Critica Sociale - Anno XXII - n. 3 - 1 febbraio 1912

' I CRITICA SOCIALE 39 - ba~t.ata una soluzione aella crisi non impersonata nell'« ~vversario » della Germania, perchè la crisi medesima, b_alzat.a fuori dal terreno dello stesso accordo_fpnco-~e_de~c~, non abbia i:tp,or.taR a IJal– la nessun vecchio sedimento dellé. forb1da aìitJìca. · • Considerato da questo punto di vista - da que– sto 11oìtanto, perchè molto sarebbe dà dire sul ri– v~rniciato ." m~linismo ,, che è tor'na_to,·pèr vie t'.·averse e ~nsospettate, al so~mo q.e~lavjt~ po~i~ ti_ca _fr::incese_, a braccetto coi detqh dei ·partiti , <1_1 Srnis~ra, rnerte .e pesante magg10ranza nume– rica - 11nuovo Governo di Francia è senza dub– bio un elemento di·,« apaisement » internazionale e di equilibrio. PurP la design'll'.lione di :M:illerand al dicastero della Guerrà sembra compensare la ,-r-n,!'fvatPt presenza cli Delcassé al Ministero della .Marina'. Certo, Millei-a:nd n'on norterà nel suo no– viss.imo ufficio le idee dell' Armée nouvelle di J aurès, c~e. pure. trovere~bero credito, presso qualch~ m:&1tare d1 professione; ma è fol"Se an– cora pr~ lonfano, ~àl, r~c_arvi. q dal_l'a'.ttingervi qu~lle d1_Delcasse, 1l cm mfernale :piano maroc– chrno, gmnto a maturazione, h~ messo sottòso– :P:a tutta_ l'Eu:9pa,, la quale attendé ancota tre– P:da ~ 1mpaz~e:rrJ:.~ Ht fine dell'ultimo cqrolla– :PP q.1 quel 121ano, che . è l!l- g~ezya· it~lo-tu:rca ner TT- possesso q.ella Tnpol1tama: e della- C1re– n§-ica. Comunque, l'impressio:o,e; cpe i francesi vollero suscitare, componendo . in, mezza gior– nata i~« grande Ministero», è ora l'impressione di tutfo 1] mondo: volere la Francia mantene're i migliori ra-pporti con la Germania, ed essere 'un elemento d'i pace in Europa. · A dare un soprassalto cli preoccupazioni e cli timori all::i. opini one pubbli ca europea non ci vo- 1eva· che l'irliohr besti: i.Hà clelia politica e della cliulomazia italiana, dive nuta oramaii oggetto cli -ricli<'?loe· di_scredito, coi p·recedenti e cogli inci-• denti che s1 connettono all'arresto dei medici turchi sul A! anouba, nei .au'.ali nassano. via .via ci~emfttogra:ficamente, le fìlms cl:iuna polizia or: f Pmhar.,,'hi::tn~. che confondé i meçlici coi guer– rwri; di ·un' a:µ1basciatore, che tratta degli acoordi oòl Governo cli Francia per suo éonto e uso perso– nale; di un Governo, che i:ignora il suo ambascia– tbfr: cli professori i<t.alinni. che complimentano i medici turchi per il brillante esame sostenuto· ,l~ cnll{)qÙii interminabili e· senza costrutto tr~ ~inistri e Ambasciatori; e di tqttci il mÒndo, che rl!de convulsamente alle spalle dei trao-ici comme– dianti che hanno inscenato I-o spettacolo .... * * * Un altro fattore cli pace: lP- elezioni germani– chP. Ll'I:i:rr,wdiosa vittoria dei soci~listi tedeschi :µ,elle elel'iionlÌ, or ora· chiuse, parii' clebba :final– mente inizi;ue l'èra democratica iµ Germanià. II feud~lisi;no politico e la sqvrap .ità cli d i,ritto divino hanno ricevuto un fierissimo col.no. L'insolenza cattolica, tiranna dell'Impero e tir anna delle co– scienze, si trova a faccia à faccia ool iruo ine– luttabile nemico, che l'ha schiacciata nei covi più sicuri, e proseguirà, inarrestabilmente, a fugarla da per Ol,l'nidove: e no:µ 'sappiamo a quavi santi si voterà nel domani cooì incerto. La egoistic~ !l bru– tale ferocia agraria Ri è ferita a morte con le stesse sue armi, che il gigante· nuovo (il partito socialista ha, nei diagrammi dei voti riportati dai sing-oli partiti.· la linea, cioè la statura; più alta) le ha ritorto destr:tmente e formidabilme:qtè èon– tro ..Infine, contro lo spirito di ag-g-ressionee di av- ventura, còntro l'ossessione e l'allucinazi-on~ 11;uer– resche' sistematizzate negli imperi'.ali ç,e:rvelli'qe~ dirig enti germaniéi, dei ·militaristi -professionali, p.ei oereatori di oro e di improgli coloniali, si ac- P;.; ..•_..:..:... .: ..