Critica Sociale - anno XXVIII - n.7 - 1-15 aprile 1918

84 CRITICA- SOCIALE 'rormidabil,i organizzazfoni· si verranno cr.oo.n<lo fra· p.roduttor.i. . . Col che di cei1ito, ci saremo aUon.tanab, e forse ·per sel!l1jp,ne, d-a un.a qualunque formfr di· soici~Ji,sm'o di Stato - e in oiò oon.veniamo con !'on. Labri•ola,. · Ma nep,p,ure ci .saremo alV'V.icinalti « ai tiip,i presagiiti, dal sindiacalismd ·opera,i,o e riv,oluzi-O'nari,o ». Saremo semp,licemenrte dii fronte a un'e,sasperaz,io:ne del fieno- meno cap ,italisti.oo. ' · AUGUSTO GUERRIERO. NOTE ED flPPUN_TI Il paradosso del panturchismo. Tra i paradossi. della guerra ~~ndiale . sta per_ ab– bozzarsi anche questo; che la vaticinata d1sgregaz1one dell'Impero turco debba invece ?On?lu~ere a.d. u~a in~ tegrazione pan-ture~ se?o~do 1 p1a111. ambiz10si dei Giovani Turchi nazionalisti? Uno scrittore armeno, Constant Zarian, nell'ultimo numero della Rivista delle Nazioni latine domandandosi quale ~ra il piano dei Turchi, dice eh~ il giornale ufficial(f turco, Tasfi.ri-Ef- 1Ciaz, cosi lo esponeva: "Penetrare da una parte in Egitto e aprire per questa via un: era di liberazione e di prosperità ai nostri 300 milioni di correligionari,' d'altra parte, avanzando fino a Kars o Tiflis, liberare il Caucaso dalla barbarie russa eJ occupando T.abris ~ Teher~n,. aprirci la stra~a di paesi mussulmam qua'ij l' Afghamstan e l' India. Ecco il còmpito che ci siamo assunti. Questo còmpito, colla misericordia di Allah, coll'assistenza del nostro Profeta e grazie all'unione che la nostra religione ci impone noi lo condurremo a buon fine ,,. • Infatti ognuno sa che la Russia, assalita, e poco preparata, dagli Austro-Tedeschi sul fronte occidentale, fu costretta a sguarnire il fronte del Caucaso, e l'eser– cito turco, trovando la via aperta, si avanzò verso il centro del Caucaso puntando sopra Kars. Inutile se– guire le fasi di quella guerra che si perdono :o.elgrande cataclisma russo, i cui effetti immediati, se hanno_ ca– rattere principalmente europeo, non tralasciano però di avere la più •!!,Ita ripercussione nei paesi asiatici che erano, soggetti allo Czar. Un articolo della principale Rivista colonialista in– glese, The Round Table, riassunto da Voci del tempo, considera la sorte di quei 20 milioni di Maofn~ttani, di cui 7 di lingua turca, che occupano il territorio che si stende fra gli Urali meridionali, il Caspio ed i con– fini settentrionali dell'India, tenendo presenta che la popolazione turca dell'Impero Ottomano non supera gli 8 milioni. Or dunque, con lo sfasciarsi dell'Impero russo, se, da una parte, nei territorì europei, là poli– tica tedesca consiste nel tentativo di creare tra la Germania e la Russia una lunga barriera isolatrice mediante la costituzione di varì Stati minori; che ne– cessariamente- graviterebbero. entro l'in:fluenza germa– nica, e frattanto· di. provocare, entro i confini stessi dell'antico Impero, tutti i ·possibili moti anarchici e separat.isti; d'altra parte, la tendenza della politica ot– tomana rispetto ai territori asiatici appartenenti all'Im– pero russo è quella di scambiare in certo modo le parti che fino a poco tempo fa rappresentavano nella politica internazionale Russia· e Turchia. I .politici turchi cer– ~ano di presentare la Russia (asiatica sopratutto) come ·11 "gran malato ,,; e come una volta la Russia auto– c;ratica si presentava come la liberatrice dei popoli 'Slavi e cristiani della Penisola balcanica dalla tirannia turca, cosi essi ora sognano di " iiberare ,; i popoli maomettani della Russi~ demòcratica. Ciò, del resto risponde a tutto un movimento che dura da lung~ tempo. Durante tutto un secolo, fino agli anni 1912-13 il centro di gravitazione della Turchia si è spostato ~ grado a grado dall'Europa ali'Asia minore. Dopo i di– sastri milita.ri del 1913, vi fu corrispondentemente un muta mento di opinione anche nella coscienza nazionale. Il popolo turco, abbandonando la tradizione di essere una razza dominante in Europa, si risolvette a consi– derare nuovamente i problemi asiatici come