Critica Sociale - anno XXVI - n.10 - 16-31 maggio 1916

cR.ìttcA soctAtE ECONOMIA E POLITICA L'economia può definirsi tout court oome il procac– ciamento in genere delle cose materiali, n-eoes.s.a.rie, o almeno così reputate, ai bis,ogni e ,comodi' della vita. Es:sa è essenzialmente movimento ~ lotta. Lo-Lta del·l'agente economico ,contro- se stess-o-,cont110 la na– tura, contro i pI'opri simili. Go-ntro se stesso per vin– cere l'innata pigrizia e J.a tendenza .ai go,òim,e,nti fa.– ci,li ed immediati. Contro la natura .per .strappa,rle i suoi segreti e tesori e p•er obbligarla ad un massimo rendimento. Contro i propri simili -per oUenerne, se possibile, pr,estazioni di beni e di servigi senza corri– speUivo, o, a peggio andar.e,, una pres-tazi-one massima in cambio- di una p!'estazione molto l'idotta. La s-opraffazione è l'anima del -comme,rcfo, ossia dei rapp-orti in genere fra gli .a.genti ,economici -come tal1i. Non è -bello, m.a è così. Homo· homini lupus. Questa sopraffazione, può ave.re carattere frammen– tario ed esauri-rsi in al.tentati sporadi-ci e slega-li, ma può -avere anche un carattere, d,i .tale pienezza, da investire pl'ofond.ame,nte e p,er -intero ,la vita econo– mica dell'agente colpito. Una tale. so,pr.affazi-one· ,comipl-etae g-eneri,èa può es– ser•e eser.citata da individuo ad in.divi-duo, da classe a cl.a.sse, eia·n.azi.one a nazi-one.. P~r oiò che riguarda la sop.raffazione totale da in– dividuo ad individuo, essa è frena ta e, nei limiti ciel possibile, impedita del tutto cl.a l diritto, e in modo particolai-issimo- dal diritto penale. È questa una ne– ce,ssità immanente e primoroia,le della vii.a del civi.Je consorzi-o, che non •può f.arn,e a meno e andr-ebbe senza di. ciò istantaneamente in frantumi. La prima cura di un.a qualsiasi società è stata e sarà sempre quella di .stabilire ciò ,che il Rousseau chi.ama: « Il con~aHo s-o-ci.a.Ie. )) e che ha pe,r su,o s-co-popve-ci,puo la ,protezione coHettiva de.J deb-o-le -contro il forte, anzi, rne,gli-o, del mansueto contro, il vi,olento. Re.sta la sopraffa1Ji-0ne totale da cl.as. &,e a classe e da na,z.ione a n.azi-one. T-licsunt leones. O, in altl'e parole, questa è 1a scena e il cam,po d'azi-one deJ.la po·litiica. La ,politica può •perciò dirsi la 1-ott.asu vasta s,cala cli da,sse contro ,cl.asse e di nazione contro nazione, per la ,c.onquiista •e il man.tenimento di posizioni eco– nomiche privilegiate·, cioè a, dire apri,o,risticame-nte ed inizialmente f.avore,v-oli. (In quanto tale lotta viene, impe,gn.ata, -o me.glio ca– peggiata, da deter1nin.a,E,singoli individui, le person.a– li•tà sto-ri-che o, in genere, i politi,ci, la politica costi– tuisce anche· un 'arte. ~x,tÀtx·~ Toxv·~, l'.ar,te regia, oome I.a ohiamano- gli .antichi filos-ofi. Un'arte,, çhe ri,ch\ede disposizioni e tempe-rame,nti affatto• speciali, gi.acch.è non è cos.a eia poco, nè dia tutti, sapere guida-re gli uomini e renderli .acqu:ies,c.enti al.J.a propria volontà. Come vi sono i geni della p.oesi..a,d,eHa musica, della s-cienza, della tecnica, esistono an,che -i geni. po-litici, governatori e· guerrieri. E non sono davvero ti meno apiplau<li-tie rinomati. Ma qui, p-iù che d,e.Jlapolitica, come .a.rte·ed azione di sing,oli, vuo1'si parJare deH.a poJiti,ca, come più vasta catego-ri.a storica e• soci.al-e). Da, quanto precede non, è diffici-le rilevare, che la rel.azi,one fra economi.a e poli,tica non. è di qu~lle, che si possàno es.a.uri-re con un asciutto: è ~ non è, I-n .altr-e P,aro,Je, è .abbastanza chiaro che esagerano, e ·~er-ciò sbag'liano, t,anto, coloro, che vorrebbero comple– tamente identifi.car.e, la politica c~ll'economia, quanto BibliotecaGino Bianco quegli altri, che le rfoonoscono invece un caratte,re com,p,l,etamente autonomo. La veriu). sta neal mezzo .. f: irineg.abiJ.e, che I.asostanza, cioè la materia le b ase e conditio sine qua non di ogni v-era J.otta . po ii.ti,oa, è !'