Critica Sociale - XXVIII – n.18 - 16-30 settembre 1918

212 CHÌTICA SOCIALE IL SOCIALISMO DELLE .GILDE (l) In proponioni limitale ed in ambie1'.ti_s1~eciali la guerra creò, in L!Il certo senso, le ~01~chz1<?J11_ cli /al~O e gli stati cl'arnmo mvoc-:1t1 clagh 1cleahstt. cl _og_11 scuola come i più prop1z11 .!11"-fionredelle vrrtu cr- viche. ·. . . La Classe operaia inglese - avvezza a sacrifici col-. leLLivi ed aspirante vig~rosam_enle ad una nuov_a so(;ietà, in cui il « serviz10 nazionale_»_ dovrebbe ~L~ venlare nOl:J1lae regola cli tult~ le alt1v_1tà _p1yduttnc1 e politiche - è naturale abbia COJ?,trrbu~to_ge1~e~o– s:rnienle alla causa nazionale e poi abbia m~r~tito encro-icamcnte pel riconoscimento \lella posmone politica, economica·.~ morale, co1:v1spon_clenfe alle sue yastc responsabilità e n_e<?essana al libero svol- gimento cli esse e ~el suo _c1vis~o.. . . . Infatti, tali e t anti sono 1 servizi 11npa~ab1!i e~l 111- dispensàbili e.cl i sacrifici volonta~ì resi dai Smcla– cati -operai i ngle si a!la cau~a nazionale nel c3:mpo politico, militare ed mcl~stria~e, che le al_Lre_classi e lo Stato furono cosl.retti a ncono.scere i S_mdacat1 stessi non solo come rappresentanti {legli 111teres~1 s1:iecifici della classe ope_raia, _ma anche, e pre~:– puamente,. com~ S<?Clequiparati _nello .Stato .. Le m– numerevoh funzio111- (coopera_z10ne. a_lreclutame~.– lo alla rioro-anizzazione· delle mdustrre per I.a p1u inlensiva ·1m~cluzione bellica, al~e Com_mis~ioni {!e~li esoneri ed ai Tribunali nelle mdustrre· di munlZlo– namento, all' a,ssistenza. civile e all' o·ndinamento del– le pensioni di guerra, e~c., ecc.) -'-- a~sunt_e ed es~r– cilate {]alla classe operaia, mediante 1 suoi orgam e deliberatamente nell'interesse nazionale, la portano alla conquista di uno stato nuov<? e supe1·iore_ nella compagine .sociale (2). . . · . Non siamo di fronte ad uno dei tanti fenomem contino-enti ed effimeri, -destinati a sparire col ces– sare clella coriflagrazione. L' ascensfon~ -èlellf cl~sse operaia non si deve nè ad un fat~o di generazione spontanea, determinato dalla press10ne 4ella guerra, , nè ad· una concessione opportunistica dello Stato e delle altre classi; la classe operaia rag~iunse ~I suo. nuovo ·livello sociale mereè l'affermazione di .fu~– zierni capacità ed a51pirazioni, in essa maturate prr– ma clella guerra. La guerra - richied~ndo il l?a.s– simo sforzo di oo·rii citta-dino e di ogrn orgarnzz~1- zione - ha solo gfferto a questi sforzi il terreno pi~ acconcio, precipitando nel contempo il pr.oc_esso, di valorizzazione cli poderose attitudini ed energie pr~e– sistenti. Onde è prevedibile che la classe lavoratrrce non lascerà riloo·Jiersi la nuova condizione che ha conquistatq,· a\ui volgerà ogni_ su~ àttivit~ a conso– lidarla. Ciò cletermmerà logrcqmente uno sposta– mento nei varì .strati sociali, un cambiamento nel– l'assetto sociale. (1) Già altra volta, pubblicando in queste colonne (Cl"ilica Sociale, 1916, N. 16, 20, jU), e poi riproducendo in opuscolo, due notevoli studii di OooN Poit su ".Le nuo1Jefim.zioni dell_o Stato nella prodtu– zione,, e su "L'im.perialismo sociale,,, espri~emmo i nostri ,.dubbii su ·11n indirizzo di idee - il medesimo, sostanzialmente, che si -~ispecchia in queste note - che si affaccia come un'audace eresia di fronte alla concezione socialista tradizionale. Non è il caso-di riprodurre quei dubbii e quelle osservazioni, che il -lettore dili– ,gente può, se vuole, riscontrare al lor luogo. Ma fin ~allora, a dispetto dell' e ottimismo bellico-nazionale e sto.tale-sindacalistico " che •ci faceva ravvisare in questi studii una: forse " troppo audace anticipazione" di un avvenire sociale piuttost.o. vagheggiato e in– travveduto che c~nst.atat'>, tosse pure in germ-e, nella. società° in cui vi,;iamo, riconoscevamo tuttavia l'import&nza, almeno tenden– ziale, di una ·ideologia, che ha già pei--sè formidabili testimonie.nz4! di pensiero e di volontà. ·Ed è questa, anche oggi; la ragione .che ci fa accogliere questo ben nutrito articolo nella nostra'Rassegna, che è di studii e di discussioni. ' (La Ori/ ica Sociale). (2) B.-itish Labour imde,· lrar Pressiwe, b_y SmsEY WERB. - No,·lh Amedea Rei:ie"·, .J~ne 1917. ' BibliotecaGino Bianco· Uata l'u_rgç!1za nel _clop?