Critica Sociale - XV - n. 22-23 - 16 nov.-1 dic. 1905

CRITICA. SOCIA.LE 347 e i suoi difetti e sarebbe assurdo proclamare la su– periorità dell'uno sull'altro. fl metodo inglese è quello della selezione naturale delle variazioni utili ed è - ed è stato - il pilt adatto per lo sviluppo di un popolo, che, per molti secoli, dalla insulal'ità del suo territorio, fu messo al sicuro da pressioni straniere e potè aspettare le va– rhuioni utili, con calma, dal processo lento e spon - tanca della sua evoluzione. li metodo tedesco è quc>llo della selezione sociale conscia, ed è il più adatto alla natura di un popolo, che, stretto da ogni parte da, nemici potenti e costretto a vivere su di un suolo povero, non ha tempo da perclore, non può confidare, aspettando, nei felici accidenti della storia, non può permettersi il lu~so dello sperpero che accompagna la lotta sfrenata per l'esistenza, od è obbligato a controllarh1, a tesoreggiare tutte le energie, ad in– canalarle, a fissarne rigidamente le vie. Il primo metodo è il piì, adatto per far fronte allo circostanze anormali, imprevedute, quando non si ha nessuna esperienza precedente da sfruttare e bisogna confi– dare nella sagacia e nell'energia spontanea degli in– dividui. 11 secondo meto(lo è più adatto per le cir– costanze normali, promuove l'analisi del passato e permette di costrurre sinteticamente l'avvenire, che è così sempre più sottratto al caso; quanto più lo sue applicazioni sono progredite, crescono quindi i suoi vantaggi sul primo. :Ma il primo metodo, in periodi normali, dà luogo ad anarchia, a disorganizzaz·ione dei vincoli sociali, a sperperi inauditi. Il secondo, nei periodi anormali, può dar luogo a paralisi, a crisi, per la m9.ncanza di caratteri atti ad opernrn fuori dei quacll'i e al disopra dello regole in cui fu fatta l'educazione loro. Siccome il progresso scientifico e sociale tende ad estendere la normalità, parrebbe che questo secondo metodo debbn acquistare sul primo. Ma progresso è anche complicazione dello spirito individualo, dolio rela– zioni sociali, delle attitudini collettive, e quindi di una somma di circostanze che accrescono l'impreve– duto, sia pure sotto forma (li moltiplicazione e fram• menta7,ione all'infinito, di una diffusione che ne ronde l'a1,ione pitl regolare. Da quei,ta differenza fra i due indirizzi psicologici scaturisce una differenza nei metodi politici, pedago• gici, commerciali, ecc. In Inghilterra, l'autorità serve la nazione, la segue, la obbedisce; la nazione guarda all'autorità come a un ente esterno, eia cui non vuol essere intralcifl.ta o cla cui vuol essere obbedita. L'individuo ha diritti che sanno farsi ,•alere contro lo Stato. Come scrisse Bagehot: " l'impulso naturale del popolo inglese è di resistere all'autorità w In Germania, lo Stato e la società, il Governo e la nazione, si sono fusi; la YO· lontà dell'individuo è deliberatamente subordinata a quella del tutto; ogni volontà refrattaria. a questa. norma è stata determinatamente eliminata; l'ordine, la rngola dominano sul diritto. l,'inrlividuo guarda allo Stato come al cervello di tutti gli individui, a pro-– posito di qualsiasi cosa. Dal fatto che in [nghilterra l'autorifa ohbedi::,('e alla società. e ne è spinta, mentre in Germania fo. con essa quasi una cosa sola, e piuttosto è la società che guarda all'a.utorità, scaturisce un'altra diffcren:rn. In Inghilterra l'autorità non ha iniziativa, è inerte, è il nido dello spirito di conservazione, e, ove spiega inizia– tive, lo fa sotto la spinta di una opinione pubblica, che è sempre u11 quict più o meno indcfinitOj ossia lo fa. senza avere un cervello proprio, senza ridurre a ter– mini precisi il comando indefinito della collettività. Re v'è ordine, se v'è cccellenza 1 ciò ò il risultato di una selezi-one individuale tra individui cho dcYono tradurre in fatto quel comando: è l'opera. individuale dei funzional'l; non dell'esistenza di una coscienztt direttiva; v'è