Critica Sociale - Anno XVII - n. 23 - 1 dicembre 1907

366 CRl'l'ICA SOCIALE Hi può naturalmente discutere sulla part.e reale che a.I chinino di Stato spet.ta iu questa discesa enorme <lella rnortalità) si può anche affermare che allu, determinazione tiella <lisceSt\ hanno preso pnrte diversi fattori, e che gii\ spontaneamente In mor!nllt à per malaria andava scemando; ma, se qne.!Sti da.ti si sovntppongono I\ quelli della spe<la– Jif,;\ nelle 7.0ne malariche, se si raffrontano i (h1ti 1urn.litici tlelle sirn4·ole reg-ioni malariche facel](lO coufrout.i tra le cifre tli mortalità. per ogni zona e il consumo corrispettivo del chinino di Stato, si ve le risultare una legge assoluta: là ove il chinino di 8tato si è ,liffttso e <love la legiij)a.zioue antimala– rica. ha avuto più esatta ed intensa. applicazione, ivi l'arretrameutodella mortalità malarica è stata più gnmde. ·1;;d è confortante il fatlo che la discesa della 11101·• talitil. è progressivtt.., continua, così da persuaderci che !:dtrattl~ di un fenonieuo uon transitorio, mn. lego,to ad nna legge costA.nte. JI risultato è co~i incoraggiante, che è bene farlo couoscere al pnbblico 1 almeno come esempio di quanto è possibile ottt"nere, nel campo dell'igiene sociale, anche con meccanism.i legislativi molto semplici. E. B1mT.-\.RELLL . ll JJ1'08.-.:.i,Hi ,iwneJ·i: li "conq•lelo,,: a pro11osito llolla cri..;i dei do111c– s1 ici, --deiprof. dott. ALE.'SSAXIJHO LEVJ. FRA LIBRI E RIVISTE L'igieue nella 8cuola. l. - In ratto d'igiene scolastica, l'Italia. non si tr0\'8 1 danero, alla testa dei popoli civili. 'l'ut~'altro ! Mentre quasi tutte le nazioni straniere, dalla piccola e1l evoluta Danimarca - tanto iniquamente calunniata nella frase celehre della grande tragedia shakesperiana (colla quale, rorse, l'autore lnton<leva rirerirsi alle con– dizioni peculinri del nostro .\linistero della 1•. J.) - al• l'esuberante e ,•ittorioso Giappone - la cui civiltà im– provvi~a ò stata per i nostri ottimi sociologi una vera bo1le ù sto·p1·ise - dalla Svizzern de-gli albergatori nlla Hussla degli impiccatorl, dnlla Bulgaria regicida alla 'l'urchia sanguino:m 1 mentre tutte - dico - le nazioni estere hanno già organizzato razionalmente la vigilanza e l'assistenza. sanitaria scolastica, l'Italia non ba ancora pensato seriamente a effettuare alcunchò di serio e di pratico nella difficile materia. Da noi, Invero, l'igiene sociale è a'lsai misconosciuta. o per lo meno ritenuta una cosa. affutto di lusso o perlcolosa a toccarsi, come le soluzioni venefiche col l'etichetta farmaceutica del teschio e della tibia Non per trnlla gortiamo la fama di popolo nemico <lell'acqua e rtel su1,one, di popolo cen– ciOROdeclamante: V(t fuori <l'Jtalia! all'iunocuo Sapol della casa Bertelli. ... Salvo, dunque, alcuue oa11i(Milano, 'l'orino, Bologna, Palermo, Padova) dove qualcho risultato s'è ottenuto, iu tutto il resto della penisola e <lelle isole nulla di concreto s'è effettuato per qmmto concerne la ,•lgilanza. sanitaria nelle scuole. ln Jti,Jia, nonostante la legge del 1877 cbe prescri\•e l'istruzione obbligatoria per ogni fanciullo superiore ni 6 anni d'età, poco o aulla s'ò organizzato per mettere code:itc tenere creature in condizioni r1n•orevoli al loro ulteriore sviluppo fisico e intellettuale. Nou si è pensato a rat· sorvegliare da. medici igienisti lo condi:doni dei locali scvla!lticl ed e~ tutelare, con qualsiasi mezzo esco– gitato dRlla scienza. moderna, la robustezza., la. salute e l'Integrità. llsico-morale degli alunni. ... 11 - Sull'importantissima questione - che è vern– mente vitale per una grande nazione, la quale a11piri ad un primato civile - richiama da par suo -- cioè magidralmente - l'attenzione il prof. A.lessrmdro lustig dell'Istituto Superiore di Firenze in un magnifico libro (I) di dottrina e di propaganda, dal quale può largamento attin~ere preziose notizie ~gni studioso dell'interessante problema. f.; Uene, sul la scorta del Lustig, dttre un cenno euc– ciuto dello dispo~izionl legislative esistenti in Italia rnlla vlgilanza. sanitaria delle scuole pubbliche. Per \'ero dire, tale esame riesce afls_ni desolan~?