Critica Sociale - Anno XV - n. 6 - 16 marzo 1905

88 ù~ITICA SOCIALE per occuparsi di questo verme vilissimo che ò l'uCimo. ~ssa ha guardato alla società, non all'individuo, forse in omaggio all'idea di Mazzini, che l'uomo astratto è fatto ad imagine di Dio, che l'uomo reale è soltanto atto a far perdere la fede e a farci seutire il più profondo di• sprezzo per la specie nostra. E i clericali, più positivi e più profondi conoscitori delle forze che operano nella tra– Mormazione sociale, si sono occuJ)ati anche degli indi• viclui, banno organizzato da secoli tutto un sistema di protezione e di assistenza per3ooale che ricerca l'indi– viduo nella sua vita d'ogni giorno e Io conforta e lo sorreggo. Il proletariato organizzato tedesco, dopo aver agito su tutta la massa, inizia ora tutta una meraviglio.~a opera, altamente civile e ispirata al pensiero moderno, sul singolo, e aspira a diventare \'emmonte, quel elle de1'e essere, il direttore spirituale, la guida fidata del– l'operaio, non soltanto nelle sue aspre battaglie per la conquista di un maggior bene!lsere, ma nelle quotidiane tristezze e nei quotidiani bisogni. Non possiamo quindi che tìividere il senso di legittimo orgoglio che erompe dai rendiconti delle Organizzazioni che si riferiscono a questo campo della loro attivifacosì altamente benefica e non possiamo che ap11rovaro quanto dei Segretariati operai scrive l'organo delle Leghe tedesche: " Colla loro azione di utilità pubblica i Segretariati operai si sono conquistate le simpatie anche di altri strati so~iali e, confortati da que.ita fiducia, e:isi conti– nueranno a compiere la loro opera in servizio della classe lavoratrice. Non già la benevolenza delle auto– rità, ma la sua forza propria darà al movimento operaio la vittoria nella lotta contro la oppressione e il con– culcamento del su'J diritto; e rafforzare i combattenti per questa lotta sarà anche per l'av1•enire il còmpito dei Segretariati del popolo. , 1 1~. PAGl,IARI. LASCUOLA E L'EVOLUZIONE S CIALE 0 > I. L'istruzione e l'industria. Fino a tanto clw i tipi sociali in cui l'uomo vive e le forme di lavoro a cui esso è dedito, sono re! lativamentc uniformi e semplici, come nelle società a tipo cacciatore, pastore o pescatore, le nozioni necessarie a render Pindividuo atto a guadagnarsi la vita in questi modi gli vengono direttamente dalla famiglia e dalla tradizione. Quando l'agricol– tura sottentra a tali forme semplici di lavoro e co• minciano a ri\"ehusi le dh·erse attitudini individuali al lavoro ordinato, continuo, intenso, previdente, i meno abili lrworano sotto la direzione dei più abili e in tal modo si educano alla disciplina del lavoro; nel me~tre, P.er i lavo1·i complicati della irrigazione, clella m1surnz1one delle aree, della costruzione de– gli edifici, delle torri e dei templi) per la elabora– zione del calendario) la divisione dell'anno in sta– gfoni e mill'altre faccende, un esercito di funzionari è educato dai sacerdoti. Così in J~gitto e in Cfl.lclca i sacerdoti non sono solo ministri del culto, ma an ?ho astr?nomi 1 tesorieri, banchieri, commercianti, rngegnen 1 ccc. {') Rlnssumo 1111\ llnwemente fllc1111e vedute e Sl)Cclailnente ulcunl fntll, che sarnnno oggdto di 11lì1 larga discussione ln un l1\.11·0\n prcpnrnzlono sull' t,,'/ic11 lit/ /aroi-o. 1i~ soltanto nell'industria, in cui la parte del genio inventivo umano supera quella della natura, e in cui è attiva la concorrenza) che la scuola si rivela necessaria non solo per i dirigenti, ma per ogni unità atti\'a a qualsiasi grado della gerarchia degli agenti produttivi. lvi la conoscenza della distribu– zione geografica delle