Critica Sociale - XXXIII - n. 12 - 16-30 giugno 1923

:178 ClUTi-CA: · SOCI~L'I spiriti padronali. Come i Cinesi. di Enrico HE~ine ,che d'icevano : «!Noi non vo,gliamo la· Cost.itu– zi-o ne; n·oi vogliamo i1 codino e ù k noutJ » , i, nuovi.· lay, orato.ri del ifasctsmo dovrebbero di.re: Noi vo– •gliamo il più pic-colo satarlo per noi ed il più. g,rosso profitto per il ca.pitallis-ta. 'l'al-e miracolo è anoora ,lungi dal compiersi. · •I~vec;e,pm troppo, .tra la distrazione della me– clia b'0'11ghesia- che- ne sarà la più profond·a– rnente colpita - la borghe·sia delle libere pr.o,fes– sioni, del me.dio possesso, dei modésti redditi fts,si - sta compiendosi vittori-osiamente l'altro assalto fMcista a1l'altro ganglio dello Stato derriocratioo; la f;cuol,a;pu:bblica, aperta a tutti, gratuita o qua– si, _servita dallo Stato a tutti i 1 cittadini che aill– ,biano capacità di ,frequentarla, sta per essere _QOSì )imitia.W.,da po~~i dire abolita,.. 11 Ministro Gentile persegue implae-1).bilmentéla sua .r"iforma, che h.a per fondamento -la riduzione ·cteUe.se,uoli'e dello. Stato:.· J.,o ,Stato,·· pé.r 'questo nazionalista 1 • ho)( fi.a. iÌ-dìovere versò la oollettività che di da;r~ ·poche -Scuole-tipo, perfette, s·ec:ondo i cànoni del– la facoltà pedia,gogica, per p,rogrammi e disci- . pTina intierna. I ,cittadini· bisognosi di istruz:ione s 1i rivolgano iaUe scuole «private» << a paga– m_ento », che sa.ranoo dall'esame di Stato indotte a· modellarsi sull-e scuole-ttpo 'statali. Se ,per lo stesso arnusso dei reietti d~lla seuo.Ja pubbliua, le rette d'e[le s·c110leprivate si elever.anno fino ad essere proiibitive fu.ori che per i'riochi, ciò è piro- .pri-o quel1o che ci vuole .a:11 'intentb antidemoora– ~ico di co-rufÒnderein un"o i ,Qeti della ricch~zza . e quelli della ç.oltura, ed arrivare· a c;onsoHdare ' ia cl,assei inte'l\lettùalmènte dirigente nella classe econ9mi.camJ10I1te .p,rivilegiata:. Reggere lo Stato dif\lenta 1a .ft,mzione di· una oligairchia favorita. Cessa il concetto· demo,cratico di dare a ciascuno ~ mezzi di tµtta la ist:r'Uzion,edi cui' è .caipaoe, peT f<lire ,giovare la soC"i-età di· tutte le en'ergi:e, di tutte ···1e capacità, che si nas:co,ndoruoin ·tutte le class-i, le proLetaTie oomprese, poichè l'inoolligen·za e 11 g,enio st,esso, la natura si dti-verte a d'iss·emioore al igiocondo azzardo del vento, cihe ne ti;aspo,:rta i pollini benedetti in ogni solco, s·eniza guarda-re ai. termini-..:.,. · · · · · Ma quest10audace c-0nato cl.i revis-ione, _in -senso · antiegualitario , e gerarchico, dell',evoluzione del- 1:a poliLi.rcas0Mas.tiic 1 a · di. ·un s,eoolo, è forse più facile •a: p1,oporsi in decreti, ohe SIÌ ig:noran:o, su:lla Gazvetta Ufficiale che a realizza.Tsi. Può l'attivi'tà inultiiforme del Ihondo· moderno-, può Ja:. neoes– s•i~ài.n_cal7.anteqeUa prodU:zion:e adattarsi 'ad· "un ·. connnamifJ!ntod'ella, istruzione a: cerchi [imi¼,ti, e . pr0prio a quieHi che, per ess·ere già so,rrisi d'alla ri-c,CJhe.zz,a_, si annunziano come i menio alacri:? . Non neghiamo- il ·peri:OÒ1o, ì'l d·è.nno ,e la. vèrgo-– gn:a çl.eHariforma Gentile. Non ·neghtamo la per– spi.cuai.congruenza deWattacco a:l .punto forse· ~iù · sensi•bile· della società democratica. -Ci doman·– "diia.rrìo· sÒ,ltànW'se niODI vi sien·o n'elle cose ·•le-ra– _g~oni per credere c~e gli effetti non siarro ·pe.r !:)ssere nJè. definitivi nè· perma,nie,nti. Un, eclisSle . noh..ooncena il sol:e. La; s-ocietà moderna ha in siè 1 le su ~ esig enze .,,che sooillfl.ggonp, la sinistra -uto- . 'p'ia d' eg.li· ideol<o,ghideHai reazion~: la prirna, ·di queste eSli.genz,e .è potenzial"e ed universiùizzàr'e liai coltura, per cavaI'e da tutti tllltto i,l pnofitto di cui o,gnuoo è capace. · SibliotecaGino Bianco ,. \ I~ne il fascisrn o.