Critica Sociale - Anno XVII - n. 9 - 1 maggio 1907

132 CRITICA SOCIALE zioni sentano accanto al gravame del rincaro ,legli provveda alle abitazioni di una olaesei è una delle teorio affitti il fasu'dio di una dimora priva di ogni con- più combattute nel campo del liberalismo economico. 11 solanle comodità e bellezza. Il problema assume monopolio di ratto, 1>erl'importanza del capitale neces quine.li sempre pili i cara.tteri di un_ vero problema sarlo all'Impianto e por l'uso lne,ltabile del suolo pub– di ch•il tà nuova, di - stuuno per dire - crescenza blico sta come baso allo Industrie dei trams, dell'acqua civile. potabile, del ga!I, della luce e della forza elettrica ... Nel- Se la questione si presenta già con questi cnrat- l"lndustrlaedillzlaal hanno I caratteri opposti. Chiunquei teri nei Comuni minori, è facile comp~eotlere come con un capitale limitato 8 anche senza alcun capitale essa debba affermarsi con 1>nrticolare vivezza, assu- . t d mendo alle volte l'apparenza di malattia acuta. e proprio, pub farsi una ca!la per suo uso o 10rapren ero violenta, ID quello città che furono pittorescamente la costruzione di una rasa d'affitto. La concorrenza ba dette tullts tentaculaires, allarganti lo cento mo~truose qui Il suo più libero corso o la domanda e l'offerta di e i:;iganteeche braccia nella. cam~a~na a!fasc1nata e alloggi fL&nzlonano come numerntore odenominatore delIn. illusa, porchè appunto nello grandi città s1addensano frazione determlnatrlco In questa, come in ogni altra le cause obbiettive o soggettive che dànno al pro- libera Industrio, del costo o del prezzo. L 1 intervento del bioma. pruticolare risalto: rapida immigrazione, te- Comune In quosta Industria. ò aduuque non più neces• 1101·0 superiore di vita, istruzione pi~ diffusa e Mm: earlo, ma può essere, In determinato circostanze, soltanto piota vita politica plii attiva, maggiore acutezza d1 cout1·'nst1, plì1 viva aonaibilitò. socitde delle masse. utile. " A fronteggiare questo grande problema c.he , per Lasciando <htparto il ricordo, invero un po' atantìo, milio segni, ai annunciava da tempo, come s1 è an~ dello teoriche ciel liberalismo economico, nel fatto data preparando In borghesia no~trana, _p~drona qua~1 sepolte 0 dimenticato, non occorre ~10lto acume p~; assoluta e incontrastata. della vita politica e amm 1 - rilev(H0 tutta l'artifìciositò. del rag1onameato. Dove nistrath•n localo? Qun_li armi, n~lla l~nga ~igilia, 1 il fortunato paese che apra co~ì ~acil? via al nulla: ammaestrnta dJLll'espenenza degli altn paesi, sor- tenente tutto 1>resodnl1 1 idoa dt d1vemre padrone d1 presi e sconvolti dal fenomeno dell'urbanismo, ha casa? Dove sono le Banche che aprono liberalmente saputo foggiare? A quali fonti intellettuali s.i è dis- I le casse ai costruttori so,•ratutto a quelli che hanno setata? Sovra qual via, con penslero acuto e prc- 1 l'ottima idea cli cleclidarsi alla costruzione di case veggente si è post.a risolutamente? . I popolari? Quali sono le c.ittà in ~ui la c~?cor~enza Ahimè! Anche m questo campo 11 deserto! Per in ratto di abitazioni poto avere 11 suo pm "libero anni cd anni abbinmo ,•iato scatenarsi nei maggiori corso ? e talora nel minori Comuni, I~ più cupide specula~ I Non" spaziando nel campo fantastico del precon– zioni sulle aree; abbiamo visto le finanze locali cetto ma rimanendo bene a contatto coUa realtà, a messe a dura prova, per realizzare tanti pi_ani d! noi Pare che in poche industrie, come nell'edilizia, risanamento e di ampliamento a gran. gl~r1a de~ possa essere. evitato l'intervento livellatore della proprietnri di case edilizie, cli terreni agricoli e degh concorrenza. Una. improvvisa immigrazione basta a incettatori di terreni; abbiamo visto la popolazi_o1!e rompere di un tratto Pinatabile equilibrio tra do– lavoratrice accorrere dalla. campagna