prod.uzioni naturali, dei co– stumi e dei bisogni dei popoli, dei loro 1ing11a(Ygi delle loro virU1 e de11e loro debolezze, la capa~itl~ di osservare e valutare le applicazioni prospettive di minerali, vegetali, ecc.; la conoscenza delle ta– riffe d'ogni specie) la perizia nelle scienze mel}Cani– ehe e fisico-chim1chc, ecc., sono fattori essenziali cli successo. Chi sa Ji più, vince. La forma più ge– nerale di rendita tende sempre più ad essere la ren– dita di ahilità. Ogni individuo ha senza dubbio at– titucli1ii speciali elle ogni istnizione può solo leg-ger· mente modificare; ma .!'istruzione può indefinita.– mente amplia.re il campo e moltiplicare le occasioni di utile impiego di tali attitudini, allargando così il campo alPoperi\ della selezione naturale medesima delle attitudini individuttli. Si sono fatte tante aspre critiche all'industrialismo· ma 1 che io sappia, non è stato valutato abbastanz~ il fatto che esso a poco a poco elimina tutti co– loro che non sono atti al lavoro e propaga sempre più Ja specie di coloro per cui il lavoro è una ne– cessità organica gioiosa e la combinazione di tutte le facoltà piì1 elevate dello spi1·ito. Alla sua dura ma sana disciplina germinarono già più virtìl che non d_rtdicianno~e secoli di Cristianesimo: ordine, preci– swne, tenacia, perseveranza, padronanza di sè cal– colo, iniziativa, fiducia reciproca. L'organizz;zione banca_ria moderna 1 le ferrovie) le Compagnie d'assi– curazione, sono titoli d'onore modernissimi dell'u– manità, resi possibili su vasta scala solo dopo la applicazione del vapore. In nessuna società pùssata !n nessun cervello di genio fu mai quotidianamente 111 fervore tanta somma cli intell\genza) di virtù di o_nestà,di energia conquistatrice. Eppure ancor t~nto nmane da fare! Cioè a dire, ancor tanto c'è da im– parare e da sapere! Non mai come in oggi la ric– chezza ha cessato cli essere wut cosa, per diventare In, capacità di creare utilità. dalle cose per cth,en· tare un attributo della personalità. urna,~a: capacità e credito sono le basi della società attuale. Ora, il campo della capacità può essere conside– revolmente allargato dall'istruzione. Questa è bene come dice il Marshall) il più sicuro inYestimento dÌ una nazione. lo mi propongo di esaminare qual è la ~·elazio,!e fra_~cuola e industria nelle civiltà n tipo industnale p1u accentuato: l'inglese e l'americana. [I momento attuale è uno del pili caratteristici e interessanti in proposito, giacchè noi nssistiamo a un fenomeno di riorganizzazione dell'istruzione in In– ghilterra onde far fronte alla crescente concorrenza dell'America e della Oermania, scientificamente di– retta ed organizzata, sebbene caramente pagata dai consumatori del mercato interno. A parte altrn considerazioni, cui ho già ac– cennato nel mio articolo " Un ca.pitolo cli filosofia clella solidarietà sociale))• l'Inghilterra fu immensa• !11ente .avvantaggiat~ nel suo sviluppo agricolo– industnale da due Circostanze: le guerre religiose c~el ~eriodo .d_el.la Riforma) che fecero emigrare in Inghilterra I Fiamminghi riformati introducendovi l'i1;1-du.str_ia laniera) l'orologeria, la ti~tura, l'industria de, p1zz1, e non pochi perfezionamenti all'ricoli · e a queste si potrebbe aggiungere la revoca O dell'editto cli Nantes da parte di Luigi XlV, che fece emigrare in Inghilterra la popolazione ugonotta costituente il fìor fiore dell'abilità industriale; la seconda circo– stanza è dovuta al fatto di non aver mai subìte in– yas!oni, di aver g~cluto di un immenso periodo di rnd1sturbata pace 111terna, nel mentre il Continente

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