· si' e~ge alla distruzio•ne .del terzo -,ganglio: dello Stato, democratico: il suffra:– ,gio universale. Quf I:assalto nòn è frontale, per'– chè, per una fortunata. uontraddizione che è· nèl- 1 'intrinse:co del.La cosa, deve passare per la de– moorazia per ,distruggere la de·Ìnocrazia, deive passç1,reper .il Parlamento per distr.uggere il PaT– lamento. Non •bastano s-ilenziosi decreti che pas- . saoo tra J.a _disattenzione pubblica nella Gazzetta Utficiale. Ci vuoile la legge. •Ed ec('J()iil disegno . di ,riforma eletto,rale,, che implica ,già l'a riforr111a. oo-s.tituzionale. La tattica è dli ruvvolgimento. Non .è ancora l'abolizio,ne diretta del.suffragio univ:eir-. .salte,,ma è g_iàla sua morti,ficazione, i!!suo, i·rilva– lidameq.to meci,~ante un subdolo voto plurimo, 0 !1d·e, abohto il regime proporzi-ona:le, s:i dà ·alla . 1-,ta vitPorio-~a~- di maggior8J!l7..arelativa e di mi noranza . assl()luta, in confronto d!elle altre it'iste di rni.no, :ra.nzeunite --, ùn ,premio che sta tra i 2/3 e i 3 /5 d ei mandati. Una-maggioranza si costitui– sce in Pa:r-J.amento, clie è minoranza n~l Paese . ·Colpita al cuore è· la presunzi,on:e costituzionale che il Governo, i-pdiciato,d~lla maggioraiw.a in Pairlamento, rispecchi la ·volontà deUa nazione. J..,'atten~tç> si ce-la e. si .giustiifica nell'intenta: « di .a:ssicu.iiareal popolo, iÌ qu:a1è anelà di. vedere d1e– be.JLaita , al sqrnmo, della oosai pubb[ica ò,gni incer– tezza o t ergiversa:z.ione , ·una vi"brazi·one unicà di· f.orz;e convergenti, un Governo conscio dei suoi d0veri ,e capace di· adempierU ». Cosi. la relaz~one ,Minis,teri:ale. La q naLe carica ta · Proporzion:ale deJlia còlpa dg l iraz.i on&rt,i ,deill·eopinioni e, dei pa:rtj-ti;politici, on.de non: SJon.opiù possi,bili .sta– bili ,;Governi su stabili maggioranze. E' ·1a oolpa che s'i attribui•sce allo sip,ecchio da oolui che vi , vied-eJa p·ropria, brotte.zza e,. ~ompiendo lo ·spec– chio, si illude di aoqu~star.e veruustà. Ali lume della sto,ria p,arLa,mentare compatata, i. gi-O•rnali hanno già ridotto nel nulla cotleste àccuse :aJlla Pr.04"J,oirzional,e. Rioor,diamo ,anotie una v:oltà. .che Io Stato• be.l,g;i,che è il.più antic;Q trai quellli che hanno a<d.ottatala Propo1rz.ion~le, è q-ùJello. •ché· ba · una maiggi-o,ranza parlain:entare_ p,iùferma· e dove è minimo il n1:1m1eno delle eirisi di Gov,erho. ·· Che è la P,rnp·orziio,na1e-? 1Essa non' è clle un me~ •todo;, una dloocrizione di forze politiche èsiistenti, c1,1.i la legge assegna· congrue quantità di potere .. La· Propor.zionafo è l'egu'<l!glian.zadei· diritti- degli , uo~ni che , pensano ,· "in ragione d-el numero,, ,òs 0 sta de11a, -p·o, ten.za ,e ff.ettiva,•di queUi cbe pensano solida:r:iiàmente. O :m, la 'Proporzionale lo Stà.ÌO di-· · venta ;I 'o,rgaoo di esp.réssione · storica delle op-i– ni,oni, ,la risultante p:o&itilvia, ,effettuale dei lo·ro . contrasti.· La· P,rop0,rzionale n~ga lo S tato Mso- ,luto deposti.tairfo e.min!i.stro ài tut1la.la verità che rion può pemnettere l'« ~rore », che, essend; tut– ~ -liai libertà ,e 1a giustizia., non ne .può lastiaTe ... agli altrf Lo •Stato de,11aPropo,mionale è una fe- 'IJic;esintesi ini cui .si di:batfono le autonomi-e, si. . eccita;' il d:ecènt:ra:men to, vive .la vita espruusa e . .periferica. !Neilla ·lotta ~ntica delle scuole, t ra la i.d'èa. ·di Platone,, i.n oirdir_i:e, allo ,S·tato, obe sii d' ice.va esistere ante remt ,e .di Aris.to,ti!e per .cui esisteva . in re,1 la, .Pool!)0,rziomtle s'i: sai_:eb.lbe isciritta,a ,fa- "Vore .çla A~stòfillle, se m,n Eorse, an_cQII"8._ p1ù· per·

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