Critica Sociale - XXVIII – n.18 - 16-30 settembre 1918

216 CHITICA SOCIALE « Risoluzione sull'Internazionale ,, e da una " Ris~lu: ~ione· sul proble_ma de~le Naz~o~alità ,1'\ .nelle quah c1 si imbatte neo-h stessi pens10n e talo1a nelle· stesse parole, che gi.f incontrammo nel~'articolo di ~arl_ Mann su " Le Premesse dell' Internazionale ,, ; e p1og1aroma e· risoluzioni si possono leggere nella p1_rntata ~l'aprile del " Kampf' ,,. Ebbene, nella puntata ~1 11~agg10della stessa Rivista, 1Carl Renner scende m _hzza c.ontro Mann e compagni, per dimostrar loro che, 111 real~a, con le loro proposte di soluzione del problema ~az1onale 1 o-Ji internazionalisti rivoluzionari dell'Austria, lungi dallò svolg-e1'e un programma rr_i.arxi~ta, ri ~~n~ano pL~– ramente e semplicemente al naz1onahsmo pm 111trans1- gente, propugnato già, pai·ecchi decenni fa, da Giu– seppe Mazzini. · Che cosa vuole la " Sinistra ,, socialista austriaca? Ecco la parte essenziale del suo progran;ima: • · 1. ·1.,, Austria si divide in 'settè terri'tori linguistici: tedesco czeéo, polacco, ucraino, jugo-slavo, itàliano, rumeno'. On·ni Comune decide, per mezzo di plebiscito e con voto "eguale generale degli nomini e delle doùne, a quale dei sette territori linguistici voglia appartenere. · 2. In oo-ni territorio linguistico viene eletta, con voto l.!'ener;le eguale e diretto di. tutti gli uomini e di tutte 1e donne, una Assemblea Nazionale Costituente, ]a quale fisserà la Costituzion.e e l'organizzazione am– ministrativ!b del territorio linguistico. 3. Ogni Nazione regola da sè, per mezzo della sua Assemblea Nazionale Costituente, i suoi rapporti coi popoli ad essa affini fnori dei confini delt_Austria e con gli. Stati. J:iazionali, formati da questi popoli ~d essa affini. 4. Og-ni Nazione regola da sè, l?er mezzo della sua .Assemble.a Nazionale Costituente, i suoi rapporti con le altre nazioni dell'Austria. Con speciali trattati fra 1e 11azioui si. fisserà quali affari debbano essere comuni alfe nazioni e quali organi comuni debbano essere 0hia– mati al disurigo di quegli affari,. La socialdemòcrazia. . si adoprerà, entro l'Assemblea Nazionale Costitueute; perchè restino cqmuni alle nazioni gli affari econo1nici, e perchè non vengano creati ostacoli alle libere comu- · nicazioni fra di loro, alla libertà di domicilio, e allo .sçambio di. merci.. , 5. Per mezzo di trattati fra le nazioni saranno inoltre regolate: a) la protezione delle miiloranze nazionali ; b) rettifiche di frontiere fra le nazioni, in virtù delle -quali un Comµne può essere aggregato a· un altro ·ter– r;torio linguistico, che non _sia quello, per cui es,so si· era pronunciato col plebiscito. - La socialdemocrazia .si adoprerà Ìll, seno alla Asseml;,lea ~Nazionale Costi– tuente, perchè oguì- Nazione accordi efficace protezione e ampli. diritti linguistici alle minoranze straniere, che' vivono i1,1essa, affine. di assicurare ccisì eguale· prote– .zione ed eguali diritti anche alle sue minoranze in altri territori linguistici.· Tale il programma. Ma, domanda snbito_Karl Re'n– ner: Marx o Mazzini ? Dove sono le teorie socialiste marxiste, dov'è l'evoluzione economica, che determina il destino delle 1iazioni? I socialisti di Sinistra - scrive quel riformista, 'grande conoscitore di Marx - doman– dano che ad ogni nazione o parte. integrante di e.ssa venga rfconosciuto il dfritto del popolo sovrano.- Ma .questo non è che il postulato del liberalismo borghese, mentre noi socialisti sappiamo o dovremmo sapere che glì Stati ·non si formano nè si sciolgono soltanto per virtù di aspirazioni naiionali, bensì rappresentano il risultato di un processo storico, in .'cui hanno pa1'te grandissima i fattori eco nomic i e sociali. La Sinistra socialista austriaca vuole, e.on quèl sù.o p'rogtamma, che· p-0ppli non anèora matur i, e c ostituenti piccole nnità etniche, vengano costituiti. in Stati sovrani. Ma codesto _può essere liberalismo borghese, non socialismo. · · La potenza economica e la vitalità degli Stati di_pen– dono, in prima linea, dalla loro evoluzione economica, e questa tende a riunire gli Stati i.;i.azionali in unità sempre più