Critica Sociale - XXXIII - n. 22 - 16-30 novembre 1923

3'() CAtftèA ~òctAt.l . nè rossa, n:è ~ricolore. La dittaturn ..di cu,i si parla Ciò che nella presente fase era, terribilmente pe– e oh-e si contrasta. è un ,regime permanente, ossia ricoloso, anzi funesto. ,Coloro ohe g;iudicano il Uo. è un metodo di -Governo e di riforma. Noi lo ri- verno rfas,cista « un Governo borghese come un buttiamo nell'assolutismo 'déi duci dei Sovieti, · - alt.ro », che il sociialismo ha da wrnbaLtere nè più noi lo ributtiamo nell'assolutismo dei duci dei _nè meno• degli alltri, impediscono la formazione Fasci. Il metod.0 nostro è la discussione, l'ap- pi_ùo meno prossima di un altro Governo bwghe- p,elloa tutte le c;oscienze, a tutte ae competenze, se che permetta al socialismo di vivere e di fa11e la volontà del ma:g,giior .IlJumero,. il diritto del mi- la sua propaganda ed allestire i su oo << mater iali nor numer-0 a esiprimere il suo vot-0 ed a fare la esteriori», le sue anti-c,ipazioni!co 1 hlettivis.te, da sua propaganda pe11diventare il mag.gior nume- cust?dirsi con la forza al servizio della legge co-. ro: Il metodo nostro è il consenso che dà la forza, rn,une dello Stato democraUco. Ess,i non v-eggono non lai forza ·che... sforza il -consens,o: Quando la energie .i:iuov, e,~ibere, cospira nti co,n ,queUe pro:• stampa g-0vernat,tva ci osse·r-va che a Mosca lii letarie ,per Ia restauiraz to.ne della libertà, che è Convegno di Milano non, sarebbe sta.LoloHerato, wr'.ne il buon pane di cui tutti .sf nùtr,ono. Essi si ~a ci morti-fica e o'i obbliga ad inchìnarci.- Ci irrigidiscono nell'astrattismo dei due « concetti » sono dittature più dure ·della fascista? Ognuna loita e collabo.mz.ione di classe, come se, invece s-i,giustifica c;on la santità. dei suoi fini di restau- di due. concetti, non fossero due f a.tti ,natu1·ali, razione :ciei valori' oo.IlSierva:tori-tradizionalistio che si ooppongon-0, si graduano e si integrano, innovatori e rivoluzionari. •rutte peccano ugual- non essendovi.i,anche per i più intransigenti, [oLLa mente in ciò che esse sono, p€.r il' governo che sen.z;acollaborazione e non essendovi, anche per i esse ,rappresentano. 1 più ... collaborazionisti e possibilisti, c;ollaborazio- 11 massimalhismo e l'unitarismo soci 1 alista fa- ne che non sia per la lottai ranno u~a C-O~a sol~ quando _l'equivoco d,eua dit- L'appello al~e classi medie .pare a loro, poco me- latura _r1voluz1onar!a_sarà chs_s11:1a10 nel! ae,cetta- no che un'abdicazione, quando nulla è più certo z10nei•, co~une del! azione sorn_allsta oon metodo deUa tr;q.gediia delle classi medie pel dopo- guenra, democratico. La stess_a ,questione della torz<f, che, quasl Wl paradirhma, semb·m wcarnare kt .marx1.s1u-camente __ parl~_ndo,.non ha che _una so- marxistica s,entenza, o me,gHovisfo,ne, della ,bor- luz1on~,d,emo?-r~tJi~a,_ c1~è d!1 nume!o e d1 potere. ghesia ,ch,eespropria, essa, i proprietai-ì e si cr~ I\. p~rt1to ~omahsta 1tall 1 ano non I m_tese quando cta sè i ,proprt seppellitori. •· . , . disgmnse 11 num~ro dal pot_ere cor:r1SJJOnctente Lo strano è che c;odesLo~ppello alJa colla.bo· puntò ,_la S\!-a_ ~ovma 50 o/a 11 t_utto . 0 nul~a, !ad-. razione oon le enengje nuoye e intelligenti, d€.l d?ve I acqmsizwne è1ellaqu~Lità. di poLeirepoh- inezzo ceto si sia voluto confondere con le viete t!~O, ~TOporzionataal\a s u~ _m ass~ed alla ~ui:i-n- superstiti coalizi'on.i·p,arlamemari che -nulla p,TO'. tità dt p-o~ereeconomaoo s.md a c.:aJhs ta.-cooperativo missione di bene rendono intera. La Giustizia - eia esso ci eata, e che aw•ebbe _dovuto prov_ved~re ,iJ nostr-0 confratello quotidiano verso cui si ilevò a LuLei are con ta forza esecutwa necessaria, 1a- oosì arden Le ( 11 ta · d. d• · ·ta vreb!be salvato e messo alla testa della più sana · , e . on s _a noi 1 ire se men - rivolui,ione socialista di cose che l'Europa avesse mente) . 