Critica Sociale - Anno XIX - n. 22 - 16 novembre 1909

CRCTICA . SOCIA.LE 343 verse. Inoltre, là ove manifestamente la debilitazione ò diretta conseguenza del lavoro 1 ( ad os., intossicazioni professionali), il contributo devo essere logicamente mag– gioro. Perchò tutto questo sia però concretabile, occorre cono– scere bene quali sono In cifre i pericoli di morbilità nello vario industrie, qunlo lo stato delle Industrie, le mi– gliorie npportabili, ccc. Quindi urge i 1°) un'inchiesta completa sull'inrluitria in ltl\l\a coi rilievi della morbilità, specifl<!a e non; 2") un rilievo dello stato igienico delle industrie. Con questi dati alla mano, si potrà. procedere ad una legislazione, i cui capisaldi dovrebbero essere: a) assi– curnzlono obbligatoria 1 con partecipazione dello Stato 1 dell'industriale e dell'operaio; ti) divisione di categorie, in cia•rnuna. dolio quali devo variare l'aliquota di parto– clpnzione (rapportata nl salario) ,101 tro gruppi di contri– buenti, o il valore assoluto dell'aliquota stessa; e) divi– sione degli indennizzi in indennini per lesioni dirotta– mente H.ttribuibili all'industria o indirettamente attri– buibili; d) adozione del principio che l'assistenza non dove essere limitata, ma che, nei casi di Invalidità per– manente, si debba dare un su<Jsidlo liberante la inge– renza dell'ente :issicuratlvo; e) :Spingere l'industria n. migliorare le eonrllzioni del lavoro con premi {adatta, bili sotto forma di diminuzione del premio da pag&rsi dall'industriale), quando si vcriflchioo dagli ispettori del lavoro diminuzioni sensibili di morbilità. f.,'istituto assicurntlvo, obbligdorio, dovrebbe essere onico, ma funzionare con tariffe modificabili di regiooo in regione. Ciò come visiono schematica. Quello che urgo, e non dovrebbe e!lsere ulteriormente rima.ndato 1 ò il rilievo tlegll elementi statistici che debbono servire di base alla. legge. E. BF.RTAm:1,1,1. ILCOMUHE E LDDIFESA 161EHl[D della prima infanzia V. Le forme deU-intervento municipale. [ Comuni, a dire il vero, si preoccuparono rara– mente della difesa. della prima infanzia. L'appunto non va. limitato all'Italia. I~ quando -- in presenza di una situazione eccezionale - il Comune volle inscenare qualche provvidenzil sua, lo foce in modo parziale. La forma relativamente più diffusa di azione mu– nicipale fu la concessione di sussidi ad enti che si preoccupavano della profilassi infantile. Già fin dal 1894 i :Municipi cli Dieppe e di Grenoble, ad esempio, facevano modesti stanziamenti per hl creazione di istituti per lattanti e per la distribuzione di latte sterilizzato (1). Più tardi, nel 1905, il Comune cli 'l'rieste iotervenirn. aiutando la Società della poliam bula11za a creare un Dispensario per l<rltcmti, e prov– vedeva con corono 12.697 alle spese d'im1>ianto o di esercizio del primo anno, con 14.000 corone alle spese degli anni successivi (2). Altrove - e segnatamente nella Svizzera - si ò preso come punto cli (Hu-tenza della profilassi infan- (I) llllDIS: Joeo ett., ,,ag. 006. {') lrtlll::lo11e lfella .'<l'X'UM della p0Uamb1dll/lZ{I t fl"lll'dia mtdi(a, 100:.