-economi.a. D.ove non, entrano in forma più o meno diretta gli .interessi economi-ci, la politica perde pre– sto -ogn-i ,carattere di passionale sei:i,et:à e di logica fermezza, •divi,ene un giuoco, di ,cav.alleresche. ,el,eg.anze e, peg,gi-o·,un ,che-di vuoto e di nofos-o-come lo s,com– mettere senza posta o come quegli insipi<lis·simi ian– gi-o,J,ettitutti testa ed ali. D'altra parte ,solo un osti– nato parti-lo preso ;può impedi,rei di. -scorgere, che la vita- politi,ca sviluppa oerti suoi aspetti, atteggiamenti, ordini di idee, .affatto pe.culiari e caratte-ristki, che non si lasciano concil-i.are ed identifioar,e con quanto costi-tuisc,e ]'.essenza e .la stessa esteriorità de.Jla mera e-conomia -in qua·nto- tale. A questa duplice opposta te,oriz?,azion,e del f,atto,po• liti,co, tendente oro. a raffigur.a:raelo come categ,orin del tutto .auton.orp.a ed indipendente rispeUo all'eco– nomia, come valore, che si regga da sè per virtù p.r.o– pria :e, non a-bbi&o-g,ni <li alcuna ulterior,e--ed eteronoma spiegazione econiom,i,c.a, e ora inv:C,cepome, ·l'illusoriò paravento e prest1anome, di un.a, p,iù·ver,a iealtà mate– ri.a,le e volgare, bramosa di •pl'e&enta,r.sisotto mentile spogli-e e più no-i;>ile-xeste, fa ris,contr.o nel oampo _della prassi, voglio dire de,lla effettiva e co-nc-r-età r,ealtà stori,c,a, un.a ,anal,oga dù.pli,C,l} a,ntitetica t,en– d-e,nza. Anche qui .infatti assi,s-tiamo,ad un _m,o-vimento,ten– dente a strania1,e la politi,c.a daU.a .sua originari,a b.ase e matrice economi,ca, e ad un al,tr-o-o·pp,osto, tendent,e– invece ,ad assorbirla .più ,b. men-o,comp,letamell'te nella p·ura economi.a, sfr-on<lan'd,ola, fin dove si.a po-ssibìle, da ogni suo aspetto ,ed atteggi(!mento, che, da -un punto• di visola meramente ee,onqmico, ,a,p,p,ai,acome su.p,eorlluo-, -irritante ed -i-rrazi0na-J.e. ; In quanto- -l•a, p-o.Ji.ticatend,e, come ho de-tto-, a &t'ra– nia11si dal Sll'O· .sostrato materi.aie, le, dallia soo pri,mitiva matrice- e:con-0mi,ca, essa .assume swc:cessi_vamente, e cioè in due di-stinte ri,p.I"ese•,u,n càr.atter,e formale ed . un carattere f.o.ranialisti-co. Il .c,airattere f.o-rmale della po-litica - f.ormale-, s'in– tende, rispe.tto a,11,a, su,a so,bto•s-ta,nte· so.stan~iflità eco– nomi,ca - è da!Locl.al-sopr,avv,en,bo,che prençl,e, in essa, sovra ogni altTa considerazione, il conoetto del pr.e– stigi-o·, .cioè déU.a stj.,m,a del· potere per il 'potere me– desimo-. 'Il ,carattere f,orm,alisticd della po-liti-ca &egna inve,ce anco,ra ,u,n· .p.asso al di là. Qui n,on si ama più il potere. p,er il ,potere ,stesso, ·.non ci si ,contenta più di passare sde,gnosi ·sopra la f-ond.amell'taJ.eso-stanzialiità e-cono– mi,ca, ,cioè sopora l',oori,gin,ari,o purito di partenza. de.Jla lotta per -i.Ipo:te-re, ma, più an,c,ora che. il poter.e in quanto tale, più, vorrei di-re, che la sua rea.Je effetti– vità, se ne .ama, e deside·ra !'~steri-ore ap_p.a,renza, il suo fasto e la sua ,glo-ria. Ciò che maggiormente al– letta non è il ba,s,tone del comando e .l'universa,Je tre– pido, ubbidiPe, m.a lo sfolgori,o de.Jle. gemmate inse– gne, mia :I'adul0;,:i-0ne&m,acca.tae p•rona cle-i,c0rtigiani. Tutto .ciò risulta in maniera più palpabile e più chiara, quando' si ponga men.te alle· singole vicende storiche e aHa generale ev,olµzione della società euro– pea o-ai tempi della Repubblica rom.ana sino ad oggi. Abbiamo qui infatti una d1,1pluceforma di decadenza e una s uccessiva .ana,logia d•u,pli,ce forma di ris,o•rgi- men.to. · · I I

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