Critica Sociale - Anno XIX - n. 5-6 - 1-16 marzo 1909

88 CRI'l'ICA SOCIALE austriaco, che riduce al minimo il controllo degli operai nell'assicurazione, il proi:.tetto offre condizioni migliori di quelle del sistema tedesco ed è indubbiamente ani• mato da uno spirito sufficiente largo o moderno. Gli Uffici di collocamento pubblici e l'organiz– zazione. - Come si sa 1 le or~anizzazioni operaie ri– tengono essere l'Ufficio di collocamento uno dei mezzi della lotta sindacale, e per gli Uffici di collocamento di classe votò anche il Congresso di Berlino del 18!J6delle organizzazioni tedesche. Ora, però, si fa sempre più strada, anche io Germania, la convinzione che PUffloio collocamento deve essere eliminato dai mezzi di con– quista della classe lavoratrice. Il Congresso di Franco– forte del 1899 clelle organizzazioni tedesche, pur riaffer– mando, come programma massimo, gli Uffici di colloca– mento dì classe, ammise gli Uffici dì collocamento municipali, ammini.,trati da Comitati misti di operai e padroni, e quello di Amburgo nell'anno decorso emise senz'altro un voto per l'abolizione delle Agenzie pri– vate di collocamento e per la loro sostituzione mediante Uffici pubblici. Questo radicale mutamento di opinioni in questa ma– teria appare più manifestamente nell'accoglienza fatta dalle organizzazioni ad un progetto del dott. Dominicus di Strasburgo per l'ordinamento legislativo del colloca– mento. Il Dominicus propone l'istituzione, in tutti i Comuni di oltre 10.000 abitanti, di Uffici pubblici <li collocamento, dipendenti clall'Amministrazlone comunale, e l'abolizione degli Uffici privati, tanto delle agenzie a pagamento, quanto di quelli creati dalle organizzazioni operaie o padronali. Parificati agli Uffici pubblici sono quelli pro– fessionali amministrati <l'accordo tra padroni e operai. Gli Uffici pubblici devono essere amministrati da una Commissione mista cli operai e padroni, presieduta da un rappresentante dell'Amministrazione comunale. Spetta all'Ufficio del Lavoro delFJrnpero la vigilanza sugli Ur– fici. In caso di sciopero o serrata, l'Ufficio non sOspen– derà. le sue funzioni; soltanto gli impiegati dovranno dare comunicazione ai ricorrenti dello sciopero o serrata in corso. Il progetto ba trovato la più viva opposizione da parte elci padroni, che vogliono 11 riservarsi il diritto di fare la selezione degU operai- migliori n e che, coi loro Uffici di collocamento, che sono Uffici di " selezione II dei kru– miri, ritengono di compiere un " dovere patriottico "! Invece il Co1-respondenzblatt della Confederazione del Lavoro germanica, del 9 gennaio, commenta ravorevol– mente il progetto. Lo sviluppo delle tariffe - locali, proviociali e persino nazionali ~ porta con sè - os– serva l'autorevole organo tedesco - l'accettazione, da parte degli operai, delle norme ohe regolano, di comune accortio fra le partì, l'assunzione della mano d'opera. Ma, d'altra parte, molti mestieri disorganizzati non rie– scono a stipulare tariffe, e Il collocamento della ma– no d'opera è abbandonato completamente nelle mani dei padroni. Llintervento della legge, per obbligare questi parlroni ad accordarsi cogli nperai per creare insieme Uffici di collocamento mist! 1 sarebbe molto van– taggioso per le classi lavoratrici, perchè gli Uffici di collocamento municipali rappresenterebbero, per la grande massa dei lavoratori e delle lavoratrici peggio trattati e disorganizzati, un notevole progresso in confronto allo stato attuale delle cose e preparerebbero gradualmente la costituzione di Uffici profesaionali misti. Queste osservazioni dell'organo dei Sindaca.ti tedeschi devono essere prese in seria considerazione anche in Italia, ove l'organizzazione è molto più debole che non in Germania. f. p. Avete le prime tre annate 1 L'Amministrazione della Critica è disposta a ricambiare CQn una qualsiasi successiva ,.mnata, rilegata, oppu1·e con un anno d' abbonamentu, l'invio che le venisse fatto della 1a, 2a o 30. annata (1891, 1892, 1893) di Critica Sociale in buono stato di conservazione. L'Isola dei Pinguini <' 1 La vua tU 1111 popolo è 1111 