Critica Sociale - Anno XXIV - n. 1 - 1-15 gennaio 1914

CRITICA SOCIALE 15 disporrà di una forza ammirevole». Frattanto l'unità sarà p.reparata, in mezzo alle masse, con grandi di– mostrazioni e oratori dei tre Partiti a Londra, a Man– chester, a Liverpool, a Leedy, a Glasgow e in tutte le co\05sali agglomerazi.oni industriali inglesi. E poi– chè « nessuna vitale quistione di principio divide le tre organizzazioni socialiste» - come scrive il Daily Citizen - e « lo strapotere e. la minaccia crescente del oapitali,smo esigono. l'eliminazione di ogni possi– bile divisione e attrito», si può asseverare con fede sicura che l'u,nità socialista inglese, realizzata oggi nelle tendenze, nelle as-pirazioni e negli spiriti, sarà domani nei fatti e dominerà più vittoriosamente l'av– venire per le fortune del proletariato inglese che ha riposto le sue più àlte speranze nel socialismo, e per il maggior bene del p-roletariato internazionale, che in quello inglese, unificato, troverà un alleato sempre più forte e p,reponderante nelle battaglie corruuni per la pace e per la civiltà umana. Il. Sicuro: è incommensurabile il benefì.cio che il pro– letariato delle nazioni più economicamente e social– mente p,rogredite può arrecare alla causa della <pace e delle civiltà, che interessa tutto il proletariato in– ternazionafe. Imm,a,ginate che le classi operaie di Ger– mania, d'Inghilterra e di Francia si sollevassero d'un tratto, nelle loro grandi maggioranze, alla concezione di arrestare immantinen1i la corsa pazza agli arma– menti e alle guerre, e si trovassero pronte a una generale mobilit::izione delle loro organiz1,azioni, si– multaneamente, di qua e di là dal Reno, di qua e di là della Manica, per imporre il basta decisivo! Il vantaggio che ne deriverebbe sarebbe comune a tutti i paesi, e più sensibile anzi nei ,paesi più poveri. Ma questo che noi abbozziamo nel pensiero è forse così lontano ancora dalla realtà che possa conside~ rarsi come un sogno? Solo chi non segue, o non dà loro il gius.to valore, le manifestazioni che si vengono svolgendo più frequenti e più significative nel campo dell'Internazionale socialista, e le riperc,u,ssioni degli aggravi militari nelle classi operaie di ogni paese, può pensarlo. Già lo sciopero generale come arma di combattimento contro gli eccessi finanziari impe– riali,sti e guerrafondai del militarismo è agitato da tempo anche neglì ambienti meno rivoluzionari, co– me in Inghilterra, e sarà riproposto al Congresso in– ternazionale socfalista, che nel pro,ssimo agosto avrà luogo. a Vienna. E, a un tempo, non c'è occasione che sia tralasciata dai Partiti socialisti di ogni paese, pur di a!Termare il reciso e irreduttibile antagonismo del proletariato agli armamenti e. alla guerra; nei par– lamenti e nelle piazze, nei comizi e nei congressi nazionali, C"Omenei comizi e nei congressi interna– zionali. Su queste colonne Yerremo. documentando la su– perba marcia qel proletariato socialista internazio– nale, solidale in questa tenace, instancabile, indo– mabile guerra alla guerra, che è uno degli atti e degli aspetti più profondi e più rirnluzionari della sua po-li•tica. Uno di questi atti salienti si è compiuto, pu.re a Londra, negli scorsi giorni. D'accordo col Bureau internazionale socialista, i socialisti inglesi e le gran– di organizzazioni operaie avevano indetto un grande 111ecli11g internazionale contro il militarismo. Sotto la presidenza di Keir Hardie, uno dei leaders inglesi ibliofeca Gino Bianco più ascoltali e app,rezzati, il belga Vanclervelde, il Ledesco M.olkenbuhr, Anatole France e Jaurès e altri oratori, alTermarono la solidarietà mondiale del prole– tariato, e la sua decisa volontà cli opporsi con Iuli i i mezzi alla invadenza e al pericolo militarista. Che