- t>er quel che riguarda Jli11seg1wm"t1to pratico delle pm ele• 111entnri nozioni d'igiene o di J)rof11assi sociale, esi~te flOltanto una recente disposizione, che rende obbliga– torio l'insegnamento clell'l~iene scolastica per i licen– ziati delle scuole normali. Ma come dovrebbe procedero trile insegnamento? Evidentemente dovrebbero essere I maestri i primi a conoscere - almeno sommariamente - le più elementari cognizioni d'igiene. Dovrebbero anzi i maestri (che sono quotidianamente a cont,1tto s;1irituale cogli alunni) diventare i principali propa• ga.111llsti 1 i più attivi ed efficaci divulgatori di quello nozioni. Jn tal modo gl'insegnantl diverrebbero i mi– gliori collabora.tori del medico Igienista. Anzi l'opera del sanitario e quella. del classico precettore dovrebbero . camminare parallelamente, di otlimo accordo! Ebbene, nulla la nostrn legislazione scolastica dice iu proposito. Sileuzio di tomba. u li cane, Interrogato, non rispose,, ,Jiceva il buon Ga11doli1l nel tempo che scriveva. Esi– stono pochissime disposizioni, e queste vengono appli· cate saltuariamente 1 irreU'.olarmente, a \'anvera, per in– curia dei Comuni e dei runzionari preposti a tali uffici. L'Igiene esiste - come gli spetta.coli all'aperto, i cor~I di fiori e i giochi nell'arena: - tempo ptrmettendo ..... l n materia d'igiene scolastica vi sono solo le disposizioni degll articoli !)8 1 143, 144, 145 del Reyola111e11to genernte sanitario 3 febbraio 1901 1 n. 45. · L'art. 9S dice che " La scelta dei locali o i progetti rtl nuovi edifizi destinati ad uso di scuola e la loro ubicazione Jovrà essere approvata dal prefetto, sentito Il Consiglio provinciale di sanl1à.. 11 - L'art. 143 stabi– lisce che tutte le scuole, I convitti, gli asili ed istituti di educazione ed istruzione in genero:, dovranno ejsere disiorettali almeno una ,•olta all'anno. Le persone af– fette da malattie trasmissibili dovranno esserne immedia tamente allontanate, quando non sia possibile un con\·e niente Isolamento. Dalle scuole e dai?li asili saranno pure allontanati gli insegnanti e gli alunni, che convivono con persone affette rta malattie trasmissibili, quando, a giudizio dell'autorità Ranitaria, non sia stato provveduto ad un conveniente isolamento. La rhunmis~ione non potrà. rar,,i se non trascorso il tempo che sarà. prescritto dall'autorità. sanitaria. - L'art. 144 pre:icrive speciali OJ)ere di disinfezione io occasione dì epidemie o di casi isolati di malattie ritenut(~ contagiose. Infine, l'art. 145 prescrive in tutte le scuole una visita sanitaria almeno ,ma t:olta al mese in tem1>i normali e quante volte fosse necessario.in tempo di bisogno eccezionale. Oltr e a questi articoli già citali e che costituiscono - sl 1rnò dire - quasi tutta la nostra legislazione igienica - In quale ò pertanto di una. ma~redine da far inorgo~lire la tenue e I esile spoglia di Sarah Ilern• hardt - esistono soltanto due regolamenti: l'uno in– torno alla compilazione dei progetti per la cosLrttzione degli odiflzi scolastici (R. Dec,·eto 25 novembre 1900); l'altro che riguarda la. 1>rofllas;;\ dello malattie conta- 1-Ciose nella scuola (Bollettino della P. I. - Circolai-e .V. 68, JG ottob1·e /903). 11a que:-ite medesime disposizioni dellii Je,:c,:ce non sono nemmeno os;ienate dal Comuni! Un documento ufficiale di straordinaria importauza (Lus·r10 1 Dollellino Ufficiale clella l'. /. 1 1906) ci rivela che le leggi esi:itenti sono igoominio~amente trascurate e rho principalmente ,•iene sempre ùimbnticato, sistema• ticarnente, l'art. 145. Dall,inehiesta ratta dal Lu-Jtig ri– sulta che nelle scuole elementari e secondarie dello Sto.to non viene mai praticata - tranne ..... qualche OC· cozlone! - la visita mediCA.mensile pre!lcritta. dalla logllo (art, 145). Le scuole private poi, che avrebbero maggior Ui:<1ognodelle altre di essere sorvegliate, Aia per la condizione dei locali, sia per l'igiene degli alunni prOJ)riameute detta, si sottraggono del tutto alla vigi– lanza sanitaria delle autorità. (I) Pror. Al,~SSA~ORO l,U:iTHi; L'IQltu, della Scuolo. - }:dltore, Jo', Vallardl,1901, prezzo L. 'I.

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