Critica Sociale - Anno XXV - n. 3 - 1-15 febbraio 1915

34. CRITICA SOCIALE dell'azione degli altri Parliti socialisti. Ah! quando veramente, fra la divisione dei Partii.i borghesi, nel voto del Gruppo socialista fosse sospeso il destino supremo, la pace o la guerra, allora la logica di vita vjncerebbe ineluttabilment,e ogni a priori di se– paraz.ione di classe e i fati troverebbero la loro stracLa, con l'impeto irresistibile della verità e del- 1'.imperativo cat.egorico. La •cagione di dubitare è soltanto questa, che quella chiariezz.a cl;iprincipi•o, quella eviclenz.a di an– tagonismo, non splenda mai più sulle bujc lande del regime J)arlamentare nostrano, dove cosl alto e così necessario alligna l'equivoco, per mantenere -la fitta rc;ncentruzione del ParLit.o bo,rghese-costito7jonale rontro il Partito socialista: e cioè, sostanzialmente, J lotta di classe a cui la borghesia subordina la lo,U.a . di nazione, mostrando così quale sincerità, quale t:onsistenz.a abbia il suo stesso .... nazionalismo! Nes– sun capo dirà audacemente alla Camera che cosa vuole in antitesi di ciò che vuole il Governo. Ognuno continuerà la commedia delta propri.a neutralità o neutrale •O intervenzionisla, o Triplice Alleanz.a o Triplice In/lesa, o von .Bulow o Barrère, senza sco– priT il proprio giuoco, mentre, fuori della Camera i Fa.se.i rivoluziona,ri, come risultò al loro Congres·– so, non avendo manifestamente il coraggio di dire: I.a rjvoluzione per fare la guerra - gridano: fa guerra per fare la rivoluzione, ciò che è una sapo– ritissima burla, evidentemente, pan'cia[ichista e con– sorvatricc, perché, a tal pallo, non c'è dubbio, che borghesia e Monarchia, in piena concordia, faranno cli tutto per scongiurare I.a guerra! La clava di combattimento, se pur basterà l'ani– mo per impugnarla, non sarà pòrla, come sarebbe degno, dalla maggiO'r questione del tempo: ma, per quanto se ne accenna, sarà offerta dal seg-u.ito della fatale orrenda avventura tellurica che ebbe l'imponem,a cli vittime e di rovine di ~na guerra guerreggiata. I morti perseguitano i vivi. g vew l'inctiria? E_.se vera è, come sembra inoppugnabile, n eh, ascmverne La colpa? A questo Governo al 1wececlcnte, a tutti i Governi? A buon conto il pre– s.ente Gover:no, pren?endo l'offensiva, inquirisce•, ac– cusa, costrmge il v1cerè delle ferrovie dello Stato il quale sembrava incrollabile nel suo trono tee~ n.ico e au_t~nomo, ad abdicare! Nuova cagio~e cli nssc J.>art1g1,ane cupide. I « rivoluzionari» inter– v~ntisti, ligi ..al 9overn? p~r cagione della sua spe– ciale_neutralità, 1n grazia d1 questa parevano disposti pc,·smo a vedere i soccorsi giunti sollecitamente. (Si può. voler la. guerra per forc dopo la rivoluz.ione, ma mlanto g10va essere assai ministeriali del Mjni– stcro a cui piace attribuire l'intemione della guerra). Ma ecco .. ahimè! .ch_e, pr?prio in rapporto alta guer,·~ ausp.1ca:tadai r1voluz10nar!, la polemica sui Lardati sooc~rs1 rende pensosi. O sia colpa di Sa– l~ndr~, o,. ~1? che ~a'.e pi~, razionale, della orga- 111ca1nfehc)ta a~_mm1strativa dello Stato, egli è c,crto cl~_<:l' 1auspJCJ? non potrebbe essere più ne– f~sto. r'. 1mpr~pa1:az1oneappare non più soltanto tec– nica, _nparabde m <!,l_cuni mesi cJ.iintensificato ap– provv1g1oname~to m1htar~, ma si chiari sce p er quel– lo che è, propr1ar:nente: _immaturitèt. Il nost.ro paese 11011 ha ancora Il respiro Lar(Yo sicuro dei suoi ,;crvizì funzionali; q~1e:>ti rispo;d~no appena al bi– s~gno normale. quot1dwn_o;fondati alla lesta, empi– ~·,cam~nte, per fìg~ra p1uttoslo che per sostanz.a, mcert1 della propria gerarchia locale e nazionale r~>nccnlrnl.!1 o_discentrala, è fatale che, all'impro\l\·is~ ,._,olento richiam o. d_i biso gni enormi, impreveduti, rispo ndano c on s1rust.r o rumore c1·alc! In ltal.ia ogni_ l~rrem~to (la s;rie è ormai lunga, r. spav~nternl~ e Iesper1~nzn eh~ ne abbiamo fatto) cl1~tro 1.1!1ort1 e le_ ro1 1 mc lascia normalmente la sc1n