Critica Sociale - Anno XXV - n. 2 - 16-31 gennaio 1915

t8 CRITICA SOCIALE è fuuri del :;ocialismu, perché è (uo1_-i di q_uellu in– tegra1.ionc cli conlrnrì che è la verità 111 ogru rnmpo. * ** \",lllia111u frnnle. Ecco un alll'o fuueo. f•: 1"011. Go– lajanni che spara: Ah! Y?i socialis~ del~t i:ieutra– litit sostn11elc che la pati·ia, aggred1t.1, s1 difende. .\Ila grazia! .\la uou_~emete voi che colcsla propa– ganda per la 11eulralil~ pos5:1a?rlar~ nel ~110.J'C_ cl~_lle· rna•sse oll1·c le vosLre mtem.10m a d1ssemui.:irv1 l m- 1 lilT,m-rnza,l'apali~1, l"antipat.ri0Uis1!1,o, _in guisa <:he, quando poi La patri_a fosse agg1·ed1t.a, 1/ pto_Letarwto 1,nn'a~'Collerebhr più la vosl,ra voce d1 111c1tamenl,o alla clifesn delle frontiere e codnrdnmenLe lasce1·ebb<' passare la conquista stra11iera_? . . l\ileviamu subito che occas101w d1 cole k1 obb1e- 1iorlif'11011 è la minaccia - che 11011 eSIÌstc - all.a i10.slra inlccrritil uazionale . ma il fermo consiglio ,-o{;ialisla all'Jtalia cli astenersi cla un intervento ag– uressivo. ( "iò fo l"obbiezione nssni sospel.1.1cd n&~ai arbitraria. Passianw1·1isupra, Lull.avia, t' a1T1,onlia111<> la q11r– stio11,•nel suo intrinseco. I~ Vt!ro che una propagan– Lh-1 di ne11lralili1sia t•quivalr•nt.<• ad 1111n propagan– da d,i vigl:iacchei-iat Non è vero, manifeslar nenLe. La. prùp;1ganda per la neutrnlità spiega a.lle m e.nt,i 11111, ;,islema pol.i~ico-, è un follo della in·Lelligenza e pada alla i11Lelligc11za .. La ''.iglia-~cherja è inve~,e UH scml.i111e11lo, 11naf.orma 1st.mt.1va d.1reazione (.o eh non– rcazio11P) rlrll'organismo a certi slimoli. Ora, lui.ti sanno di\· si pensa co,n la intelligenza, ma si agisce per il scnlinwnlo. l ·1ò che fa l'uno coraggioso, l'al– lro oodardo, iu dntemrinal(• circostanzr, non r ciò 1·lw 11110 p1•11sa,ma ciò che uno srnlt•. I~ rarissimo, ,·d i· prop-rio di pochi delli"'"'imi, il coraggio intcl– letlil'O purn, signoreggiante netrorgauismo l'impelo n la villù ciel sentire! Chi poi con fred<lo intelletlo domin.<irL01·e ass ume come principio rn-1,a dottrina eh,· il \ 1 olgo ritiene 1.hi villà e a qurlla rimane fedele mal– grtulo i dileggi, gl i st.raz'ì. le persecuzioni, llOmc i nouchobol'os di Tol~toi, costui sale la vella più alla dd co•raggio 111ua11 11·, che n oi, miseTc <~realUl't',non ,,s,ia111,o 11f•a11,·ltr,- g·11a, rrl.an· . p,er pn,ura di nssrm•<'·nh– h:11c,i11at.i. l•:gli i\ p,:n:iù che ne,-.suna doLlrÌ,11a ,1,nt.irnil,iLarisLa, 111•r quanlo divulg.lla, ha scosso pn•sso ncsisun po– polu il scnli111e111Lo, l"ist.inlo della dil'csa. La volgarn prcocc11pn1.i,one .dell'on. Colajanni ha prr mo lLotem– po for111Lo a1·gomenlo .i luLt.ii nemici del.la Francia i: dolla cle111ocraziaper dipingere la Hrpubblica co– m,· un pal'se fìnilo, frnllu, co1TolLo,chi' si arebbc· sfas,·ialu ,d primo urlo. no,·r era passal,a la prop.1- .