Critica Sociale - XXXII - n. 22 - 16-30 novembre 1922

352 URITì.OA SOC1AU: ai soci una quota del 5 "io, ché renderà 15 milioni di marchi da servire a far prestiti alle Ghilde al tasso del 2 ½ p~r · cento. Dei 470 milioni di lavori ~seg:uiti, 60 mihoni sono rappresentati da opere per privati, ma la più parte per Sindacati o, per Coop,irativa di consumo; gli altri 410 milioni sono costituiti d~ case d'abitazione finanziate dagli .8nti pubblici. Nelle gare le Ghilde, con ribassi del 5, del 35, e sino del 50 °/, battono le ditte private, le quali hanno cercato di st1·oniarle negando i crediti o la fornitura dei mate– i-iali. Nonostante ciò, e pur la\·orando con un capitale relativamente piccol,i per la mole dei lavori eseguiti e con attrezzi, impalcature,' mu.cchinari comperati da poco e quindi pagati a caro prezzo, i risultuti sono eccellenti, tanto che i Comuni, le Cooperative, i committenti banno attestato ~a loro piena soddisfazione. E, mentre da nn lato le Ghilde hanno costretto le imprese private a ribassare i prezzi, servtJndo da contrap– peso alla tendenza che queste avrebbero fatto prevalere, proffttando del rjalzn del costo della vita; dall'altro banno molto cooperato ad elevare le tariffe sindacali dei salarii operai. Inoltre, a ·qualità eguale, le Ghilde banno eseguito i lavori meglio, più rapidamente e a miglior mercato dei privati, perchè il persooale, che ha la seosazione di la– voraro per [,. comunità, e non più per arricchire l' im– prenditore privato, dà un rendimento superiore a quello degli operai dell'impresa privata. Così, nonostante il rialzo enorme dei prezzi delle costruzìoni, queste sono ancora accessibili ai privati e la massa degli operai edili lavora in pieno ed ignora la di– soccn p11zione. ·Per sottrarsi al tentativo dei fornitori~di privarle dei materiali, le Ghilde sono q_iventate esse stesse pro– duttrici di mattoni, di agglomerati, di cemento, a prezzi inferiori del 60 ¼ a. quelli cui vendono i privati; e han– no inoltre costituito, iosieme con Eoti pubblici, Coope– rative di acquisto con risultati eccellenti; tanto che un gioi;nale òegli imprenditori edili riconosce che • l'esempio delle Ghilde ci costringe, per poter lottare, a cercare il mezzo di fabbricare i nostrì materiali da noi stessi·,. Nelle Ghilde il lavoro a cottimo è escluso. ~ neghittosi vengono cacciati dall'org,,nizzazione; ciò costituisce la pena più grave, perchè neppure nel loro Sindacato po– tranno trornre appoggio per coprire la loro infingardag– gine. Uno dagli elementi del successo è costituito dalla scelta dei direttori, che debbono essera veri tecnici qua– lificati ed esperti; i quali possiedano una forte.educa· zione tlè1cnica, economica e commerciale. compenetrati dell'ideale sociale dell'organizzazione,•così da diventare i· Pl'Opagandisti dei metodi delle Gbilde in tutti gli am- bienti che essi frequentano. . Altro elemento essenziale è il principio di coordina– zione delle Ghilde ai Sindacati e di divisione del lavoro, di subordinazior:e di'llle Ghilde locali a quelle nazional1 e agli organi centrali di esse, nonchè la netta separa: zione .delle funzioni tra dirigenti, Consigli di ammini– stt·azione e Consigli di gestione. L'organizzazione centrale ad Amburgo e le I9 orga– nizzazioni regionali fondano le azien4e, le finanziano, forniscono 1, ro i materiali. dànno loro le direttive ed i con~i1di tecniyi ed economici: le 202 organizzazioui lo– cai i, .Ghilde e Cooperati ve affiliate, eseguisconò· soltanto i lavori. · ~astano,, credi amo, queste sommarie notizie per far, comprendere tutta l'importanza di questo esper.imento come sforzo pecuniario della, classe lavoratrice organizzata, come prova del p._rincipio di organizza'zione applicato nella sua piena estensione, come mezzo di perfezionamento tecnico dei singoli addetti ali' industria, come metodo per ovviare alla disoccupazione e per influire sui prezzi. e sui salarii e sulla produttiv°ità degli operai. st. I DALLE RIVIST·E ceversa, è un 'autrice), ,le donne sono in maggioranza reazionarie e indifterenti alla politica? Jn · conaeguenza della loro situazione sociale. Quindi, per il socialismo è opera noo solo di giustizia ma anche di convenienza. l'a– doperarsi per mutare il loJ:10stato. Da parte sua, il so– cialismo tedesco ha cor11ggiosamente