Critica Sociale - Anno XXIII - n. 1 - 1 gennaio 1913

CRITICA SOCIALE 15 Il carattere di classe delle organizzazioni libere in confr0nto di quelle oattolkhe appare manif.esto. In -complesso, l'impressione che si riceve dalla sta– tistLoa ufficiale,' che va presa però con molto beneficio d'inventario, è che l'organizzazione italiana di resi– stenza traversa un periodo di stasi, se non di re– gresso; che -essa è ancora prevalentemente locale, po– v•era di mezzi e di funzioni; che ha una forza reale in– feriore alla sua stessa forza numerica.· L'aspro •e pro– fondo dissidio di forme e di metodi tra sindacalisti rivoluzionari e riformisti, che è dissiélio di sostanza, _concol're a ritardarne il consolidamento e il progresso. •"'• L'Enciclica sulle organizzazioni cristiane. - Le or– ganizzazioni cattoliche, che furono ogg·etto di un par– -ti-colare studio dell'Uftìcio del lavoro (1), hanno, come si è visto, searsa importanza. Su 64.891 organizz9.ti nell'industria, 42.279 ·si trovano in Lombardia e 89 46 nel Veneto; su 46.425 nell'agricoltura, 17.867 sono in Lombardia e 9634 nel Veneto. L'org,anizzazione catto– lica è, in• .gran parte, localizzata in quelle due re– gioni. Il carattere confessionale di queste organizzazioni risult;i. dai Joxo statuti·; ma l'Encielica del ·24 sett~m– bre, diretta al v-escovo di Breslavia, sul conflitto tra organizzazioni cristiane-interconfessiona_li e Gonfessio– nali tedesche ne caratteriz:,,a chiaramente la natura e gli scopi. L'Enciclica - riprodotta integralmente nel Correspondenzbl,att, 30 novembre, de,JJa Confederazio– ne del lavoro tedesca, che l'aveva riassunta e commen– tata nel numero del 16 novembre - approva incon– dizionatamente e reclama l'aiuto del clero per J.e Se– zioni pro.fessionali dichiaratamente cattoliche promos– se dalla corrente intransigente di Berlino, mentre tollera, fino a nuovo ordine, e a -patto che sottopon– gano ogni loro· azione al giudizio d-ella Chiesa, le organizzazioni -cristiane interconfessionali (cattolico– evangeJì,che), _affidandone ai vescovi il controllo e. ri– servando al Papa la decisione su tutte le ev-entuali «difficoltà». Nel Congresso straordinario di Essen (26 ottobre) -delle organizzazioni cristiane, queste (ri– ferisce la Saziale Praxis, 5 dicembre) cer,carono di pa– rare il gran colpo, sopratutto nell'impressione delle masse operaie, riaffermando l'autonomia del movi– mento operaio cristiano e vantando le proprie bene– mer-em,e politiche nello Stato eome strumenti diretti a impedire il mqnopolio socialista del movimento sin– dacale. Il presidente chiuse il Congresso affermando che « chi danneggia il movimento cristiano, promuove il socialismo e la irreligione»! . Nessun -commento poteva meglio .illustrare il senso dell'EncicHca, dimostrando come la diffidente tolle– ranza del Papato verso le organizzazioni operaie in– terconfessionali, si deve all'esser -esse strumenti del capitalismo -contro l'organizzazione operaia di -classe e il movimento socialista. L'organi~zazione operaia in Inghilterra. - A raf– fronto dei dati sul nostro movimento operaio. eccone alcuni sul tradunionismo britanno. Alla fine del 1911, le 1168 Trade Unions -contavano, secondo la Board of Trade Labo11r Gazette dell'agosto, 3.010.346 soei, di cui 272.858 donne. Esistevano inoltre 100 Federazioni con 3,8 milioni di soci (molti fra essi appartengono a più Federazioni); la sola Federazione dei minatori -contava soci 588.000, quella dei meceanici 401.472, quel– la dei trasporti 200.185. Le Unio-ni locali di Sindaeati erano 247 •con 1.176.551 soei. Degli organizzati, 747.189 erano minatori, 435.389 tessitori, 414.083 metallurgici, 245.359 marinai e lavoratori dei porti, 227.306 operai non qualificati, 185.379 ferrovieri, 173.036 e~ili, 84.089 tramvieri, 77.161 tipografi e ,affini, 74.670 addetti al– l'industria del vestiario, ecc. Delle 1'168organizzazioni esistenti alla fine del 1911, le· cento principali contavanQ da sole soci 1.816.506. ç)ueste 100 Unioni ebbero, -nel 1911, secondo J,a stessa Gazzetta, del dicembre, una entrata complessiva di 731J. milioni di franehi, una spesa di 62 1 /. milioni e possedevano a fine d'anno un patrimonio di 139 mi- (I) VFFICJO DEL LAVORO: Le orga11izzazlo11I ope.