·__ • I I '~ ,' ' •' ' 1 campazj.o :rµilioni• e miliorui di uomm1, di quelli ch 1 e/ co•l 'lavoro, col pensiero, con l'idealità, costi– tuiscono la· sbstanza e la forza vitale della nuova co:hc_ézio:r,l industriale e civile; i q~aii clini.òstr~no di col}Gepire 'la patria, µ,.o~ ~ttI:aver150g}i or.rR:i;i delle .guerre, delle' catneficrne, s1bbene att;raverso i fulgori• <lell;i, ·civil}ìt ~wana e sociale portata: ai suoi gr11di 'più: eccelsi. . · Tra tutte le considerazioni che ispira la vitto– ria, eh.e saprebbe del portento ai 11.'ostps'tess1'oc– c~,i se nop._fossi1!1o. convi.nti ~ella trtpnfale forz~ d1 proselitis:rµo rns1ta nelle idee e nel-1a propa– ganda soci'alis½, P,er me ha un valore politico preminente qùellla 'che rilevi essere il maggiore corollario di tale vittoria_,, il skp.ro notevolissimi.i gtJ,adagno che· con essa .ha fatto l a causa della paoe internazionale. In linea teorica il socialismo è, e deve essere, intuitivamente avverso alla guerra di conquista, cli avy,entura, cli aggressione, alla guerr::i. cui non. sorregge akuna giustificazione del genere o ana– loga a q-qelle çhe gli stessi codici sanzionaIJ,o ::i. cl.ìfesa,· si pà..ssi il bisticcio, della legittima· dì– f~sa dell'_inclivid~o ~~:µ$'olo(e l_a ste~sa g_'.Ìusti;ì.ca– z10ne, evidentemente, 1n una identica s1tuaz10ne 'vale per le naz~oni e pèr i popoli ; senonchè nel caso niQIStromilita, viceversa, ·a favo11edei popQlli che ,l'Italia .intende soggiogare ... ): e però il so– cialismo germanico, che è il più r icoo d,i dottri– na, ha orientato costant,eIXl. ent.ei lavoratori ane idealità d,ella pace internar,;io.nale. Non bast~ ri– levai-e le oonve.rgenz~ cli interessi borghesi e di inte'ressi proletari nel bisogno della conquista cli , nuovi mèrcati di consumo, capaoi di assorbire via via la crescente espansione delle energie -pro– duttive dell'industria, per concluderne che, aun– que, ~nc~e il _proleta1?-ato può _ess,ere. inter~s§!at~ con la borghesia nelle imprese cl1vwlenza miranti a r:eàlizzafe' d'i siffatte conquiste. Questo è un ar– ci\ome:htoche la porghesia dà a prestito àl prqle: ta~iatq. Il quale fa i conti diversamente, e nei conti i nt:rbcl'nce' dei fattori morali, qhe divengo– ~o ph{ eleme:p.ti politici import~nti, i "quali ~fog~ gono 'interamente alla borghes13:, mentre sv1lµp– -pano delle idealità proletarie che dànnò alla sua istilntiva, ~vversione alla guerra un fon damento etico alt~mente_ sugg~tivo, oo~e q~~ l.lo che po~– o-ia sull'mteresse umano e sociale 1nu lato e un1- ~ersale. In altri termini, tutti gli effetti inevi– t.f\bili' delle gue~e, che si chiamano odi ~ _barr_ipré che es-se levano tra popolo e popolo, d1:ffus10ne delle ideé e 'dei sistemi di violenza 'dall'esternò all'Ìnterrio, rinnovata virulenza di ist,inti e for– me rappresentanti staJi inferiori di pensiero e cli civiltà 9.uando la guerra non si~ ri;;1;sc\t~ -~ distrua-gerli (e sa,rebbe pazzesco, ad esempi-o, pen– sare c:l:iela guerra ti1:polina valga a far entrare nel o-iro della civiltà moderna l'islamismo bar– baric°o delle popolazioni insorte a difenderlo, f innaliato a segnacoJo in vessillo della· lof9 -~~~~ stenza, -laddove si palesa vero perf!ltt~me!!te +-p:i>– posto) e così via: tutto ciò, dico, è orgamcam:e~t!l connaturato- allo spirito socialista, 11er ciò solo ché esso tende a liberare gli u omin,i dai n ièctesimi ,;fruttamenti materiali, morali, spiritua.li, al diso– pra e indipendentemente d~lle :p.azionalità, dalle razze, dalle religioni. ' Un movimento' così grançliosq !l solen:p_?c~q_iµ,e quello ~el 1loc~alis~o. t~~1es~o è f~t0 qu1~di_ per recare 1mpuls1 magn1:fìc1 eh penfl_iero é d1 ~dea– Mà ai prop~siti della pace eurppea e mondiale neUe I]lasse o:peraie di tutto H mo:µqo.' ·· . In linea di fatto la questione assume un rilie– vo anoora più acoentuatq. Finora i socialisti te– deschi nolt m~!,l~i:ironodi fare il loro dq-y~~e,?~i ' . '

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