Critica Sociale - Anno XXV - n. 12 - 16-30 giugno 1915
CRITICA SOCIALE' 181 strana teoria: che l'aocordo è ·reso nu\.l'Odalla guevra .cJ.el Giiappone colla Germianiia. In, altri temi·ni, uno S1ia:toche muove guerra ad un altro,. non avvebbe più il dove,re di osservare i T-r,attati e gtli Accordi pre– cedentemente contra,tti con una nazione neutrale (nel -caso nostro: gLi Sba!ti Uniti) e conce,rnenti un'altra nazione neutrale (la Cina!). IL Giappone ha d,a,to0Jgli• .Stati Uniti parolia• d'O'Ilore, con l'acco,r<fo Takahi,ra– noot, di non, mutar-e lo status quo es istente lungo ]e coste del ·Paci.fico· e di rispeittare l 'in.dipendie.nz ,a della Cina. Un, bel giomo, però, -esso attacca un po•rlto ·bag11alo dal Pacifiòo - Tsin,gtruu - che la Cinia aveva ceduto a-ll,aGermania fino dal 1898, e l,o occupa. Oc– -cupato Tsingtau, il Gi.appone• si •rivo-lge alla Cilil,a e le tieine il seguente di.soorseitto: « Mi sono impadro– nitto d-i Tsingtau. Ma i Tedeschi, finì.ba.J'attualre guerra in Europa, pootrebbero domandarmi soddi,sfazione e non lasciarmi toonquillo. Or, se a te sal:tas-se il ticchio -di soeglie,rti consigli,eri ge·rmami,ci, o di acco-rd•aTeaJJa Germania privi;Jegi o a1,tri tt'Jl'rifoTi più o me.no pro– pinqui a Tsingita,u,_sarebbe un guiaio per me. Quincti i-o ti proibisco di nomi,rnar oo,nsigl.ieri senza mio pre– -vio con,semso. Anzi, sarà meglio che i con,sigli,e,ri:dei -dipaTtimeirutideUe Firnanze, delle Comun,ica-zi-oni e de,J- l'Istruzione si.a.no esélusi'V,amnte gi ,appone.si . Voglio inoltre che tubte J.e miniere, le ferrovie, le conoes– si,oni indtus-tri,a,li e i priviJ,egi che tu acwrdasti a'i tedeschi nella: pr-ov,incia dello Sh:aintung - d-ove tro– vasi Tsi•ngtau - siano or.a oeduti a me. Voglio ohe la provincia dello Shantung, I.a Manciu,rÌla del Sud e 1a Mongoli,a orientale &iano poste esclusivamente nel1a mia zona d'influenz,a. E, già che. ci si.a.mo, .... voglio .aJil.cheche tu impieghi, nel tu,o,.esercito e ne,J11a tua marina, istruvt;o-ri giapponesi. Voglio che tu fa.bbri,ohi un. arsena:le, con maestranza e ma,teriafo giapponese. Voglio a:11eril diiriitJtod'interveiniTe con Le mie f.orz,e militari in oaso che tu corra p,eri,coli di ordine in– terno. Vogli-0 che, ne!J.e tue scuoJ.e, accamto al cine:se, SIÌ insegni am-che il giapponese. Voglfo che, prima <li chiedere un prestito, tu otten.g.a il permesso d,el Gi.aippone. V,ògliio .... -- Hei, hei! - i,rnterrompono a questo punito gli 'Stati U.ni ,ti.· - Ma e l',accoTdo Takahira-Root? Tu .,alter i lo status quo lun,go Leco,ste del Paici.fico, o,ffendi il principiJO deilla Porta .aperta,_ vio.Ji l'indip,endenza ,deHa Cina.... · - Ma tu sei in err,or,e, o Ameri-ca! - rimbecca coh invidiabi·te, facci,a tosta il ca,ndiido conite Okum.a. __:___ :f: vero che io ho con te un Accordo, ma s.ti.pulato prima che io dichi.arass-i u,erra t31llaGermani.a.. Ogni '!alito ·che scaiturisice in s,eguito ad una guerra, non ,è vfola-zione di Trattato. Non off,e•ndo nessun prinici– pio, nè violo l'indipendenza, della Gi,n,a. Solamerute, la guerTa conitro, i T,edeschi mi, costò droo. cento mi– ·1èoni di yen; è l-0gi,co che mi rimbo,vsi delJ.e spese ..... Gli SLaiti Uniti po:trebbeTo ribattere che nessuno ha ,costre-tto il Gia,pporue a mwover guerra ai Tedeschi. M,a,g,li S.t"<1,ti Uniti, probabilme,rrte, fin.g,eran,no di ~s– :soo-e s,o,dd'i•sfattideHe risposte giapponesi, e non ~e– pliche,ran,n,o,. Per i mo-tivi già .accennati, I.a p.òliq,ca -degli S·tati, Uniti c,o,LGiappone è, oggi, molto, cauta. E_ il Giappone ne appre>fitta. Non I.a sola Germa,n:ia dà ai Triattati il valore di.. .. ca:rta stracoia! Ora, che dire di un Gov,ern0 che non, ha :v-ergo.g.n,a ,di ricorrere iad una po,Ji,tica e ad una: dip,Lomazia· simili; p.oJtiitÌieada briganti nei riguardi della Ci,na, .diplomazia da barattieri rispetto al.la altre, potenze? Come spieg,are i,J f,enome,no mol,to, troppo comune, ibliptecaGino Bianco di uno sdoppii,a,menito mor,a,Je,negJ.i uomini che occ;u– pa,no, una posizi:one el•ev.a!Ja,; i,J.fenomeno- di un Okuma fi.J.osofo, presidente d,ell.a S-oci,ettà giapponese• deH.a. p,a,ce - .a.h quei benedetti presidenti d,ell,e varie So– CJietàdella pa,c,e!