Critica Sociale - XXIII - n. 17 - 1-15 settembre 1913

CRITICA SOCIALE 271 gislu.ttwa, che riunimmo sotto questo solo titolo: Oont1•0 la ftnan?ta di guen•a (cent. 15). In . appendice al primo opuscolo abbiamo agg-iunta La piattaforma elettorale dei socialisti (veggasi più oltre); e, in appendice al secondo, alcuni ri, lievi statistici sulle due votazioni nominali provo– cate dai socialisti nelle ultime due tornate della legislatura, sempre sulla famosa legge dei cre.cl.iti ad libitum del Governo per le spese dell'occupa– zione, rilievi che riproduciamo qui sotto, potendo · presentare, crediamo, qualche interesse, special– mente in questo momento preelettorale. Analisi di due appelli nominali. Vogliamo fare - poichè sono qui quattro paginette bianche da imbrattare - un po' di statistica di queste due ultime votazioni nominali, fra le, più importanti, con le quali si chiuse la legislatura? E verosimile che tutti vi avranno dimostrato il massimo zelo - come fanno persino gli studenti i più .scapati, alla vigili11. degli esami, per timore di una bocciatura; servirà quindi da campione. Anzi, per fare miglior figura, conglobiamo in uno i due appelli del 13 e del 14 giu– gno (sospensiva Treves e proposta di rigetto Turati), c·he politicamente si equivalgono. La nostra minoranza, dà 20 e 21 voti, salirà così a 26, perchè i 14 socialisti . di sinistra, che votarono il sabato (Beltrami, Bocconi,. Ca::npanozzi, Giulietti, E. Mancini, Marangoni, Merlani, Montem·artini, Pe~cetti, Rondani, Samoggia, Sciorati, Trave~, Turati) diventano 15 (su 26) coll'ag~iunta di Ferri Giacomo che votò il solo venerdì; i 4 socialisti di destra (Badaloni, Bissolati, Cabrini, Trapanese) diven - tano 5 per lo Htesso motivo, coll'aggiunta di Canapa: e ai 3 repubblicani (Baldi, Mirabelli 1 Pansini) se ne aggiungono del pari altri 3 (Cappa, Cniesa Eugenio e Comandini) e diventano 6 (su 21). Ma la ·maggiornnza, a sua volta, sale così, dai 283 e 273 voti dei due ap– pelli, a 315 voti cumulativamente. Poco tuttavia ci guadagna l'Estrema Sinistra. Del suo centinaio abbondante di deputati, è evaporata una buona metà. Di 26 socialisti di sinistra, 11 mancano: di 13 destri, ne mancano .... soltanto 8. Di 21 repubbli– cani (non tutti ufficialmente nel Gruppo) 6 votano con la minoranza, 3 per la Libia e pel regio Governo - risultato utile 3 - e di 12 non si trova traccia. Certo, stanno a congiurai·e per la'Repubblica. - I radicali, che . sarebbero una cinquantina, votano all'incirca in 22 (l'incirca è inevitabile, nel definire il. Gruppo radicale). Vero che l'assenza apparente non sempre è reale; pa• recchi, ad esempio (nessun socialista di sinistra, per buona ventura!), sono assenti dalla Libia palese,· ma presenti, ne11a stessa seduta, a. scrutinio segreto, pel bacino di Montecatini e per la stazzatura delle navi. E, nei voti radicali, sono 5 di membri del Governo. In genere i voti dei deputati Ministri e Sottomini•– stri (21) non dicono gran che: sono voti obbligati, e tutti presenti sempre; per dovere d'ufficio. Se ne sba– razziamo il conto, la somma totale dei votanti (nei due appelli riuniti) scende da 342 a 321, e la ·maggio– ranza da 315 a 294. Vogliamo vedere come i voti, che dunque chiameremo liberi, vengono - o non vengono - e con quale colore, dalle varie re~ioni? (1). · Della LOMBARDIA, che conta 64 collegi, votano contro la Libia e contro il Ministero in 5: 4 socialisti sinistri e un repubblicano; votano in favore 32 depu– tati; altri 23 non votano affatto. - Anche del PIE– MONTE (collegi 56) votano contro in 5, tutti socialisti sinistri; 33 deputati votano in favore; non votano 12. . (1) Le tenui dllferenze ohe si noteranno fra le somme del voti, dati e non dati, e quella del Collegi si debbonoan•esoluslonedal computo del deputati membri del Governo (4 di Lombardia, 5 del Piemonte, I del veneto, 2 dell'Emilia, I di Toscana, 1 dell'Abruzzo, 5 rra Napoletanoe Calabrle e 2 di Sicilia)e pel resto dalle vacanze di alcuni Collegi.