Critica Sociale - Anno XIX - n. 24 - 16 dicembre 1909

ètll'J'ICA SÒCIAL€ superiore a quello del vegetante, dà un rendimento, per qualità e per quantità, superiore. E semole ci ,·ogliono e tutto lo istituzioni integratrici della scuola. Lo abbiamo ,,isto spigolando da questa inchiesta: la crl'che diminuisce la mo,·talitò. dei bambini; l'asilo in– fantile rende pili proflt.te, •o\e la frequenza dei corsi ele– mentari; le scuole sera.li e festive sono le pili idoneo per gli operai e le operaio che lavorano il giorno e chQ, flncbè sono fanciulli, non sempre possono frequen– tare la scuola diurna percbè hanno bisogno di portare a casa il salario o almeno di guadagnarsi il vitto per sè. Chè se i1wece non possono andare alla fabbrica pcrchè a11a\fabcti 1 o lavoreranno in peggio.i condizioni ir. casa, o bighelloneranno per le strade, aumentando l'accattonaggio e la piccola deliuquenza. 'l'utto il di più 1 è evidentC', cho i Comuni spenderanno in scuole e in mezzi per renderne facile e non onerosa allo famiglie !a frequenza, sarà per essi risparmiato in spern di IJcneficenza, o meglio di elemosina inutile. ll còrnpito 1 che la collettività deve assumer;ii inelut– tabilmente, va ,,ia via delineJndosi: accogliere nello proprie istituzioni il fo.ociullo appena nato, nelle ore in cui la madre operaia, eppoi la famiglia 1 uon possono attendervi, e assisterlo, allevarlo, educarlo nella crtclle, uell'asilo, nella scuola elementare e nella scuola J>ro– fessionalo, fino a quando sia in grado di entrar ne'lla faUbrica con la mano addesfrata e il cervello polito, cosi da. farne un produttore abile e ul,ile, e un cittadino capace di <lJfemlere da sè e la propria salute o la pro– pria vita. nel lavoro, e, mercè l'aswciazione, il propri() salario e la propria. dignità. E gd apo~toli di questa opera di bonificamento umano, oggi che il sacerdote si è ridotto a fare l'arruolatoro di krumiri, non possono essere che il maes'tro ed il mo– dico, due forzo mirabili sparse e sperl'e poi piì1 remoti borghi, che flisi;ensano già oggi, pur essendo cosi mal pagati, te9ori di devozione, e che possono preparare nelle giovani generazioni operaie l'attitudine mentale a comprendere lo spirito delle leggi ratte per essi, ad esi– gerne l'applicazione intera 1 a sottomettersi essi per primi allo esigenze sue per goderne i vantaggi al cento per cento. · 1•1, se le constatazioni che abbiam ratto non sono tutto liete, noa c'è da disperare: il desiderio di imparare a leggere e <11istmirsi c'è, lo si vede, nello popolazioni anche rurali j e l'interesse, a che la legge respinga gli analfaUdi dalla fabbrica, lo simtono; la con\'Nlienza di favorire quest'opera di dirozzamento, anche gli indu– striali meno miopi la intra.nedono. Ora, basterà cho gli r-:nti puliblici la secondino 1 che la stessa organizzazione operaia li stimoli in questo senso, perchè tutte le energie convergano in un'unica direttiva, e la popolazione la– voratrice italiana, che ha in più l'agilità. mentale, im– piegherà meno del mezzo secolo che ha trasrormato le bande erranti e selvagge dei contadini inglesi nello bene orrtinate, consape\•oli, istruite e agg11errite schiere dei tr.vlunionlsti odierni. .A 1,ESSANl)RO SCIIIA \'I. FERRUCCIONICCOLINI e PIETROLANINI PerlaRéi.ppresenta_nza proporziona/e Centei;imi 25 (Prc:,iso la (',-if/ca. Sociale). Ilquarto Congresso dell'Associazione operaia per l'igiene d i lavoratori edell'officina 11 quarto Congresso dell'Associazione operaia ner l'i– giene dei lavoratori e delle oftlclne si è aperto e chiuso senza rumore a Parigi nel passato aprile, e ben pochi giornali, anco operai, ue han dato notizia. Eppure qualche voto e qualche affermazione del Congresso, composto in maggioranza di scienziati o professiouisti, ha un carat– tere cosl rivoluzionario, e certe proposizioni