Critica Sociale - anno XXVI - n. 15 - 1-15 agosto 1916

2-16 CRITICASOCIALE ' erano del genio vero, espresse in una improvvisa ru- tilante scari,ca el-ettrica, sono più vere delle sue di– mostrazioni-, ,che sono soltanto lè figlie de-Ila ricerca, ossia del lavoro, dell'ingegno, e, qualche volta, ·an– che d:ella passione. Ma per ciò l'inler,esse -che fa .cu– pid~1 l'anima d-ei discepoli e dei poste,ri non sarà neJ.la in Les&it ura sincronisli,ca di tutta l'attività del Maestro in lui.te le clirezi-oni, anche le più futili, a cui dovette ap pl i-c,arsi e per la annunciazione e l'illustrazione deHe sue i<dee e iJer' I-e consuetudini prati-che .cJ.el_viver,e, ma piuUosLo sarà r1:elseguire la form.azi,one singolare di ciascun fio,cco ideativo ,ed il suo ingrossarsi senza interruzione nello avval'larsi a valanga. · ' l\fa l'autri,ce non ha voluLo far· op-era -di critica, ma -di pi-età fìglial,e - -evidenLeme,nLe. Essa ha , voluto sibi cl suis 1-eni-re-un do-lol'e ed •esalLarsi in una glo– ria di ri-cordi, i quali clov,evano· naturalmente distri– buirsi nel suo pensi-ero in gui·sa cronologi,c·a, come nei fogli di un giornale intimo dove .l'uomo più ,eh-e l'opera campeggia, a·nzi dove l'opera non è che l'o•c– .casione specifica per l'evocazione della memori.i ,del– l'uomo, verso cui si proLende, sp.asimanLe e-. nost..al– gi-co, il ,cuore, della figlia, quasi in una ,con-tinm1zione p·ost mor.lem d,elle ,ç,ure soav.issime pr-esLalegli tanti anni, come LJn ufficio sacTo cli pr-otezione• c,he avvol– g,eva lo, sci,enziato- rivoluzionario dal ,cuore di fan– ciullo ·nel fili.o dell,e, prò,cellC: assidue che <lo·v-evacon– tro di lui scaLen.a!'e l'astuta s-cienza laur-eaLa e la dop- piezza ',adulatri,oe dell'A,cca.cJ.emia. \ . Appunto, l'aneddoti,ca deH.a multiforme, aUività ., scientifi.ca finis-ce in questo libro- per attrarre l'inte– ress e maggio1·e. Il L0mbroso- vi è tutto, nelle r-e•la– zioni -c0i coll-eghi dell-e Univ-e·rsità, -con la famiglia, co,i discepoli, con gli ,a,vv-ersarl, con' 'i suoi so-stiluti e luogotenenti, sempre inLeso al trionfo delle idee che gl·i sono· car-e, -s-empre vol-to alla J.oro applicazione nei campi della vita, della società. Egli di-rige la grande battaglia, utilizzando ,con fe,li,ce a,ccorl,ezza, con argui.i adescarrienti e incoraggiamenti, tutte le attività buone ,che .si offrono, ing-enuo e scaltr,o, ala– cre e sorrid-ente, pi,eno di "tenerezza fino ali.a umiltà, e pieno -cli combaUi·vità fino alla violenza. Preso, cl.alla mod-ernità del metodo, egli abbraocia •e,·,con· l'esempio, sprona ad abbracciare tutte I-e for- · me vive, della pro-pag.anda di idee i,n lutti i cir,coTi della so,cietà. Questo sci-e•nziato divenba, ,contro· il SUO• Len;i:pera- ' mento, oratore, giornalista, pol,emisla, tribuno. E in– torno· a lui si string,ono magist.iati, uomini politi-ci, professionisti, giornalisti, che· .ass,dta no tutti uniti l'Accad,emia e la obbligano a venir.si a difende-r-e di mezzo <1,llagente viva. · I Congressi che egli organizza non sono que!Ji che gli sono più fedeli.· A volte la rivolta, la s-edizione scoppiano tra gli sLessi -coHabor.atori ohe li hanno or– ganizzati. Non f,a nulla. Le vittorie lo e&altano, ma le disfatte· non lo deprimono. Eg-li ha pe·r sè una con– vinzion,e·, una f.ede ohe non dubita; che Io f.a passare tranquillo tra gli &cherni ·e i fischi degli ,avv:ersart La reazione· intelleU.uale e, se•ntimerital-0 dello· spirito di Cesare Lombroso rìspetto al suo ambiente: che è il grande, dr.aroma di ogni novatore, balza dal libro ·della fìgliuola in un rutilanLe sf.avillio di ,cronache· e di e-pis,o,dl,· che dànno la v,er.a sosLan:ia <lei libro. QuanLe figure di illustri e <li ignoti vi' passano-, che hanno un'o·ra ,o un 'giorno partecipalo' o a·lla vita in– tima, affettiva· od i,nLeUettiva· de·\ Maestro, o hanno infiuito su di essa! ·sotto tale asp,etto ·questo libro è un convito, do-ve si rilrovano tutti ,coloro che, d.appl'e•sso, o da J.ontano, pro ,e conl'ro, battagliarono la grand,e battaglia lom– brosiana della nuova scuola pendle. La vita ha git– tato quei militi· in tutti i sensi e ha disperso i -com– militoni sLessi in tutte le direzioni. Era fatale·. La nuova scuola penale, che oome sist-ema cli jclèe va compenetrandosi e adattandosi vitLoriosamente in lutti gli schemi ·&ociali, come sistema cli persone, ,come ,cenàcolo·, è morta •co•lMaestro. Es·sa del resto - come l'anima del Maestro - era ròsa, nel r'ap-, porto dal pensiero all'azione, da una intima· oon– tr~ddizione insuperabile. Come pensiero essa auspi– •cava J.a-maggio-r consistenza dello· Stato per la Jotlà contro l'individualismo ,criminal-e; ,come azione ,essa . era· rivoluzionaria -e antiautoritaria. Nel d1:1alismo, BibliotecaGino Bianco ognuno pescava. secondo 'le proprie tendenze, il, ma– gis~rato e,·J'anarchico; chi voleva l'incremento dei po– teri della polizia sia pure sci,entifica e chi ne, paven– tava l'azione oppressiv.a della li•bertà. Il Maes-ll'O stesso non ri-esoì ad armonizzare in se sLesso -e per la sua prati,ca di vita i due, termini. Era un conser– vatore-ribelle. Credeva all'autorità, dell'organizzazi-0ne sociale co·nt1·Oil dehnquenLe, ui,a era, un nemko dello Stato, odi,ato,re, de.Jla guerra, del qiiliLarismo, dejla riforma stata\,e·, Nel Partito socialista militò con ar– dor-e quando il oòmpiLo di quest0< fu J,a lolla pe-r la libertà contro• i Gov,e·rni e contro lo Stato·, e s-e ne .allonkuiò quando g.Ii· [)arve il Parl1Lo abbandonasse · questa funzione per correre di,etro alJ.e lusin,ghe di un riformism-0,·più savio e, -0ss,equenLe allo Stato, con– si-der.a-to come, strumento attivo, di riforme. Intanto però -egli gridava: troppo presto!, alle, ti.forme « libe– rali >> del Codi•ce penai.e, che, gli sembrava fosse,ro il portato di u_n vano d-0tlrinarismo che· distruggesse l'organizzazione autoritativa e coer.citiva dello Stato ,di fronte al criminale. , Come si· sarebbero combinaLe I-e due ,correnti dello spirito nel grande Maestro ne•lla tragedia n-0-s,tra? Dov-e, avrebbe egli vòlto i suoi sgu,ardi in. cieroo• di salute? Certo ,egli ne avrebbe soff.erto· a morte. Per la intrinseca sociev,o,\ezza dell'anima sua egli amava tanto l'uom'o e tanto lo spregiava per la ·radi,ca\-(lmi– santropia del suo sap,e<re·,in quanto, ,come dioeva un giorno a chi scrive, l'uomo- ~is,cende ·<lir,ettamenLe da,\\.e, scimmie, ,che. sono vane·, senso.ali, crud!eli, non · de-riva metti ,caso· dal ,cane ,che è buono e si affe– ziona.' E così non' gli sare•bbe stat0, f.aoile abbando– narsì ai miraggi della· gue-rra incivilitri,ce e libera– tri,ce, come- 1 non avr-ehbe .p,otuto far sue 1-e-ebbre g,e– neralizzaz.ioni di moda. , L'autore dell'Antisemitismo non avrebbe mai ooncepito• il mondo diviso in re– probi ed eletti, secondo un ooc.uro f.atahsmo di: razza, allo·r-0hè egli negava la purità d,elle razz,e e'il riv-0- luzionario €ohe era i•n lui -non gli avrebbe mai ·con– sentito di legare là sua ,scienza all'inLeress,e politko -dei ,ce•ti,goiV•er_na,nti suooe.sso-ri di Mecena·. · . , Gheochè si,a di ciò, la 'bella e nobiJe,· vita, èhe è ·rac– contata• in quesLe pagine, resta e resterà, nell~ •Il9· stra memoria ri,conos-cente·, oomei que.Jl.a di un Inci– tatore alla santa battaglia df;l•l v,ero. La gloria dei Maestri non -cons'iste fors-e•tanto nel pi,cccilo 0 1 g'r.ande lembo, di verità slr~ppàto da essi, ·singol,arrne,nte, aHe tenebr,e .dell'ignoto, 'quanLo• nella religionie, ,che essi !,asciarono· ai dis,cepoli, del dov,e•r-edeJ.la ri,cer<ca 1 e· dell'obbligo. verso, la ragione. Questa è v,eramente op·era. di po,esia e di va,tkinio; per,chè è il mezzo ,con •cui il Maestro prolunga s-e sLesso -e le-ga atfrav-erso se stesso• le 1-egi-oni dei ri,cercafori passati .a)le J.e– gioni <lei ri-cercatori dell'-avv-enire, perpe;tuap,do, la f.ede ,e la solidarietà, del lavoro e ,dello studio umano. • Sotto Lale aspetto la gloria di Lombroso è•-r.aggÌ.<Y 'Cii luce ,che non si oscurerà più. Ben dice la figlia sua: Egli fu scienziato perchè fu poeta e, per,chè· fu poe•La, le sue s-coper\,€), deLerse delle sco-ri,e della, pol,emica conling-e-nte•, resteranno nel patrimonio del sape,re umano, creato dall'.a{fot,l,o e dal sentimento, •che gli permisero di• ber-e, ,con gioia insaziabil,e· aUe fonti Ca– sbalie della Vita. -VERY WElLL. .CARLO J{A UTSKY IL- PROGRAMMA SOCIÀLlST A Principi fondamentali del Socialismo Seconda edizione italiana con correzioni', aggiunte e un nuovo pro.emio dell'Autore. Lire 3 · Invfaire ordinazioni, accompagnate dall'importo, alla Libreria Editrice Avanti!, ,via S. Damiano, 16, M~lano RIGA.MONTI GIUSEPPE, gerente responsabile. Milano, 29/7 1916 • 0oo11erallva,'l\lpogralla OpeÌial - Via Spartaco, 6.

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