Critica Sociale - anno XXIX – n.19 - 1-15 ottobre 1919

268 CRITICASOCI~LE soddisf.azione concorde di tutti, degli avversari e del– l'Ilalia, di Ni.Ui e cli D'Annunzio, del Conte Ugolino e dell'Ar:civescovo Ruggieri. (Anche _ia ·me, quasi per un contagio psichico ni.ttiano, viene al,la penna il no– me di un morto di fame!) . . Che- cosa volete altro- au~ gurare ,se non un po' di concordia a un mondo così fcssus (vuol dire str.acoo) d4lle discordie? ' * . li gesto -di Gabriele è un gesto <lì, :violenza. Oh J,a beli.a scoperta psicologie.a dia mostrare nei giorni di fìera ! Abbiate pazienz.a e l,a,sciatemi domandare: chi è oggi che abbia diritto di alzare l:a voce contro un allo cli violenza? Amki, voi vivete nel secolo delle · libere forze senza etica. · Chiàma-vi il cielo e intorno vi si gira Mostrandovi le sue bellezze etei-ne: infiniti corpi, cioè, che ruotano per .l'infinito spazio senza, a. quel che p,are, urtarsi troppo spesso ; . 'ma qui, in ,quest'aiuo la che ,ci f.a tanto fero-ci, non c'è che corpi che -si -cozza.no , si violentano, si sfraceHano. Chi ha dunque il cjiri.U .o: società, nazioni; corpora– zioni, p,artiti, Sincl,ac.ati, Leghe, di ,s.cagli.are la prima pietr>a contro un .atto di vio·lenza? Non parliamo, per c-~rità, delle nazioni che sono le prime in questò uni– versale mugghiare ferino, e·, come -di-cevano glj scrit– tori, i~a.Ji.ani,al tempo di Tripoli, non han da badare all'in-f.qrme polvere· i,mww che schi-acci,ano nei loro cozzi ''fatalmente storici. Vero è che, ,a s_ent ir_loro, le guerre le fan sempré e solamente per dife.sa pr0pria ; così l'Italia .andò a Tripoli perchè si senti v,a soffo– c,i).re; la Germani.a nel '14 ruppe. gli ,argini, perohè /•si "sentiva soffociare;, ~ così vi,a., -come tarite. donne isteri-che: meno l'Inghilterra, che non soffoca là in mezzo all'agitato mare seriza fondo e senz.a confini'.; ma entra in guerra per la libertà dei pk,ooJi• p<;>po:)i., fr:a i quali, speriamo non si -dimentichi che c'è anche Fiume. · , .... Mia neanche il Soci.a.Jismò, s.alvo l'eresia~ ha· di- . titto oggi di gri-d_,are•col'lt:r:o·un __ gèsto di viòle~zià: no!} 11 vecchio S-oc1alis mo, q uello, 1-nsomrn-a,che trrò su 1,l· · proletari:ato palle 'fa.mi fin de siècle al presente Ben– godi ut iam mag àitud ine laboref sua; ma· quello odierno, -che proclama ·d'essere venuto )1 portiare nel mondo non J.a p;ace m,a. la sp-ad.a·e· di voler· usare la violenza e l'attacco fron-t(Jle. Vero .è che .afferma di. voler agire c,osì a fine di st_abi1ire l,a felicità' e .J,a: pac) perpetu:a nel mondo. · . _ 1 · · Forse era ver, ma non però credibile A chi del senno _sizo fossf, signqre, come di-cev.a. l'Ariosto dèll-a ve rg_in ità di Angelioo'. Non già che le intenzi'oni non si ,a.no buone e sinèer,e. . Anche Nap0leone di•ce, ..nel · M ém0r ial; che v,oJeva <e stabilire, consacrare· finalmente l'impero d~lla ra– gione e il pieno esercizio, l'intjero godimento di tutte le facoltà umane». Ma, con. queste buone intenzioni; cc fra il 1804 e il 1815, egVi ha fatto uccidere più ·di 1.700'.000 Francesi, ai quali bisogna aggiungere -pro– biabilmente 2 milioni, d'uoO'iiI!i. nati fuori• di questi confin,i e uoci,si per lui, a .ti.tolo d'alleati, o uccisi d_a lui a titolo di Iiemici » (T,ai>ne):-E-ce·o,·.insomrna :'. no-i veccbi, · imbecilliti dagli -annii me. non :dall'ottirµi-smo, non si,amo troppo tr:ànquiHi ,su la bontà e il_ lieto sue-' cesso dell'atta-eco frontale. Ma questo non èonta: quel che cont.