adempiuto questo suo dovere. La rivoluzione del 9 novembre 1917 ha apportato alle donne tedesche l'eguaglianza politica ; e la costitu– zione, foggiata da socialisti, ha assicurato loro l'egua– glianza compl eta def' d iritti civili. Ma. molto è rimas~o da fare, come prova.no le lotte che sono continuate nei Parlamenti p er i diritt i ..delle ragazze-m11dri, per quelli delle gestanti; delle impiegate, ecc. Il me,lioevale diritto matrimouiale è ancora intatto. Restano in vigo~e i re– golamenti d'eccezione cootro le prostitute. fn molti Stati tedeschi l'eguaglianza dei sessi, scritta nelle leggi, è in realtà annullata dai Governi.'Jn Prussia il ministro del– l'istruzione licenzia le maestra che prendono marito; 1\1- - trettanto avviene nelle città renane per le mae~tre co– munali. Peggio accade nella vita economica: disegua– glianza enol'me di stipe odi e di salari fra uomini e donnP, licenziamento preferenziale delle donne in tempi di orisi industriale, difficolt/. da parte degli uomini di teller_are uua donna nei posti direttivi. Due opposte concezioni ml\nifesta su questo argo· mento la pubblica opinione. Alcuni reclamano un 'asso– luta 9guaglianza fra i sessi: non soltanto per quanto ri– g,inrda i diritti, l'indipendenza, i salari, mn altredi per . ciò• ..che concerne il lavoro in tutti, i camp,i dell'econ-:>– mia e della società, Altri, invece, fondan,dosi sulle, di– verse attitudini della donna, vorrebbero tornare alle vecchie nor.me J>atriarcali. Questi ultimi osservano come l'esperie nza in segni che le donne in molt-i casi si mo• strarono impari ai còmpiti loro assegnati, incapaci di grandi vedute d'insieme, mentre il loro ingresso nella vita politica non ha dato neppur u'no di quei felici ri- !\Ultati che se ne ~paravano. - · Ma se le· donne rivelano tutti i difetti di una classe oppressa, qu_esta è appuntq una ragione per metter tei:– mine senza indugio all'oppressione. La dipendenze. .so– ciale della donna è condizionata da.Ba forma odierna dal matl"imonio, dalla quale derivano il disprpz:,;o verso le _mndri non Jllaritate, e la prostituzione. E' assurdo a· spettarsi indipendenza. e personaUtà <).alla donna,, fin quando la sua posizione sociale è determinat11- dal suo rapporto con l'uomo. In questo cam'Po lo sviluppo dei costumi ha già cambiate molte cose, ma la legge e il di– ritto disturbano ancora assai. Gli uomini più illuminati del)a socjaldemocrazia iji' adoperano appunto a separare i fenomeni naturali del. matrimonio, delle. matemità, della famiglia, dalla loro contiog;enza storica, e a trovare per essi formi' giuridiche rispondenti al mutato assetto sociale. Per ti;-ova-rle, bi– sogna riconoscere quale formidabile compito socia'le assolva la donna per mezzo della maternità .. La società, che nou provvede al mantenimento e all'educazione dei bambini e non assiste la manre, fa della maternità una causa di dipendenza economica per la donna. Quindi, non si tratta tanto ·di accordare alla donna uguali còmpiti ed uguali diritti, quanto di garentire il suo diritto per il còmpito che è a lei particolare. · '- · Tutte le concessioni di franchigie. rifox:me d'el'l'edu– cazione, accessi agli impieghi e agli ùffici, non's1:1rv:iranno a nulla, finchè .non ,sarà risolto il l)r 0 -0Mema' ,cen•;rale: assicurare alla donna il suo d"iritto alla maternità. Cosi soltanto si metteri\ fine all'oppressione reale ·di cui op:gi è, vittima la donna, a dispetto dell'eguhgliapza formale. · Ma la risoluzione del problema, conclude la Riviste, non si può raggiungere nella società qual è pggi costi– tuita; ci si può soltan'to avvicinare con la stessa rapidità con cui la società percorre la strada che dalla concorrenza capitalistica conduce alla. solidarietà socialista. La ~ocial– democrazia 'l"ermanir.a, consapevole del fine, si" sforza di, ottenere almeno quello che nel momento attuale è pos– sibile conseguire. ANGELO TttEVES, La sncialdemoci-azia tedesca n~lla lotta per la iibe- 1·nzione economica e sociale della donna è il titolo di uno 1 · studiò che pnbblicano i Soziali;;tische Monatshefte del 12 · · settembre. Per qual ragione, si chiede l'a~tore /c4e, vi- I RIGAMONTI GrnsEPPE, _qerente responsabile . . ..: TJ:'.eviglio 192~ • TIPOGRAFIA SOCIAt~. BibliotecaGino Bianco

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