questa volontà si riveli ogni giorno più chiara e più for·te è dimostrato da innumere\'Oli esempi: ultimo dei quali, cli un valore così grande che la stampa borghese ha voluto art.atamenle ignorarlo e farlo– ignorare, la sollevnzione dei contadini e artiginni della Bulgaria, i quali hanno mandato alla Camera varie cliecine cli deputali socialisti, in risposta alla politica della guerra e della conq,uisto, che ha dissan– guato ed esaurito la Bulgaria. E poi il militarismo - come fu un:rnimemenle rico– nosciuto dai rappresentanti dei diversi Stati nel co– mizio di Londra - non è tanto il mezzo, per i go– verni, cli respingere gli attacchi ipotetici di nazi~ni nemiche, cruanto un'arma contro la classe operaia. « I governi hanno bisogno dell'esercito - così Van– clervelde - per mantener!! i pi'oletari nell'obbedienza. Ne hanno bisogno altresì per il colonialismo e l'im– perialismo». Ma i p.roletari delle maggiori nazioni, dagli atteggiamenti delle quali dipende in gran parte la guerra o la pace in F;uropa, sono risoluti a clarc– bnttaglia ai governi e alla borghesia precisamente su questo campo. La regola dell'azione prossima dei so– cialisti e dei proletari dei tre grandi paesi nordici, è· in questa frase di Mirabeau, la quale a cento e piìr anni di distanza conserva tutta la sua verità: « Il giorno in c,ui ia Francio, la Germania e l'Inghilterra saranno unile, il mondo avrà conosciuto la p,iù bene– fica rivoluzione pacifica >L Ma cento anni or sono if protagonista e l'eroe di questa rivoluzione non era ancora nato. Ora invece - grazie al proletariato so– cialista_:_ l'ideale cli Mirabeau è la storia cli domani. GIOVANNI MERLONI. BIBLIOTECA DI PROPAGANDA della Critica· Sociale OPUSCOLI A CENT. 5. • Gruppn socialista parlcamentare: fiiìullaYoro delle donne e del mino– renni; Dlae,rno di Ìegge e Relazione; aggiuotovl il Disegno di Jegge· tninie~eriale (Carcano). • NorlmgM A.: Come 11 fa a guadagnare di plà (Pensieri di lavoratori), • Pltcha"o,o G.: La tattica rholuzlonarta; forza e 1'iolenr.a. • Tnùttnl ] •. . • f doTerl df!l •nld&tA'I. - I trntt.l ,tf'I d.-narn. • Tm·aU Filippo: Contro la guerra e contro Il Mlnl.tero. • Ztb01·di G.: Frn "destri " o • slnlotri "; Le rag!onl ldenll delln lotta: con 1ntroduzlone di F. Turati. OPUSCOLI A CENT. 10. • Badaloni • B,~,,.,,.1: La lotta di classe • la IOR,:edel domicilio c,,.uo • Bonomi lvanoe: La crisi del moTlmento 80clalld.a. • ca,·ozzl p,·of, dott. L.: L'assicurazione obbligatoria per la malattia, la ,·ronlcltà e la vcccblala. • Krapotli<lne P.: A I giovani. • Kuiiscio/1' dott • .Ant1a: Proletariato femminile e Partito socialista, Relazione al Congresso socialista 1910. • R~clw E. : I prodotti CleHa terra. sezione socialista Milanese: I socialisti al Comune, con proemio d ~ F. T"rati. • 7\orotl Filippo: La modena lotta di cl-• (2.• edlz. ). • Lo .•te•so: Il dovere della reolotenH (4A edlz.) • Lo atuso: La fine dt1lle e t.endear.e •· • Lo .,, .. o: La vertigine degli armamenti e le riforme sociali (discorso alla Camera. giugno 1909). • Lo stesso: li coro-vherl alla Camera, (discorso 2 febbraio 1911}. Lo ste,so: Le nuove Imposte sul sangue: l'ultima legge sul reclu– tamento militare (Discorso alla Camera 30 maggio 1915, con Pre– messa del Lavo,-ato,·e friulano). OPUSCOLI A CBNT. 115. Gablat. .A.: I conflitti di Romagna, le Cooperathe e Il Socialismo. • Commore n-ttc.rn ti. : La lotta di eluse IA l!Ucllta. • Mw,;aldi G. e Nanara C.: 11 rlordl■ame■to della mutualità e delle peaaloal per lanlldltà e veccblala In SamplerilareaL • Partito (Il) del lavorawrl ltallaal; Rapporto al eougre110 lu,eroulo– aale di Zurigo 0898). Per la Scala, contro I palcllettistl e per l'edacadone artlstlu del popolo.

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