Critica Sociale - XXVIII - n. 2 - 16-31 gennaio 1918
I • ri:tica· .. ociale fi.(VJST .IJ QUilvDICIN.RLE, DEL. ,S(JCJ.Rl/SMO • I ( . Nel Regno: Anno L. 10 - Semestre L. 5 - All'Estero: Anno L. H.,50 -- Semestre L. 5,75 ' ,DlltEZIONE: Mi~ano. - Portici. Galleria-~23 - AMMINISTRAZIONE : Via Omenoni, 4 -_ Milano, Anno XXVIII - N. 2 Numero separato Cent. 40 . Il Milano, 16-31 gennaio 1918 AbbonaJD"'ènti cumulativi: veggasj neJ– J'uJfjma colonna. SOMMARIO Po I i ti e.a ed Attua 1-ità. L' • ora mot·ale deci~iva " (CLAUDIO TREVES). Per -un cont?ibt<to àU.a·revisione d,i alcuni nostri.• valori" (Prof. G10- VANNI ZIBORDI). Dopo la disfatta e perchè non si 'rinnovi!: Discorso alla Camera dei Deputati, II (Dal resoconto stenografie.o) (FILIPPO ToRATi). Studi economici e sociologici. 1 tenni,rii della pace socialista: Consensi e contrasti (sèguito e flue) (Dott . ..A.. SCHIAVI). Filosofia, Letteratura e Fatti sociali. Fatti e commen!_i: Le -raponi di un divorzio (VERY·WELL). Pel nuovo anno d.'abbo,iamento: La Critica Sociale nel 1918' (anno 2/3°). _ Amici 'del giornale, rinnovate subito• l'ab(Jonamento e indicateci indirizzi di abbona.ti probabili ai quali spedire Numeri di saggio. ---L''" ORAMORALE DEC-ISIVA,, popoli su se stessi; poi li scoprono a frodare sulla applicazione della formula ai Paesi balticj, li cac– ciano come volgari imbroglioni ; li rimandano a èasa- a chiedere istruzioni se la politica degli Impe– riali è quella della massiµia o quel1a della applica- , • zione ; a c&.sa fanno trovare lor.o i pangermanisti f\lrenti che li trattano da traditori ; i partiti borghesi perplessi e sconcertati chè li. tra~tano da imbecilli; i partiti socialisti che li trattano eia sordidi tiranni reaziona111, inseDsibili alle grandi voci della· demo– crazia trionfar.rte nella Rivoluzione nissa ! Ah ! i Gov.erni dell'Intesa non se lo meritavano: ma cotesti bolsceviki hanno, in parte, rimecli"ato o' riscaLtato Stoccolma. Già ! Che diceva ai Gov€rni l'Internazionale socialista, • s'otto le pressanti pre– ghiere deJla Russia, che l& invitava alla capital'e svedese ? O i socialisti germanici si uniscono àlla Internazionale e l'Impero avrà perdut0 il suo pun-. tello popolare ; o i socialisti tedeschi rifiuteranno di arrendersi-ai principii della Internazionale; e tutta la Internazionale sarà contro la Germania e suoi ac– coliti7 d efinitivan:i.ente coBvinti è smascherati. I Go– vemi Non capirono o ,non vollero capire, nel timore .farisaico che Stoccolma segnasse .presso i popoli un rialzo d~l prestigio socialista. E pfoibirono ·Stoccol– ma ! Ebben·e, la Russia persistette nella sua linea : . soltanto che Kerensky dovette andarséne e i bolsce– viki, con uh colpo di Stato divènuti padroni <lell~ situazione, la diressero dove doveva andare, dove, dati lo sfacelo, -la disorganizzazione, l'esasperazione russa, non poteva non andare : verso l& pace ; ma : . .pace generale, democra-~i,ça, su principii cli giustizia Eh ! sì ! Segniamo - come vuole il Presidente e di tlmanità, i quali o le Potenze Centrali a,ccetta- Wilson - « l'ora morale decisiva» .d,el tremend@ vano, et bene qaidem, o rifiutavano, e ... si smasche- conflitto. Tre fatti la determinano: 'la rottura delle ravano in cospetto al mondo, ma, ancor più, ia co- tra'ttative di Brest-Litowsk, il discorso « labou.rista » spett@ dei proprii popoli ! Mentre i Governi cle-lla .di .Lloyd Georg~, il discorso, « l!oy,dg~orgiàno,» di Intesa mettevano scioocamenbe la cintura di castità W1lson. E l'Italia? Che' fa 1Itàha?. · S1 è messa a alla Rivoluzione russa, que~ta audacemente si pro- . fare la voce -intransigonte, quando gli altri la fanno , lungava .a sovvertire la Germania dall'interno della conciliativa;· ha preso il possente tono di guerra, compagine dei suoi parti~i. Impodita -di eserc:itare quando g'li altri assumono il tono .di pace! Non fa il suo adescamento, secondo lr forme preferite, dalla - pullà; non inq.uietiamoci. · L'Ital'ià. è nell'Intesa. sol~nnità di un. grande Assi 9 -e, urgen.do la necessità L'« ora morale deoisiva », quando scocca, scocca an- rivoluzionaria della pace e della seduzione dentro che per essa. dell'Impero, l)revia la conquista del pgtcre con un Dunque il primo fatto è la rottùra dei negoziati colpo di mano, raggitmgeva lo s_tesso. risultato cli di 'Bvest-Litowsk ! Che ,colpo ! Ch.i dirà mai• la con- se~luzione e di sovvertimento in Germania, costitueB-. sumata abilità _di1:ilomatic,acli quei selvaggi della di- dosi negoziatrice di pace sulla base dei principi.i ploinazia che sono i bolsceviki ?_ Senza e_sercit~, senz~ proclamati -dal Socialismo tedesco e dalla maggio- amministrazione, senza Stato (s1 può di.re) , d1ffamat1 ranza borghe$e del Reichstag. • · . dall'universale borg!1ese, _rinnegati_ clai _propr~i. am- E iinfatti, ,cadute le maschere, chiarita fi_noin 'fondo basciatori, in contrasto v,10lento cli ogni tra~:hz~one, la situazione reale, la Germania si rnostra essa. stessa èli ogni metodo politic~, costoro_ convoca1~0 1 -c!1plo.- in un caos percorso da conflitti. yiolenti, insanabili, ~atici · del'la Quadrup_hce _1mpen~l_e,. forti <il.~11 eser- tra imperialisti, l\be~ali,, socialisti ! La vecchia fur– ~1to_, spavaldi per le ~itt~me, sicuri \h s.è p_er tl lung~ beria avvocatesca: accettare i principii e truccarne ordme seeolare degli msfgpament1 . p0hti.~1,, forti . l'applicaz,ione, di fronte· all? giovine tattica rivolu– della forza e dell'astuzia, e, convocati che h hannq, . zionaria.della ve,rità, di tutta la verità, non serve più! · strappano loro l'impe'gno formale -clell'in.tenzione di Come nella veòehia cò:mmeclia, di Scribe, i-1-vecchio. non tog1~ere ·l'indipendenza, dei {lo_poli c1Ie l'ha~no astuto diplomatico austriaoo è messo in saoco dal pe·rduta durante ql!l.esta guerra, h mducono a neo- giovinet~o ·« diplomatico senza saperlo» che dice la nosoere Ja massima della Rivoluzione·: pace senza verità, e -cliceficilo la verità, gli ·porta via il po.sto, minessioni e seRza indenn ,i.tà , diisposiz'ione libera dei la donna e il resto! G!i annessionisti te·cl-eschiòanno \ ·sibliqteca Gino Bianco
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