1 11 l!:ducia entusiastica oel. Convegno - veduto. La negazione assoluta, pririzipiell - GO- h~ su e,iò ,8lffiJ?l~te e fin dal primo _momen~.' me di,cono i Tedeschi ·- della collaborazione, discusso., Co!lfu_sionrnon sono possibi~1. ~on pm qu,anclo'si neiga pure la fiduaia nell'organizzazio-· ohe per 1atLe~guamentodel Pa:r~JtoU_m~ar10 verso ne violentla delle s1quadredi assalto secondo l'im- la Con_federaz10,ne del Lavoro. H.socia~ismo degli petuoso spirito 'bellico deLoomunismo, è una as- Umtar1 !}Onè smdacalLSmo_ sorehano e neppure soluta condanna all'inazione nell'attesa utopistica può ,abdica.11e per _un labo'Uln,smo che - c~me no· d'ella conquistata metà più uno dei :seggi parla- tava acu~mente Il R~gola nella stessa_ ui.ust_izia mentar:i, ed è un iindirotto ,favoreggiamenLo pre- - non -~è_se_non n_ellesper~e. pro.fet1che -d!i G. venLivodi tutte le .riscosse vi-olente conservatrici E. Modighan1. ~ ggi c ome _oggi, l_orgamzzaz10n.e, contro Je oonquis~ s\ndao~li e co-0perative ispi- eòonom1ca è cosi - 0.el: >ol~, che non n~sce a tu_t.e1are, ,rate. dal socialismo. !A.imassimaliisti ohe hann9 neppure 001 I?Iù pen~1 adattame.nt1, _1 -r:es~ della gov,ernaLoper tanti anni il partito socialista finb sua autonoffi:ia._Qua.siiderisorio, qu~nd,1, 11 con- ab cacciata dei <Comunisti al ,Congresso di Li- . cetto di M0;11ghan1d1 _a!fidarle, n,è.più njè me~o. , vor,no, ed alla nostra cacciatla al ,Congresso di · ·c_he tutta l,az1~ne P?ilt1ca della r1nase1ta ~?Cia– Roma, bisogna ra:r intendere nettamente, che it hsta, e~ ~e ~l fa.sc1~mofosse p.er _essere pm m– partilo socialistla, ammaiestrato dalla più tragica dulg_ente coi ,$mdac!it1 che col tPart1to: -quando la clelle esperienze, · non intende Timett-ersi sulla reaz10ne eh~ esso mter.prel.ò fu ed e essenz1a)– stessai s.trada., per rip'etere gli stessi ~rrori: la- i mente an~1smdacale_e ~ntìc;ooperat1va, C?Ontron- .vorare, creare, p,roclU•i'I'e p r trenta anni e lasicia_re voluz10!1e. alla· genesi p,r1mordiale d~Ua 1·ivoluz~o- che tutto r-ovini in due anni pe,r ét.Vci-e uec~ii1aLo la ,M soc1al_1sta .aeJ\le cose nel pla:s,~a econ?m10,0 parteci-pé1,zione al potere, se non foss-~ in guisa. della: s~c1,età_ itahan'.-1;C?'me se la d1~esa:d~ con- totai,e ed es-elusiva,' col risultato ineluttabile di· tra~~ cl:i l~v:oro,a cm fc1;t1cosélJ!lente , 1 s1 rest:c:m:>e la trova,rsi senza forza quando si tratti ,ct;i valòrizzare, a!t 1v:1tà smdacale, po~sa Olffr~re .quella amp1ema il consenso. Di ,quì, cioè dallo spirito ,e dalla ne- dii p1~t.taforma ohe è ne:ces~ar~aper conv_oc:a.r~ ,gli cessi!~ _delmet odo_dem oc,r_atico,deriva, come la aUeat~ ~,ellfl:, lotta I}er 11 ripristino· cl-egh ordtn~– oppos1.z1one ali regi.me ~ascista cosl la negazione menti fo.ben. di ognliequivoco sull'eventualità di una coblabora- Decisamente, oome JlOi uicemmo più volte su zione di cl,asse, non antitetica ma complementare queste pa,gine, l'ora è del Parti,to. 1\on che 11Par– della lotta di clMse! Tal chiarezza dovevamo ai tito intenda s-oiggiogane l'oTganizzazione e con-, nostri compagni /iell'altra riva, la massima1ista. ·tèndeirle la cura. dei particolari interesso. concT'eti Anche nelle nostre file .furono· taluni a temere che le spettano, ma neppu•re può subordinélJI'ea che l'amore eccessivo della chiarezza div>entasse queste consider..wioni la grandezza più oospicua improvvida sfida alla prima e più natUJrale d€.He cte.'ll'opera sua, il suo pensiero di universalità, ool:laborazioni,q,uella coi massimaliS/ti. Ma coloro che assorbe, per trascend:erli, tuttii i parrticolarismi che cosl senti'Vano, come i nastiri -cari e _valenti del~e.cat~one operaie. L'or?'_è del rariito per la oompa~ni A. Bé!!raLono,Nino Levi -e iMusatti ci poht1oa mterna e per la pohtica estera cui oolla- pare non avvertissero ohe eSSli,più c'he collàbo- bora ,ne1:1aIi:iternazional-e rinata ad 'Amburgo, razione, chiedevano fusione c·ol veechi,o partito. ,trasportandovi la: s-tessa concezione diemocratica, BibliotecaGino Bianco

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