-ale cattol-ic/>e '" Italia. - Roma, 1911. ]ioni di franchi. L'entrata media per socio ·nel 1911 1 'fu di fr. 40,4; la spesa media di fr. 34,3; il patrimo– nio medio per socio era di fr. 76,6! Nel decennio 1902- 1911, la spesa di queste 100 Unioni principali raggiun– se l'enorme somma di 573,7 milioni di franchi e preci– samente: 61,4 milioni (10,7 %) in sussidi di· sciopero; 153,5 milioni (26,8 %) in sussidi di disoccupazione; 238,6 milioni (41,6 %) in sussidi di malattia, infortuni, vecchiaia, funerali, ecc.; 120,2 milioni (20,9 %) nel– l'amministrazione e in ,altre spese. Queste somme - favolose in paragone a quelle delle nostre organizz,azioni - provano lo spirito di sacrifi– eio del proletariato inglese organizzato, che costitui– sce, ora, il nerbo del movimento politico operaio rap– presentato dal Partito del Lavoro, -e•che, &otto la spinta ognor più ,energica dello spirito socialista, abbandona sempre più il suo antico -e caratteristico sezion,alismo corporativista, riorganizzandosi su brisi sempre più larghe, e trasformandosi sempre meglio, da movimento di gruppi e di categorie, in vero movimento cli classe. X. !J· I premi dell'Avanti I , Ci. si chiede se i pi;en~f pro,messi, ..agli abbonati clal– l' Avanti! - l'orologio agti abbonati annui, con l'aggiunta di sole L. 2,50; it rasoio, conti·o sole L. 1,25, ai semestrali; la penna stilografica, ai l'rimestrali, per soli cent. 50 - siano concessi, alle stesse condizioni di eccezionale favoi·e, a colui·o che prendono t'abbona– mento cumulativo alt' ,11,anti ! e atta Orit-ica Sociale. Senza alcun dubbi['. E la richiesta pitò farsene in– diffei·entemente, inviando l'importo i·elativo, sia a.oli Uffici dell'Avm1ti! (San Damiano, 16), sia a quelli della nostra Rivista (Portici Galleria, 23). · BIBLIOTECADI PROP .A.GANDA della Critica Sociale OPUSCOLI A CENT. 5. • Gruppo socialista parlamentat'e: Sul· la Toro delle donne e del mino• renni; Disegno di legge e Relazione; aggiuntovi il Disegno di legge ministeriale (Carcano). • Norltnghi À..: Come si fa a guadagnare di più (Peiisleri di lavoratori). • Plechanow G.: La .tattica rholuzlonarla; forza e violenza. · • Tnl•lnl L .• T doveri del •nldatn. - T frutti ~•• denaro. • Tu,·atl Filippo: Contro la guerra e contro Il Ministero. OPUSCOLI A CENT. 10. • Badaloni • Be,·eninl: La lotta di classe e la legge del domicilio coatto. " Bonomi Ivanoe: La crisi del modmento socialista. .• Carozzt p,•of. dott. L.: L'assicurazione obbligatoria per la malattia, la r.ronieità e la vecchiaia. • Krapot/clne P. : Al glonni. • KuU.sciotr dott. Anna: Proletariato femminile e Partito socialista; Relazione al Congresso socialista 1910. • Jùclus E. : l prodotti della terra. Se:uone socialista Milanese: I socialisti al Comune, con proemio di F. Turati. · • Turali Filippp: La moderna lotta di classe (2.• ediz.). • Lo •leBBO.' Il dovere della resistenza (4• ediz:) • Lo stuao: La ftne delle « tenden,:e •· . • Lo stesso: La vertigine degli armamenti e le riforme sociali (discorso alla Oame1'a, giugno 1909). • Lo stesso: li caro-vherl alla CaJ!1era (discorso 2 febbraio 1911). OPUSCOLI A CENT. 15. Cabiati A.: l conflitti di Romagna, le Cooperath'e e Il Soelallsmo. • Cammarer<-ScNrlt S.: La lotta di classe In tllcllla. • Murlalàl G. e Massara C.: li riordinamento della mutualità e delle pensioni per Invalidità e vecchiaia In Samplerdarena. "' Partito (li) del lavoratori Italiani; Rapporto al Congres,o Internazio– nale di Zudgo (1898). Per la Scala, contro i palchettisti e per l'educazione &rtlst.lca ,lei popolo. • Programma (Il) agricolo del partito operalo francese. • Ren4m scriptor: La questione di Napoli {Come ai agomtaerebbero le camorre). • Safolmini prof. G.: Il Congreaao di Firenze e gli amici della scuola. • (Per l'or~anizzazione defit'li insegnanti). • Schiavi Alessa11d1·0: D11ll'Erltroa alla Libia; Gli Insegnamenti di trent'anni di colonizzazione ltalo•afrloana nel Mar Rosso. • Turati Filippo: L'adone politica del Partito socialista : i criteri ge– nerali; Relazione al Congresso socialista 1910. OPUSCOLI A CENT. BO. a Band,ni p,·of. Gino : Il voto obbligatorio. • Lo stesso: Per la riforma elottorale: Il pericolo imminente (Difetti e pericoli dello scrutinio di lista senza rappresentanza propor• zlonnle), • Bon-0n1i lvanoe: Per la riforma del tributi.

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