Critica Sociale - Anno XXV - n. 7 - 1-15 aprile 1915

112 CRITICA SOCIALE Cotesta è anche l'opinione del Kaiser, al quale l'Heine, da fedele suddito, si appella. CONTROLA.GUERRA BARTALINIE.: L'antimilitarismo. L. 0,50. Bucco E.: Le 1·agioni dell'opposizione socialista alla gueN·a, con prefazione di Costantino Lazzari. L. 0,20; 6 copie L. 1; 16 copie L. 2,50. CARNEVALI: L'ombra del Gigante. Strenna per la gio– ventù socialista. Illustrato con copertina a colori. L. 0,50. Povero diffamato Kaiser! "Noi tutti dobbiamo cre– dere ai ~uoi i;entimenti pacifici e essergli profonda– mente grati di avere, col Su_oin~eryento,. evitato due volte la guerra durante gli ultimi anm. Anche per l'attuale catastrofe, Egli fece di tutto per impedirla, finchè alla fine divenne vittima del destino (sic!). E', quinni, perfettamente ozioso andare alla ricerca delle responsabilità ,,. Guglielmo II è il migliore dei Kaise1• possibili, e il popolo tedesco deve essere ben contento di vedere sul trono " un così probo e leale amico della pace ,, (sic! sic!). La socialdemocrazia ha, è vero, qualche velleità re– pubblicana; ma si tratta di un repubblicanesimo del tutto ideale e tenrlenziale. In realtà, l'Impero tedesco (dice seriamente il Heine) non ha nulla da invidiare alla Repubblica francese, nella quale fu possibile al Presidente e a pochi altri individui, congiurati collo zarismo, concertare e scatenare l'immane conflitto. Nessuno pensa in Germania a sostituire la monarchia colla repubblica; cotesto resta un problema pu,·a– mente teoretico. , DoMoKos L.: Trieste - La politica nazionale e il Pa1·– tito socialista, illustrato .. L. 1. Dopo aver parlato dei rapporti della Socialdemocrazia colla religione, " che deve diventare un affare privato delle coscienze individuali e di libera convinzione ,, (altro principio che ogni, liberale è disposto ad accet– tare), il B:eine termina accennando alla Germania di domani, nella quale si avrà l'unità della nazione" senza distinzione di opinioni politiche o religiose ,,. La poli– tica della fiducia e della collaborazione si metterà al posto dell'incessante e sterile antagonismo; ogni social– rlemocratico sarà pronto a cooperare a una simile bi– sogna e sarà lietissimo di abitare nella casa della nuova Germania. Fuor dal faceto: come sperare un ravve.dimento da costoro? come immaginare un mutamento qualsivoglia nella disposizione d'animo, nella Stimmung teutonica? Non dimentichiamo che il Heine è uno dei leade1·s, un ex redattore capo del Vorwiirts. Eppure costui fa l'apo– logia del J(aiser, e non si perita di affermare - con stupefacente candore - che è inutile andare alla ri– cerca delle responsabilità nelle origini della guerra! Si badi: noi non siamo così semplicisti da attribuire tutta la colpa a Ouglielmo Il; ma, perdio, c'è pure una , scala di responsabilità personali, e su questa scala il brigante coronato · di Postdl!,m occupa bene uno dei primi posti, se non il primo! Ah! è spaveutevole pen– sare che, all'epilogo di questa tragedia senza pari, il Kaiser sarà Kaiser come prima, più di prima, per vo– lontà di Dio e del popolo! Che dire, poi, della conclamata unità della nazione al di sopra dei partiti politici? Che dire di tale unità, non astratta, non declamatoria, non letteraria, ma con– creta, voluta, vissuta dalla medesima classe lavoratrice, che nello specchio fedele della sua stampa professio– nale mostra di possedere le stesse, stessissime opinioni del Heine! Qui non c'è il germe di un nuovo mondo in forma– zione; piuttosto si ha la sovrapposizione organica di un nuovo ramo