Critica Sociale - XXIX – n. 21 - 1-15 novembre 1919

• 1, I' 286 CIUTICASOOIALE · malurilù deHe masse, del cui assenso i,1 Partito ha nec-essilà per vive1:1ed agire; - q_uelle stess~ devi~-' zioni e quegli stessi çrrori sono, ai nostn occhi, un mot.ivo di più per rimanere con esso;- per ese.r– <.:ilarvi una funzione critica e moderat.t1ce che, se non sempre· è immediatamente visibile ne.i risultali apparenti, è però ---= ne ahbiamq f.errna fede -: pro– fo11clarnent.e operauLe: operante dentro il Pa.rt1to, e . 01)eranLe, anche molto di. p,iù, al di fuori di Jsso, .nella Jarga zona prnJ.et.~ri~ che _lo sesue anche. s.enza t,es– sera, nell'alone d1. sunpaL1zzànl1 che lo <.:1rconda, e sull'atLcggiamenLo degli sLessi partiti avversari. O'allro canto, la milizia socialista nqn è soltanto milizia cli idee, gioco ~i _astrazioni Leoriche: essa è soprut.utlo una volo'nta1·ia, consapevole e perse– verante imrnolaz.ione di se sLessi alla causa ed alla ascensione ·del proletar~ulo, .il qual,e ne è l'aUore principal,e e necessario -e segue le sue , 1 ie. In fondo, di tutti i. nos;tri contrastiì ad esso sp-etter.anno le de– cisioni supreme. Il nosl110 cònipit.o è di illurn.in~ rlo, per quant'è da noi~ con assoll'lla franchezza e srnce- · rilà, seuza blandizie opportunistiche; rna anche se.. n– za ~rrìposizioni autoritari,e e senza r.i pi-cch,i .' Ora, se– para;hi dal Partito Socialista (e J'es.empio di altri èsodi di ex-compagni, per motivi che avevaao in parte comuni con no.i, ci amma.e:5tl'etebbe eloquen– lernenle, se ·ne ,'lvessimq bisogno) potrebbe signifi- · c~11·.e 'separ~~ci, p~r not~nti',, dal prolet~riato ,0rga- 111zzato, clan esercito ·peI quale e col· quale combat– tiamo, e con ciò condannare noi sLe,ssi alrimpotenza politica. P.e-ggio-ancora: potrebb'(~sserc, s.e fossimo seguiti solo in parte, gettar-e in, quelle m:U.iìSeprole– la1~i-e, -che cominciano appena ora aèl avéu.e qualcJ1,e coscienza di s~ e della loro missione. come classe, la disunione, la sfiducia, ·i1 çLi.sorientamento. Noi ab– biamo fede neHe nostrn.idec, nel cammino che. esse faranno fra· le masse, erudite d_all'esperi!0111.a· e as-: surl.c n più pacata riflessione. Dii gui,sa che, quelto che ai puri Leorici apparirebhe, da parte nostra, un g,est,o di plavsibi1e coqr-enza formale, .alle nostre co– scienz~· appa.rirebbe i1ureè-e una fuga 1 ed tm tradi– mento. - tradimeqto anche di no'i -s:bessi.~ La· deliberati one della Minora.iiza do.po il Congresso di 80l0,gna ... ' ' ' ' ' . , D'altra parte, l'essere Minoranza", anche Minoran– za.« disciplinata nell'aziohe » - purchè qu~ste pa– role non s''intendano come cièca rinunzia alla per– sonalità,· alla dig·nità, alla ragione - non. ci toglie di presentarci con la nostra faccia, di esePcitare quell'azione di temperament~, 1i con_trollo, cl( icr,i-: tica, che è spesso la forma m1ghore d1 cooperazione ,, e che ogni 1Partito, che nori ,vogJia d-egene-rar-e nella inf.e.condità della setta, non solo consente, ma rì,. chif)de-;· di esercitane anche quell' azion'.13 nostra, · di propaganda e di lavoro concreto, che è un.a conse.:– guenza della divisione del lavoro, èhe èsiste in ogni Partito -suffiòenternente svilupp,ato. · violenza noi av,essimo dalo del Massimalis1110 vin– citore ·u;rn _inlerpr-etazione ecckssiva ed unilaterale. E proseguiva; ~t.ualmente, •ossçrvando: « Norl solo ·i. ~uss·irnalisti elezioni-si.i, tI;ionfotori del Cong.resso, non li.anno mai pensata e del t.a,.e profes– sata un.a simile assurdità, ma neppure ·ha pen.sa !no e- , la professano gli .stessi astensionisti. Taato Serrati che Bordiga sann? 'perfett~ment_e,_ e se non lo _sape_ssero sarebbero dei perfetti cret1111, che non s.1 crea la società .nuova del· dotnani, solamente coH'oper,a di de- mol'izione, che .bi-sogna anche costruire. · . « Tutta l'oper,a di preparazione tecnica e politica ed amminist.rat.iva com,piuta -dal '!l'o~tro:P,urti-to fi_nq_ui, e dai 1 suoi organi_ e 1alle ia-ssoc,wz10n1. proleta,rie che. ne seguono le d1i'ett1vc, non e, stata che opera d1 prepµr,azione rivoluzionar.iu , v,ale· ,tt dì-re intesa. a so– stituire, la gesti,one coHet.tiva della società allia attuale g"estione .individua;listi,ca. Questo è stato sem(!)re il no: stro pensiero: che le istituz.ion•i ·da noi create non dovessero es-sere fine a se stesse ma .nudei cli t:1n di- . venire .socialista. ' << Oggi _noi pensia~no, · di es ,se.re , giu~ti. afl.a vigili,~ della re,à!hzzaz1one -d1quell,a soc.1eta .soic·11ahs:ta •per cm • • • J pri-ma operammo: <e Tutta' ed intera come nn\ be·l bkJcco perfetto i•n ogni su;a parte? Neppure ·per ,sos-no! N e-ssu.no -più di noi sa che la .rivoluzione non sarà -compiuta in un giorno e non ,sarà perfetta di primo acchi~ò e ~he es-sa dovrà mettere ,a fH'Of.