-a qui è che ·ia..l Socialismo, il quale· vuole ora I.a sua guerra, non deve più parere strano che altri facci.ano le guerre. · / . . · --> , Non si parli poi ,di quel siùdào,alisrno, che 'fa dei Sin-dac.ati tanti sottomarini, ferrati e chiusi ad ·og.ni voce di solidarietà umana, col periscopio eretto a spe– culare. l'interesse proprio~ ·e voglion quel che vo– gliono dall~ nave_ della So~ietà, se. no I.a'.silurano. Vero è che il teonco della v10lenzia smd.a-c-ahst.a volge or-a per I.a mente più c~sti pen:si:eri e,. r,a-cconta il Cre~ spi nel Resto de_l Car.linoj cc s1 va orienban-do verso 1 - problemi -dello Spirito (-con.l's maiuscola) e- criti-ca il p-nnteismo che sopp:r:ime il senso del :pece.a.Lo,e par– la con. reverenza dell'1mportanza del -sacramento del.– la Comunione,. e ammira per molti .aspetti il Ca-tto1i– cismo e va cer,c;ando Dio ,,... .al rove,scio di Guido Cra– valc,a.nti.. : fra le tombe -degli intellettuali. Ed è vero .anche -che Paolo Or.ano, uno dei profeti dell'Al!.al). si ndàca1 i.st a,' nell'agosto passato, quando i tipografi ,-si riposa.ve.no , ·dallo sbampare_ J. suoi_ articoli 1 si _ba.tt~va il ·pètto su 'Il Po-polo d'Italia del ·29 e str1Hav.a•· w Siail- 1 r • I Biblioteca ·Gino Bianc~ Yiarno ·il proletari-alo ! » e inugghi.av -a -oon la v0ce del~. I 'nffiitto: <e Quale degener azione da l giorno della im– periale ,affermazione sinda-c.àli-sta evocatrice di una aristocrazia .,proletari.a », ecc., eoc. Un ,dei .tanti, in– sommia, · -che -scossero. un tempo la casa ed or.a ·s 'im– pauriscono dei ca'I-cin:acei. Ma i c,alci-haoci segui,tiano a ~,a.se.are .senZia misericordia ;. e, mentre il maestro della violenza fa le ·sue reverenze alla comunione di– vina, le lotte sfodaooliste procedono per conto loro senz,a troppa reverenza e misericordia alla comunio- ne umana. · Ebbene:· .in questo gìrone di violenti, ~he è I.a 'so~ cietà presente, Gabriele, che -avevia una sua idea, l'ha attuata con una sua vi,olenza: e, ,senZia tanti <:Hscorsi, il fulmine ha tenuto dietro al, ooleno. . * Anche più che ·intellettuale,' egli è un volitivo. Mi pare che la ste·ssa sua oper,a letterari,a, più che il soffio di gr-andi '-ispir.azioni, · re-çhi _ l'impronta dellia,te– nacia volontari.a è di una. inesauribi'le res.i.stenze aHa f-ati.CJa.Lavoratore non delle otto ore: corpus patiens inediae, algoris,. vigiliae supra quam 'cuique credi– bile esf. Tempna, senza dubbio d'uomo, d'azione, .a cui. mancarono le· occasioni. ~Nel 1795 Napoleone a· Pa-ti gi, non av endo impiego militare, progettava di-· verse specula.zi ,oni commer-cì,ali,, fr.a l',a.J.tre un 'impre– f?a li briqria. Se non sop:r,a.vven.i.vano, B.arras e Caro– U9a n p6rte.rgli in dqte il comando ·d'Italia, poteva forse anche morire