gato avrebbe rovinato i suoi creditori, quel ra- la caus,a comune ... gionamento noi lo vediamo oggi ripetersi e spie- S·enonGhè in politica tutto è politica; cioè eco– garsi come una novità a sostegno .della duplice n_òmia e dkitto ~ trasforman.o e div-ent@.no urr tesi d.ella connessione delle ripa11azionie dei de- calcolo di interesisi chè non sono p:iù rnè·gìuri– biti ,interaJ!leati e d,ell'annuUamento dei debiti .dici nè economici, appunto. perchè sono potttici; stessi. . ossia perchè i,'Onoos~el"Vatiin fun,zione ·dei rap– . 11 seaafo['e .Scl'lanzer lo sviluppava da u-lti-mo por~i di potenza -tra g-li Stati. Nel'l a.quest ione çlel~ ma,gistralmente in due succosi a:rticoli di Echi e.' le ri1pa.ràzioJ1i e d'ei drebiti interà 'llecj.ti gli Stati BibliòtecaGino Bianco ,

RkJQdWJsaXNoZXIy