una dlite governante, non una tecnica di Governo e un corpo di tecnici dell'arto di Go• verno. rn Germania è l'autorità che guida, che ini1,ia 1 che semina, che progetta, ohe stimola, sostiene, re~ gola, isfruisce. JDd essa non è caorcitata da akuna ètite che arrivi al Qoyerno e se ne dimostri capace e sia sostenuta da un partito fino a che un altro par• tito ve ne sostituisca un'altm cli in(lividui non meno distinti e non meno dichiarati capaci pel solo fatto del loro successo i ma eia uomini che ricevettero una istruzione ad hor nella scienza cli Governo o a cui la nazione obbedisce come ad organi, non cli un partitCl, ma di interessi nazionali, amministrati i;n condo criteri scientifici obhiottivamente controllabili da tutti. rn (nghilterra la Nazione determina J'indirizzo politico, o quindi gli uomini atti a seguirlo sono scelti secondo i loro precedenti. ln Germania, se anche la Na7,ione fosse libera di scegliere il suo in· clirizzo, lo farebbe su parere dei tccniC'i di Stato. fn !Ughilterra tutti i progressi politici son dovuti al– l'i•nerg-ia di individui che dovettero conquistare alla. propria idea l'opinione pubblica per poter poi, per me1,zo cli questa, conquistare l1amministra1,ionc. In Germania lo Stato è pronto a trar profitto rl'ogni possibilità di progresso, tecnicamente riYelatasi, per imporla dall'.Llto e generali7,ZRrla a tutta la nazione, lottando, se occorre, contro l'inerzia dell'opinione pubblica. Ove una tale fusione di intenti trn popolo e Go– verno è possibile, un'azione illuminata dall'alto è più rapida che non in un paese democratico, ove l'opinione pubblica è divisa e <leve essere conquistata. Ciò prova, scn7,a dubbio, una certa infantilità politi('n del popolo tedesco; ma rende possibile una rapida diffusione delle condizioni elci progresso industriale cd economico. D'altra parte, se l'individualismo bri• tannico è stato fecondo di immensa prosperità all'Tu– ghilterra in un passato in cui gli altri paesi le erano infinitamente inferiori in organizzazione politica, e spesso ne erano assolutamente privi, e quando l'in– <liYiduo nelle altre nazioni era pure in condizioni oh• bicttivamente inferiori j esso - che già distrusse la grandezza olandese e l'antica repubblica polacca - comincia a riuscirle dannoso, ora che le altre nazioni hanno esse pure un Governo na7,ionale, che diviene sempre più corno il contro motore di immense im– prese cooperative, abbraccianti l'intera nazione, a scopi educativi ed economici. Contro questa immensa cooperazione di attività, che risulta dalla coordinazione dell'attivifa dello Stato) scientificamente diretta, con quella dell'indi– ,·icluo, non meno scientificamente diretta, e che ap profitta della stessa esperienza storica dell'Inghil– terra, lo sforno di individui, anche eroici, è vano, e non v'è altro sostituto, altro strumento di ulteriore progresso, che una riorganizzazione della vita nazio– nale, tnle che le immense risorse di energia indivi– duale siano a.rmonicamontc dirette nei loro sforzi e coordinate nei loro fini a quelli dello Stato. Se l'h1ghil– terra saprà - mentre gode ancora di un immenso vantnggio - da1·si una organizzazione scientifica nella vita economica e politica e trasformarsi in una im– mensa Cooperativa democraticamente governata, OYe, a. scienza uguale, ogni un:fa disponga, in media, di piì1 iniziativa, che non ogui unità dell'Impero te· desco, non è dubbio a chi spetterà il successo piìt vnsto, so alla. clemocrn1,ia materiata cli vnsta organiz– zazione sociale, o al burocratismo sapiente, ma auto• ritario, dell'Impero centrale. Questo lungo confronto era necessario per far spiccaro la perfetta necessità dello stato di fatto at• tuale clcll'(mpero tedesco. Da noi si parla. spesso di burocratismo, di militarismo, di protezionismo te• desco, cli autoritarismo, e se ne parla con spirito ostile o come di cosa condannata a scavarsi la propria

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