- Nonscomputiamo I soliti In congedo(una tren– tina), o Dgurantlammalati (I S), o assenti per ragioni di ufficio (2); le richieste di congedoper motivi di famiglia o di salute sono quasi sempre una mera rormautà, ohe serve ad agevolare la tormazlone del numero legale. Del socialisti, ad es., erano ammlllattrealmente Casallnl e Grazladel; del repubblicani,Gattorno; di alIre parti, Car– mine, Gulcolardlnle cinque o sei altri. llorgarl, llenchèrosse .... al– l'altro mondo,non Dgnrava neppure In congedo. - LIGURIA (17 collegi): un solo contrario, socialista. di destra; 10 in favore; non votanti 6. - VENETO (50 collegi): contro, un socialista destro; in favore, 28; non votanti, 19. - E così i'ALTA I'rALIA, con 187 col– legi, dà 12 voti contrari, 103 favorevoli, non votRnti n0. ~a famosa zona rossa, EMILIA e ROMAGNA, ha 39 collegi. Votano contro 5 deputati, dei quali 3 socia– listi sinistri, 2 repubblicani; 12 votano in favore; 17 non si fanno vedere. - TOSCANA (collegi 39): contro 2, un repubblicano e un socialista si:uistro; 24 in favore; uon votanti 11. - UMBRIA (collegi 10): vota contro un socialista di destra; 7 voti in favore; non votanti 2. - MARCHE (collegi 17): contro 2, socialisti sinistri; in favore 9; non votano 6. - LAZIO (15 collegi): contro 2, socialisti entrambi, un sinistro e un destro; 10 in fa– vore; non votanti 3. - ITALIA CENTRALE (120 col~ legi): contro 12; in favore 62; non votanti 40. ABRUZZO (18 collegi): contro, nessuno; in favore, 14; non votano 3. - NAPOLETANO e CALABRIE (ll 9 col– legi): contro 2, repubblicani; 81 in favore; 26 non vo– tanti. - SICILIA (52 collegi): contro, nessuno; in fa. vore, 25; non votanti, 23. - SARDEGNA (12 collegi): contro, ne~suno; in. favore. 9; non votano, 3. - ITALIA MERIDIONALE (collegi 201): contro, 2; in favore, 129; non votanti, 55. Totale: ITALIA (collegi 508): contro, 26; in fa– vore, 294; nou votanti, 155. Ecco, la sinopsi, sempre esclusi i voti dei deputati membri del Ministero,· e quelli - che non ci possono essere - dei collegi vacanti : Num. REGIONI del Collegi Lombardia 64 Piemonte. 56 Liguria 17 Véneto. 56 --- Alta Italia 187 --- Emilia e Romagna 39 Toscana 39 Umbria 10 Marche 17 Lazio . .. 15 --- Italia centrale 120 --- Abruzzo 18 Napolet. e Calabria 119 Sicilia 52 Sardegna. 12 --- Italia me1·id. e Isole 201 Italia 508 Voti Totale con- favore- votanti trarti voli -- --- --- 5 32 37 5 33 38 1 10 11 1 28 29 -- -- --- 12 103 115 -- --- --- 5 12 17 2 24 26 J. 7 8 2 9 11 2 10 12 -- ~-- -- 12 62 74 -- --- --- - 14 14 2 81 83 - 25 25 - 9 9 -- --- --- 2 129 I 131 26 294 320 Non votanti --- 23 12 6 19 -- 60 = 17 11 2 6 3 --- 40 --- 3 26 23 3 --- 55 155 rotal e com- ples- slvo -- 60 50 17 48 17 5 ! o 5 4 3 37 1 17 1 11 17 10 9 48 9 1~ 18 6 4T o L'Italia mei'idionale, che passa per la meno evoluta politicamente, ci dà la massima presenza: 131 su 186; circa i '/,; Napoletano e Calabria, anzi, 83 su 109, più dei •J.; la 8ardegna, 9 su 12; i ¼- - L'Alta Italia (115 su 175) e la Media (74 su 114) votano con circa i ~,.; ma il Piemonte (38 su 50) con più dei '/, ; Lombardia (37 su 60) e Veneto (29 su il8) coi '/ 5 appena. Sempre, tuttavia, con più della metà. Soltanto Emilia e Ro– magna non raggiungono il numero legale: 17 su 34, appena l'esatta metà. E lì, tutti danno, ci è l'educa– zione politica più intensa, la lotta dei veri partiti più viva. Inoltre, i partiti di conquista e di rinnovazione, quelli che avrebbero più da battagliare, sono i più latitanti. L'Estrema, abbiamo visto, schiera in campo a malapena la metà de' suoi prodi. Gli altri, i conservatori, seb– bene tanto più numerosi, rispondono all'appello su per giù coi ¼- Fanno, insomma, il loro dovere. Noi li svergogniamo e sbaragliamo chiamandoli ascari, gregge, venduti. Chi non è presente a votazioni d.i questa importanza, figurarsi come poi suda nel vero lavoro - quello che

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