-_gucri'~cli fo_rmidabili _oòm- l )ili statali, più forrn1clabih degh stessi problemi bel~ ici - anche lo Stato avrà tutto l'interesse al con– soliclaménto di questa nuova condizione della· élasse· operaia, che sola potrà sprigionare da essa le ener– gie spirituali ed economiche r:.ecessarie_ allo scopo: Già da tempo un gruppo <l mgegnosi !=)Conomist1 inglesi seguiva attentamente l' _elab~r~zi~ne .del'le· nuove tendenze e delle nuo,~e d1sposiziom. psicolo– o-iche operaie, ten,tando dar loro una espressione teorica. Così nacque il « Socialisnro delle Gilde na- zionali». . Il « Socialismo delle -:Gikle » è un indovinatissimo incrocio fra il Socialismo ed il Sindacalismo. Il Sin– dacalismo com'è notò, _vorrebbe conquistare e ge– stire le in~lustrie ,direttamente per fnezzo dei Sinda– cati operai; esso dà ben poca _imp~rtan~a all'az~~ne politica e allo Stato ~ come orgai:i1z~az10ne _politica ed economica - e vofrebbe che 1 Smdacat1 ne as-· sorbissero. virtualmente tutte le funzioni. Il Socia– lismo, all'incontro, tende. coll'azione politica _a con-· quistare lo Sta_to perchè _esso ?Ssorba e g~risca _le· industrie. Per il Srnclacahsmo 11 movente rivoluzio– nario è la niatura coscienza pTOfes-sionale; per il So- , cialismo è la cos-cienza politica. Il Gil-dismo riconosce col Sindacalismo che il po-· Lere politico è cleter~ni,I1;atodal ~ote_re eco_nomico e,: col . ocia'lismo, · attribuisce fum10111 specifiche allo, Stato. Il suo movente è « la passione morale sorretta dalla looica dei fotti economici», il conqetto della- · libertà, della dignità. e. della· rcspo~sa~ili~f profes'". sionale oome fonte ,eh buon lavoro e eh c1v1smo. Il suo iidea1'e sono Ie industrie controllate insieme e– dalle Gilde e dallo St.a,to. . .. Le Gilde sono Corporazioni nazionali associantL tutti i cittadi11i che c~)Operano ad un'in-~us~ria, dai, di– rettori agli a))1)re.ndist1; sono la combmaz10ne ~ I ar~– monia, sostituite all'ant?g-onisi~10 ed all\{}'tO, <l_1 og111 specie di "lavoro: a:11mmistrat~vo, esecutivo e 1mrne-– diatamente produttivo. Le Gil-cle non possono es– sere locali, pe1)chè l'industria ha cessato da un pezzOi "<ii essere locale· debbono operare sopra una scala nazionale; non possono ess~re ~ezi?nali, perc~è tutte· -le sezioni di un'industria mterf errscono a- vicenda .. Le necessità, cui debbono provv,epere,_ de~a produ-· •zione e del con.sumo,. impo1:igo~19joro cli agu1e <le,ntro, ~111: quadro i~ p~ù vast~ possrb_lle. . . . . ·Gli attuali Smdacati operai c_ostituiscono le • ?a.si ·naturali delle Giilde; ma essi devono . fondersi ~n – corpi più l 1 arghi e. poderosi, _tali da pos~eElere, ·r_n: ciascuna. inc1uslria, "il_ com'{>leto tno1'.opoho del rr– Sipettivo -lav<ilro. Raggrnnto 11 quale, 11 lavoro· cessa . cli esse-Te valutato e trabtato come una merce, e– sparisc~ con- ciò il <leg~ada~te sistE:m~ del saila_r,io .. i..,o Stato, proprietario 'dei !fiezzi ,cl_i _produzione e· rappresentante degli interessi collett1vi, a_ffiderebbe· alle Gilde - con certe cautele - la gestion~ delle inçlustriè. Si evita con ciò tanto la i~pacciata éz pesante gestione bur0cr~ti_ca_ <l~lla p_roduz10ne, qu~n– tò- la o-éstione c0rporativ1stica, smmuzzata f:ca p~c-· cole c~tegorie isolate, sostituendo~e ~on una--ge~t1:o-;– ne tecnicamente competente ed. ispirata a fim di • ·.pubbiico interesse. _lùve~e di ii:11piega_tidel_lo Stato indifferenti ed inerti o di operar solo mtent1. al pr<?– prio mesc1li~o torna~ont?, si . avrebbefo operai-· nazionali comteressati direttamente all a.ndamento progressivo di. ver:e. aziende. nazionali, vincolate a~lo, · Stato e· responsabili ve.liso d1_esso. . . • . Le Gild,e nazionali <lellle smgole mdustrie , si rm~ niscono in un C,ongresso, respçmsabile vi_rtuaimente cli tu tta l'attività economie.a ed atto, meglio d1 qual– sia.si · altra autod..t,à; a. dirigère uman•amente la pro– duzio ne e la distri,buzione, liberando cosi lo Stato– da ogni funzione stre~tamente economica. Lo Stj).to parteciperebbe alle Gilde come rapt)resen~ant_e dell_a ·e,ollettività, ma, liberato d:=tll€:-'lweoceupaz10m tecru-

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