Critica Sociale - Anno XXV - n. 12 - 16-30 giugno 1915
186 CRITICA SOCIALE .\[a sopra tutto - per non _perdersi in una lunga accademia che per abbracciar tutto non avrebb~ stretto nulla - il Convegno avrebbe dovuto fiss~rs1 pochi e precisi obiettivi cla raggiung~re e pre~1sa– mente i seguenti che andremo successivamente illu– strando: a) DISCIPLINA:\IE'.IITO E COORDINAMENl'O DEL COLLO– C..\..\IE:'\TO DI UTILITÀ PUBBLICA LOCALE E INTERLOCALE; b) COSTITUZIONE E FEDERAZIONE 01 CASSE DI SUS– SIDIO ALLA DISOCCUPAZIONE; c) OIFFERI:\'IENTO DEI LAVORI PUBBLICI - SEl\lPRE CHE POSSIBILE - ALLE EPOCHE DI ì\IORTA STAGIONE O DI fllSTAG'.110 D'ATTIVITÀ. Sono questi i tre punti fonda~entali - _d\remm<? esclusivi - sui quali hanno da 1mpostars-1 1 lavori del Convegno. I. ILCOLLOCAMENTO D LLAMANO D'OPERA. Gli ini?:i del collocamento di utilità pub- blica in Gm·mania. . I rimedi più efficaci contro la disocc~pazione, preconizzati e a~ollali ovunq,ue _la. lol!-3 sia _meto– dicamente oraamzzata, sono I ass1curaz1one e 11col– locamento. i\1a il più effica,ce di tutti, sì _nei rap: porti verso l'individuo dis?ccupato. come rn quell\ verso la società, è indubbiamente 11 co)locamento. Louis Varlez - l'autorevole Segretano generale della Associazione internazionale per la lotta contro la disoccupazione, attualmente profugo dalla sua Gand gloriosa per l'occupazione tedesca -: asse– risce che « la questione del Collocamento si trova al centro della questione della disoccupazione della quale è come la chiave di volta». . . Orbene, il paese classieo del colloca1:1ento d1 ull– lità pubblica - dove esso è nato e Sù è esl~so e sviluppato in modo grandioso -- è la Germama. . Tentativi di giustaposizione della mano d'op~ra SI ritrovano là fino dal 1841, quando - sotto Il pa– tronato della Regina Maria di Sass?nia .- f~1creato a Dresda da una Società filantropica, 1I primo Uf– ficio per 'ta_in_dicazio_nede) lavo_ro _agl_ioperai (1). Due anm più tarch la città d1 L1ps1a fondava un Ufficio municipale d'indicazione del lavoro che « do– veva arrestare l'ozio così nocivo pei poveri, procu– ranclo loro del lavoro, evitando · la scusa ab[tuale che essi « non possono più trovare dell'occupazione» e doveva alleviare il còmpito dell'Ufficio di bene– [icen:a » (2). ' Di poi a Lippe, nel 1851, veniva apert<? per co~t_o dello Stato un Ufficio di collocamento pe1 fornac1a1. Erano i primi passi. ~el 1865? Stocc~r~ l'« Unione per favorire l' educau?ne degli operai e. il loro per– fezionamenlo professionale» e la « Unione profes– sionale » aprivano il primo Ufficio di collocamento concordato coi padroni e retto dai va:i r~ppresen– tanti. Finalmente, nel 1894, tale Ufficio s1 trasfor– mava in Ufficio municipale del Lavoro. Ma rrià fino ·dal 1890 l'opinione pubblica aveva incomi~ciato a interessarsi seriamente del proble– ma: Nel 1892 le Corporazioni di mestiere riunite a (!) RITZENSTEIN: Les b1weaux de placement en .dlltma1111e; base hlsto,·lq1te, pag. 87. (2) Come tratto caratteristico Importantissimo In materia di collo– camento municipale è opportuno segnalare che quasi ovunque si hanno Utocl municipali di collocamento. Gli Ufftcl di beneftcenza ranno obbligo - a quanti ricorrono ad essi per aiuti essendo dlsoc– cupàti - di Iscriversi all'Ufftclo di collocamento e di avere una di– chiarazione dl questo che la loro disoccupazione è veramente • tn nocente 71 • BibliotecaGino Bianco· Stoccarda domandarono la creazione dell'Ufficio mu– nicipale di collocamento e nel 1893 - tornando alla carica - dimostravano che « il Comune solo è in grado di organizza_re un_ ~ervizio, imp~rzi~le e al disopra delle lotte dei part1t1; che I Uffic10 d1 _collo– camento municipale è una doverosa opera d1 pre– videnza sociale, che tale Ufficio dovrà e potrà avere un mercato del lavoro e un centro d'affari ben più importante che og-ni altra agen~ia P,_rivata e. potr~ dare il massimo di soddisfaziom e d1 garanzie agh operai come ai padroni» (1). La crisi industriale e commerciale che seguì dopo quell'anno in Germania, e l'enorme disoccupazione che ne fu conseguenza, obbligarono i Comuni te– deschi a oocuparsi della questione. : . Essi riconobbero che era loro stesso rnteresse d1 « sgravare gli Uffici di bene[ic~nza_,d'aumentare la forza distributiva dei lavoratori, di conosce!'e esat-: tamente la situazione dei poveri, quella degli operai– e sopratutto di scongiumt'e il danno che deriva dalla presenza di masse di operai disoccupati». J.l p'rimo appello ai Comuni tedeschi pm• la municipalfa~<utione del collocamento. e i,l suo 1·esultato. Intanto, in quello stesso ann-0 1892, la « Feçler?,– :::ione Centrale per l'indicazione del lavar~ », già sorta per iniziativa del dotl. Freund a Berlrno, rn– viava a tutti i grandi Comuni della Germania un primo rapporto sulla sua ~ttività, sulla ~ua o_rga– nizzazione su i suoi statuti e regolamenti e nvol– geva loro 'la preghie_ra di prende_re _in. ~eria consi– derazione la cosl!luz10ne eh Uffici s1m1h. Il resultato di tale appello ai Comuni tedesc_hi_fu veramente importante: ne_ll'autunno del 1893 ~1 rm– niva a Francoforte un primo « Congresso sociale », ove i rappresentanti dei Pa~titi e dei. Sindac_ati pi~ oµposti discussero su « la d1soceupaz1one e 1 mezzi di· procurar lavoro a ali ?pera.i >!-. . Nel 1894 sorgeva l'Uffic10 mumcipale eh Stoccarda il quale era stato precedut? -:- mentre pendev_an<? le pratiche per la sua costituzIOne - da quelh di Esslingen ed Erfurt. Dal Wurt,emberg il movimento_si propagò ~apida– mente alla Prussia, alla Sassoma, alla BavJera e, via via, a tutti gli Stati confederali. E, non appena sviluppato il coll?came!}lO !?cale, si sentì la necessità di collegare gh Uffie:1reg10nal– mente e di intraprendere il collocamento mterlocale: Il Wurtemberg si mise ancora _alla testa degli Stati e - con un decreto del 17 dicembre 1905 - stabilì che gli Uffici di collocamento locali dove– vano allargare il loro còmpito al collocamento inter– locale e che le spese relative sarebbero andate a ca– rieo dello Stato. Stoccarda diventò la Landscentrale e tutti gli altri Uffici furono collegati ad essa e -tra loro a mezzo del telefono. Attualmente ognuno di essi due volte la settimana riempie e invia alla' Centrale degli stam– pati appositi contenenti la lista degli .operai dei di– versi mestieri che non ha potuto colJ.ocare, e la Cen– trale di Stoccarda a sua volta comunica un· estratto di tali liste a tutti i Comuni del Wi1rtemberg che abbiano più di duerni!~ abitanti_. Inoltre, per_ ~acili– tare il collocamento nei Comum che sono prnv1 del– l'Ufficio si inviano ai sindaci, alle organizzazioni operaie,' ecc., formulari appositi per conoscere le domande e le offerte dei singoli luoghi. Anche in ciò l'esempio del Wiirtemberg fu se– auito dai vari Stati e, in breve tempo, tutti gli Uf– fici di collocamento vennero raggruppati in Federa- (1) E. SCBJUT: Organlsatlo11 dea B11rtaux de Plaeement JC11nlelpau:z: e s1t11at1on des ouvrlers ag,-1eolesitran111rs en .d 11ema1111e.
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