Critica Sociale - Anno XIV - n. 2 - 16 gennaio 1904

Critica Sociale f?IVIST.11 QUINfJICIN.fllE fJEL SOCI.IILISMO Nel Regno: Anno L. 8 • Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 • Semestre L, 5,50. Lettere e vaglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE- MILANO: Porllol Galleria V. E. 23 Anno XIV - N. 2. ::30"-J:\.1Al'110 Attualità. lii taeciata "' .lflff1ff(Hld {!VANO>: JlONOMI), J JWQ(t1180r, i;uo111lc11•.t ~ U p(ll'fUO BOcl(ll/.$/a (l,UIOI :.•:ORO). />Q- sUlla IL.~ CRITIC,I.}. Studi sociologici. GU or,::;:011U gito·,,tkl 1ltl m<1rO11t,ilo -~Vtill/1-da 10011. A!'GELO CRESl'I). li monminto fiJ11tc,di1'0 ,,. rroncia (AU> .... \:,.:1,HO sç111.1.v11. / ,111vl'i (WlZZ/11/tl drll'o;,•l~tn1:11 p11bbllta; Per liii t:fRclo ccntr&ltl delle htltu1.I0!1I di honenccnza (l',\l'i,,TO 1•.,,11.1uu. Fllosolln, letteratura o vnrlotà. ,..,." Ulwl t !UvlMt: ~ ll111tolro ~oclRIIIIIC N (I\ J. Ja1w(!s ( .. J. - • l,e ror1,e l(lraullrlw d(•ll'llRlla _ <Il T. l'trdon, (li, e.) - • l)(•lltto t' pena 11el penlll'rO dt•l Oreel. di A, l,tt•i, (.l'. J',). "BerlOldO rl• ~POnde R l'apR "11r10 ~ tf. t.). Hlbllottro di propaq"ndn. l'd IIUOt'O OlllfO d'11bb<J11amtnt-O. Preghiamo ancora gli abbonati in ritardo a inviare entro gennaio la rinnovazione dell'abbonamento. LA CACCIATA DI )lII,LERA~D La Federazione della Senna, un1t dolio tante Se– zioni del partito socialhsta francese dove, ia nome clrll,t cordialità, della fraternità e sopratutto dcll'u– nitit, rivoluzionari e riformisti, giacobini e girondini inaciditi nell'attesa cli una rivoluzione che si fa at– tendere troppo, tcrrorbti senza patiboli e uomini di ingegno ammirati, ma non compresi, si urtano, si ingiuriano, si scomunicano a vicenda e credono di nlz:\l'e incensi all'ideale coi fermenti impuri dei loro runcori e delle loro pa1:1sioni 1 ha finalmente chiesta ed ottenuta. la testa del cittadino .Millerand. Quello eh<' non valse a pro1l11rre nè h. sua 1>artecipazio110 ad un llinii,lCro borghese, nè il ricevimento dello Czar, nè i vari voti nei quali l'ex. mini~tro del Com– mercio !:ii separò da ;tlcune frazioni S0<'ialiste 1 produ-;s(' il voto contro li\ mozione del sot·iulista. lluhhanl in f'avorn ilei ditò!armo. P"r quel Vf)to )lill(•ra11<l ha CCH· !'lilto <li CHH('J'(' 81)('ia1ista pci RO('iillhsti. Ì•: ,,,·i(Jenh" eh<' lu. cau1,a ò troppo minuscola JH.'I' 1111 (•!l'etto coHÌ grande. Hanno ragione in cotC'sto IC' \"t•stali 1lelht rivolu1.io11c 1 i Regnaci di Oue8dc: bi110• J..t"llll\'1l, 1>er C'i:!S('I' leali, mettere all'intlicc il pensiero di :\lillerand, invece di col1>ire la persona per una. pc1\la nera gcttah, nrlPurna, o !)PI' un uo gridato in un voto parhrnicntare. ,\la l'ufficio di in,1uisitori del J>('IISit'l'o è sempre inc,·escioso: anC'hC il l!iaeohiuismo più shrncato ri– lutta a porre sui roghi della 8\111. intransigenza dog– matica l'erc~ia intellettuale. Prrferisco ardere l'uomo 1>iuttosto che il lihro. !