Critica Sociale - Anno XVII - n. 1 - 1 gennaio 1907

CRITICASOCIALE Coto,·endo, come rneglio ci bastino le (01·ze e ci soì'regga l'aiuto degli mnici, questo c01nptessodi· segno - che qui sbozzta-nio piuttosto come indice di un rneditato indù·izzo, che non come catena di fe1'1'0 la quale debba imp,•igionare la nostra attilYild, e che pe1·ci0 subil·à per via adattamenti e cor·1·ezioni oppm·time -- noi confidiamo che la Critica Sociale, sen~a tradire la sua p1·im,orclialc fisionomia dt Rivista di discussioni e di bandiera di un delm·minato indirizzo cli politica sociale, possa al tempo stesso diventare l'm·senate, 1no– desto rna utile, in cui la battaglia, p1·0Letaria trovi non poche delle sue w•mi 1ntgli01•i, e il vude– mecum di qu,anti, anitnali dalla fede nelte ene,·gie che il proletariato deesvolgere pe1· l'effettuazione della "nuova ist01·ia 11 , vogliono 1·ecw·e ad esse - negli studi com,enell'azione quotidiana 1 in Pm· la·mento cnme (J·a le masse - il to,-o contJ'iOuto sincero di pensiero e di attività. * * * in questo 1n·imo fascicolo dell'a,mo la 1·essa delle materie, che, pur non 1·iescendoa ·una 'ras– segna com,pteta, voue,· o ann:u.nzim· si e fare atto rfi possesw sulle ,wst1·e colonne, ci cosb·i11,gea di//'eJ'ire - tw,i a sopprilnere - la g, ·ande ru– brica 1nediana, a cui erano avvezzi i nostri tet– to1•i, degli Studì sociologici. La l'ipJ"ende1·emo quandochessia, col titolo, JJiì,, l'iSJJO,tdente al co,de,iuto, di Stlldi economici e so– ciologici, JJCJ'05pitw·vi in,iaiizi tutto l'anr11wwialo studio del p;•o/: 'Pivaroni sulla l,inauza inglese, JJe1·p1·osegui,•vi te interes1:,anlt ·monog1·a{ie del Carn;na1·e1•i sul Latifo11do in Sicilia, del PetJ"occhi sulla Psicologia. del socialismo, ecc., ecc. La nuova configw·azione della Critica esige utio s/01·zo di co,nJJitazione e di " 01·ganizzazione ,, piU ,nalagevole che pet passato - e a ,iclte su ai esso ci sa,·anno p,·eziosi i sugge1·imenti pratici. i contributi, le critiche benevoli degli am,ici del 11,ostro1av01·0 e dellu nostra f'ecle. LA DIHl:i:ZIONE. LANOSTRA AZIONE PARLAMENTARE i\[ettiamo il dito in questa piaga. II Gruppo So– cialista parlamentare non funziona. Peggio. :Funziona assai male. Che significa? d'oncle deriva? che ne nasce? come si provvede? Il fenomeno di questo capitale " disservizio 11 del partito significa molto pii, che se stesso. Sarebbe vano rintracciarne le cagioni soltanto nel Gruppo. Vuol dire che il partito non sente il Parlamento - o che il Gruppo non sente la vita del partito - od anche le due cose insieme. Certo è che il partito vi si acconcia tranquillamente (si vedano i nostri gior– naletti settimanali), come non fosse affar suo. Nel periodo elettorale la lotta è vivacissima; l'ardore per la conquista del Collegio trascina 11entusiasmo collettivo fino al parossismo. Poscia) a conquista av– venuta, quando si tratta di comiuciare i\ sfrnttarla, tutto svanisce. La lotta elettorale è stnta scopo a se stessa. [I partito socialista crede 1 nella sua grande mag– gioranza, alla gradualità della propria azione, e ha in testa al suo programma la conquista dei pub– blici poteri. Crede all'utilità cli un regime democra– tico; crede alla legislazione sociale, non pure come beneficio immediato, ma come prngressiva erosione del privilegio proprietario, come avviamento a una forma superiore di convivenza sociale. Ma tutto questo non ha che un valore teorico ed