libr.aio. Quest'altro nella libreriia è vi~suto in. mancanza di m-eglio. Del resto - ha detto · un altro·grand'uomo _di p~nna, Giaeomo Leop,ardi - <e niun ingegno è creato -<lana natuoo agli studi; .n~- . l'uomo nas-ce·,.a scrivere, ma solo .a f;are. Perdò veg-· giamo ,che -i più degli" .s-cri.ttori "eccellenti, e massime dei poeti illustri- .di questa medesima. ·età, come, ,a cagione -d'esempio, Vittorio Alfieri, furono d.a pri,n– cipio inclinati., str~ordin,ariamente e.ile grandi azioni; alle quali ripugn,an:do i tempi,, e· forse anche impe– diti dallia fortuna propria, si :volsero a s•crivere cose · grandi ,,. Ci sono a1tri i qu,ali, considerando il lungo inno a Venere, più lungo di qu«:il di Lucrezio, che il' poet.a ha scritto nei li-brj'. e.,_dicono; nell,a vita, non sanno con,cepirlo come capo energico di un.a rivolta e governatore saggio di uria citt~. Questi mostr;rno di aver poc.a peri.ziia- di :storie e meno' deUa_ contr.ad – ditto6a p•si-cologia umana. ·M.a: gu,;;i.rdiµo in Taci.L o la. storia di· Otone: egli ,era· un giovane. dissoluto; ma, governatore in- Portogallo,. integre sancteque :egit: era vissuto ti.a pompe, aduLterH e gust.i dia· grande, .aveva ~m:ato Poppe.a;. ma, ghermito l'impero, « non d~liciis neqqe, de~idia, torpescer_e: foor,. d'<;>g_ni .aspettazione, non -q_prmwa: rnesso da 1 hari,dia ·deltz1e, agi e piaceri, f,acev,a ogni cosa degna d'impero,, .. E con" ohe, grandiosa -serenità ~~br-aociò la ·m?rte P.er non profong,are la guerra· c1v.1le! ·<e Come? 10- pat ire , iche · b anta gioventù· rom_àna, tanti. y,alorosi .eserciti si.a.ho straziati• .e tolti- .ali.a· rep:ubbli-c.a un 'altra volta?, ,. · . . Per fin'ire, couchiudo -ehe il Maestro del Fuoco_ può sempre inseghllre molte -0òse·'·,a;mò-ltj <li noi; com– presi q'llelli <;he_ogni. quindi,c,i ~~-orni a~nunz_i,a~o · U!)-a . rivoluzione e non la fanno mm. Benohe egh s1 chua– nii\ D'Annunzì•o, prima )'ha_ fatta e poi l'ha annuri– iia~a. E quelli -che solle'ti~an.o _ ~ cal-deggi_ano rivol1;1- ii:oni premature, · che poi si r,1:solvon? m anarchie ài-seordi. e_ tumultuari.e, dovrebbero .riflettere ,anche . che la .Sto:rria, tro le a-ltre sorp;re~e,r cpv,a nelle sue ' profondità ·,di' questi;- -uomin:ì, n~i quali l'eriergiia e l ',audac-i.a è 'gr:ande come ,l'a.nibi'iione, e che· d 'im•– provYiso inv,adono la scena e:,J'o-ccupan,o tenacemente, come l'ombr,a d'Amleto.· Che fantasma, è quello che •io vedo fluttuante e· i:ninaocioso · sul disordine che -seguirà se non è v:anra lia mia temenza, all'atbaoç,o frontal;? •Non ved6- io pet càs0- l'uomo -del 18 bru– mafo? O ·buon pToletario bolog,nese, è vero ohe anche quel /ani.asma :può finir.e -nel ·~odo; che. tu dicesti, nel tuo llbero h.nguagg10, lagg1u ~IL ;\'.ren. .a del Sole: . m;;i., prima che' arriyi .~ qm~l. reo, termm~, • quantq :gr,avia,' e· e-on quanta. ca,I'am·1ta,, ,su 1.a s0cieta degll . ·, . UOml:Ill. . ' . ALB~R'FO V EDl!.ANI. . . RJG~O,NTI .GitiS1;C1;'PE, ger~nte responaab-j,le,. ' . ' Milano, 6/10 1919 • Ooop. GrafiOa · degli Operai ~ Vià,'Sparlab'o', - 6 \...

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