~;111d:1 di lll'tTé. eh,· cosa di vallmlf' antora pol('Va 11as,·1:l'e1 \'nnne il giorn-0 dell'ira conol1'0. l'nguTes~o1·e, ,1,,11., -~dcu110 1·ontro la p1·cp0Lenza, dell'istinto sano ,. _polf'11lt• ddl;i 1:unsen•uzione. A!Lora si :;coprì che glt /J1!1·11ei.~/i 1t elleva110 lo slesso , ;,Janci,o, la ste,;sa p;1,ssi1>11· a f'aJ'f,la guerra neccssa .ri,a, qu:111l,o ne avc- 1·a1110 11ns":o a dcp-rer.arla, o rl1e le s,t,rssc slcssiissime rn·l1_1. fig-l1nl,•d;i,llo slf'.&susonlinH:nt.n di giuslizi.a, di ltlwrli1 ,. di .u110,rc,si csplic.wa110 con l,1 sl,cssa 11obilissin1a nflìcacia i11 ,rucrra r·om<· in pacf'. La F_r:11_1cia, « l'Osa eia I r an-lin~i{i larisrno >>, rc.s.islr. mer:a- 1·1~l1~sa n1~11tPnlla l)J'<'s;.ionPrlell'lmpero, dove l.n dottrma cli Ilc1Té uon fu mai nppp111·e affacciata con q_ualchr m1torit.ù cli vessilliferi <' di seguaci. Il cu– r10~0 i· f.:hr·:.111chr nell'[mpcro i circoli nazionalisti. f<'udali. mil itaristi. c ome ,·ssi in questi giorni apc1·– lan!-'·nlA'ru· nnosr.on. , ,·onfcssando il loro g-raditu d1s111::r_a111!•>. 1~ 1trn·n,no _Il' s\csse patriott.ichr preoc- 1·11paz1on1 dell ou. tol;qanru verso le orcranizz.azioni r(1·i !arnrat.ori. ~i 1wle· pmprio eh,. 11on"~'t·antimi– l1tar1,;1111.' a~has~u~za a1111aequaloeh<' non dia ali;, '"sia dei md1t.ar1sl1,fossf',rn p11rf'd"'ll"11llimaor;i "''- 111,· ,·, l'n1f. l "nlaj:mni. BibliotecaGino Bianco L'esperienza storica dovrebbe dunque quietare le app1,ensioni patriot.tiche dell'on. Colajann.i. Il valore a regcrere, -0ve occorra, la difesa, non ha nulla da fa.r-e iol giudizio di co~venicnza. a ind~re l'agg:res– ;.ione: forse anche tra il coragg10 d<'llaggressione <' quello del)a_difesa si può no\ar~ un l,e1fo 1:appo~·Lo di oontradd1z1-0nc. Le masse italiane, che il socia– li.s.moeduca a n,egare il proprio assenso all{l guerra lli iri,e,dentismo e cli imperialismo, e a restar devote all'idea della palria, saranno sempre- nel J.oro sen– t.iment,ooUimamenlie preparale a sost.cne1'e la guerra difensiva, ove ne sia il caso. Tra le guerre imperia– listiche per ampliamento del territorio dello Stat~ e Le guerre clifonsive per l,a su a conse rvazione, s1 può JLOl.areuna diffcren:w, ohr met.te in evidenza uno stato psicologico chamclralmenl~ opposto a quello che paventa l'on. Colajanni. )lontre le classi dominanti sono p,iutLostu facili .-1doppigliarsi, pe1· avidità cl-idominio, alLc guerre cl,iespansi.une e cli preda, sono ugua.lm.ent.e proclivi .i t.ransigerc coi doveri cl,ella difesa e a palleggiare l"Olnemico una v,olla che, J'aJ.litoil sogno della con– q1Lisfo, si. i messa, dal pl'olung-arsi deHe ostilità, a cinw1ut.ul' ullima fortuiw econ,omica delle dass.i sLes– Sl'. [m·,·rsame-nlc, qnanlo le pl,ebi riluU.ano, dalle guerre di conquista, di cui int,uiscono che il pro.fitto no11;;a-riiper