Critica Sociale - XXXI - n. 24 - 16-31 dicembre 1921

CRITICA·SOçJULE 383 dltstria!~~ Gli -agrari devono .considerare- cl1e ·un grande aumento del consumo del vino da parte· de– gli Italiani" non· s~rebbe ·possib_ile senza- una poli– tica di a_ltissimo protezio:iìsmo .industriale, la quàle imporrebbe .la necessità di . più alti salari: e ciò · con evidente_ danno della stessa industria agricola e ~i tutta· la- collettività · nazionale, Nè agli indu– stria)i occorre qui ricordare_ di quale importanza riesca in qualsiasi impresà il poter disporre di unà massa operaia laboriosa e disciplinata; richia!Jlerò _ invece la toro attenzione sull'antagonismo econo– mico che, per un ulteriore aumento -nel consumo del vino,. verrebbe inevitabilmente ad ·acuirsi fra l'industria enologica e tutte le altre industrie no·n interessate alla produzione- e- alla vendita. del vino e degli alcoolici in gér!ere. E'·• evidente c;he la po– jenzialita di assorbimènto qi prodotti industriali' da . parte del mercato nazionale sarà •di. tanto aumen- _ tata, di quanto diminuirà lo. sperpeFO, SÌ di denaro che di tempo e di energia produttrice, -derivante dall'eccessivo consumo· di bevande alcooliche tra i lavoratori; _ . _ Fra le consegUénzè più fatali, portate dai.l'e– ducazion·e alla violenza negli. an11i di guerra, è l'e– norme: aumento delle ca"use ,di· lotta, brutale fra le classi -e nelle· classi, fra i partiti .è ·hei partiti. Oc– corre quindi creare organi dt eli.n_1inàzjonedelie tos– sine che· avveleoano gli animi. e cor_rodono il- cor- po sociale. . . r • ..___ Le attività e gli Istituti · che io propong9 po– _trebbero, io credo, associare uomini_ di parte ~o.::– litica e di fede diversa in una missione d'.ordine· ,sup.eriore,_ vo1t-a a dare alla "iisiçhe ·collettiva· della Nazione elementì di elevazione a ·mezzo di previ– denze e di ai1onf ~conomiche. - Ancora una volta' conviene ricono'scere· che non dal solo fattòre eco- · nòmico,-e non datla -so-ta teorica _predicazione mo~ 'raie, ìiasce il progresso ·sociale; ·bel_!sì dallà asso-· -dazione e dall;i. i_rttegrazione di'_ q"ueste due fo\·ze che rimovono l'umanita. . . . David Levi Mo·renos. Ciò ·che si stamp_a_ ----4'•••-c-.---- Il pensiero economico: del Conte di" Cavour ( 1/. Studiare con ampiezza ed organicità il peusiero e– conomico del Conte di Cavoui'potrebbe non aver oggi il solo carattere di curiosità storica. 11 Cavour saliva in– fat-ti wl Governo, prima _come -.!illinistro di Agric-:iltura, poi anche delle,·-l~inauze, e da ul tim.o come Presiden~e del Consiglio, in un tempo_ in cui l'economia di tut_ti i Pa~si europei e le _finanze •legli Stati erario sta_te turbate e sconvolte da gravi avvenimenti -politicye ,cer·ca\ra,no fa– tièosamente di riprendere il loro equiHbri_o. In ogni S~ato c'era chi mirava a ristabilii,e il vecchio eq,uilibrio, e chi .(!entiva invece -che solo con uuo sforzo di" ·dònovamento &i poteva. ricostituire up o~go.nismo eèonomico e_finan- 0iario1,sa.ldo· è'--v:i,t!l,le.O'è,. dunqqe.· pur né:l,ia· profonda· differenza di molti partiéoJari, qualche aost~nziale affinità fra le .condiz'.i9ni'. d'allor~ e •queHe d'oggi, fr!'- il compito· che si impon'evà- allora e che- s'imporfe bggi all'azione di un uomo di Stato. , L'abilità di Cavour consistette, appunto, ·nell'aver inteso il suo compito con •larghezza· di vedute e con o: cula ta audacia, di aver fatto leva delle forze innovatrici per-vincilre 1a res·ist.enza delle forze retrive, pieg-anìlo J!Oi anch,? .quelle a ser,vire allo scopo che eg!J -si era pre- pensidro iJcquom.ico del Cpnte .di l'at.1our lisso: .Ii condurre.il Piemonte a una più \arga esp;msione di forze ecouornièhe e di:" inHussò politièò, p~li- restando •nell'orbita delle_i~tituzioni in.cuì lp Sta'tv era aHora or– dinato_. . . . _, __, . _ _ . _ : Niente di più ass_urdo.,.pertanto, che voler prerid,ere come assoluti i princfpi di .Goyerno c.Jie guidarono l'a- zione del Conte di Cavour. · . Egli era - si dir;bbe oggi.