Critica Sociale - Anno XIV - n. 3 - 1 febbraio 1904

48 CRITICA SOCIALE gunta, che il licenziamento illegit.timo porti al risarC'i• mento del danno . .Nei probiviri :,i viene d'altro couto (og-giando In nuova magistratura, che colle sue massime prepara la modificazione del nu0\'0 diritto proletario, il quale tro\·erà il suo coronamento nel contratto collet– tivo tra padroni e associazioni di lavoratori. (Un'altra pubblicazione recente: La, giurisdizione del l(,ro,·o nel sistema (1elle lcygi)dell'a,·v. R,Hf'AEl,E CoONETl'IDE MAltTlll-, 'forino, Bocca, 1904, tratta ampiamente dì questa ma– teria). Quindi, insiste il Laschi, riconoscimento giuridico dello organizzazioni e responsabilità ch•ile, libertà ai non as– sociati di restarsene fuori senza pericolo del boicottaggio, risarcimento dei danni se YC n·ha, in caso di sciopero. .Materia questa tutta delicatissima, \ 1 ivamente discussa, ed oppugnata in paesi pili progrediti dalle organizza– zioni di mestiere, e che esige una non breve elabora• zione in Italia e una più radicale trasformazione della mentalità delle clasiìi padronali e dei magistrati, per non fornire a questi ultimi armi molteplici di offesa por la classe lavoratrice. f.: quanti siano i pericoli di una offesa siffatta, appare dall'attitudine della clas!'le capitalista inglese contro le 1'racle-U11io11s, studiato. ampiamente e documeutariamente da Paul i\lanton e i\faurice Alfassa noi volume /.A1, Cl'ise du 'l',·adeunionisme (Paris, Rousseau, 1903). Jvi le arcuse alle 'l'rodt"· lruions di e~sere causa del decadimento dell'industria, gli articoli del 'l'imes, la fa– mosa sentenza nel caso di 'l'aff Vale che rencle respon– sabili civilmente le Unioni dei danni di sciopero 1 sono largamente esposte e confutate con cifre, per concludere che le 'J'racle-U11io11s hnnuo ripreso da questa battaglia nuO\'O vigore ))er combattere sopra un altro terreno, il terreno della politica. • A riprova della constatazione fatta dal Laschi della evoluzione dello sciopero, ecco le Relazioni tlei se$?retari delle Unioni americane, pubblicate, in occasione del Congresso annuale della Jt'ec1erazioue del lavoro, nel- 1'.AmericanF'ederationist di novembre. Da esse risulta. che il numero dei soci delle Unioni si è notevolmente accresciuto nel 1903, che molti tniglio– ramenti si sono ottenuti, sia in riduzione di orari, sia. in aumento di salnri, e che, notano con grande compia• cimento i segretari delle Unioni 1 un grande numero di conqniste furono ottenute senza bisogno di ricorrere 1.Lllo sciopero. " L'e;;;perien'.f.adel paisato anno, scrive il segretario dei calzolai, vi prova che il nostro metodo di comporre le vertenze per mezzo dell'arbitrato è il pilÌ ch·ile e il J)ii1 pratico ed ha rafforzata. la nostra organizzazione. 11 11 segretario dei hottai 1 dopo avere enumerati i miglio• ramenti ottenuti con lo sciopero, aggiunge: " r,e conquiste più sostanziose e più ampio le dobbiamo alle trattative pacifl.che cogli indusitriali. 1':sie sono cosl numerose che non possiamo darne uno speciale elo11co. 11 I sarti sono riusciti ad ingrossare il loro bilancio di 2 dollari In. settimana, ciò che ra, per 50.000 associa.ti, più di cinque milioni di dollari 11anno in piì1, e a ri• durre la giornata di lavoro di un'ora. R per questo OC· corse un solo sciopero a Filadelfta.. I saponai sono riu$citi a far riconoscere la loro Unione ai padroni, e ad inaugurare il si!'ltema delle trattati\•e pacifiche, evitando scioperi e !'lerrnte. Lo stesso riconoscimento hanno avuto i pellattieri e i sellai, i quali, applicando lo stesso sistema tli tratta– tive, hanno conquistato non meno di 135.000 dollari in più sui salari. 1 macchinisti sono lieti di annunciare che hanno com– po~to soddisfacentemente parecchi scioperi e che si sono messi in condizione da pro\'enire il ripetersi di siffatti conflitti valendosi nell'avvenire dell'arbitrato. 