Critica Sociale - XXXIII - n. 3 - 1-15 febbraio 1923

34 CRITICA SOCIALE . 1 scismo lo .rispetLi. Quel lo sa,rebbe da definire. Per •evitare lungo discorso, diremo: a patto che il fascismo gli l>asciun e.eri.o numero cli Collegi. E la difficoltà per il. fascismo non si.a nd dover fare moll,c concessioni ideali e· poliLic:he, ma nel soUmne mandati ai suo1. Lo stesso si può osser– vare p-er tutti gli alLri partiti, i naz1onali~Li, i de– mocratici, i popolari, i repubblicani : Lutti costOlro non chi.eggono al fascismo di far,e gC'azia al loro · programma, ma di far posto ai loro uomini nel blocco eleLt.orale. Il fascismo diventa onnipoten- · te sedendo su tanta concordia vassalla, ma ne dovrà perdere dei suoi connotati. Il procedimento, def .resto, non difilerisc,e da quello che ha porLato il fasoisrno a Roma a tra– vierso il blocco giolitLiano. Quant,o giolittismo è i,n questo momento nel fascismo·? Quant-0 ·gioii~ tismo per rtistrug;{ere l'opera giol1t!iana - la li– bertà demoCtratica, 1 i mon-0polii di Stai.o. la neu– traliLà scolastica, sindacale, ·ecc.? Denominatore comune del blocc;o, l'.a,nLisocialis,r:oe l'antidemo· c.razia, - da quella di loggia a quella di sacristia. La dvfJerenzia però, -sensibile, tra giol~ltismo e fascismo ,nell'affinità del processo bloccardo, & che l'uno era tanto spiritualmente parlamentare quanto l'al-tro è for~ennatamente anLipairlamen– tare· .quel~o ~r·.a più antisocialista nella Came1·a che 'nel· Pae,se; ,questo è più antisociaLista n_elPae: se ohe nella Camera, ~n ragione stessa dell'mversa considerazione che l'uno e l'altro hanno del Par– lamento. Il fascismo è foncLMnentalmente anL1par. lamentare. Rastignac ha ragione di celebrare ogni gio,rno la sua aU.esa di 30 a.nni di propaganda anarco-parlatnentare. E' attravierso cotesto anLl– parl amenLail'lsmo, eh€. (l fascismo seùuce ancora r.iv; oluzionarii dii vecchio stile, che àelJa rivolu– zion e pregiano sopratutto la dittatura. Nel suo pensiero.gli approcci con tuUi i_partiti parlamen– tari antisocialisti debbono s,erv1re .a stac:care co– testi parbiti dal reg,ime ·pa,r.lalffientare. E:;si già abboccano da -che accolgono il .concetto di un d<>:ppioPa~lamento; uno, democratico, fatto. per o.molo.gare certe leggi e per indicare il capo del GoVJerno; l'a,ltr9, _eJJ-etlivoe te_c.niqo,di_ stampo sindacale, per foggiare le leggi ewnom1che. Al– lora il fasoismo si rèputerà d 1 i dominio perenne, veramente inoroUabile sulle sue basi sindacali– con,servatrici aul.icLemocratiche ed anLisocialiste. Intanto succhia il midollo parlameni,a,rista ai par– titi parlamentari, che avvinghia a sè per il blocco delle· elezioni lonbane, lontanissime ... Anche noi ,abbiamo roventemenle protestai.o che la << rivoluzione fasc;ista » ,era mo.ralmente im– pegnata a sc10gliere la Camera ed a convoca•re gli elettori. Riconosciamo ora c_he eravam~ più nella nostra logica che I).ella.logica dei fasc1s1_n~. Il quale non ha premura di con[eri rsi la legitti– mrità parlamentare, giusto appunlo perchè non è parlarrienl-ar-e e di quella legiLtimil-ànon sa che farsene. Sbrappato un si, gillo d :i pieni pote1i, ad u.n:a Camera abbattuta a ter.ra, non sente il bi– sogno di compromettere la co nquista eleggendo un'allra Camera, la quale, se pure fosse per ri– oonf~riré i -pieni poteri p~r solidarietà di pa:rte, anche nell 'aUo di oonceçl.erli riaffermerebbe la sua. potesL<\: s enza dir e che una t.:a1J1eranuova potrebbe .anche esse.re p!'esa. dall'ebbrezza di una contraddizione ai sur,i principii fasc-isti, ,che pe– rò valorizzasse la_sua organica uutc,rità di asse1!t– blea sovrana. Due giorni o due unni ... ·c:liss.e I:on– Mussolini ai l-remant.i deputali. E si va ai due anni, necessarii per sp.egnere, con lo spetta0olo cli una Viitalità pairlamentare di agonizzante, l'a– bitudine del mito pa,rtamenLa.reche ancora è nel– la b,rava .gente. Brevi lo.rnate, largamente ,spa- J Biblio.tecaGino Bianco z~ate nel tempo, serviranno all'uopo, a divezzare il Paese ai dibattiti parlamentari, a la.r dimenti– cari3 il giuoc,atto-lo democratico. Per spiegarci con un ~mp,io, 1•cco l'ordine del giorno per la convocazione della Camera al 6 di febbraio: vi campeggiano i trattat.i di Wa– shington circ~ la limitazione degli armamenti navali, l'impiego degli asfissianti, l_aintegrità e . la porta ape:la della Cina: argom{1nti di altiss,i: ma accademia, che debbono sboccare al visto, si. app1'0va, cioè all'omoJ-0gazion1e neoess-a,ria degli atti comp~uti e degli impegni .assunti. Gli scru– tatori del cielo romamo si chiedono se il Governo ~arà delle u comunicazioni » di politica attua1è, mterna eù estera. E non sanno darsi risposta. :\folti ùi ,quelli che più s,i prostrano al regime sperano in cuor loro che l'opposizione socialista riesca, se non a rompei-e, ad allargare gli sche– mi, per l'onore e la salvezza dell'Istituto. Essi apertamente non solo non darebbero il minimo appoggio all'Opposizione, ma sarèbbero i più ze– lanti a chiedere rigori contro gli audaoi che vo– lessero affermare iJ più corretto ,funzionamento della rapp,resentanza pa-rlamentare. Tuttavia in cuor loro spemno, come se fosse scritto nel Li– bro -che la rivendicazione del massimo organo dell<:1: signoria bor-ghe'Se e capi~listica spetta agli e\et~1della classe lavo_ratr_ic.e; i quali, dopo averli . v1st1durante due anm spmgere i loro ,blocchi al– l'_estenmii:iio delle guarentigie civili de,l proleta– r1atio, po1chè c:.·onqueste sono franate anche le' borghesi, avrebbero obbligo di fare ogni cosa per f'&'ìtaurarle. E' un t.iI'are a fondo perduto sul èion– chisciottismo socialista, il quale, se ha sempre ,af,f.pontato,le reazioni diLtator,i,,e, - da Crispii a Pe.l_l oux- in difesa_ delle istituziòni p,arlame11- ba.TI, non nascose mai ohe ~n tanto sosteneva tali istitu zioni, in quanto pensava che il proletariato dovesse superarle, COITTle istituzioni uscite dal g.r.embo della società borg·hese e per essa essen- ziialmente, adattate. . ' TuUavia, in fondo, non si appongono male co- , loiro che, con- ,ingenuo cinismo, chiedono ari so– cialisti -Oisalvare ciò ch,e essi perseguitano. An– che testé ,nel Convegno· di Milano, i social.isti -unitarii hanno fa-tto il più. largo omaggio a-i p-rin– cipii della democraz1a, si i.nLende bene: contro i clemoc.ratici.·No~ _già ·che e.ssi creda,no niel chiu– so dell'aula d-i Montecitorio si possa far,e eh mol– i.o. Il sisLema rappresentativo è... un sistema; cioè, per il suo funziona,mento, richiede l'ingra-' namento degli organi; la sola Opp6siz.ione non può sostitu'ire ·la Maggioranza,. ehe si sottrae al– l'ufficio -suo, e opera per l'ann1i~hilimento dell 'I– stituto, che pur le farebbe segretamente comodo con?e_rvar~; ma i socialis ti non possono oppugna– re 11 regime persona.le se non appellandosi al principio dem~cratico e ripudiando ogni 'ditta– tura ... quella d1 Roma come, queHa ài Mosca. La loco mozione, sia pure sul L0r.reno contingente proprio dell'-ora, è una f~rvida. p.rofess.ione d1 fe– de nella libertà : libertà per le maggio ranze di governar-e-; libertà per le min,o•ranze di divenba.re ma~gioranza _con la_p·ropaganda delle lor9 idee; ' ogn! msurrez1one v1olenLa contro .questo ordine, ogm pr~pollenza ar~ata di gruppi, qualw1que-sia la bandiera che agi~ non _fa che aggiungere un anello. ~Ila c~te~a de1 colpi e delle rappresaglie, delle. r.ivoluz10m e delle controrivoluzioni che stringe e soHoc;a la civiltà. ' Tutti gli antipairlamentaristi, come principal~ .accusa al regim.e parlamentare, -adducono che in essr. il primo pensiero di ogni Governo è di... go~ viernar.e: cioè>dj restare at potere; il perchè, fn luogo d1 dare tutlfl le cure ,a:H'attuazione del pro-

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