Critica Sociale - Anno XVI - n. 5 - 1 marzo 1906

Critica Sociale fr/ VIST.fl 0.UINVIC/N.IJLE VEL SOCI.IJUSMO Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 1.0 - Semestre L. 5,50. Lettere e t•aglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE- MILANO:Portici Galleria V. E 23 Anno XVI - N. 5 Non si ve,ule li nume1·i se1xirati. Milano,1° marzo 1906 SOMMARIO Attualità, re,· ti1te11dtl'('f (l,A CIIITICA SOCIALl!). ~ Cll(ISSt::, rrol,itzl ~ Dott. GAlsZL\ C,\MIOLA), Stc1·01oglo ({. t. L'1tlllmn ('frWPffUtl(I tlttton1l,: i11g/t,;t: I rtcclll pm·/lt. (Doti. ANGELO Cm:~l'I. La ~OIIIZIOllt tu11ica dtl probltlll(I llltl°ldWmr/t: M1iro11oi;Uo del di• segno 41 legge pro Cal&brla, 111 tlné) l,n 8'sttma:1011t idraulica (lng. ANOt;l,O O:vom:o). Studi sociologici. SodaU;mw qlllridir;o: t. Il srxiafi...,mo ui11rUlco: s,w uiqt11zl1 storica, tmot cnndttl'I fowJamt,itaH; 2. Soclolls1110 qfo1•i<Hco t dh'itto 11<1- t,11·<11t (l'ror. FRASCl:SCO COl>t::-.Tli'òJ). Filosofia, letteratura e varietà. [,(I t•i(I ti/ /)(J/1108CQ (Pror. L lii. BOTTAZZI). r,·a Ub1·/ t m,,,stt: ~ uopo !I nembo~, ,·er~I di J,'. 1<'Um1l11t (F. 11on·1 . lfUtUU p11Ulillc<1:::to11t (ld/(l Crltlca Soolale. Preghiamo la cortesia di coloro che hanno ricevuto la circolare di sollecitazione a volerci inviare l'im ... porto dell'abbonamento, evitandoci cosi possibilmente le spese e il per, ditempo delle riscossioni postali. PER INTENDERCI t. Coll1arme al piede 11 non si uccide anima viva, fu osservato malinconicamente. È assolutamente vero. Ma noi non siamo ossessionati dal fervore di uccidere. E, in ogni caso, vorremmo sapere a profitto di chi e di che cosa ci dovremo tingere di sangue fraterno. Non vorremmo, auzitutt:.0 1 che i colpi, tirati all'impazzata, ripiomba1:1sero sopra di noi. Questa sarà la ragione della nostra probabile attesa, vigile e armata. Certo, il Gruppo socialista potrà, e noi potremo con esso, anche altrimenti decidere. Le "'comuni• cazioni del Governo., e la candidatura governativa alla Presidenza della Camera potrebbero avere tale carattere, da persuaderci a rompere gli indugi dal primo istante e schierarci, comunque, fra gli op– fiositori attivi e decisi, avvenga che può. 1\fa, a parte questo impreveduto, sommamente improbabile -<lacchè è certo che il Sonnino porrà ogni cura a non peggiorare una situazione già estremamente difficile 1 precaria e pericolosa - non occorre fare professione di stregoneria per antive– <lere che il nostro atteggiamento alla Camera sarà quello che la logica delle nostre ultime e penul– time dichiarazioni parlamentari e dei nostri ultimi voti ci impone: opporci - come già scrivemmo - con ogni sforzo al ricostituirsi di quella situazione politica che constatammo deleteria e che contri– bui1mno a sfasciare. . Due cose infatti sono evidenti: la prima, che nel prossimo voto, se voto si avrà (e potrà. dipen– dere anche da noi) 1 i~ Gruppo socialista sarà l'ar– bitro assoluto della soluzione. La maggioranza di 33 voti che rovesciava la seconda incarnazione Fortis, se da un lato verrà diminuita dalla. seces– sione di alcuni 1 il gruppetto Gallo e qualche altro sbandato) çhe la soluzione della crisi lasciò poli– ticamente o personalmente iusocldisfaUi, dall'altro sarà indubbiamente aumentata dalla immigrazione di un certo numero <li {li)Ctld della ex minoranza governativa, e quest'ultima cifra verri1. aumentata a sua volta dalla probabilità cli vittoria del Gabi– netto dovuta ai voti socialisti, i quali ne deter– mineranno poi non pochi altri fra gli indecisi e gli " indipendenti 11 dell'Estrema e dei settori vicini. La seconda cosa evidente - e ciò aggrava anche più la responsabilità specifica del Gruppo socialista - è che la situazione attuale si presenta eminen• temente delicata ed equivoca. Checchè si pensi - e noi non siamo certo uè dei fiduciosi nè degli entusiasti - della composizione del nuovo Gabi– netto e delle intenzioni segrete che vi presiedet– tero, certo è, come ben dimostrava il Bonomi in queste colonne, che esso rivela un tentativo - calcoltito o no, vitale o no, ò ciò che i fatti di– ranno - di nuovi aggruppamenti ed orientamenti politici, e che - se non, in genere, la concentra– zione borghese - quella speciale concentrazione borghese, che uscì dallo sciopero generale e dalle conseguenti ultime elezioni politiche, ne è oggi, non diremo proprio liquidata. 1 ma sensibilmente turbata e scossa. Chi non ha il bigottismo dei vecchi partiti, ri• dotti a poco più che vane ombre e a vere e pro– prie me,nogue convenzionali, e chi possiede, al ternpo stesso, quel senso di responsabilità che pro– cede dalla coscienza di partecipare ad un'azione efficace (la politica non è della semplice lettera– tura - anzi è, a un dipresso, il contrario) deve dun11ue affacciarsi ed assistere, con grande atten– zione. all'esperimento che si sta maturando. E non soltanto assistervi osservatore passivo. L'esperimento non si compie fuori ciel concorso della nostra azione. In fondo, questo è il dilemma.: la punta di Estrema Sinistra 1 entrata nel Gabinetto, vi starà come avallante provvii,;oria, come /0;•::,a statica per prestare una temporanea soli<lità a un Governo conservatore, salvo venirne eliminata to– stochè riesca ad esso procurarsi nuovi e meno molesti puntelli? Oppure, essa vi starà come parte integrante e<l attiva, come f'(w:;a rtinamica, come blocco solidale e tetrago,w, tendente, coll'appoggio delle energie cbe sono nel paese, e che essa deve saper suscitare e provocare, a determinare una politica nuova, sia pure di comprome~so - ma sostanzialmente riformatrice e democratica? Tutto ciò dipenderà in parte dagli uomini, in

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