Critica Sociale - XXXIII - n.18 - 16-30 settembre 1923

288 CRITICA S0ClA1.R .. nel proprioint~resse' si adpperava a conserv~re .~el disor-· dine, il Governo rivoiuzionario invdtò una mhssione, ame– ricana a risanare le finanze per;;iane, e una mu,stO?,e · svedese a or.garrizzare. l'esercito e la g.en ~armepa. Quando la prima -cli quelle si.ava per _ottenere fav_ore– voli risuHat.i, un uit.imatum russo costnnse la Persia a licenziarla, per rafforzare l'ultimatum, .truppe russe avan– zarono fino alle pori.e di Tehera,n. Il Pa,rJamenfo f~1 sciolto, una •guarnigione russa presidiò la capitale. Si comprende· quindi come. la -conflag_raz10n_e rnte_rna– zionale abbia apert.e molte· speranze nei cuon p_ersiam, e come le -simpatie della nazione andassero _agll avve-r– sarl della Russia czarista. Lo spirito pubblico fu ger– manofilo· tanto, più voienW,ri, ·jn quanto, che con la uer– rnania e;·a la Turchia, -spada e amor-e di t.ut.to l'Islam Jl Governo dichiarò abolite le Capitolazioni; e, pur _i;,ro– clamando la neutralità ufficiale, non precluse il territori-O agli intrighi t.urco-t.ecleschi. . . . . Ma a mutare. radicalmente lo stato <l anu_no-de1- Per– siani so,pravvenne la grande rivo'luzipne ru•ssa del 1917. .La Russia cessava di_ essere imperialista;• ripudtava 11 programma c;za·rhsta'di conquiste, tendeva ia m_àno a t-utti 1 popoli, riconosc~va il loro diritto ·a)l' indtpendenza. L'effetto dello sconvoigimentò russo ando,_anz1, prn olt.re cli quanto desiderassero, ,i governanti della tersia: se– dotte dalla clot.t:rinacomunista, alcl!ne pro-vmcie si orga– nizzarono in re.pubbliche sovieuiste: 1·Azerbaigian, per esempio, e alcuni ùistretii caucasic'i. Distaccamenti ar– mati dell'esercito 1·osso mo•scovita cacciarono da quelle provincie i presiclii inglesi-che vi si erano arbitrai'ia– mentel installati dopo l'armistizio;· Teb.eràn stessa; un mauino di febbrai-o del 1\!'21,fu occupata dai Cosacchi elle vi impianta:rono una dittatura pro.Jetaria. La ditta– tura durò tre mesi: in ca-po' ai quali i parti.ti cost.it.uzio– naJi la rovesciarono, instauramto il governo che dL1ra tuttora. 11 Parlamento ria-prì" le sue porte, la vita no,r– male fu gradatamenl_t, ristabilita in tutto il paes~, buom - rapporl! vennero annodati con l'estero, e la_ Persia co– minciò la sua .nuova esistenza sotto la ,guida di una grande figura cli soldato e di, statista, Hcza ·Se-1-,i ;l.ar :sepah. , , A-ssunta nel nuovo- regime la carit;a di ministro della guerra e generalissimo, Reza soffocò rapiclarµente gli ultimi moti sovver,siv-i nelle provincie, e costituì un eser– cito forte dh .40.000uomini, .Qen equipaggiato, e discipli– nato all'europea. Per volontà di lui. il pa,rlamento chiamò un'altra missione· americana incaricata di rifo.rmare le finanze, ,.e, conoscenclo l'impo•rtanza della collaborazione del capitale estero, avviò trattative con due grandi Com– pagnie degli- Stati Uniti per lo sfruttamento dei ·ricchi .giaciménti petroliferi nelle regioni del Nord. Oggi in tutta la Persia -si vanno creando, i Sindacati, compresi quelli dei funzionari statali: neJJa sola Teheran pii:i di tr.enta periodici trattano con pe-rfetta libertà i problemi della ,politica interna ·ed internazionale; il còmmercio ha r-i– preso con una rapidità insperata, e' i mali generati dalla guerra (combattuta fra Turchi, e Ingle-si sopra mia parte del terri tor-io persiano), dalla fame e dalle epidemie ·sono in via di celere risanamento · La facilità e la prontezza di questo r-isanamento sono dovute non soltanto- all'avvento di un regime stabil-e, ordinato e .illuminato, ma anche alle immense ricchezze naturali id.e! paese.