tes:mto dJ delitti, di, mtse,·te e dl folttei' Nella vita dei grandi idealisti - pensatori, fllosoft, scrittori, uomini d'azione - vi sono momenti, nei quali l'anima, di fronte al crescere della cancrena sociale, all'atrofizzarsi dei sentimenti nobili e delle virtù umane, è pervasa dallo sconforto, che tanto più è grande e amaro, quanto pill granrle era. il fervore e la fede che scaldavano il cuore; la speranza, la fiducia anzi nei grandi destini dell'umanità \'ien meno, l'evoluzione della. società umana appare lenta e incerta, e sgorga allora dall'imo del cuore la parola della disperazione, e l'unico rimedio sembra la distruzione di questa pseudo-civiltà corrotta e antiumana. In fondo, l'anarchismo spesso non è che l'impazienza. Così pertanto ai spiega il pessimismo anarchico che forma la essenza dell'ultimo libro di Anatole France, libro 1 del resto, che ha costituito un vero avvenimento letterario. Lo scrittore eminente, il più. grande davvero degli sllrittori contemporauet, il quale, nell'altro suo lavoro Sur la pie1·-re blanche, lasciava quasi intravedere la eop– portabllità. della esistenza avvenire 1 quando gli uomini, rimasti contenti dei loro mali naturali, avrebbero fatto a meno di cercare di aumentarli con leggi e con co– stumi in antitesi alla natura umana - ba sentito il dubbio dell'ora grigia, e ci ha dato un 1 opera di una morale terribile: A che prq? ... In nessun altro libro suo, il l~rance ci ha dato una satira delle istituzioni e dei costumi sociali cosi feroce e tagliente. Quale ironia più mordace dell'aver fatto derivare gli uomini dai Pinguini - questi uccelli delle regioni artiche - che, nelle pagine del France, si fanno notare per un aspetto grave e tranquillo, una compo– stezza comica, una familiarità conftdente, una bonarietà sorniona, delle maniere sgraziate e solenni al tempo stesso; paciftci, abbondanti di discorsi, avidi di spetta• coli, occupati degli affa.ri pubblici e forse _un po' golosi delle superiorità ? Ben si giustifica l'errore dell'apostolo Saint•Ma01 1 quando, trascinato dalla vela - che il diavolo, sotto l'aspetto del religioso Samone, gli aveva fatto inalberare Sul truogolo di pietra del Signore - in un'isola delle regioni artiche, di fronte ad un'assemblea di Pinguini, li prende per nomini e li battezza. Da questo battesimo, fonte di interminabili e sottili dissertazioni teologiche in Paradiso, incomincia la vera storia dei Pinguini, storia nella quale la verità partico– lare e contingente ò trasformata per riflettere meglio la v-erità umana, onde - scrive il France nella Prefa– zione (ed è questo il solo spiraglio di luce ottimista che si trovi in tutto il libro) - u vedendo le loro azioni così travestite e spogliate di tutto ciò che le lusingava, i Pinguini ne giudicheranno meglio e forse diverranno più saggi w Il procedimento narrativo non è regolare, nè metodico, nè proporzionato. Su 13 capitoli dedicati ai tempi antichi, 8 dei qua.li ad un solo episodio 1 su 7 riguardanti il medio evo e la rinascenza, si trovano 22 pagine per la grande Rivoluzione francese e il primo Impero. Delle 194 pagine riflettenti gli avvenimenti di quest'ultimo ventennio, quasi 130 sono dedicati al bou– langismo e all'affare Dreyfus. Ciò è conseguente all'in– tento dell'opera e al temperamento dello scrittore; poichè questo libro, più che una storia, è un racconto morale. Il France, che per il Rénan ha sempre professato una profonda ed affettuosa ammirazione, raccolse da lui l'idea di dare alla sua filosofia la plastica rappresenta– zione del racconto per mezzo di simboli. Ora, quando gli avvenimenti, sia che l'autore li immagini come sin– tesi dei vari: corsi dell'umanità e delle formazioni delle leggi e dei eostumi 1 sia che li ritragga quali essi fu– rono, assumono questo aspetto simbolico, attraverso al quale si riflettono meglio la realtà umana e le varie forme della vita, allora gli avvenimenti stessi formano oggetto nppunto di narrazione. Per esempio: Porigine del pudore i quella della proprietà, mediante l'omicidio (I) A. PRANCE: [.'Jt, <les P/.11goiih1s. - Calman-Lévy; Parls (L. S,60).