--. un.pragmatista, anz_i. uù relativista., se vogliamo· usare una designazione anche . più di moda .. Per lui non c'era nessuna norma che fos~e adatta a tutti ·i tempi, e a tùtti i luoghi, che potesse governare l'azione in qualsiasi condizione.e contingenzlf. Anche il suo ideale politico, che pura è p_redomi1rnnte. fra i moventi delle sue azioni, andò foggiandosi secondo le circostanze e lo possibi-Jità esteriori. Fu unitario quando ·1•unità apparve termine necessario del ri.nnovamento po– litico che s'era iniziato coi- riv.olgimenti del l848 i ma nel settennio (1852-59)-del suo operoso ministero egli non J>en-sòche a fare del· Regno di Sai·deg_na··tiùo Stato più vasto, che potes~e ·as~umere lrna po~izionè egemo1,ica fra gli Stati italiani: l'idea!~; poco allargato, di Carlo lLma– nuele I, ma perseguìtci secondo i _iriétodi e le es•igenze dì una Società· che era stata scossa e rinno'vata dal tn1'bine della Rivoiuzione francesè: 1 · · , Anche il s110 liberismo, sia nel ca:mpo dell-a: politica commerciale, sia per· ogri_i_altra forma d' in tervenfo stli– ta-le nei fatti aconornici, va· perciò considernfo in' refa-. zione alla situazione economica in cui era allora il Pie– monte e ai me.zzi ,;oi quali si.poteva megli~ promuoverne ,là floi'_idezza, in rapporto. anc~,e agli effetti politi"ci cui poteva s~·rvire la stip.ùfaziòpe di tratta:Li com1nerci'ali 'e l'inèreménto deUe importazioni e delle esportazioni. vo·– ler rid1irre a cànoni di.verità eterna e as;,(iluta le nonne .che egli assunse a .guidà della sua opPra; di statista per Faggi ungere, in rletermina,te ·condizioni, det.erminati._fìni è fraintendere nel peggior modo· lo· spirito di Camillò Ca– vour e "il valore dell'inseguamento che scaturisce dalr'o- pera di lui. · . .· . . . , . _ · Ora'quèsto è ap.pun.to .il difetto che ipficia tu1ito lo studio, citato. in cai'ce, di Carlo E. Ferri, che noi abbia– mo prese jn mano' éon _curiosi_tà, ·e co11 la._ 1 sp,ernnz~ di trovarvi finalinente una tratça,,;1one meno·•framme11tana e. meno su_perficiale sul pensiero er.onom_ico del granrle statista piemontese, che sali vii, at· Go_verno con ùii b11gil– glio di stud_i e di e8perienze ~n-materia_econon,ica_, quali pochi uomini di Stato hanno mai avi,to, e rion solo in Italia: Ma· ab bìamo· provato una del usi on.e, non so:o pér– c_hela tra~tazione_ è frammentaria e inorganica _e priva d'_ogni nqvità,- e prescinde dit un_ esame ;_ cbe _ sarebbe stato necessario ,- delle co.ndiz_ioni· \)C◊nòmlche e finan– ziarie del Piemonte dopo la ·• fatai Novara;_, e dei pro• blenii ch!'l un uonio di Gòverno era èhiamato ~- risolvere; . ma soprat'u_tto peréhè non c'è nessun senso conérèto ·di quel che _una 9ottrina economica significhi P _valg!J. di fronte al la realtà, a rinsaldare o mutar la quale essa deve" g-uida.re· l'azione deg_ìi uòmini. '- _.Questo concepire la scienza com~ qualcosa ··che è fuori de-I-campo della, reitltà-. umana, e d!)_t_ta1-su'o1 n,se– gnamenti fuori d'ogni ispirazione di interessi- e di ])RS– sioni, è segno di una for1iia mentis che non può .inten– dere quanto ·c'è di più caratteristico e di più vitale nel– l'insegnamento di_ Ca1nillo. Cavour. Percìò può av,enire che a Cavour sia due volte 11;cco,-tatoLuigi Einaudi 1 con.– cepito come infallibile Mcerdote-di una ~nfallibile scienza pura economie11; pé_ questo,. nella chiusa dello·. studio, .può essere insttturato up ridicolo .patagone· fra: M~rx, Mazzini e Cavour, dichiarate «. le tre :(ìgure di ·,tgitatori e _di pe nsatori che riempiol).o di sè il.secolo scorso nel c· am.po della questi_one soc'ale •· . · Per qu~nto poi s'attiene- alla super.iore obi:ettività' con cui la scienza.·giudica ,i fatt.i El tietta J., sue nonne, 'e$trniiea ad o·gni •influeso di preconcetti- -e di interessi, il :Ferrì potrà\perauadersene·, 1rnche ri-lel!'gen,10, a mente serena, ihsuo studio•:. çhe; sori-tto in questo tnmultno5·0 'd'opoguèrr!I., ha, ·ad ogu-i JO pa-g,ine, unrt· ,tira ba.contro !A. ·demagogia e non mai,una parola ;ievera cont.ro l'ingo~digi_a · .della plutocrazia;-e méntre pulita· il can11·9ne o.e! libei•1- srrìo éavourriano èontro }e fortezze dP.i sindacati operai, ·-propr!o- 0 m.ent~e là·.CorifederÌi.7.ione. del ·Lavoro- si è posta contro la· politica ·protezionistica· del Governo, non brova i.m·accentò nè· di cond,nna nè di amare'1'iza ·per lo spet– tacol'o di: ·insa'zia:bile' egoismo offerto\, al-la -sidei:ur-g1a e dalle al•tre industrie protette: _ Non 'parliamo pòi dè-11' invocazione ·all'autorità de, Y, .-

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