Critica Sociale - anno XXXII - n.15 - 1-15 agosto 1922

CRtTIO.A: SOCIALE 229 /1 , la vitll, vogliono caQ'.lminare verso il Socialismo entro le \'Ìe norma.li della. prodùzione,· d.,ellavoro, degli: svi– 'luppi dell'economia capitalistica,- fuor dalla convulsione che è p11,ralisi e m,,rte di ogni progresso : del borghese .e del· proletario, inscindibilmente, congiunti e continua: mente lottanti in quel mirabile .inserto· che Marx il– lustrò indarno per la t,est'.'-~daggine dei nostri massi~ malisti, ma che .essi riconoscono di fatto, se non con parol~, 'in- particolari circostanze e in sp 0 eciali' oondi- zioni atmosferiche. · Quando la v:ialenza fascista· turba la vita · sociale– ·e civile, ·e coi suoi eccessi riesce intollerabile a molta parte della stessa borghesia, creando quel-cÙma anti– fa~cist~ che i duci sopratutto temono, anche il massi– m'alisn;w sente essere interesse del proletariato socia– lista presentarsi come fautore dell'ordine e delle « pa: cifich.e·compe_tizioni » .- Naturalmente, la antica abitu– dine giacobina o la paura di s_omigliare troppò a. noi, Io· fa subito dopo uscire in, fieri· accenti,_ i quali hanno il triplice risultato di svalutare ogni a:ltrb diverso at- ' teggiamento, di far figurare il Partito come contrad-· 4:!tto1:iq___,e insincero, ·_edi non sp'ayeq_tarenesf!i11;io._ _ ~ ]j\' aiflìcil e far comprE)ndere, 'a chi ha così profondà nlll sa·ngué ~a tradizione dei veccb.Lpartiti· ribelli, '.che è puerile e anehe m91calmente_incongruo invocare la legge q~a.ndo si è• piccl;i.iati, e lasciar_ supporre che si intende picchiare appe;ia si potrà; rivendicare la legalità quando' grandina, e irriderla qua,ndò torna sereno. _Ed è diffi– cile ancor più far comprendere come in questo conti– n~o ondeggi~r11 il Mal:!flimalismoha·-tutti i danni e nes– sun vantaggio di entrambi gli atteggiamenti, della spa• valderia _rivoluzionaria- e del pacifismo · evoluzionista. ' * * * • I germt: ma ~a ·dura realtà deve far _superare ·gli sta ti d'animo·, e soprat1:1,tto la voce della coscienza deve am– monire i capi, che essi mal riparerebbero le colpe .di . una lunga. ineFzia cen i tent_ativi di .azione· quale ul- timà ratio. .' '• Duole, evidentemente, al massimalisµio presentar.si al Congresso a m 0 ani vuote, con u_nbilancio éompleta– merite· passiv.ò; 1 ma è.destino di chi, non potendo per·-, _conère una via, per: orgogliosa caparbietà di tendenfa _ e di supremazia, per la abitudine ·del dominio ;è _per avér finito con l'identificare sè col Partito e con 1~ !lUe sorti,_ impedì _che se ne tentasfle un'altra, e ,sabotto e ritardò ogni diverso sperimento, compiacendosi beffar– damente di co;st'atarne l'iiÌsuccesso, dopo .che rie avèva contrastata l'applicazio~e a_tempo opportuno:_ ' Ciò che è· doloroso è·, che il bibncio' passivo del" .Massimalismo - appunto per questa assoluta premi,-. nenza chè esso esercitò n_elPartito - è ·anche il bi– lancio passivo de_!Soci~li~µio italiano. · Grnv ANNI Zrn9Ro1. ,, 1 ,. •1(1 Per-la difesa. della libertà I ~- .. ,.-i,,')....,___,.__ Le polemiche, ferventi intorno ali' idea della .collabo.razione socialista, ci offrono di questi g10rq1 · UI} tipico esempio .di' un~ ormai vecchia verità: çhe - la discussiçrne, il cui ·fine teorico dov'rebb'essere quel'lo -d_ich'iarire .e precisare le idee, non potendo disgiungersi dalla passione e d~_ll'interesse, mette spesso capo, invece, al resultato opposto, di con– fonderle e ' deformarle. Si battaglia plù alla crea– zione di equivoci. che alla det~rminazione di con~ Come rispetto alla légge e allo Stato, così rispetto' cetti esatti e nettamente definiti: e gli ingenui, -che alla borghesia. li m assimalis mo continua a ostentar.e J;Jel' difendersi dagli' assalti e _dalle ._critfche hanno. di crederla tutta in bloc.co fascis'ta o filofascista, e nel la dabbenaggine di seguire gli avv·ersari, spesso tempo stesso_, a intermittenze, si, compiace d,i enume- -_mascherati da osservatori imparniali, sul terreno rarè i danni che alla stessa borghesia,' aHo svolgersi che questi vogliano_ attribuir loro, si .trova,no tal-: della sua v"ita.economica e civile, derivano· dalla -vi-o- volta infine ad aver falsata in se stessi la visione lenza fascista, dallo stato di convùlsione cronica in cui della posizione pr.opria e a non saperla più pre~en– essa mantiene· molte parti della nazione. Chiuso in un tare· neL suo gi-usto valore agli occhi del pubblico. • apriorismo negativo, non r_iesce, non osa, nou vuole · . "Tre equivoci, sopra tutto, si è tentato di creare assurgere a -una revisione dei siìoi concetti, il.edotta intorno a questa idea della collaborazione: ·dai dall'analisi obiettiva della realtà., non ammette di pie- massimalisti impenitenti, dai neofiti frettolosi, dai g.arsi a. distinguere Borghesia vera da pseudo Borghesia, partiti dell'altra riva vigilanti in· arme, apertamente e - entro la Borghesia vera ~ la- Plutocrazia, ch~è' 0 copertamente, contro· ogni azione socialista. il fenomeno saliénte e caratteristico di ogni do"p_o-guerra ' I primi han posto grossolanamente ùn· d'i_stacco (s'era formata, in .quantità minime, anche dopo la ~nerra assoluto fra i due concetti opposti' della collabOr/J.– d' Africa, e ne venne su queste colonne una interess~ri- zio ne e .della· lotta'· di ctasse ; i secondi ed i terzi tissima discussione circa la ·.:borghesia 6.siologica » e hanno deformata ed immiserità. la 'visione del fine il saprofitismo' ,specificamente parassitarlo). Non am- di una collaborazione,. riducendola al puro moinènio ~ett e di ~ormu lare. ~n~ teo~,i~lluova, · una nuova _diret-' negativo del ripristino_ della legge viol,ata · e della hva dottr:irn.le e qumd1 pol1tica, ma pergegu~ a essere · Ubertà oppressa e conculcata dalla violenza di una negati.vo nell'articolo di fondo - "tutti eguali i Go- fazione; gli ultimi, infine, giovandosi ànche del verni ! tutta _d'una razza la borghesi!!,!,, - e a essere semplicismo di chi è venuto al· collaborazionismo , realistica e relativista nelle cox:rispondenze e nelle ero- p.e,. impulso sentimentale anzi che per ~?nsapevo: nache,. ma senza,· da questi episodi e fatti sparsi, rl- lezza dottrinale, prendono questa idea isolata, d1 cavare un «principio>. una· difesa della libertà e della vita per· mezzo del * rinnovato rispetto della legge comune, e la presen- *. · * -tàno alterata e conjraffatta in aspetto di aspirazione Oggi, nel colmo della disgrega',lione e in imxp.inenza reazionaria ad- una repression·e- poliziesca. , . del Congresso, il massimal·i_sm.Q, che fino a po~he ·set- · · Ho cer-cato altra volta di dissipare, i due primi timane fa consigliava solo i·esistelizap9.(lsiva·e costanza equivoci, mo'st.rando per l'uno come nellà dialettica~ di coscienza e di fecle acct'lnna. ad altre resistenze e della storia• i' due momenti opposti della collabora e ad iltre alleanze di f;rze pef le'supreme~ difes~. Non , z!one e: ~eU~ lotta ~ia:no inscin~ibilmente legati e si •neg_ache r esa-sperazion,e•e '1~. d:isperazione. possan~ s_1. co~d1z19_n)ITO a- vtc~nda; per. I altro, come la po– creare un terreno psichico, di masse favprevoh a questi - litica della -collabora-ztone oggi non debba essere • ' . l.

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