Critica Sociale - XXVI - n. 17 - 1-15 settembre 1916

ca· ftlV/ST .11. QllINJJICIN.RLE· . DEL S<JCI.IILJSM<J ·Nel Regno: Annò L. 8 - Semestre L. 4: '-- All'Estero: Anno L. iO :: Semestre L. 5,50 DIREZIONE.: ,Milano -. Portici. Gallerià, 23 - AMMINISTRAZIONE: Via Dante,3 (Hegozio· Ralli) ~ Milano .. - . - . . . ' AnnoXXVI - N. 1.7 -11· _N11mero separato Cerit. 40 Il. Milano,1°-1.5·settembre. 191~ SOMMARIO Polit-lca .ed Attualità. &nnpre la g·~terra, e la criSi parlamenta.re (CLAUDIO Tn.EVÉS). L' • Estate Ili S. Màttino" dei conse,·11.alori (F. CwèoTTI),. ~ Studi economici e sociologici. ' Verso un "4 agosto" ocon9mlco ~ (Dott. ÀLESSANDRO SCHIAVI). ' ll." quadruplice sentiero ,, 1Jerso il soci<llismo, e la guerra, II (fine). (Prof, FAUSTO PAGLIARI), · Filosofia, Letteratura e Fatti sociali. -Nei ParlitL socialisti: V8rso l'unitti in·JnghHlerra (sl.). nMPRE LA6UERRA, El [RIU PARlAMENJARf U giorno 28 l'Italia· si dichiarav:a in guerra eon la Germania, ,e !'a· Rumenia ,cori l'Austria. Ev_ènii rertamente importanti noeUastoria di questa guerra, che ehiudono un periodo, ,che ne .apron-o un .altro. L'ultimo? Breve e decisivo? Lungo ,e indefinito? Chissà! Ognuno che spergiura la propria sicurezz~ in materia gabella i. proprii desiderii per opil)ioni. lJ,eUa nuova dichiaraz-ioi;ie di guerra dell'Italia l',ef fetto è destinato più a farsi sentire dopo la guerra. che durante. Ciò si. attiene alle ragioni profonde– di tale dichiarazione la quale, più che a un int,e– resse italiano, rispon:de .all'inter,esse del sistema· del– !' Alleanza, ehe vuol pareggiate nel suo interno tutte Jc posizioni n,ella -disciplina e nella ger.arc!1ia d,el tutto. Era perciò, alla fine, il fatto in,eluttabile, up.a· volta ehe era richiesto dal funzionamento· d,ell'Al– leanza. Del che i giornali dem·ocratici,' nella_ loro grossezza ·senza malizie, ,ci dieder-0 più piena spie- ~ gazione che non gli .altri, i quali, in luogo di par- 1-'l.rcidell'intimo ingranaggio in cui çi troviamo e dobbiamo permanere, ·,ci regalavano degli altri rug, $.iti lirièi sulla Kultur germa1~ica! Certo egli è che, lino al dì 28 di .agosto 1916, la posizione dell'Italia entrata· in guerra contro gli Alleati doe!LaGe_rmania era nettissima. Essa, che .aveva rotto i ràpporti di pace con l'alleata ,e protetta della Germania; doveva, metodicamente, attendersi che fosse la Germania a d·ichiararle la gllerr.a, eome chi, nel furore di un . giusto ,sdegno, ha assunto l'iniziativa dell'offesa, . deve .aspettare e non mandarn i p.àclrini portatori del cartello di sfida. Ma coteste sottigliezze proces– suali e cavalleresche 'sono troppo anacronisf.iche ri– spet,to a questa guerra, che ha per- carattere fonda– mentale la ·confusione, l'enorme, il colossale, do;ve· tutÌ,e le .azioni sembrano governate non· tanto dal– l'utile realmente ·intrinseco, -quanto da una neoos– silà tremenda di ostentazione e di j.attanza terrifi– catrice. Il perchè,, anche, in rapporto .agli atti, smi~ • suratamoente .meschini e grottescamente lill,ipuziani sembrano i motivi onde mi!