ed affollars1 111 manda ed offerta. Per poco che l'immigrazione con– veri formicai umnni, senza che si esaminasse. il fe- tinui, la deficienza clinlloggi 1 aggravata dal risparmi? nomeno e lo si accompagnasse con P.rovved1meutl demografico annuale, dalla. scomposizione deJle fam1- ad esso propol'zionnti. Lia legge, che avrebbe potuto glie per i mat rimonf o dnll'espnnsione del benessere assicuraro ai Comuni lfL plus.valenza delle aree, famirrJiare 11011 si s~non\ pili, perchè l'aumento di creata unicamente dA.essi 1 tacque, e solo di. recente procl~zlon~ 11011può essere - come nelle altre in– si degnò cli qtullche timido accenno. Si aggiunse - dustrio - rapido, nè può entrare in lizza la con– con gran flato allo trombe - la legge sulle case corronza di proliuttol'i lontani. L'accaparramento delle popolari, che rimase lettera mort~. Fi':10 .a ieri i aree, Ja semiH·oscarsa produzione della materia prin:ia, partiti conservatori non seppero <lec1ders1: s1 ballo~- la difticoltò. dei trasporti, il bisogno di una quantità carono trn il sistemn <lei premi - da cento e~pen- notevole cli mano d'opera specificata, la lunghezza menti giudicato SJ>reco dissennato - e le lusrnghe ciel tempo che intercede tra costi uzione ed abita bi• di una cooperazione preventivamente isterilita. lilà sono altrottantc cause che impediscono alla con Ora - così si annuncia da dieti luoghi dirnrsi - corrcnza di aq-ire con efficacia e con prontezza. essi hanno tro,·ato la formula. Si chiama: 14 ente Tali fatti ci dànno pienamente ragione. Che altro autonomo n· J,a nuova bandiera. è bran~ita ed agi- significato ha l'aumento generale, positivamente con• tuta, con sorriso di sicurezza tn_onfale,_d~ fron~ ~l)a statato, del i>rezzo degli aftitti, solo in minima parte nostra. che, ~a anni, po.rt.a sugh spalti 11 prmc1p10 dipendente dal maggior costo di costruzi~me ~. d_alle dell'azione diretta mun1c1pnle. limitazioni benefiche dei regolamenti d1 ed1hz1a e . La formul~ 1 non c'è che .dirr, è ingegnosa, perchè di igiene, ma in massima parte causato dalla man· s1 presta a disarmare quanti non osano o non amano, canza di una effetti\'R conoorrenza? con logica implacahile, entrare nell'intimo J~i fat_ti. Gli nitri argomenti che vengono addotti contro Già si sentono per l'aria le notr di una smfom~, l'azione diretta municipale non hanno maggior va– cl.1ecliv;rrù presto il monotono .ni.nn9:-nan:°a q 1 uot 1- lore. ~sai possono riassumersi in queste proposizioni: ~hano: ~nte autonomo o mun1c1pah~zaz101~e ~ C.he 1o il Comune non può correre l'alea di facili o importa t.1·1nome, purehè q~akosa s1 facc,1a. _,,, e possibili passività, porchè sarebbe costretto a riva– anco:~: 111 conclus1onc che ~1~erenza. tra un a;ienda. lerse 11e con aumenti cli imposte, che cadrebbero alla m~n1c1p1l_lo nutonoma ed u_n1.st1_tutoauton?mo. Que- loro volta sulht classe che si vorrebbe beneficare; i;t1ono, cli p!lrole!,, Br_n.v1ss1m1, ma,. se s1 t~attasse 2 o il Comune ò por solito cattivo amministrato1·e solo d1 parole, pMchò I cons_enaton n?n ~1 sarnb- 0 le case costorcbhoro di più e per conseguenza, boro posti aonz'nltro su!l/l. v1i:t ~etta, già. npetut~- li amtu non potrebbero essere n;antenuti nel limite monte p1:ov,~tnd~ll'ospe_rimonto d1 par.ecch1 cleconn1? ~esidorato; I:o rn.g-10111 toor1oho dt_questo atteggiamento ~urono :Jo Jlaziendt1. dolio caso municipali diverrebbe c~s, espl'OSSO dulia l~o!~z1.?no.sulle case popolari ,!ella un'anne politica, uno strumento di favoritismi, un Giunta comunale cli l 011110. mezzo di corrnziono elettorale. 4' [,a ,nunlelp!lllzzazione delle case operaie 1 cioè la costi- La risposta è delle piii semplici. fl Comune si è tuzlono di una azienda epeclato che col denaro del Comune già posto sullH.via della municipalizzazione e soYente

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