· Vasta. cinque volte L'Italia, la Persin possiede nel •suo sottosuolo tesori, inest.inì!!)>ili.'Abbiamo accennato alle trattative in corso fra il Govrrno 'e due trusts americani: aggiungeremò che per il corrente anno 1923 il solo .sf,ru..!,tamentodella zona meridionale per. opera della « Anglo Per.sian Oil Company ·., prevede un rendimento• di 4.500.000 tonneJJate di petrolio. DI gra,n lunga più importanti sono i campi petrolife_ri setten' trionali, finora colt-ivat.i soltanto in minima mi.s,ura. Il carb.one, ,abbondanti.ss.imo, è ancora estratto e.on me– Lodi primitivi: serve unicamente al riscaidamento dom<.:– stièo, e soltanto nell,e cit.tà vicine alle miniere, pèrcnè il trasporto a dorso -di animali costa troppo caro. Per ora i soli sbocchi commerciali del-la Persja sono l'In– ghilt-erra e le sue colonie: ma dalla Francia, da-gli Stati Uniti, dalla Germania, si stanno avviando rappo,rti eco- .no-miei ogni giorno plù intensi. _ - L'Buropa, conclude .l'articolo -che riassumiamo, -ignora .in gran parte ·la Pere.ia. E' una nazione di razza aria, cOine i Latini ·e· i Germani; ghIBiamente fiera d'ella sua civiltà ànfica, •della sua originalità nazionale. e della .sua grand~ arte medievale. La terra d-("Zoroastro_ e di l'.irrlusi può legittimamente. reclamare un gran posto fra )e~p/ù be1~.e~erite ~ell'.1cuHura umana; è LI solo popolo BibliotecaGino Bianco mus,suJmano che,· per · la ·.sua origine - etnica e per !'a sua civiltiL plurisecolare,. possa comprendere l'Euro,pa e i suoi principii mo'rali. Iscritta· alla Società delle Na– zioni, la Persia vi svolge OJ)era pacificll,, conforme alla sua etica di toneranza e di fraternità. In quel risorgi– mento dell'Asia che è i:n atto, e ·che sembra destinato a• portare al primo~ piano -della scena internazionale le vecchie e le giovani nazioni dell'antico contii,ente, il Giapp'one e la Turchia, !'Afganistan e l'India, non può mancare alla Per.sia una funzione e- una missione di straordinaria importanza. ***. Qual'è la ripartizione della fo-rtuna in Inghilterra, e qua.1,ein Francia.? E come opera.sulla politica di ciascun · Q:tese ·la diversa distribuzioJile della ricchezza? Il Cori:espond,a,nt cli Parigi, poste queste domande, risponde co-sì.· In Inghilterra si nota, più che in ogni altrn luogo -del mondò, -una enorme concentrazione di capitali. Un -esi.guo gruppo di 1,roprietarii, detentore di quasi tuLla la .so-stanza nazionale, esercita una irresist,i– bil,e influenza sugli affari pubblici. La stragrande mag– gioranza della popo,lazione, composta di salariati o rti p'iccoli possidenti., è disposta a rispettare un simile stato cli cose soltanto a patto che i suoi bisogni materiali siano .Jargamente •soddisfatti; e· ciò ,esi•ge la conserva– zione ,clelle èbnclizioni: che assicurarono finora la supr.e– mazi a co-mmerciale e bancaria dell'In,ghilterra. Se. tale supremazia venisse minacciata, le classi po,polari diven- terebbero pericolose' per. il presente règime. · Da' urn;i' studio comparativo pubblicato per• cura del « Giornale della Soci,età reale ingle.se di st,ati-stica, » ri-. suita che in un ,periodo •di cinque anni si sono verifi– ca~ in Francia 148.000.successioni per run importb, di 200 milioni .di st,erline, e. in Ingllii terra 65.000successioni con un attivo totale di ,500.milioni di sterline. Dunque in Inghilterra è assai minor,e il, numero delle· succes– sioni che presentano un attivo-, e assai ma,ggiore l'am– mo-nt.are -dei. càpitali ereditati: i;1 altri .termini, la pro– prietà vi è assai meno frazionata. che in Francia. Se si consi-dera,no le piccole fortune, fra i tr·e e i dieci mila: .franchi-oro, si trova che esse rendono in Francia · il 10 per cento cli quanto ricava _o,gni anno il fi,sco dal– l'iìnpo-sta sulle successioni, in .Inghilterra ,il 3 per cento:– La fortune medie, da 10.000-a 250,000franchi-oro, dànno in Francia i1 42 per cento del1 gettito- complessivo del– l'imposta, in Inghilferra soltànto iJ, 25 per cento. Ini.Re, - le :Sutéessioni comprese fra 250,-000'franchi e due milioni ,-sono'in FFancia l'uno per cento dei totale, in Inghilterra H cinque. . _ _ Ma è sopra.tuilo significativo .iJ. raffronto fra -le grn_n-– dissime fort-une, quelle superiori ai · due - ril.ilioni cli franchi. li_· l_oro ammontare ragg.iunge in Francia la • p'ercentuale di 0,12 ;;_ul, totale, in Inghilterra quella di 3'11 . In Francia, i titoli. di Statò sono .ripartiti fra 2.000.000 di 1 posse.ssori, in Inghilterra tra 3q0.000. Meno di 150.000 p·ersone posseggono la totalità dei valor:i minérarii in– gJ.esi, rappresentanti dasoli la maggio-r parte del1a pr_o, pl'ietà ·indust.riarle. • · . · · Quanto- alla terra, le- cifre rispetti ve se-rio le seguenti. Di 13 milioni di etta,ri colU'Vati neJJa Gran B11eta,gRa,la piccola, proprietà, 'composta di domini.i inf,eriori a 8 et.– tari, rappresenta p 6 ·per ,cento d,.ella superficie tot.aie; la proprietà inedia (fino, a 40 ettari) iL 33 '/,, e quena grande il 61 %. Novanta persone posse,ggono da sole quàsl un quinto di tuttà la superflcié coltivata. ,, IJil Fvanci.a invece; si può fare una prima importan– tissima constatazione: il numero- dei cittadini iseriLti -come pr,oprietari terrieri· raggiunge il 9 per cento della popolazione, 'me.n:tre in Inghilterra non tocca _il mezzo i:,er cento. Poi, si no-ta che la superficie media ctet.enuta -da,_ un .s.ol[ !-propriet.ari-o è di ;12ettari,_ mentre in Inghil- terra è -di .165. , · · Quest:e cifre ·spiegano come la Gran BFetagna, dove la stragran,d,e m'ag,gioranza è _di gente cb.e possiede poco o nulla, n_onpossa dipartirsi dalla politica di imperiali-smo ·territo-riale e commerciale che sola pu'ò consentirle, sfrut– tando- la metà del globo, di_a;;sieurare un comodo tenore· di vita.aile sue masse povere e maléontente. ANGEI,O •T~EVÌ\S. RIGAMONTl GIU~lliPPX, q,rente-reipo 1 mabile Sta b. Tip. • LA· PBBIODIOA L!)MB.lllDA ·• - Via MÒHon, 17 - Mil&DO ' '.

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