vigorose. Quello della "Sinistra,; socialista austriaca, invece, è, nei rispetti economici e socfali, un programma reazionario; un programma dfametralmente -_opposto alle finalità dell' Internazionale. L' intei-naziò– nalismo tion vuole la separazione delle nazioni, ma la ]oro riunione in organismi più vasti, econoclicamente più omogenei e più floridi, organizzati su basi schiet– tamente democratiche. L.a vèra .unità nazionale però è talvolta praticamente inattuabile e, se si dovessero BibliotecaGino Bianco· i soddisfare tutte le aspirazioni ._1iazio11ali, il moncio non riavrebbe. mai più la pace. La "Sinistra,, socialista austt{aca, dopo avere creato i sette territori linguistici e dopo avere sfondato porte aperte col giusto postulato dell'Assèmblea Nazionale Costitnente, crede di poter risolvere i problemi, che travagliano le nazionalità del– l'Austria, con l'astrazione giuridica del trattato. Ma, se, per conciliare gli antagonismi di classi e· d' inte– resse, tastassero, trailtati fra le parti• contendenti, la questione austriaca sarebloe risolta già da decenni. Supponiamo - argomenta il Renner - che· le pro– vincie alpine tedesche e i territorl: marginali della Boemia e della :r.foravia si 'èostituiscano i.n Stato auto– nomo, e phe io stesso facciano i. territori czechi. della • Boemia, della Moravia, della Slesia.· Ne risulterebbe che ·lo Stato tedesco non potrebbe sussisfore senza i prodotti agrari dello Stato czeco. La sna indipendenza politica si 1huterebbe allora in una gra'vosa dipendenza economie-a, che ora è mitigata dall'appartenenza ad un unico Stato, ma che. si inasprirebbe fino a diventare insoppor.tabile sfruttamento economico, qualora Czechi– e Tedeschi si costituissero in Stati. nazionali so,irani. Tra Czechi e Tedeschi, è similme11te tra essi e i Po– lacchi e i Magiari e gli Jugo-slavi, nascerebbero allora nuove discordie, 1movi conflitti, fìnchè - ripetendosi 1 il processo st.prico, ~ cui l'.Anstria deve la ;:rua forma- . zione - _le·varie nazionalità dell'Austria, ammaestrate dallti. dura esperienza, finirebbero· per comprendere che la soluzione migliore è·pur. sempre la convivenza in un unicq tei:ritorio statale economico. Il duce ,dei riformistj. austriaci respinge, per consé– guenza, il p·rogramma della Sinistra rivoluziona1'ia, nel quale r~vvisa un' applicazione del concetto borghese capita:lista della propr~età 0 privata alle questioni poli– tiche. Quello non. è marxismo - dice il Renner - .ma •liberalismo alla Mazzini. Il programma· rivoluzionario per la soluzione del problema delle nazionalità è, in– vece, un programma reazio:aari-o, che non si inspira alle genuine teorie marxiste, e che - se tradotto in atto - farebbe deviare la politica del Partito Socialista dalle sue storiéhe finalità. ' · Ed ecco così, ancora unà volta, riforijiisti e rivolu– zionari lanciarsi a vicenda il rimpr~rvero di non cono– scère; anzi di tradire il marxismo. _Non per nulla Carlo Marx affermava di non essere marxista. ' Ziwigo, agosto j9J8: , G. S. Ai prossi1ni numer'i: Cultura e ,Socialismo; di CmsARJiJ.,ElEASSARO i- • . f • J' • L',a:lJbecedari'o a .Jacques Bonhomme ... ;, di R.. Il s)gnor Candido, di Conso llovro. ., . .Annate~rretra.tedi Critica Sociale ,La Djrezione· di C1·itica Sociale· ha sempre ·disponibili alcune raccolte della Rivtsta, a èominciar~ dal 1892,,.ai seguenti prezzi, franco di. po.i-to: · • _ 1892, L. 20; 1893, 1:/. 20; 1894 a 1916, ciascuna annata (il 1898-99 forma un solo volume.e costa come un'uniòa annata) L. 1.0, prezzo d'abbonamento. Il 1917, L. 1!2. Ciascun volume è rilega_to elegant,ement_e .iw'tela 0 nera e oro. A chi acquista 10 volumi, •s.conto del -10 °/~- Per l'in- . . . ..--- tera raccolta -(25 volumi) dal 1892 al 1917, sconto. ,del 15 ¼ (L 231.,20 in luogo di 272). Si ~icompra,la prima anmata, purchè in buono stato c;H conservazione, bonificando _due anni dì abbonamento. Offerte. e comm,issio;:,,i,eon vaglia, alla DIREZIONE di CRITICA, SOCIALE, Po1·tici Galle1·ia, 23, Milano., . RIG_~MoNTI GrnsEPPE, gerente-responsabile. Milano, 16/9 1918 - Cooperativa Tipografitt Operai -V'ia SnAl)taoo; 6. ,. . . ~- -

RkJQdWJsaXNoZXIy