ì·Ìstri e diplomati-ci si stu<liano l:li giustificarli. ibHoteca Gino Bianco . ' . In verità, la ·g_uerra · è, ii1 sè,. una ·sfida alla ragfone. Dove ·sono le meriti dei giuristi 'che sappiano· esco– gitare parole e· formol,e •congruamente giustificatrici . cli simili ev,e,nti?Appena vi si accingono, la vanità della -fatica· emerge anche .agli occhi dei meno acuti. Meglio sarebbe .s,u tutti gli .alti e i .gèsli della guena · far ·cadere una semplice paro.Ja,· che tutti li inter– preti nella loro fatalità inesorabile, Ananlcé! · .. La necessità non ha ragioni, ·assorbendo.' in· sè tutte le. ragioni .. Essa significa:· primum vivçre, cleinde philosophari. Ec-co perchè· sono completa- : mente supervacanee· J.e fa.dli iro'nie sopra la guer'r.a per· la libertà ,e la indipencl'enza dei piccoli ·Stati, la qu.a'le si esprime con i rigori co,ercitivi' della libertà· e della in1ipendenz.a· dei pi,ccoJt Stati ---: la G~ecia, la Rumeni.a, la Olanda, la Svizzera - r ql).ah non sanno, non vogliono, non possono mettersi alla de– riva .d,eU.e . necessità della guerra stessa. ,La que– stiòne· è sempre a priori: la ,congruenza -del metò:do– bellico ad attuare i prinéipii .razionali; ma, risolta la questione affe 'rmativ.am ,ente', si ere.a pragmatisti– camente uno stato terribile· di. necessità cli vita :che, forzosamente·, proroga a miglior tempo .... il philo– sophari1 .cioè il cercare l'esat~ rispondenza di cia– scun atto àlle ragioni che se ·ne adducono, .e -agli ' scopi {inali che ·si pretendono prefi~·si dalla g.'uerea. · 'Per La-stessa ragiqne c.onviene. ,chìnar. la tesla, rassegnati,. a v,edere i Parlamenti chiusi, ,malgrado . !,e f.erme promesse dei Governi di convocarli avanti di' prendere nuove estDeme -decisioni. La g"uerra non , - è amica dei Parlamenti; no..rilo può essere. I G'o– v,erni, che ciò sanno, f1.a1inola -carità di mettere ·'j Parlamenti davanti .ai fatti compiuti. Il Ministero nazionale fa .come l'altro .. L'on. B~selli -continua l'on. S.alàndra, anzi è l'on. Sonnino -che co'ntinuà sé stesso, ·.all'ester9 ,e all'interno, nella continuità cieli.a facoltà cli agire che gli lasciai'lo i fatti del ne– mico e quelli degli Alleati. Appena il Parlamento francese è riuscito .a mantener,e un ,certo controllo s•ulla guerra. :O.anoi quel pensierQ stesso non è ser– vito .ai suoi fautori che da trampolino per lanci.arsi .all'arrembaggio, ,e per .abband.onarlo subito dopo. Ma, parfanclo genieralmoente, la guerra .non. cape, non può ,capire negli ordini parlamenta-Pi. -La guerra affetta il potere' .assoluto e sc!iifa le lunghe fila.tesse degli avvocati. Anche qui la questione è tutta a pl'iori. O .la guerra o.... il Parlamento! H privilegio contemplato nell'ar.t. o ·del.lo · Statuto del .Regno si esalta· -fii10 all'iperbole. Una· ·uuov.à ,cfichiar.azione di g1.ieiTa non richiede aif.atto la convocazione della Assemblea nazionale. Di ciò. i repubblicani, che _fanno parte-del Governo\ sono tanto ,co1winti,quanto i momarchici più, bigotti, che .ne sono fuori. Il re fa , la pace e la guerra. Poi, ccii tempo, il suo Governo sottom13tterà .al Parlamento i fàtti compiuti per le sanzi-oni che ne sa.ranno. la .conseglten:ia i1l'evitabile. Ar;an/cé. . . . . · Qrà, tutto, ·-ciò consider,ando, si veci.e andie. qome il movimento int,erirnzionalista, che, ·per amore .di brevità, -ohi.ame-remCJ. • ~immerwaldiano, · d~bli.a,. pet' /

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