Critica Sociale - Anno XIV - n. 8 - 16 aprile 1904

126 CRITICA SOCIALE LALEGGE SULLE SCUOLE ELEMENTARI I. provvedimenticontro l'analfabetismo. (C0NliNll(IZI0Ntl. l•'inora il prog-C'tto Orlando hn ccrcnto di provvo– dNC' ad aprir nuove scuole cd n rh,crvare il C0l'li0 rlcmcntare superiore ai soli alunni bisognosi di istru– zione 1►opolarc: n.lhlrgata la casa, bisogrrn introdurvi gl'inquilini. Perciò l'art. L 0 del progetto estendo per i bambini l'obbligo della istruzione anche ai corsi ~u1>criori, nei Comuni dove questi corsi esistano; e l'art. 2° stahilisC'c che l'elenco dogli obbligati dcbh" puhl►licarsi o tenersi affisso al\'alho pretorio pN la dnrnta cli un mese prima dcll'l.lpcrtura della scuola; nll'apertura dolio scuole, constatata la non presenta– zione dei fanciulli obbligati, il Rhulaco ne dispone la ricerca, ammonendo o denunriando al pretore i gc-nitori negligenti o, in caso di po\·ertà, soccorrendo i bambini por vht della beneficenza - sarebbe meglio dire: assistenzn - scolastica. (Juando si consideri che i sindaci lrnnno mille ma– tasse da dipannro, e che per g-iuntu. lu frequenza dili– ~cntc e completa di tutti gli obbligati rostringerchhc moltissimi Comuni a creare altro S<·uolccon lo !:ll)C!:l0 annesse e connesse, si riconoscer,\ che molto pili n1laHa del Sinclnco a quest'opera sarchbc una Com– rnis!.-ìiOne cli citta1lini eletta ùai mnelstri elementari lici Comune. )lolto meglio, poi, che tutti ~li obblil,.t'hi scritti e tutte le penalità, destinate anch'esse n ri– nrnncr sempre scritte, varrà nel attirare i bamhini alla scuola. l'assistenza scolastica. A provosito della quale l'art. 3 del progetto Orlando di\ facoltÀ id Comuni di iscrivere in bilancio un fondo per sovve– nire i bambini appartenenti a famiglie disagiate, sia. con la refezione scolastica, sia <'On la distribuzione di indumenti, lihri di testo e d'altro occorrente nl- 11istruzione; i Comuni potranno lklibcrare tali spese lìnchc se ~ccedano il limite le,t?aledella sovrimvosta; lo autorità. tutorie cureranno perchò queste speso sicno preferite tt tutte le altre facoltative, che non nbbiano per isco1>0la pul)blica imnità cd incolumità. R questa una disposizione degna di lode incon– dizionata. Un entusiasmo frenetico, poi, si sarehhe impadronito di noi, se un altro articolo di leg-,t?eJ (>Orfacilitare l'assistenza scolastica, avesse fatto oh• bli~o al Governo di sovvenire i Comuni con un sussidio annuo fissato, per esempio, a due lire per ciascun alunno promosso negli esami dopo regolare frequenza al\n scuola: questo sussidio non solo servirebbe come primo fondo per l'as8istenza dell'anno succcssi,·o, ml, incoraggercbhe i Comuni a raccogliere tutti ~li oh• blii:?ati e a migliorar le scuole, e sopratutto permette– rebbe ai Comuni pornri e volouterosi di far uso, senza i:1,::g-ranusidi tropj)e spese, di quella bellissima (. fa. coltà,, platonica accordata ad essi dalla legge. )la questo ohbligherehhe il Governo a una spesa imme– diata cli almeno mezzo milion<', che hon presto supe· rerohho il milione, per continuare a crescere fino ad nlmcno due milioni .... salvo che non Ri volesse clc– \"are il sussidio da 2 n. 5 lire, nel qual cuso lu spc~u non diminuin•bhc- di sicuro. 1': allorn addio bilancio! Lungi dal rendere più efficace con necessarie ma dh,pendiosc disposizioni il rcclutttmcnto degli alunni, l'on. Orlando ht\ don1to piuttosto preoccuparsi del pericolo che gli alunni prendcsRoro sul serio l'oh· hligo della frequenza. scolastica o crescessero a di– smisura: do,•e trovo re allora aulC' e mnestri ahha.