Critica Sociale - Anno XVIII - n. 10 - 16 maggio 1908

Critica Sociale f?/V/ST .Il QUIN'DICIN.f/LE 'lJ.Ei., SOCI.f/USMO Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - Semestre L. 5,50. Lettere e vaglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE- MILANO:Portici Galleria V. E. 23 Anno XVIII - N. 10 j.Yon, ,'ti vende a nume1·i seJ)arati. Milano,16 maggio1908. Come annunciammo, stiamo in– viando agli abbonati in ritardo la riscossione postale dell'abbonamento dell'anno in corso 1 e preghiamo la loro cortesia di farle buon viso. SOMMAl--110 Politica ed Attualità. /'o· 11, rerlM t pel sot!iaHsmo {l'ror. l::TT01n; CU.:COTTI O LA CRITICA SOCIAU:). M 1'.'crltsla:ouu,i.: divagazioni. ... egoistiche n proposito del Congresso remm1n11e (l'ror. G. A. A~n1t1U1.1.1). Il Con1p·ts110 dtllt ao,rne 1.ta1lw1t. rlsposrn R o. ,\. ,\ndrlulll (Dottor Ali')/.\ lCOl,18Cl(ll't'), Studi economici e soclologici. [.(! a/flff(lll.::t colldtive (An•. )U;U(:CIO nuii-1). li podUo 80d(lli8ln t lt el~lullf ammi11,straHr~ iN .\/Ucmo (l,,1,. CRI· TIC,1,.e AU:f!SU.f'>RO SCIII.\VJ). l,(1 m1111fclpa/l.ua.aklue delle (ll'tt fabbrlcobUf (Oott. PIV.TIW NURRA.). FIiosofia, Letteratura e Fatti sociali. Cro11t1M SOt:lfl/e: l,'orgn111zzazlone operala lnternazlOllRl8 (Proressor t',1,.IJSTO J>,1,.0LIA.RI. 1''ra r.tb, ·i e Rli 1 .Ste: Sul sinclacallsmo rivoluzionario t. m.) PER LAVERITÀ E PEL SOCIALISMO Ecco la risposta doll'ou. Ettore Ciccotti, pervenu– taci, come già annunciammo, tro1>potardi per poter essere inserita nel precedente fascicolo. Mentre la Critica Sociale, nel N. 8 pubblicato in ri– tardo, mi n.ttribuiva caritatevolmente l'intenzione di porre, con la mia lettera-articolo E'ducare ?, la cA.ndidatura alla successione del }.,erri, sovrauo abdicante del aooialismo italiano, e di volermi far accogliere nel seno capace del– l'intej(ralismo; l'Avanti! pubblicava una mia risposta al ~lodigliani, nella quale io 1 pur ricouoscendo tutta la re– lati\'a efficacia de' vari coefficienti della lotta politica, dichiaravo di dissentire da quell'unità formalo del par– tito socialista Italiano, che vuol mantenere uniti gli ele– menti più discrepanti o che, sotto il nome d'integralismo, ru approvata e voluta, nel Congresso cli Roma, dalla grande maggioranza de' riformisti. 11Direttore della Critica non è, dunque, un profeta veridico o un fortunato lettore del pensiero; e la sua supposizione - ingiuriosa in quanto mi attribuiva un stcot1do "{i11e se non ò uua preoccupazione troppo au• alosa, è in ogni modo priva di fondamento. Senza dire che, per combattere un argomento, ha importanza se– condaria; proprio come la supposizione, mossa innanzi dagli avversari dello .;,tesso direttore della Criticll, che egli sia di\'onuto riformidta J>eldesiderio di aecostarsi, sia puro attraverso qualche porplossità, alla croce del potere. E cito a titolo di esempio, anzichè per ritoraionc 1 a cui non ricorro. Io sarei grato al Dirottoro della Critica se egli potosso menzionare un sol fatto da cui apparisca o risulti che, in questo settennato dl aspre polemiche e di contrasti teoretici e personali, io abbia cercato di capeggiare qualche fJZione o frazione del Partito socialista o di designarmi per le funzioni direttrici del Partlto e 11er la direziono dell'Avana! o abbia subordinato a desiderio di successo l'espressione chiara e non dissimulata del mio pensiero. Al Ferri - pur dissentendo eta lui in molte cose e non nascondendomi alcuni suoi errori - ho dato, in varie emergenze, l'appoggio della mia cooperazione franca e disinteressata, perohè, In tanto altercare sofistico, la sua, tie pure manchevole 1 ora sotto vari aspetti un'<izione; ù non so se con la ritirata del Ferri non si sarà finito di rompere quel contatto con le masse, senza di cui le rappresentanze ufficiali e parlamentari del Partito so– cialista italiano intristiscono ogni giorno di pili. Del resto, avendo dovuto formarmi un concetto piut– tosto pessimista dello condizioni del nostro paese, di eui il Partito socialista italiano - che n'è pure una emana– zione - riproduce e riflette inevitabilmente l'imprepara– zione, l'incllsciplina e la mancanza di tenacia, mi sono contentato dl non inasprire dissensi e discordie, dicendo talvolta qualche parola, per lo più inascoltata, veramente, su argomenti di pubblico interesso e di carattere pratico 1 e fidando piuttosto nell'organizzazione e nell'elevazione del proletariato e anche nella spinta che potrà venire all'ltalia e al Partlto socialista italiano dall'azione di paesi più progrediti. Intanto, e non solo per favorire l'avvento di elementi nuovi, bo doelinate regolarmente tutte le offerto di candidature politiche cho mi sono state fatte; e, per tranquillità degli interessati, dichiaro ancora, se mai ve ne fosse bisogno, di rinunziare ad ogni qualità di erode, coerede e legatario nella successione del Ferri o nelle altre che si andranno ad aprire, senza nep– pure la riserva dell'art. 9:H del Codice civ., che in questo caso naturalmente non può avere applicazione. La lettera-articolo, scritta dopo che il i\Iorgari gentil– mente mostrò di desiderare qualche mia cosa per l'Avauli! 1 ru 1 dunque, somplicemonto PosprO$diouo del rnio modo di considernre il momento politico e le prospettivo meno remote, senza secondi flui e senza sottintesi; o tendeva a dimostrare è bene ricordarlo - la.difficoltà. di edu– care il popolo, di fronte all'aziono o passiva o negativa o pervertitrice del Governo o della classe dominante, inerti e insensibili a tutto ciò che non sia Io scandalo 1 la paura, l'acqua che arriva alla gola. .E non avrei presa la penna per rilevare l'attacco emi– nentemente peraonale, se la Critica non a.vesso - sotto Il pungolo della pre,·enzione - deformato anche il con– tenuto delltl mia lettera.

RkJQdWJsaXNoZXIy