Critica Sociale - Anno XIX - n. 22 - 16 novembre 1909

344 CRITICA SOCIALE L'ordine del giorno conclusivo incoraggiava la Oiunta: " t O A nominare apposita Commissione, anche col concorso di rapprosonbrnti delle fst~tuzi?ni di assistenza della prima infanzia, por stu~1aro 11pr~– " hlema della mortalità !nfantile e dei provvedi– " menti da prendere per combatterla (Casso di ma– " ternità, vigilanza sona l'alJattamento mercena- " rio, ccc.). . . " 2° A dare intanto largo appoggio al D1spen– " sario per lattanti, sia col divulgarne la con~scen~a " presso lo famiglie che dennuciano le nasetto, sia " coll'assegnare, anche col mezzo della locale Con• " gregozione di carità, una congrua somma p_cr la " distribuzione di latte sterilizzato al1e madn po– " \·ere che non possono provvedere all'allattamento " materno. ,, . L'assessore d'igiene ci rispondeva con frasi vaghe, cd allora noi precisammo le linee generali di una azione che ci pareva importante con un'apposita Re– lazione, di cui non sarà male ri[eriro i punti snli~nti a norma di chi si vorrà porro sulla medesuna traccia: I. Allattamento mercenario. - Dalle considera– zioni da noi esposte in Consiglio appare e,,idente che il primo e più impellente provvedimento da adottare è Ja vigilanza sullo allattamento mercmario a distanza. Sono ogni anno 2000 bambini che vanno a balla fuori di casa, e di questi circa 350 muoiono nel primo anno cli età! Nell'intento di scongiurare questa calamità pubblica, abbiamo redatto un abbozzo di disposizioni ispirate dalla legge Roussel, che domandiamo siano Inserite nel locale regolamento d'igiene. Due obiezioni si possono muovere alla adozione di queste disposizioni regolamentari: a) Obiezione d'ordine legale: ha il Municipio dalla legge la facolt~ di disciplinare con proprio regolamento questa materia? ha desso la racoUà di sottoporre le a.spiranti-nutrici alla vi'31tasanitaria, di vietare la. con– segna del bambino alltt. nutrice insufficiente, di eserci– tare la vigilanza sugli Ufflcldi collocamento di balio, ecc.? Noi siamo convinti della perretta legalità di una si– mile disposizione, pcrchò l'art. 60 della legge d'Igiene e sanità pubblica, parlando dei regolamenti locali d'Igiene, stabilisce che ii coulerranno altresì le1>rescrizioni pe,· evi– tare o 1·imuovere altre cause d'insalubritli 110n accem,ate 1n questa legge"' Ora nessuna forse delle cau'3e d'insa– lubrità alla. cui rimozione provvede Il Comune ò così grave come questa, che reca seco uno. mortalità eoita– bile di più cbe GOO bamblnl all'anno nella sola. 1'orino e nel solo primo anno di vita. Del resto ablJiamo un precedente llpico nel nostro regolamento d'Igiene medesimo: quello che riguarda. il lavoro degli operai panettieri. L'Mt. 880, che restringe la f!lcoltà del lavoro notturno, benchè riguardi una causa. d'insalubrità. non contemplata. da nessuna legge. fu riconosciuto pienamente legale da.Ila Corte di Cassa– zione. Ciò che fu fatto nell'Interesso Igienico di una ca– tegoria di persone relativamente ristretta., non può ne– garsi per un provvedimento che interes:rn tatta quanta la popolazione. b) Obiezio11ed'ordine morale: non è troppo grave restrizione alla libertà individuale quella che vieta ad un padre di famiglia di collocare il proprio bambino presso la nutrice che egli preferisco? t facile rispondere: che, se il padre espone a gravis– simo rischio la vita del proprio infante, la società ha tutto il diritto di impedire questo omicidio colposo per ignoranza; ò tacile rispondere che, se il Municipio, con piena legittimità e coll'universale consenso, proibisce la vendita di latte al\ulteratll o di cl:i.rneinfetta. o di legumi guasti, a tanto maggior ragione può o devo ostacolare l'alimentazione viziata, non di un momento o di un giorno, ma dl htto un anno e dell'anno più critico nella vita di un futuro cittadino. H. Allattamento in casa. - :Ma quando avremo sconsigliato, quando anzi avremo vietato l'allattamento mercenario a distanza, sarà pur necessario sostituirvi un allattamento migliore. Se la madre non ha. latte sufflci~nte, o non ne ha punto, o por esigenze cli lavoro ò nella impossibilità di attendere a1la nobile funzione di nutrice del proprio bambino, dovremo noi lasciare che si provveda con un allattamento a bibe,·011, fatto a casaccio, allattamento cho avrebbe risultati anche pii'1 disn.strosi? Evidentemente qui subentra. un secondo ufficio del Comune, quello cioè 1 o di istituire i propri Dispensari per lattanti, dove non solo si distribuisca il latte debi– tamente preparato e aterillzzato 1 ma l'uso e la dosatura <li esso sia.no caso per caso regolati da apposito con– imito medico che abbia ad essere una scuola p,·atica delle madri anche nello allattamento esclusivamente ma– terno. Ovvero, se il Comune non intende di mettersi per questa ,,ia, dia l'appoggio morale al Dispensario per lattanti, istituito due anni fa dall'Alleanza cooperativa torinese, e ne consigli la freq_uenzn.&Ile famiglie nella occasione della denuncia. di ogni nascita. all'UfHclo dello Stato civile; e ciò non soltanto nei casi di allattamento artificiale e misto, ma benanche di allattamento materno, che non è mai ratto a. dovere. A complemento di questo provvedimento, ò necessario ancora che Il Comune provveda alla somministrazione gratuita del latte sterilizzato per quei bambini che, a giudizio del medico, ne hanno bisogno e che apparten– gono a famiglie po,·ere; porciocchò la Congregazione di Carità provvede bensl oggi a questa emergenza, ma. in limiti tropJ)O ristretti, in causa delle non larghe sue disponil,ilità finanziarle. Coslcchè 1 riassumendo questa parte delle proposte, il Comune dovrebbe, per mezzo del runziona.rio addetto allo. registrazione delle nascite: 1° interpellare il denunciante sul modo con cui la famiglia intende di provvedere allo allattamento; 2° avvertire il denunciante medesimo del grave pe• ricolo al quale si espone la. 'Vita del neonato quando lo si allontani dalla casa paterna; 3° informarlo eventualmente delle disposizioni che regolano il baliatico e dell'obbligo di uniformarvisi, sotto pena delle contravvenzioni comminate da.I regola.• mentoi 4. 0 informarlo dell'esistenza e del modo di funzio– namento del Dispensa,-iope,· latt011U e consigliarlo di valersene non soltanto nei casi di allattamento artifi– ciale e mh1to, ma altres1 nei casi di allattamento ma– terno e per bnlia in casa; 5° finalmente, completare tutte queste spiegazioni e raccomandazioni verlJali colla consegna. di apposito opuscolo, che contenga tutte le eudclette spiegnzioni ed avvertimenti; ma insistere particolarmente sullo avver– timento verbale che è, assai pii1 dello scritto, efficace e persuasivo. JII. Cassa di assistenza della maternità. - Oltre allo cause sinora. indicate, la mortalità infantile ha un'aUra causa fonda.mentale: lo strapazzo della madre

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