ìtl.o. butte le ene11gie pr11na prepa:ria,te. Così tutte le Cooperative, gl:i E-nti auiton.omi, le istituz.ioni comunali e le rrmnicipa,lizzazioni e le nazionalizzaz.ioni .sia,r:anno indubbiamente,elementi (non disprezzabi,l,i, della tr.a,s,formaz.ione. Tutte 1 le opù~ com- · piute S:tl'i ter11en0 della maggiore intensifi,ç,a:zione del- 1 'azione -collettiva ,sa:r,anno portate a contrilrnire al- i 'opera di t:msformazione e ,alla, instaurazione del nu@– vo regime soci\ale. Evidentemente. ' · · << Le. ,stésse atti-vi.tà a,ttual'i' della borgh~sfa capita- , li,~ta ve,rran1rn fott~ servire aU 'oper.ai di ricostr11z.1qne soci.ali.sta. Non è -cl~i•n:òn velil:a, inf.atti, come i,a f.ab – brica bene organizzata, cap-italisticamente, attrezzata secondo i più recenti coùgegn,ì tecnici ,deUa produz.ione borgkese, s~rà indubbiamente anche -1a fabhl1ica più pronta ,a.Jl.a~hstaurazione -comu,nis,ta. ' • . • • • • ' • •I • • • • • • • « Noi ,aiccettiamo tutte le opere· p.ositive èhè sono volte ,al conisegùirnen.to deUo seopo <le,J.I,a riv'oluzi,one e respingia!flo queile che debbono servir-le come di ré– .mora ~ di freno. ln peri-odo, -rivolttzion.ariro :i s:oc•iia,Ii,sU noh domandano rif.orme per c~nto onde poi actorclar,si •sul _ve~l't.ici.~que,ma ~-git !tin.op :r-ohlemi. ur~en,~i, onde .farsi. çl1essa .1,s-trumenti d1 ~otà.le emanc11p.az, 1,one. Onde ,essi non sono mia'i ,c;otà,ac,hi nelle loro ri-chieste e la lo– ro rivoluzioue è' llllél .rivoluz,i~,ze in' pe,:manenza ». • J>arole che, c.ome sembrano inspirate · all;:t più pura, pr;eçJicai,ione-ev~luzionista - dicasì pure « ri– formista »·,· se così p,1ù garba - a queUa, che çla oltre tr-ent'anni n:oi a.nd• amo facendo, non solo po- Questà libertà - c0mpatib,ili:ssima c_on la vita de,l Partito nel ',(asto quadto della comune fede so– cialista, e che la stessa I Direzione del .Pairtito, pur l'appresent.ando esclusivamente la Maggioranza, ri– conosceva di fatto anche per l'azione- parlamentare, pre-scriv;endo che, nella scelta collegial,e dei can<ili-· daLi, la. Minoranza fosse ·equamen.t,e ed ·esà,ttàmentie ,rappresentata ~ questa libertà' noi ci riservammo anche nella deliberazione della Mif\'oranza del.. CoJ11-. gresso di Bolog-na, che ho riferita in epigrafe. Qe– liberaz.ione alla qi,.iaJe l'organo e-entrale del Partito, 1'1lvanti ! (lO ol.tobr-è), faoova seguire considerazioni che non .solo ne -riconose-evano. la piena legittir:nità, ma lamentavano anzi. (e non senza qualche -ra·gione) che, coll'attri·buire alla l\1Laggi0ranza ,l'intento di po– larizza.re · il Partit_o « unicaroente »·verso l"u-so d,ellà ~rebbero essere sottoscritte da noi (<qu.an.tevolte ab– biamo scritto e d'etto, in polep1ica èoi compagni-av– versarì, puopriù l,e r.r.i1eçliesin1/) cose !), ma, se à.ll@ spirito loro rispondesse l' aziione quòtidiana -di h1tto jl Paid,ito, sarebhe ·to-Iita di ~ezzo ogni di·stinzione di Maggioranza e Mino1iama e tutte l,e tendenze 1i1e Jarehhero una.· Appena rimai:-r,ebbe da if<ltenderci sul com,e valutare la « vi@;i'lia» della insLaurazione · soçialista (questione di ottimismo o d·i péssimismo e anche, un po', di in.t.erp.retaz:ione letteraria della metafora « vie·i1ia >>) e si potr,ebb,e disputare .a ·per– difiato sul valore }iliti o meno ~< rivohìzi@liario » di date azioFli o, riforme, ohe poi lo sono i)iù o meno a ~econda drell0 sp.ir.ito che vi si porta, d:cll'abilità coù cui s-i ·sfruttàl'lO, del1'aceontezza: e de Ho slancio con cui da .é-sse si parte per p,a,ssa.r,e a<ilaltre mag::-• giori .... • Q~iSfJttilie; insomma, da non g:iustiUewe certò la divisione e,gli antagoni1smi che si la:ine111taH9 oggi nel 'Partito. . , . , :i\fa noi· quel,lé par,ol,e citammo. a d,imostrare so,l- 4anto la riconosc~uta legittimità e ~ompàtibil:'1tà d:e11:a· .. BibliotecaGino Bianco

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