su un vecchio tronco. E' l'incapsula– zione del proletariato nel più vasto organismo dell'Im– pero; è il pangermanismo dal basso, come il prussia– nismo lo è dall'alto. Quali rapporti bisognerà istituire con un movimento · di cotale natura? La democrazia è ovunque possibile? E' fondato l'ottimismo di quelli i quali pensano che in avvenire le cose cambieranno radicalmente, purchè l'azione si svolga più intensa? Il socialismo deve svi– lupparsi in una cornice nazionale? L'internazionalismo ~ un ideale o u°:'°:topia pericolosa, visto che la politica e l'arte del poss1b1le e non dell'astrattamente deside– rabile? Dobbiamo continuare a fare i Don Chisciotti d~ll•e~ancipazione _universale, mentre gli altri pensan·o !11casi. loro, e, capitando l'occasione (che è ripetibile mdefimte volte), pestano sodo e solidarizzano colle classi dominanti, infischiandosi di tutte le ideologie umanitarie? Sono altrettanti problemi gravissimi e fondamentali che anche i socialisti italiani dovranno risolvere nei prossimi anni. Pel momento, maj01·a premunt. E. MARCHIOLI. BibliotecaGino Bianco GARTSCHIN V.: La Gue,·ra, romanzo riccamente illu– strato. L. C),50. GUARINO E.: Un anno di guerra. L. 0,05; 50 copie L. 2; 100 copie L. 3; 500 copie L. 12. - La gue1"1·alibica e le spese militat·i. L. 0,10; 50 copie L. 3,50; 100 copie L. 6; 500 copie L. 24. - Nei Balcani durante la guer1·a, con prefazione di C. Treves e copertina di G. Scalarini. L. 2. HERVÉ G.: La Patria di lo1· signo1'i. Grosso volume con copertina a colori. L. 2. JAURÉSJ.: Cont1·0il nazionalismo e contro il milita– rismo. L. 0,15; 10 copie L. 1,25; 50 copie L. 5; 100 copie L. 7. · MALATESTAA.: It proletariato e la guen·a. L. 0,05; 25 copie L. 1; 100 copie L. 3,50; 500 copie L. 16 ; 1000 copie L. 30. QuAY-CENDRE F.: La nazione armata. L. 0,60. ScALARINIG.: n processo della guerra, con un centi– naio di suggestive vignette. L. 0,10; 50 copie L. 3,50; 100 copie L. 6; 500 copie L. 24. - La gue1'1·anella caricatut·a. Elegante album. L. 1,50. SCHIAVIA.: Dalt'E1•it1·eaatla Libia, gli insegnamenti di trent'anni di colonizzazione italo-africana. L. 0,15. SPELLANZON C. : L' Afl'ica nemica - La guerra - La pace - Le alleanze. L. 3,50. TOLSTOIL.: I dove1·i del soldato. L. 0,05; 50 copie L. 2; 100 copie L. 3,50. TURATIF.: Contro la finanza di guer1·a. L. 0,15. - Le nuove imposte sul sangue. L. 0,10. VARII. n proletariato italo-aust1·0-unga1·ico contro il milita– . 1·ismo e cont?·o la guetTa, L. 0,10. La nostra politica este1·a. - I convegni socialisti di Trieste. L. 0,20. Ca1·tolina Jaurès J., in fotografia. L. 0,15. Ca1·tolina Lieblmecht C. L. 0,15; 10 copie L. 0,80; 25 copie L. 1,80; 50 copie L. 3,50; 100 copie L. 6. Cartoline Scala1·ini. Serie di 12 vignette contro la guerra, L. 0,40; 5 collezioni L .. 1,50; 10 collezioni L. 2,50; 25 collezioni L. 5. Cartolina "Il trionfo della Pace nel Lavoro,,. L. 0,15; 10 copie L. 0,70; 25 copie L. 1,50; 50 copie L. 2,50; 100 copie L. 4. Quadro Jau1·ès J.: formato 50 X 70, L. 0,75. Quadro a colot·i: " Il trionfo della Pace nel Lavoro ,,, formato 50 X 70. L. 1. Manifestini illustrati a col01·i. Serie di otto manifestini illustrati per la propaganda contro ia guerra; 100 co– pie assortite L. 0,50; 500 copie L. 2; 1000 copie L. 3; 5000 copie L. 12. Dirige1·eordinazioni accompagnate dall'importo rela– tivo alta Amminist,•azione di Orittca Sociale, da S. Da– miano, 16, Milano. . RIGAMONTI GIUBBPPB, gerente rupon,abile., Milano, 21, 19I~- Cooperativa Tlpogralla Operai • Via Spartaoo, e.

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