Critica Sociale - XXXIII - n. 17 - 1-15 settembre 1923

RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCIALISMO· Nel Regn'o: Anno L. 24, ~ Semestre L. 12 - All'Es~ero: Anno It. L. 28 --- Semestre L. 14: DÌREZIONE: Milano - Portici Galleria, 23 - AMMINISTRAZIONE: Via Omenoni, 4 • Milano Anno XXXlll - N.. 17 Numero separato Lire UNA MIiano, 1'-15 !òettembre 1923 SOMMARIO Politica ed Attualità L'ora del Pcvrtito (€LAUBIO TREVES). Il consulto con/edera/Je (RINALDO RIGOLA o la. ORITICA Socr,r.r.). L'imposta ...,ue eredità e il F=ismo !ARTURO LABRIOLA). L'altro· pericolo: per wn'a,uten/Ma rinno11azione r/.rl Parliln (f. t. e FRANZ WEIBB). Alfredo Bertesi. (GIOVANNI ZIBORDI). Studli economici e eociolo'glci · Le condlizion,i delle classi lavoratrici in Russia (FAUSTO P•· OLIARI). . , Lette:-atura, Filosofia, Fatti sociali Le baJti scientifiche del ri/or,m,ismo economico (ETTOREMAR– CRIOLI). L'ora del Partito La1 rivoluzion'e fascista,· dopo avere violente– mente abbattuto i II materiali esteriori» del so– cialismo in Italia, si adopera c:on ogni suo potere a éonc;iliars,i e ad a.sso,rbire i resiidui della ro– vina. Essa· « salvà » coi ·m ilioni c l.ella Banca della Cooperazione il. Conso -rz.io MetalÌU.rgico, p.romuove un ac;cordo a suo benefizio per l'Al– leanza Cooperativa di Torino, ricovera ne!J'apo– libicit.à economica le fiorenti Cooperative reggia– ne, e fa una corte spietata. alla Confederazione . del Lavoro, Ja quale se ne difend.e come può, consapevole che ha più da temere ormai delle blandizie e,he ·delle violenze. Con questi proce– dimenti la rivoluzione fascista si illude· di di– struggere le ultime vestigia- de1 socialismo in Italia. Rivoluzione all 'ooterno spiritualista e bi– gotta., nel suo intimo materialista e grossolana, come i oeti agrari, industriali.i ed esercenteschi che l'hanno sovvenutà, essa identifica il socia· ljsmo con quai « materia/li esteriori ». Essa - cM non ha l'abito delle curiosità trascendenti - non si. domanda se, ifuori dello spirito che ha costrutto tutto ciò, tutto ciò rappresenti quello che essa vuole dominare e colpire, il socialismo! Questa leggerezza otLimista e spavalda del fa– sc-ismo è uria fortuna pef' noi, poichè ci libera dalla soggezione delle malferme cose create in nome del socialismo. Il partito si riprende. Ri– vive della sua spiritualità pura, riprende la pro– pria assoluta indfpendenza di criLica e di rico· struzione, senza abbattersi ad, ogni piè sospinto sugli .avanzi di un 'opera magni fica s l, ma che si può sempre rifare, anche da alt.ri, e che ora è pes-no e mezzo di coazione nelle mani del ne- lioteca Gino Bianco mico. Se ci sono revisioni da pG-rLarenelle no– stre concezioni e nella nostra prassi politica, la implàcabile II liberaZ1òne >> onde ci ha tormen– lal.o e ci tormenta il fasc:ismo ce ne allarga le vie e ce ne facilitai il modo. Un punto che la volgarissima eh.iosa giorna· listi ca non ha visto nèl recente convegno della Conifede.razione del Lavoro e nel! 'ordine ùel giorno che vi fu app,rovato, è questo, c;he se la ,Confo.derazione &i è sciolta dal partito socialista, anche il partito socialista è s,ciollo dalla Confe– derazione. I due enti ,rientrnnùo ciascuno 11ella ·compiutezza della propria orbita, si offrono sol– tanto quella solidarietà che è immanente alla loro comune discendenza dalla c-ritica della so– c:iebà capitalistica; ma ognuno vive e vivri nel· l'autonomia della propria funzione integrale: la org'anizzazione economica, pei.:. le conlingenti ne– cessità dell'aggruppa.mento sindacale; il partito, per l'elaborazione della propaganda e la prepara– zione della conquista politica. L'organizzazione sindàcale tenderà sempre più verso l'unità ope– raia,, accentuando la politica della « porta aper– ta.» e dell'agnosticismo ·rispetto ai Governi, fin– chè non. sia compromessa la pregiudiziale per LutU vitale, la liber1.à.; il partito perfezionerà i metodi cosi dell'oppqsizione c:ome defia coiJabo– razione di e,lasse alla stregua della ricerca non di un vivere per viver~, ma di un vivere per rea– lizzare lo spirito della vita. L'organizzazione si a1}plicherà a disputare od a e,ontrattare gli avan– zi dei materiali della resistenza e della coope– razione espressi dal sooialismo d'ieri; il partito si ripiegherà su se stesso a pensarne ed a pre– pararne di nuovi in conformità defie revisioni eventuali a cui siamo da molte parti sollecitati. Un altro punto che ci è parso emergere dal– l'event.o recente è il derìnit.ivo dissolver;,i dei rrognostici di un partito autonomo d-el _Lavoro. Gli att.eggiamenti necessuri della Confederazione. ispi,randosi al bisogno contingente di salvare dalla rÒvina i suoi quadri, non pre1~udonoall'au– tonomia gelosa e violenta di un partit-0 nuovo, appunto pel'(,hè essi sono 1 cli conservazione di ciò che è rimasto in piedi sollo i colpi della tem– pesta che non ristà ... Un par lito nuove per legge cli differenzia~ione è sempre un partito di oppo– sizione acerba; è sempre un'idea che si afferma con int!'ansigenza, con inl-0lleranza perfino. Nè .li un 'idea nuova la Gò'nfederazione- vuole esse· re vessillifera, nè lo potrebbe; mirando per sua essenza alla più rossa ed, astratlamcnte parlan– do, unica assoe,iazione dei p-ocluttori salariati o stipendiali. Moltitudini libere da o~ni prece<'l.enL3 ud attuale sindacato o parlito per irregimentare \

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