Critica Sociale - Anno XVI - n. 23 - 1 dicembre 1906

CRITICASOCIALE 365 recente si sono introdotti i 20 giorni di vacanza ogni anno. Gli ufficiali sanitari sono ben pagati nei grandi Co• muni, mediocremente nei medt, iusigniflcantemente nei piccoli. L'opera loro varia assai: molte volte è negativa, talora invece è zelante, Dipendenti dallo Stato, ma pa• gati dal Comune, per lo più dipendenti ancora da questo come medici condotti 1 essi si trovano tra l'incudine e il martello: se fanno, vengono odiati, se non operano, ur– tano la propria coscienza e la propria educazione scien• tifica. Ne deriva che spesso finiscono col far poco. Ove i due uffici souo divisi, le cose vanno meglio in teoria; in pratica si sovrappongono tanti odì, tante ire piccine, fomentate dai malintesi e dal contrasto di in– terelilsi, che la vittima è sempre una sola: l'igiene. Questo il quadro materiale: del morale non parlo. Il medico è spesso considerato come un peso, e in alcuni paesi di montagna si direbbe che appena è tollerato. Basti il dire che sonvi Comuni che ancora oggidì eri– gono nuove condotte con ricompense che non toccano le cento lire mensili. I rimedi? ... IL primissimo rimedio, per quanto riguarda il medico• condotto, è sembrato a taluno l'avocazione del servizio sanitario allo Stato. In base al concetto che il padrone è tanto migliore, e tanto meno noioso, quanto più è lontano, si è senz'altro chiesta l'avocazione allo Stato di tutto il servizio sanitario. A me la soluzione pare pessima. Il medico irreggimen– tato si trasformerà. in un impiegato di ultimo grado, e ai padroni che ha ne aggiungerà uno nuovo. L'indipen– denza morale, la dignità non avranno nulla da guada– gnare, e si finirà col creare uno stato di cose peggiore dell'attuale. Quindi la soluzione va cercata. altrove. Il Regolamento sanitario in realtà ha cercato fare qualcosa, sottraendo la scelta dei candidati al Comune - ente incompetentissimo a giudicare della capacità tecnica dei singoli candidati - e deferendola a una Commissione tecnica, eletta dal Consiglio sanitario pro– vinciale. E in realtà la norma pare onesta e buona. Sgraziatamente il regolamento è deficiente al riguardo, perchè non fissa i limiti della graduatoria, e accade ta– lora che le Commissioni indichino tutti i concorrenti come ottimi, ed ecco che allora nuovamente il Comune, incompetente, fa la scelta tra i candidati. Quindi, prima misura: le Commissioni tecniche in ogni caso non devono poter presentare oltre tre nomi al Co– muni, per la scelta del medico: quando, per giust'1.ficato motivo, Io credono doveroso, devono poter presentare anche soltanto due candidati. Uimane la questione economica. I medici domandano da tempo un minimo di stipendio, e la domanda urta contro difficoltà veramente gravi di indole tecnica. L'unica soluzione può parere questa. Nelle singole provincie, il Consiglio sanitario provinciale fissa lo sti– pendio minimo delle condotte piene: stipendio che non deve essere inreriore alle L. 2400. Se i Comuni piccoli non possono far questo, la legge dà loro modo di riu– nirsi in Consorzio e provvedere così al servizio sani– tario, senza offendere la dignità del medico. La misura ha dei vantaggi e qualche inconven(ente, ma è accettabile in linea pratica ed in linea di giu– stizia. I Consorzi adotteranno la stessa norma, e Io sti– pendio minimo da essi fissato non deve essere inferiore a quello stabilito da un Comune isolato. Nei casi di. condotta pel soli poveri, il Consiglio sani- tario provinciale cleciderà caso per caso, udita una Re– lazione del medico provinciale: e lo stipendio minimo sarà fissato in modo che, dato il minimo probabile di lavoro libero, al medico venga moralmente assicurata, tra stipendio pei poveri e probabile minimo di profitto quale libero esercente, la somma di L. 2400. Queste le basi economiche per una contrattazione: evidentemente spetta ad un regolamento particolareg– giato stabilire la procedura, le norme singole, al!o scopo di evitare noie ed inconvenienti. In totale si può essere sicuri, che ai criteri attuali è infinitamente preferibile il concetto di amplificare il mandato del Consiglio sa– nitario, a far parte del qua.le dovrebbero sempre essere chiamati un medico condotto ed un ufficiale sani– tario. Altre norme devono poi regolare il contratto di lavoro per quello che riguarda le licenze e la pensione. Nulla è più assurdo del criterio che guida attualmente l'ob– bligo di presenza del medico nei Comuni: talvolta è vietato di assentarsi dal Comune anche per tre ore!! Il medi@odeve avere diritto ogni anno a 20 giorni: e, di fronte al fatto che per esso non v'ha riposo setti– manale, e visto che vanno ora ripetendosi nelle Uni– versità dei brevi corsi di perfezionamento pei medici condotti, i Comuni devono tas~ativamente, ogni tre o quattro anni, inviare i loro medici a fare un bagno 9a– lutare per la coltura. Guadagnerà l'intelligenza e lo zelo dei medici, e ne avvantaggeranno anche i Comuni. Per la Cassa pensioni occorro tutto mutare. La Cassa pensioni pei medici è un istituto fondato senza tener conto dell'alta. mortalità dei medici: occorre quindi che l'organamento sia integrato con un istituto protettivo per le vedove e gli orfani. Rimane la questione che socialmente è la più grave. Deve il terapeuta. essere separato dall'igienista? Dob– biamo desiderare e far sl che la medicina profllattica, che è per sua natura essenzialmente medicina di Stato, rimanga nelle stesse mani del medico che pratica spe– cialmente la medicina terapeutica? I sostenitori dell'unicità degli incarichi citano i suc• cessi dei nostri ordinamenti sanitari, nei quali appunto il terapeuta. è anche l'ufficiale preposto all'igiene collet• tiva. Veramente si potrebbe desiderare che il problema fosse posto altrimenti, e int1;3resserebbe vedere se per caso, con ordinamenti separati, non si sarebbero ottenuti maggiori benefizi. In tesi generale, l'odierna tendenza delle discipline mediche porta ad una divisione delle due medicine, la preventiva. e la curativa: diversa è l'esplicazione, la base, l'opera, e diversa dovrebbe essere la persona. II che non toglie che il terapeuta possa e debba fa.re anche della profilassi nei singoli casi. :Ma 1 se questa è la tendenza teorica, in pratica la se• parazione, che il regolamento sanitario inaugura, non ha valore di sorta. Se ora l'opera locale del medico è negativa, che cosa potrà essere l'opera di un medico mandamentale? Io credo che in cib vi sia un errore fondamentale: non occorrono degli igienisti ufficiali, ma occorre diffondere l'igiene, e non solo colle contrav. venzioni, ma colla propaganda orale e scritta. Si fissino premi ai medici che riescono a far scom– pari re talune endemie, si diano assegni e ricompense a quelli che avranno meglio scritto o parlato in difesa. della profltassi, e si vedrà quale enorme vantaggio. Altro che le ispezioni e le visite! Molte volte, durante le ispezioni, ho compreso che l'opera migliore era scenrtere in piazza e dire ai conta-

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