esse, ma sa·rà per esse t.utt,oil ,danno, lru1to p~ù tendono poi a ir1·igidirsi in un'eroica osli– nnz~ one di difesn alloPchè k1 guerra di conquista m.al teni.al.a avt'à per risultato di mettere in pericolo l,o. st.Psso Lel'l"it.orionazionale. Allora le pl,ebi - le quali al giuoco dell;:t guerra nulla hanno• da perdere fuo1,,chl·la vita -- sono prese da una loro slran.a fnllia di d,1rP liber-0 sfogo ,1,i sentimenti di giustizia, di libertà. cli un.ore e di patriottjs1n10 che si sono ::il'Ult.im·ll'11rLoc,o-lJJclllit·u l' ehe alla ragione diegli •olt.imatt comiJ11cianoa sembr~11·edi un costo troppo frwt.e, insensato. La Comune cl.iPa1·igi è stata prima di lui.Lo La p1·olcsla degli scamiciali, dei senza patria, ,·o: nt.rn i crtpit.11/rtrrls di Versa.illes. C'è un ,epocl,oce– leb r e di Giosuè 1;a.rducci ehc sr.olpis-c,· il momrnt,o ps·icol,ugico che a•cccnnia1Qo. . . L'on. ( 'ul.nj.an111i, r•ileggcndrol,o,si metta tranquillo, s,•. 1·1•ramenleegli è solo in ansie per La difesa de.J- 1'1Lali,a, e non è invm:.ato in fondo ciel suo cuore dalla v1oglia di a11lro, in l'lli sn ché· il ,-ocialismo non lo può seguire. In fondo la nostra p1•r,;uas-i1111-c i· proprio tutto il i:n11,lral'i.o di que-lla dcll'u11. Colajanni. La p1'opagan– da soci alista distin«uf' l-(Uc1Tc e guerre; abborriscc IP ,1_11 w, s.ub( s<:ele a~tre. ce!·cando sempre di par1?r_e all mtrll,•Uo COili<' al sc11lunc11torlelle molL!Lucl1ru . !\fa la « l,!lielTa ». ◄)S'Sn, così ,·om'è, per qualunque 1·agio11r· o per. q11a!t111CJJJ•• s,·opo, è, in ce,rLo senso. s,•mpn• pii1 popol:,n• d,·11:i « idea socialista», per– <"hi:!":idea ,-.oci.dist..1 è ... un'idea, e rPcente, mentre i sen/imc11/i su cui la g-11c1Ta 1·i posa sono i più an– t,i,·hi, i f'iù ra-d:i~tli. i pii1 pl'ofondi nell'uomo, queLli ,·h,·, 1:0,111,• 1.n nal.JJl'a sll'ssa, respinti anchr c,on, I.a l'orza .. t. 111•1 1,;_1110 s,enq,.,r,. 1.:rcd,a l'on. Colaja.un.i: sia– mo. pur t.ro, ppo, p111· ll'u1ppu, a,;~1i assai lontani da 111weivillù in cui I,• ma;;,;.r• 11011 ,-.i possano più far « riliolLlrc » nri lorn ;;,:ntimn11t.ipiù bruln lJ r, perciò (ahimè!) f'iù .... uniuni. La guerra sarà ancor.1 per un pezzo popolare, pe1x:hèri~pond,c a stati d'animo assai diffus.i. malcoverti dallo strato sottile di umanitari– smo che vi ha nH•sso su In educazione morale. Ah! da,Tero 110nr·.'èda Lf'ml'rcche le masse di,·entino così in fr<'lfo tanto civili da css<'rc del lutto immunizzalC' rn11lro le inl.crCf'.!-a'Le isLig.1zionialla guei-ra! La f'Uer– m i· assassinio, dcvust.azio11P,violenza - tulle fiam– m,· lalenti 110110 spirit,o umano, che trapelano visto– !'lamo11l<' ne.i g,iuoehi e neg'l.iatti rie-I fanciullo, divino ,.t) inc.onseio brigante. I.a ~11<•rl'a può <'SSl'rr· rondoll.a con fìnalit.:'tsuhlim,·

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