1 lavoranti in la\•agna, senza sciopero, si sono assicu– ra.ti un aumento generale dei salari t il trionfo del principio dell'organizzazione, come ente che inter\'iene, tratta, contratla e vince. Ad ugual conclu"lione viene nel suo per11picuo volume /.,e conflits clu 1'ravail et leur solution {Paris, Charpentier, 1903) Yves Ouyot, quando, riconoscendo che i ra))porti tru. capitale e lavoro oggi non sono affatto composti in modo soddisfacente, che l'arbitrato obbligatorio è fallito o è destinato a fallire, che la scala mobile e la parte– cipazione al profl.tto non previene i conflitti operai, propone si so~tituisca. al contratto di locazionedi servigi (louage <le sen,ices) il contrntto di loutzfone rl'oper(1, (louage d'om•rage). li; questo può esser compiuto da. un'associa– zione o compaj:?nia di lavoratori che stipuli con un im• prenditore che questi gli fornisca una data. quantità cli lavoro. Siamo così nl contratto collettivo, cioè alle pn.ttuizioni concluse tra i capi d'industria. e le associazioni di operai o di impiegati, allo scopo di fissare, o in seguito ad uno scioJ>ero, o indipendentemente da. ogni conflitto, il tasso o la tariffa dei salari, nonchè le altre condizioni relative alle modalità del lavoroi o ai rapJ>Orti del padrone col suo personale. Pattuizioni cho In giurisprudenza. francese esita sempre meno a riconoscere e a consacrare nella. loro piena validW1, come ne fa fede una sentom:a del Tribu– nale civile di Saint .b:tienne (riportata nel numero di dicembre delle Questiow;pratiques de legislation f}Uvrihe f't d'éco11omiesociale). Jo essa il tribunale, chiamato a interpretare un contratto collettivo inten·enuto fra una. società mineraria e i suoi operai, contratto in forza del quale la soeietà aveva rinunciato al diritto di licenziare qualsiasi operaio per fatto di sciopero ad eccezione di quelli che fossero stati o potessero es<,cre condannati per violenze verso i non scioperanti, o per attentati contro la proprietà - ossia sotto condi.dono che non verrebbe esercitata alcuna. rappresnglia - ha determinato molto nettamente la portata e~atta. dell'impegno pa.ttnito dalla società ver,io la collettività operaia e delle restrizioni che esso imJ)ortava, condannando la società a pagnre danni e interessi ad alcuni operai licenziati per atti che avevano compiuti prima che il contratto entrasse in vi– gore, prima. cioò della ripresa. del lavoro dopo lo scio- ~~ ~ u Rivista <li filosofia, e scienze a,ftini. " Nel numero rli novembre e dicombro della Rivista lli filosofici e scienze a{fi11t, il dott. Enea Za.moraui si separa dal suo condirettore il prof. Giovanni )larchesini cli Padova lasciandolo solo alla direzione del poriodico. Mentre mandiamo il nostro saluto riconoscente a chi cooperò nlla diffusione del metodo po!litivo nelle ricerche filosofiche, ci auguriamo che la Rivista perse,·eri nel suo indirizzo e ci facciamo ,•olontieri un dovere di rac– comandarne la lettura ai nostri amici che trO\'eranno in essa articoli dei nostri migliori filosofi positivisti. A tal pro1>0sito a.md segnaliamo gli articoli che Roberto Ardigò, il più grande fllosoro italiano vivente, pubblicò in e-;sa.,tra gli altri nei numeri di luglio-agosto e nel– l'ultimo fascicolo del 1903 1 destinati ad essere continuati da altri tre che si pubblicheranno nel corrente anno. Jn que;;;ti articoli, che sono preceduti da una Prefa– zione, l'Ardigò coordina fra loro in nitida sintesi, fatta col fermo polso che ha questo poderoso vegliardo 1 tutti i concetti fondamentali svolti partitamente nelle varie sue opere di psicologia risguardanti i fatti del tental'e, del 1:onoscere, del pe11sare, del vole,·e, del meccanismo insomma dell'intelligenza.. Leggendoli si ha. quel medesimo senso di grandezza. schiacciante che si prova talora quando il ,vagnercoordina, subordina, iutl'eccia, accavalla in u11a possente perora– zione orchestrale i singoli temi svolti da prima isolata– monto dallo \'arie specialità di strumenti, nei vari ritmi, nei vari toni: che l'anima si sente come strappata fuori dal corpo e immersa in un'aurea nebbia di fulgida luce. e. y. Abbiamo stralciato 111 opuscolo: Dott. CARLO PETROCCHI Le presenti condizioni dell'emigrazione italiana Dott. GIULIO CASALINI Leabitazioni igieniche eabuon mercato Ciascuno cent. 25 (presso la Critica Sociale). GIUSEPPE RIOAMONTI, gerente responsabile. ~111ano, J/2 1901 • T1pograHa ovort1.I {~oc. ooop.), o. Vttt. Em. 12·16.

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