-Semb_r,ano tutti tagliati suLl'o site,sso stampo! - scritto-re di articoli fi1antropici e di genere tras,c,endenitale, con un Okuma presidente dei mini,sitri, in.f.aticaibii,!,e· ca,cci.a.tore di privil,egii e:co,nomici e di con– cessioni ·te-r,rito,riali i,n C.i,na, e quel che è · p.eggio, strozzatore de.Jl'i,ndipendenza deJ.1,a giovane rep,ub– blica; come spi,e-garlo•, se non a<ttri•bu,endo.Jo a,J,J'ambi– zione personal,e, alla smania di salire .al potere. o aili!a paiur.a,di: perde.rJ,o? Qui s,i sa benissimo, .ad esempfo, che la politi-ca aggres-siva del Gabinetto giapponese fu determin.alta da manov·re eile1Jto.ra,1Ji. I parltiti di O,P'P'Osizione· ten-ta– rono di shaha,re Okumà dal po·te•re acc·uoondolo di trascurar,e « gLi in:te 1 r-essi » d·el Giapp,one, sp,e.cialmente in Cina. E impostarono la piattaiforma elettomle sulla neocssi,tà d,i rinvigorire !,a pol 'it.wa ester.a.. La stampa di oppo-sizione forzò così -ba m.ano al Sag,g,i.o cti W.as- ed:a, il qua1le iniziò que!La politica che ora s·ta pe•r-soffocare I.a Cina. Yuam Shi K.a.ii ,che non è un minohione, prowrò di tirar in ,Ju.ng-o i nego,z·iat•i, sperando che lie eie-zioni poli 1biche, ohe do,v·evano a·ver luo,go alba fine di marzo, influissero in meglio sulla po,Li,ti,ca del ill/UOvoMi,ni,stero. Le elezioni furono pro– p,izi,e al p,artito che era al Go,verno. Okum.a e i suoii amici, _(i O.o ,shika.ie Chuscikai) ri,p,ortar:ono una mag– gioranza di circa ·settant,a vooti:sui pairtiti dii oppo– sizione (Seigkai e Kokumi,nto). E adesso che Oku.ma ha riafferrato iil potere e che la su:a vani 1 là è soddi– sfatta:, può da;rs,i che si mostri un po' più pre•s,idenite della So,oietà deHa• p,ac,e e wn po' me,nio dip,J,omaiti,oo,. Ma non- iHudi,arnoci troppo. Okum,a, ·e il ministro degli Es,teri, b.aTone-Kato - che si v,a.nba d.i a,vere, in poli,ticia,, un pugno di fe.rro•! - cercheranno di spr-eme·re d:alla Cina 1a m.a:ggio,r ,somma pos,sihi,l,e di privHe,gi, .a,nche, p,er n,on f,a,r,eil' gi:oco• dei v,igili av– v,ers•ari che già, sui loro gi,ol'Ilali, bi~im.a.n-0 il Go– verno di sfruttare la questione cinese .a. puri scopi elettorali. P-erchè è cosi che si matiurano J.e avv,enture co.Jo– ni,ali e J,e guer:re di conquista: l'ambizio,n,e di p:ochi · uomin,i po!Dtici, il loro interesse. p ,e-r.so ,n,a,!,e, a tra.verso gli intrighi delle Cairnòellerie, p,e.sano s.ull.a bilancia della nazi-on.e molto più dei verii .biso,gni d,el paese. ili Giappone è pa,ese, pov,e,ro, non vi è chi lo, ign,o,r.i; i,l SUO· popolo ha tendenze pacifiche; pure no,n paissa giiorno che su oerta stampa - quella che trae le sue isp•irazioni da•! denaro di queg]i uomin,i ambiziosi - non si ·1egg,ano a,rtic·oli, n,e,fa,\"tiquanto balordi, intesi .a. dimos,traT.e « che iI Giappone, p,e,r proteg– gere i ,suo-i in1ter,e.ssi, deve esser pronto a muover guerra ali.a Ci,na, ». Ma l'ambizi,o,n,e, sv,entur:atarnenite, i furbi la n,ascon– dono così p-ro.fondiamente nel cuore che sfugge ali.a. attenzione, sp,ess•o superfici,aJ,e, degli -uomini. Ragi,one d·i più per grida•re ai Gov,erni che è neoessario che la smettano diaJl far servire I.a d,iplomazia aU,e loro ambizioni. Sarà tanto di guadagnato per la ve,ra civiUà - non quel'La di cui parl:a, nei -suoi mressaggi, il co,nte Okuma - e amebe pe,r qu,ebllapover.a. crista deH,a•Pace . Non si di,Jungava dal vero chi,, nell'articolo, di fondo d-el 1'imes di Lo,ndra, scr-iv,e,va, il 26 navembr,e 1912:
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