umiliante degli stessi 1·impl'Occi, delle stesse BibliotecaGino Bianco deso.lete confessioni .... Come impedare allora che al cuore angosciato del patriota, non perfettamenl.l invasato ed imbecille, non si metta la spina inquieta dell'incertezza sulla attitudine del Paese a reggere i lunghi, poderosi cimenti bellici che al tempo no– stro richiedono principalmente profondità, vastità e compattezza cli organizz.azione di servizi? Altri che abbia lo zelo unico deHo scendere e del sal ire le scale del potere può fare di ciò un'a1me cli par.le; noi, no! Ma noi non possiamo pre scindern e ne ll a prudente valutazione delle attese nazj.on, ali. I~ un sintoma, come lo è lo stesso non fortuna,tis– simo esito del prestito di un miliardo non sotto– scritto che per 880 milioni! I più esperti e meno ottimisti confidavano che sarebbe stato coperto una volta e mezzo! Ora gli esperti aggiungono che n,on sarebbe stato raggiunto neppure quel risultato se per i piccoli risparmiatori, inquieti per i loro depo– siti presso le Banche, non fosse stata grande la tentazione di liberarli dalle ambagi della moratoria! È avarizia o è povertà della classe .... ricca? f;; difetto di slanci,o patriottico o è diìetto di capitale disponibile? In ogni caso è, ancora e sempre, im– preparazi·one o immaturità, di animi o di cose, o delle une e d 1 egli altri. Più che mai, più che mai l'unica pol itica razi,onal e risulta quella invano per tanti annii preeionizw.ta d,ai socialis·t.i con ostinata convinzione, la poli tica d,ell'arricchimiento nazionale per il favore di tutto ciò che promuove la ricchezza e per l'eliminazione di tutt.o ciò che la comprime, la riduce, la distrugge: il militarismo, il coloniali– smo, il protezionismo, la fiscalità smodata·, eec., ecc. Quei socialisti che nell'improvvi&<>trauma psichico della guerra sono andati piagnucolando tutti i loro granch pentimenti per avere, d'accordo col Partito. contro le correnti avverse, cercato di mantenere i dispendi militari nella misura dell.a potenza contri– butiva del Paese, si plachino pensando che, se le correnti militariste della difesa nazionale non aves– sero trovato nessun ostacolo, oggi, per la stessa cl'ifesa n:azionale, sarebbe disponibile ancora meno il danar.o (è bene, seppure sia banale, ricordare che per Napoleone la guerra non si faceva che con tre cose: d.ana•ro, danaro e danaro!) e sarebbe an– cora pronto, ap~rto un minor numero di strade e· ferrovie. per la rapida dislocazione delle ll"l.lppe, e 1 soldali sarebbero ancora un po' più analfabeti di quello che sono•, ciò che vuol dire sarebbero ancora un po' più distanti nel loro cuore dalla com– prensione patriottica della difesa del Paese e q1;1irnfi, ·a~cora un po' meno t>reparati. m-0ralm~nte: Ciò ~he, 1;11s?l!lm'.1, agli ~hi ~ci_veggenti importa che 1 « anlim1htar1smo » dei soc1ahsli è stato ancora più provvid&nziale per la difesa della patria che non 1e aocensioni ardenti e non tutte disinteressate del militarismo dei nazionalisti e relativi fornitori militari. Ecco l'estrema nota di fiducia in noi stessi e negli indirizzi fondamentali del Partito nostro cosi propizi ugualmente alla causa dell:a nazione e' della Internazionale, con cui ci piace chiudere questa cro– naca dell'incertezza in cui si dibattono tutti i Par– ti~i_e.in cuj _bruliC:3110 i vibrioni delle peggiori cu– p.1d.1g1e poht1chc, 1 saprofiti di tutte le idealit;ì di tutte le aspettazioni del popolo italiano. ' ('LAUDIO TREVES. Ai prossimi numeri: . Ci~ ~he dovrebbe suggn•i1·e la frequ~za dei diJaalri sism,ci, del prof. RAFFAELE PIRRO. In _margi'!e alla gue,·ra, del dott. ALll:SIIANDRO SoHJAVJ. Luig! MaJnO c1-iminalista, del prof. ADOLFO ZIRBOGLIO ed altr~ n?tevoli articoli e studi, taluni già da temp~ annunziati, che la polemica interminabile sulla guerra col pretesto della attualità, ci. ha immobilizzati lin qui sul cosidetto • bancone ,, di tipografia! ..

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