molto più BiblioteéaGino Bianco vitali per la sua esistenza, ed a sviluppare quindi tutte le energie latenti, che era i)l grado di sfruttare a l'!UO pro.6.tto in 4,natolia. Da questo rivolgimento finale della politica ottoman3'sbno ·sorte le recenti aspirazioni di portare anche ·più in -là dei confini 'presenti dell'Impero ottomano l'influenza della· politica turca,· a,ttirando ·a sè, in va,rie forme, e cercando di riunire insieme tutti i componenti della gr~n faìnig-lia· maomettana, che sono ora staccati 1 dal ceppo principale. Il processò di' disin– tegrazione dellb Sta1i0 b'ttoinano in Europa ·raggiunse il suo punto c ulminante nella guer-ra balcanica del 191.2-18; il prpgres.sç, <ii -rl;lintegrazione e di accentrapiento in A sia minore è stato portato avanti dal Comitato Unione e Prog1·esso, aopo il trattato di Bu1rnrest, e ancora più dopo l'inizio della' guerra- europea. · ,. .n' pan•turanismo e il pan-islamismo - l'uno movi– mento originariamente culturale e nazionalistico, l'altro religioso; ,ma ambidue ormai pienamente incanalati entro l'attività di un movimento politico - sono le rlue armi più valide usate dal Oomitato in _questi ultimi tempi non senza buoni risultati in Persia e in Afga– nistan. Ma dopo la rivoluzione ·russa, da quando i ter– ritòrt, già soggetti all'Impero sono caduti in uno stato d'incertezza e di disordine, i oapi del moyimento "par,,– tw·co ,, hanno potuto con una certa giustitìcazione fog':' giare i pi-ani' più ambiziosi. Ai qua:li piani ambiziosi non mancano certo difficoltà, per es. : la fedeltà mili– tare mostrata dalle pppolazioni maomettane aUa Russia durante la guerra ~ontro la Turchia; la· molteplicità delle divisioni e suddivisioni dei Maomettani dei paesi · turanici malgrado il comune patrimonio di fede, . di lingua, di tradizione, ecc.; tuttavia l'irredentismo turco ha fatto grandi passi, in quest'ultimo tempo. Se la Russia si ricompone in salda repubblica federale, può darsi che arresti ancora il movimento che preoccupa vivii,mente gli Inglesi. Ma se lo Stato russo si •sfasciasse definitivamente - conclude'The Round Table - la pro. spettiva sarebbe grave. L'unità e la riconciliazione nei seno di quel paese sarebbero· distrutte in pari tempo_ vaste regioni tra le frontiere indiane e l'Europa tor' nerebbero _nel caos e l'iniziativa delle azioni politiche pas~erebbe nelle. m~ni degli Ottoma?i. B:a:ndel\~o le arm1 del pan-turanismo e .del pan-isbamismo, 11 Co- · mitato "Unione e Progresso ,; ÌnetteFeb'be l'una contro l'al~ra r~ligioni. e religio~i, razze e •razze, e, appoggian– dosi agli alleati tedeschi, sarebbe in grado di esten– dere il suo raggio di azion.e nell'Hinterland russo dèl medio Oriente, isolando in questo modo l'Inghilterra in Asia. N 01. • .Annatearretrate di Critica Sociale La Direzione di Critic.a.Sociale ha sempre. ,disponibili alcune raccolte della Rivista, a. cominciare dal 1892 ai seguenti prezzi, franco di• porto: '. . ' . 1892, L. 16; 11393, L. 16; 1894 ~ ~916, ciascuna annata (11 1898-99 forma: un solo vol-q:mee costa eome un'unica annata) L. 8; prezzo .,d'a,b,b0namento. Il 1917, L. 10. Ciascun volume. è rilegato elegantemente in tela nera . e oro. A chi· acquista 10 volumi, sconto del 10 O/o. Per l'in– tera raccolta (25 volumi) .dal 1892 al 1917, sponto q,el 15 °lo (L 185,30 ,in luogo di 218).', ' 1. 1 Si ricompra la prima annata, purchè·in buono stato di~ conservazione, bonifican'do due anni di abbonamento. Offerte e commissioni, con vaglia, alla DIREZIONE di CRITICA SOCIALE, ·J>orticiGalleria,l 23, Milano. << Collana Socialista >> .N. · 1. FEDERICO ENGELS: I fonda~nti del 1 Com~ nismo. '- Scritto postumo edito da El0ardo .Bernstein. Traduzione italiana e prefàzi~one di .A.~·gelicaBala,bano~. . Volume finemen_te rilegato dn tela, L. 1,: Ordinazioni con ·importo anticipato alla Libreria Edi– trice "Avanti! ,,, via S. DaI,Uiano, 16,_Milano. RIGA.MONTI GIUSEPPE, gerente responsab.ile. Mila.no, 6/4 1918 : Cooperativa Tipografia. Oper&;i- V.ia.Spa.rtaéJo, 6.

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