-!906. pag, •7 o IH, tile la difesa del lntte che dove servire al1 1 alimcn– tniione dei piit giovani. fo noto che la vendita del latte è sottoposta, in og-ni paese della Svizzern, al controllo dell'autorità che stabilisce minutissime normo per la tenuta delle stalle, per la scelta degli animali 1 per la purezza e nettezza del latte, per la sua. conservazione e via 1 via. Alcuni Comuni e Cantoni svizzeri, oltre alle prescrizioni di ordine generale, sono scesi a parti– colari imposizioni per <'hi smercia hltte per hambini ({Ondermilch). Ad esempio, il Ci111tone di Basilea stabilisce che " il venditore di latte per bambini, prodotto in stallo fuori del Cantone, debba provurc che la stalla e la proporzione del nutrimento corri• spandono alle prescrizioni del Dipartimento cli sanità e il latte viene sterilizzato razionalmente ,, (1). Al– trettanto seYero ò il regolamento del 1899 della citti~ di ½urigo. Un esempio di allro genere mn. notevole per la sua ampiez,m od importanza, è ,•onuto dalla città di Roma. Nel 1905, a causa di rinnovati dolorosi casi di si– filide da baliatico, il Comune estendeva la vigilanzti sul baliatico a tutte le nutrici messe a disposizione ! del pubblico nello speciali .a~enzie ~i collo_camento, mentre in preccdenzn. la v1g1lanziL s1 compieva ~0l0 I sulle nutrici destinato n~li istituti di beneficenza. L'ordinanza municipale vietnvfl. di aprire o man– tenere aO"enzie di collocamento di nutrici senza una speciale licenza e questa era conccsAa coll'obbligo che le nutrici fossero munite cli certificato di sa– nit:\, riferentesi alla madre ed al bambino, rilasciato diti medico del Comune di provenienza. Nessuna nutrice potevn. rice"ere un bambino lattante se non era munita nnche di un certificato di immunità clel– Jluftìciale sanitario cli Roma. .Naturalmente si dovette organizzare un servizio speciale di ispezione, il quale funzionò finora coi migliori risultati, perfezionando a 1>ocoa poco l_a s~a intima strulturo . .Xel 1907 esso - come era mov1- tabile - aggiunse, a complemento della sua opera, un Dispensariù per lattanti, che non potè ancora svolgersi ampiamente a causa dell'insufficiente do– tuzionc. i\fa, non oppona il servizio sarà completo, esso potrà, corno augura il dott. Spolreriui che vi ò preposto, "servire di esempio alle altre città sor_elle che tutto. certamente, animate da uno medesima sollecitudine per l'infanzia, 1}1'enderanno fra breve tutti i provvedimenti atti a. diminuire la mortalità infantile ,, ('). rn a.Itri Comuni, R. Parma ad esempio, l'assistenza, baliatica e materua ai bambini povel'i non viene eser– citata direttamonto dal )lunicipio, ma fu stabilita una federazione fra hl Congregazione municipale e quella di S. Filippo Neri, con un vasto e ben definito pro– gramma di assistenza 1 tra cui è " l'iscrizione all'isti– tuenda Cassa governati\'a di maternità.,,, ahimè sem– pre di là da venire (1). A 1'orino si è tentato d'incannlare l'azione munici– pale verso un complesso organico di provvedimenti. Il 31 dicembre l90G 1 chi scrive, in unione al dot• tor Pietro Cai-iylia, tanto benemerito della lotta contro la mortalità iufantile 1 svolgeva un'interpel– lanza per incitare il Comune a prendere in esame questo problema cd R. preoccuparsene. Gli interpellanti prospettarono i due momenti cul– minanti di una prote1,ione efficace: il riposo della madre e l'assistenza continua. e razionalo del ba.m– bino. (I) Oott. )/,1.Jl.lO C,\>l,1.LINI: !,C. i:t11d1ill del lallt pei· l'aUmwta::lont !011(11111,p11g. 16. <') Oott. SPOL\'l;RDd: .VtBltru adoptl,, P/11"la vUle dt Homt prm,· l11fte,· t:011t,·e la moi·tallli l11fm1tile, pag, 11>. \ 1 ) A GUELFI: ],Jll/11::lo11t d' 1111 1110~0 U{!fcio Ili (l~i1h/e11za bMlatl(tl.

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