Critica Sociale - Anno XXII - n. 8 - 16 aprile 1912

Critica So ~ ciale , 'RIVIST.1/ QUINJJICIN.1/LE JJEL SOCl.1/LISMO Nel Regno: -Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - Semestre L. 5,50. DIREZIONE: Milano - Portici GalleriaV. E., 23 - AMMINISTRAZIONE: Via S. Damiano, !6 - Milano Anno XXII - N .. 8 Il Non si vende a nume1·i sevm·ati Il Milano, 1s· aprile 1912 ·· SOMMARIO P o I i tic a ed Attua I i tà. Pro o contro U Co11g,-esso (L.\ CRITfCA. SOCIA.LE) . Dall'Eritrea alla Libia: Gi'lnseg11amentl àl t,-e11t'a11nlàl ,olonlzza– z,ous 4tal0-afrlcana sui Mar Rosso: IV. Il mov,mento comme,·• eia/e; .J. t,-1.1r,e1·so I b,lanc• dtfl<>Stato; V (fine' 2'Lt•a11do le somme (Dott. A LEBBANDRO SClllA. VI). Studi economici e· soclologicl. lllfdrlio alla '{llosofla àl Ma,·x (Prof. RODOLFO MONDOLFO). 11 j)oulblle embrione a, 1111agrande cotfq111sta; n proposito delle " rappresentanze di categoria " del ferrovieri:· Vili. Le ,·app,-e– UNtan',,e di catego.-la neW .J.,111111,,,1,strazlone fe1·1·ov1a,·1a; ciò che sono• ciò che àov,·ebbe~o esse,-e; IX. Concll,àendo (GINO DAOLIONI). Bqulllo '" cnmpana (FILIPPO TURATI). . • JltuatJ,•la • bracciantato ,,. Romagna: vr. ·I mezzi àl mlg!lo1·1mie11to e tJ, ema11c,pnzio11e àel b,-acclantl (continuazione) ; La a1socwpa– zlo11e ael braccianti e I lavo,·I pubblici (Prof. AllTONIO ORA.ZIADEI). Filosofia, Letteratura e Fatti sociali. L'anima e l'evol11zlo11estconclo Ber.gson (Avv. ETTORE MA.ROHIOLI). In Biblioftc" (IL BIBLIOTECA.RIO). Per la co1t11ra soolalisla: Marx, Engels, Lassaue In Italiano (',.J. fRO O.CONTRO IL CONGRESSO -Ora dicono: che è questa fregola di ammannirci il Congresso farcito, Ii Congresso enciclopedia, il Congressone? -- Una vera cantonata! - brontolano i più benevoli, fra essi Modigliani, che ci dà su la voce nell'Avanti! (l'Azione ex-socialista scopre, viceversa, ch'egli cospira con noi: ah! la furbizie dei furbi!). E i men benevoli gridano al trucco, all'insidia, alla fellonia. - Cosi il Congresso si ritarda, si annebbiano le impressioni, svampano gli ardori, forse sarà pace col Turco.... E la grossa questione è som– mersa nell'accademia dei temi complicati, che con– fondono le ide~ e stemprano le risolutezze. Si fa, insomma, il gioco dei <(destri». · - Che è anche, poi, il loro proprio gioco - rfo.calza il rivoluzionario purissimo, l'intransigente senza macchia. - Poichè, in fondo - sinistri fin che volete, per la guerra, per Tripoli, pel recidi– va.I.o Quirinale,. per gli eccessi di zelo e l' opportu– nità del quarto d'ora - ma son sempre marci ri– formisti (verissimo!) e vogliono serbarsi gli aditi dischiusi per tornare, placato il vento, alle lor vecchie abominazioni. . . ·_ Noi abbiamo -· così riassume, nel settimanale socialista di Lugano, vibratamente, Giuseppe De Falco - una nostra pregiudiziale:. fuori i «destri»! i fornicatori alla lanterna! Poi: giù dal potere i riformisti che hanno .generati i « destri» e condotto il Partito a questo sfacelo. Dopo ,- ma sollanto dopo - ragioneremo magari.... di pensioni ope– raie! Intanto, via subito l'ultimo argomento impaccioso. Se si pone il problema della successione, la << que– stione ministeriale » dentro il Partito, i .camerati rivoluzionarii respirino. Hanno il numero, la forza, la· volontà sopratutto - che a Moden.a è loro man– cata - d'impugnare le redini? Non noi ci por– r~mo a traverso. Ajutarli, no! Non pasticci con lo~o. M~ ~eaHchc con altri. Come a Modena, ma più rec.1s1 che a Mo.dena (gi~cché q~1ell' or~ine ?e.I giorno, così uni: voco, fu ·poi stroppiato dai cav1lh), sgretoleremo gh equivoci, gelosi d'esser soli, noi, quali .fummo, siamo, saremo. Sorridono? Suvvia, vedranno .. Perchè del voto numerico ci i'mporla una sverza. Maggioranza o minorariza - in quest'ora - _pro– prio non significa. E, se il vento è per l'intransi– genza petrificata, se questa può e vuole passar.e; .passi, passi, in nostra malora! Il disco. segnera: « via libera». Non un sassolino, per nostra mano, sui binarii. Badino essi, piuttosto, non m?nchi il carbone alla rriacchina, o il polso al manovratore. Tanto, che cosa,. ogBimai, comprometterebbero? Alleanze, collaborazioni, riforme? .Per tutta questa mercanzia il Partito sarà disoccupato per un pez– zetto. E; dunque il loro minuto. Avanti, se ha.n fiato! * ** Si ritarda il Congresso? - L'ignoriamo profon– damente. Modigliani Io pretende. L'ex-Azione so– cialista giura che in noi è il furore di affrettarlo. A ogni Congresso, ciel resto, la vera preparazione è dell'ultimo mese. Se a giugno, sarà in maggio; se a ottobre, in settembre. Il disagio _attuai(} lo sentiamo anche noi, tanto -che ci appartammQ dal Gruppo e, quasi, dalla Camera. Quanto prima, dun– que, tanto meglio. Noi, insomma, votiamo pel giu– gno. Di fronte alla grande, alla nuo.\fabattaglia elet– torale - alla nuova nnione ignorala chB halza nei quadri - non sarà mai troppo presto per prendere posizione, per issare le bandiere, per regolare la bussola. Ma, se ritardo si avrà, sarà per tutt'altri motivi, che non perchè da noi si domandi un Con– gresso sul serio. Nè miriamo al salvataggio di alcuno - neanche di noi stessi. Coi «destri» siamo in corruccia,. più di chicchessia. E si comprende. Il torto l'han fallo al riformismo. Lo st.rappo personale dei clistàcchi già lo scontammo. Se non ci invasa ossessione di anatemi, non è dunque indulgenza; nè è caval– leria. Ci potremmo drappeggiare nel i:ibrezzo·'del fratricidio .... No, no; è ragione di sistema. Neppure dei sindacalisti invocammo l'ostracismo manu militari. L'ostracismo è debolezza. confessa. Il partilo abbia un suo -carattere : questo è che dè– cide. L'eresia è fuori? Non si espelle, È dentro? Si_ _ esp.e\l~ _a_ncor. ~en_o. Le si regal_a un'aureola .. R1l1rere[e cnìque, d1ec1tessere. E poi? Avrete cac– cialo i sinceri, quei che valgono per sè - i soli

RkJQdWJsaXNoZXIy