Critica Sociale - anno XXVI - n.10 - 16-31 maggio 1916

I, CRITICA SOCIALE rialismo .sto•rico, initeso alla maniera oorrente e tr.a– dizionale, ~noepisoe e spi~ga ,\a ge,ne;i ~ fo ,s,oo,ppio dell'attuale conflagrazione europea. Ma questa: non è ancora tutta la realtà. A guardare le cose più da•p– presso, esse si rivelano ,alqua,nto più oomplicate. N,on bisogna mai dimenticare, ehe il semplicismo, e· l'ar– resta•rsi soddi,sfatti ad ·una prima parvenw di pl.au– sibile spiegazione·, è la morte de,! verace spirito teo– reti,c~. Ragionando infatti; dko bene oc ragionando »i in termini di pura economia, una" g·ue-rra anche vitto– riosa, da ·parte di un. modern'o Stato oopiLalistico con– tro gli ,altri, non conduce, come ·ha dimostra,to altret– tanto .e,gregiamente, quanto, ahimè! inutilment,e, il Norman Angeli nel s,uo celebre libr·o,: .oc La grande illusione ii; a .null-a di parti,co,J.are e di positivo, For– mulando la cosa nei suo-i termini ,più g,ene,rali, si potrebbe dire, che la poliLiea è capace, sì, di sog– gio,ga,r-e e •plasmar-e a •sua .propria immagine una eoonomia rudimentale e povera, oome quella della antk,hità o del medi•oevo, ma morde sul granito quan– do entra in giuoco I.a moderna svUuppatissima ed ag– grovigliatissima. economia me•l'canti!,e e capitalisti,ca, tutta f.atta a<lequihbrl e a comp'ensi . O,' in p ~ro,J.epiù chfare: lo soopo economico di- una guer.ra moderna, condotta con spirito ,ip,ereantile e _con spiccate finalità eapitalistiche, non ,può evi<lentèmente ,consister-e in altro, che ,nell'elimin.azione di una concor.renza inco– moda, si.a nel' vende,re, sia ,ne,!comprare, e inoomoda' appunto, perchè f.a1'cidiatrice dei p-ro.fitti. E sta bene. 'Ma, ,si,ccome, per ta,oere di "tante altre cos,e, una vit– toria· siffatta si ,risolv,e, in ultima analisi, non tanto i,n una sconfitta del• s-oJ.oçoncorren·te incomodo, quan– to anehe in un.a sconfitta dei relati-vi ,aquir-enti e for– nitori, ne segue, che si tratta di una vittoria di Pirro, ·come quelLa, che è destinata f.atalmerite a prav,oc.a•~ una formidabile risoossa del vinto, che d'o,ra innanzi godTà il più ,cordiale appoggio di co,lòro, che furono vinti assiemre a Jui là dov,e .i loro intieressi più stret– tamente coincidono. E paz-ien2;a àncora si trattass•e solo di forestieri! Ma•, si,c,ooÌne ci v.anno di mezzo i consumatori e produttori .indigeni, si arriv.a a questa paradossale conchiusione, che lo Stato vincitore ha sconfitto, insieme .al nemioo, ,anche i propri cittadini in q11anto .acquil'enti e fornitori di q-ueHo. Già, nel, corso, attuale di que·sta guerra, ,a,bbon– dano e circola.no aneddoti illu.str.ativ.i al proposito, akuni dei quali veramente edifioonti, ,specie per• ciò che T-iguarda i rapporti comme,rci.ali dei due gr.andi protagonisti, Inghilterra e Germaonia. lnghi-lterra e Germania, le quali, come è noto-,·e,rano• prima d,el1a guerra• i propri più ,grossi clienti e fornito,ri. Del -resto, l'infeJi.c,e esperi:enza noapoJ.eonka del blocco ooniinentia,lie, e no-n siamo ohe ai primi. al– bori dell'odierno ,regime economico, non potrebbe es– sere più istruttiva. E a:lloro? Allora bisogna con.chiudere, che una sanguinosa ironia e futalità stori,ca ha autom,ati,camente condo,tto ,a,I,più infeHce ,e, malaccorto connubio che fosse d.ato imm:a-ginar-e, fra la nostalgia ideologica eroioo-senti– !Ilentale, su,perstite di altri tempi ed oggi del tutto , an.ac· roni, sti.ca, perehè in aspro con-tr.asto col più yero e ·reale spirito ·de·I nostro tempo, e la bassa, ma f-Orte ed attualissima passionalità della lotta per il mag– giore guadaigno, cioè della ·sete e dell'invidia mer– cantile. eonnatur.ata ed insepar.abi,le d.all'odierno si– stema ,ca,pitalistico di produzione e di scambio. In· so&tanza, pare sia aocaduto questo. ,II 11opra,v- ibti;otecaGino Bianco ven-uto. ,a,cuir,si degli ,antagonism'i economici fra i grandi Stati ,c,a,pifalistid portò un contenuto di nùova inusitata aspr,ezza ed aoredine neHe · veochie soprav– vissute fol'me cavalleresche e romanti•che delle r,ela zioni internazionali; e, viceve·rsa, il sopravvivere di queste veochi·e rancide forme, nella mentalità comuni.)' e in ispecie in quel,)~ dei !circoli dirigenti la politic., .es-te ·ra, sc elti, per fatale 'imprudenza d•ei popoli, an– cora f.ra i ceti politi.ci ,del pas,s::i to, int roduceva, n•clla valutazione e nel trattamento d, el.le divergenze eco– nomiche Ùn •elemento •perturbatore ,ed irrazionale, che acuiva· i di.i.sensi ed. ag,g·rnvigliava in, modo· su– perl.ativo i nodi, fol'Se per sè non disperatamente intrica-ti, degli opposti interessi capifalistici. N,el cosidetto << imp,erialismo », dottrina per metà politi.ca e pe•r metà economi,ca, si riflette a mera'vi– glià l'ilJ:ridismo politico~e-conomico o·ra des•critto•,, E se'mbra ·anche, che, nelle appassionate. accuse, che il mond,o ingles~ e il mondo germanico si scagliano· ora a vioenda, ,un certo fondo di verità, sia -pure picco– lissim.o,. realmente ci sia. N-0n ripugna infatti ammet– tere, che nell'imperialismo germanico• prevalga il fat– tore politico-mi,l•iLare sul· fattor,e me,ramente e,cono– mi,w, il cl).e in c,erto IIÌ•odo spieg:herebbe· e giustifi– chereboe le aoCJuse mosse dagli lngfosi al « milita– rismo prussiano ». E può darsi, vi-ceversa, che dalla parte inglese •prev.alga inve ce, sopra il fattore poli– tico-mi'litare, il fattore e<:- onomi.co, o meglio quella « grande illusione», stigmatizzata, e, non certo per un mero, ,ca,s,o,giustappunto da un 'ingfose., il Norman Angeli. li che naturalme·nte no:n toglie, che è sem– pli•oemente ridicolo, che un autore tedesco,, econo– •rpista per giunta, osi inve,s-tire gli Inglesi col nomi– gnolo ingiuri-oso 'di mercanti, come ,s,e un capitalismo germanico neppure esistesse, e che viceve.rsa non è da mett,er in dubbio, ehe nessun Inglese sarebbe di– v,enuto vittima della oc grande illusione» di trarre chi sa che vantaggi da una' ,elimipazi,one dellla ooncor– renz,a tedesca, s·enza che più o meno segretamente il des,iderio puramente po·litico della potenza e del prestigio• ·nazi,onale del « Rule Britannia the wawes », non fosse·· intervenuto ,a tuTbare il ·freddo raziocinio e ,a viziar,e il corso de.Jla rigoros.a ,l,ogica economica. Un.a sicu,r,a ed elegan,te rip-rova di tutto· questo si ha nell'esempio stori,co deUa gue-rra dei Trent'anni, la quaJ.e fu .anch'es,sa oosì · t,e,rribile e così lunga per il solo fatto, che il •Su,pe,rstiteattaccamento delle foJ.1.e •aHe- ,cose d.i r.eligi,on,e e l'odium 1-heofo·gicum, gr.ave e inf.esta eredità del bi,g.oHo medioevo, servì meravigli-osatnente da sfondo e da insperato ausili,o' alle nuove mire •espansionistiche delle tre case re– gnanti dei Wasa, degli Absburgo •e dei B,orboni, che, colla istituzione di fre~•c.adata degli es·el'citi stanziali, avevano giusto in quel tomo di tempo scovert:1 la pietra filosofale d•el ,prestigio e d-el potere m-0nar– chi,co. Il fatto v•ecchio del fanati,smo r-eligios·o e il fatto nuovo ·della ,tendenza espansionistica po.Ji.tico– militare, <le:1lemonarehie e deUe loro brillanti suites aristocratiche, si davano così a vi1cenda l,a m.ano o, p·er meglio dire, ve.Jeno· e forza. Tanto ohe costituì ancora ,un p,rogress-o ,serio e folicissimo, p•er i di– sgrazi.ati popoli d•olo,r.anH, il formarsi ad un oerto punto di una nuov.a situazione morale ed ideologi,ca, per ,cui, venute m-eno ormai e sopite le ir,e religiose, in grazì,a f.ra l'altro <dell'ironico chassez-croisez d-ella parte cattolica -e di quella p,rotes.tante, pieganti a po,co a •poco al superiore influsso del,l,a pura politica, essi non ebbero viù d,a f.al'e i conti, ohe: col deside- I·

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