astratto. Nella. pra– tica il deputato socialista ha cento doveri. Quest'uno non ha: farn il deputato socialista. O lo ha nel senso il più mesehinamente borghese: fare cioè il galop– pino dal Prefetto, dal Questore 1 presso i Ministeri, pei minuti affari locali - siano pure (non poniamo duhbio) onesti affari proletari. Fuor di lì 1 parrà che tanto meglio soddisfaccia all'ufficio suo, quanto più logorerà i propri nervi e i cuscini dei carrozzoni delle ferrovie nel girare a dire conferenze: a ripetere 1 per l'ennesima volta, ciò che si legge in cento opuscoli, ciò che ogni altro, senza medaglietta, può dire al par di lui. Se, frattanto, spal'lerà un pochino ciel Parlamento, se, crollando Ja testa, screditerà il suo mandato, raccoglierà. messe opima di applausi. Qualche anno fa, il Gruppo socialista, fattosi centro e propulsore delJ'insurrczione dell'Estrema Sinistra, salvò, con l'ostruzionismo, le libertà del paese e la vita delle organizzazioni proletarie. Il partito ne ricavò questa nozione: che l'ostruzionismo è cosa buona; e lo votTebbe ripetuto in tutte le occasioni e si adira che non lo sia. Trova che, per ciò, siamo fiacchi. Non pensa, non ha l'aria di sospettare, che l'ostl'uzionislllo sia un mezzo eccezionale per mo– menti eccezionali, una forma giacobina cli sopraffa– zione soldatesca, ma che l'azione parlamentare ahbia 1 nei periodi normali, cento altri e ben più efficaci modi di operare. Se non proprio l'ostruzionismo, vuole qualche cosa che gli si accosti: lit scenata, la protesta clamorosa, Pincidente piCCllnte. Gli " abili ,, non se lo fanno suggerire due volte. Compaiono, stril– lano un poco, si fauno richiamare all'orcli1te, e poi se ne vanno. ~rutto ciò non ha col socialismo, colla causa pro· letaria, i1 più l<.?ntanorapporto. Ma soddisfa la plate,1, o il lubbione. E lo sforzo di un minuto, che riscatta l'assenza e l'inazione d'un mese o d'una stc1gione. Spesso assicura il Collegio. Se ne togli l'incidente chiassoso - sempre meno gustato, anche come teatralità. - oggi, e da più anni, il Gruppo socialista., come tale, quasi è come non esistesse. I valori personali, che contiene 1 valgono per se stessi 1 per la loro fortuna personale, poco o nulla pel proletariato. [I suo scadimento in Parla– mento è causa insieme ed effetto, è indice dello sca– dimento politico di tutto il partito. Questa forza nuova, ch'era entrata trionfalmente nella politica italiana come un fattore decisivo, s'è sminuita. e come e,,aporata; ha cessato cli far paura e di at– trnl're; di essere odiata ed amata. [I Gruppo ha commessi errori parecchi : ha secondato senza con– vinzione movimenti proletal'l infelici, ritraendone il doppio danno dell'averli secon(lati e dell'averli se– condati male; si è dimesso, senza saper troppo il perchè, per cavarsi da un impiccio non saputo af– frontare, e ha perduti vari Collegi, e ha rovesciato un Gabinetto che voleva sorreggere. ]fa. perduto so– pratutto i Collegi e i colleghi più schiettameutc pro– letarJ: l'uno, anzi, di questi ultimi fu licenziato, per lasciar posto a una misera protesta locale che do– veva abortire, dagli elet.tol'i proletari. .ln compenso il Gruppo non riportò una vittoria, non segnò al proprio attivo neppure una sconfitta gloriosa. Vi– vacchiò. E vivacchia. E, si noti, lo scadimento politico non significa sfa– cimento e regresso sostanziale del partito. Al con-

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