sono tal– mente draconiane, cho è bene fai-le note ai lettori della Critica. g dai resoconti del <Joogrosso tolgo quella parte cbe mi pare avere un significato più schiettamente pratico, tralasciando le lunghe discussioni intorno ai sistemi di ass!curazione operaia: discussioni cli e meriteranno a suo tempo uno studio d'assieme Apeciale. IJoa questione trattata, cho ha un interesso pratico notevole, ò quella della salubrità dell'officina. Noi par– liamo con grande facilità dì officina, rli laUoratorio, di sala di la,•oro salubre o insalubre, ma siamo assai im– pacciati a definire in che còsa consista questa salubritft o insalubrità. Per lo più, lo legislazioni e i regolamenti si cavano rapidamente d'imbarazzo, prendendo in con– siderazione sovrn ogni cosa l'atmosfera dell'officina, o stabilendo che l'esame di questa atmosrera non riveli se non un certo tasso di anidride carl>onica. Intanto il disaccordo comincia a propo!.!ito di questo tasso. Si dovo tollerare 1'1 °/ffl di anidride,o più, o meno? Ciascun osservatore ba esposto da anni il suo ani.<.o e, sebbene tutti si aggirino, più o meno, attorno ali'! 0 / 001 l'accordo non è nè punto nò poco raggiunto. 11 H.azons, che ha riferito al Congresso sul tema, ha molto bene rilevato l'impossibilità di rinchiudere in u:i inrlice numerico il valore complesso dì salubriflì e i11s,i, lubrità. Le leggi e i regolamenti pos;;ouo desiderare ciò, ma ogni tentativo in questo senso è un assurdo. Pur tro1)JlO, in talo materia, tutto o quasi è ancora da fare. Pel momento, si dove chiedere, a tutela della salute dei lavoratori, che i regolamenti portino, a esplicaziono del termine " insalubrità. ,,, alcune determinazioni, riguar• danti la cubatura, l'umidità, certi io lici chimici, la lu– minosità, ecc. La definizioni:, non può aver valore Mso– luto e permanente, ma seguirà il progresso delle con– statazioni cbe, volta a votta, si vanno facendo. ~la il Congresso va oltre, a pro;iojito della bonifica dei vecchi shbilimeuti, e ha formulato un ordine del giorno, nel quale si dichiara essere urgente che l'Am– ministrazione sla sufficientemente armata per ottenere la scomparsa. progro'isi va dei vecchi stabilimenti, pei quali è impossibile seguire una razionale bouiflca. A tale scopo si dovrobbe tt~sare un limite massimo, al di là del quale lo stahilimcnto dovrebbe essere espropriato per ragioni di utilità puUblica, e l'e'ipropria.zione do– \'rebbe essere seguita da venditttJ sotto condizione di edificare solamente dei laboratorì soddisfacenti tutte lo condizioni di igiene. A queste considerazioni fanno sèguito alcune dichia– razioni sulla limitazione del lavoro nei locali sotter– ranei, domandando per questi locali una regolamenta– zione speciale, atta a diminuire ed n. togliere gli iucon– vonienti cbe derivano da questi locali. .. Un n.ltro punto d'intere;se generale, sul quale il Con• gresso ha portato la sua attenzione, ò quello della casa del.lavoratore. ~: curioso che il Rapporto sull'argomento porta la firma di uno dei piìt valorosi fisiologi francesi, il nernheim, e di un membro del Comitato centrale della li'edernzione francese dei La,•oralori del libro, il Jussorant. Il rapporto ò un documento di notevole va– lore, s1 dal punto di vista storico, che per le conside– razioni igieniche che vi sono fatto . .I voti, coi quali ter– mina. il Rapporto, e cho sono stati adottati dal ('(Ingresso, hanno alcuni riguaròi particolari per la Francia, ma alcune indicazioni paiono avere uu valore pratico e generale per tutti i paesi. Il Congresso ha deliberato cho una legge obblighi tutti i proprietart della città e rlel\a campagna a rifare i rivestimenti interni delle case ogni dieci anni j a rifare le scalo ili accesso degli appartamenti economici oi;ni

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