– stanza per contenere (' istruire tutta la folla, che ilwaderebbc lo scuole"! Messo in questo, come in tutto, fra l'uscio e il muro, il )linistro ha dovuto dnr 1111 l'0lpo alla sua stl'i:!zittopera, e consentire con r1:1rt.I•Iche i Comuni, i quali si trovino in condizioni finanziarie tanto defi– cienti da non potere, con tutte le agevolezze cscogi• tate dalla leg-g-c,sostener l'onore dei corsi elemcn• tari superiori :>hhligatori per tutti i chiamati alla. scuola pubblica, possano ottenere dill Ministero clel– l'istruzion(' che nel loro territorio sia dichiarata. so– spesa. l'1,ttualit1\ dell'ohbli~o cieli.istruzione elemen– tare superiore. Qunnti sono i Comuni che non si trovano in con– dizioni fìnanziurio pili o meno defirienti? e si dove darn al Governo anche un nitro mozzo di pres8ioni elettorali e di mercimoni con le clientele locali, con– cedendogli por legge la facoltà di sospendere una legge? Pur tro1>pol'obbligo dell'istruzione continuerà in molti luoghi a rimaner sospeso anche per le scuole inferiori, anche dopo questa lc-i;:ge i ma almeno che ciò avvenga per necessità inespugnabile di cose, o non col necessario beneplacito troppo spesso t11tt1altro che disinteressato - del signor Governo. . .. Quando si sia J)rovveduto alla istruzione dei ham– bini dai 6 ai 12 n1mi, resta sempre analfabeta In moltitudine di roloro, che hanno superata l'età del– l'obbligo scQlastico senza aver avuta nessuna istru– zione. Por questi l'art .. 10 i!:itituisce, a spese dello Stato, 2500 scuole serali o festive nei Comuni in cui l11percentuale dell'analfabetismo è pii', alta; i maestri di queste scuole i,aranno retrihuiti con r.. LJ0 nnnuc; l'obbligo della frequenza incomherà a tutti gli adulti analfabeti del Comune e ai ~iovani analfabeti 1 che abbiano concorso alla leva e sieno assegnati alla terza cat('goria o dichiarati rivedibili o riformati per 1111 motivo che non importi assoluta inabilità fisica o intellettuitlej gli ohblifrnti che non frequentino la scuola per un anno, o non ne ricavino sufllciento pro– fitto, saranno tenuti alla frequenza. per un altro anno; <101>0 il quale, so non compro,•eranno di aver seguìto il corso con profitto, incorreranno nella pena del– l'ammenda da ~, a 25 lire, salvo circostanze speciali climiseria 1 sulute e simili; per tutti i nati dopo il 1885 ht concessione del permesso d'armi è sottoposta alla condizione cho il richiedente sappia scrivere noi per– messo la propria firma e la inclicazione del 1H·o1>rio stato e domicilio. Sono tutte disposizioni ottimo ed accettabilissime. Solo vorremmo che l'ufficio di denunciare al pretore g\"inadempienti fosse attribuito non al Sindaco, ma ad una Commissiono di cittadini eletta dai maestri... i quali avrehbero tutto l'interesso n. veder crescere la scolaresca; l'incarico di insegnare nelle scuole senili e festh•e clovrebh'esserc dato cli preferenza ai maestri, che non a.,·esscro già due classi col supplemento dei 2 h dello sti1>endio; e sarebbe bene determinare il signi– ficato preciso eia dare al termine adulti per evitare che fossero tenuti alla frequenza anche i ,•ecciti do– crepiti analfabeti: il meglio è forse render obbliga– toria la. frequc-nza agli analfrl.beti che non abbiano pili di 20 anni, rendendo facoltativo l'intervento a quelli cli età ma.!:miore. A rendere pili stringente l'obbligo scolastico vi è stato ch i ha 1>roposto che ai forniti cli licenza ele• menta.re superiore si abbrevii la ferma di sei mei,i, che si n eghi agli analfabeti o~ni arg-omento di esen– zione dalla leva, i.rnh·o che si tnitti di im))erfrzioni fisiche, che si P8Cludano g-li analfabeti dagli appalti dello Stato, che si rifiuti la puhblic1t hencficonza ai genitori dei ha111hiniche non vnnno a scuola; o rhi pili ne ha più ne metta. Noi, giì"Lche siamo t~ fare, proposte, vorremmo che ai cittadini, che avessero frequentato con buon risultnto lc- 8Cuolc serali e fe– stive, si concedesse il diritto elettorale, come si con– cede a chi abbia il certificato di terza elementare : e ci semhrA. rho lu 8strema- ,tnto chQ esistcs~e non farebbe nù pili nè 1110110 elci suo dovere dando

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