\°('1raso di .Millcrancl, il corng-g'iO d('lla lealtà di– ,1•11tan\ anche pili difficile. (iurl hUO piccolo Yohtm<-', dovo, sotto li titolo di 1- socialismo riformista fran- Milano,16 gennaio 1904. ceso "' ha raerolto, pochi mesi fa, i suoi discorsi e le sue dichiarazioni elettornli, è la espressione di un pensiero così profondamente preoccupato delle nc– cossità della. lottu proletaria, da offrire un troppo tenace bers11g-lio allo calunnie dei ~moi esecutori. Non YO~liamo ricordare il famoso diRcorso di Saint– )hrndè, un piccolo ca1>ola"oro di chiarezza e di pre– citliOUf'.Quel discor~o ehbe la commcrazione uflicinle di tutte le frazioni del :sociali~mo france~e, che par– Yero pacifì<.•ar$i (' riunirsi nella formula. rtù,::1so cnuncia w1. IUcordiamo invee<' lo "''ritto che il .:\lil– krn.nd ha mandato i11nanzi ai 1:1uoi disco1·si 1 e che porta 1111ft d ata poco anteriore alla sua reren-te espulsioiw. li }[ill<'rand vi si professa immutahilmente i,ocia– lista. E il suo 8ocialisrno non ha nulla di comune con tutte le concezioni fìhrntropi(•he o piccolo-hor– l{hesi di certa gente; esso si propone 1- la trasfor– mazione dcllt> condizioni della proprietì1, da appan– naggio di un certo numero di uomini divenuta il retag-gio di tutti ,,. Anche il carattere internuzionale ciel socialismo, A'ii\ così chiamm<•nte delineato n Saint-)[a.nclò, non ò qui sconfcs~mto. " Oonmquc scrive il Millenrnd - lo stesso ,!?radod'incivilimento 11roduce, ron gli stessi splendori, le stesse miserie, :,i impone la netessitc'1 delle stesse trabformazioni, CObÌ che il sentimento di un comune ideale unistl' 1t tra,·er:,o lo spazio, a dispetto delle differenze di cli razza e di lingua 1 il prol<'tnriato !:lO(·ialista.,, E veniamo puro alle questioni di metodo, quello in cui )rillerand ha. ben ragione di ag-giungersi, per distinguersi daj?li nitri, repiteto di riformista l 1 ). In– fatti in lui il vecchio giacobinismo francese non ha lasdata alcumt traccia: il razion1\litimo rivoluzionario degli enciclopedisti non gli ha create nella mente delle Giustizie C' drllc Yerifa 111:,trnttc ed assolute. 1!1gli, immune da. quo! verbali1m10 rh•oluzionario che è in tutti i suoi compagni di f'edo, procede dritto, logico 1 serrato. li proletariato deve essere d('gno dei suoi destini, però che esso solo sarà l'artefìe<' della sua vittoria. Bisogna dunque accrescere h• Aue forze, S\·iluppnrc le sue ca1>acitù intellettive, educare in esso, insh•m<.• ni suoi diritti 1 anche il sentimento del suo dornrc. Ed ceco la leA'islnzione socia!(•, e<.•co i provvedim<'nti pc1· l'i1:1truzionc htica e 1>opol11r,•,<'l'CO rorga11izz11- zionr dC'llit ('Ja~!ir lnvorafricP tutelata e regohlta dallr l<'ggi. :\fa il còmpito del fHlrtito isociitlista non è es1rnrito. '" Con,·errà scrive il llillerand che esso prenda parte nelle batbi~lie in cui In He1rnhhlira è impcg-1rnh1, chr- esso formuli il proprio pC'n1-1iero,bpirando~i nl suo 1>roprio ide1tl<', ma alfrt,~i ili hitò!ogni,ai p<.•1u1iPri <' alle tradizioni dell:t d@mo(•1· a1.iu l' <'puhhlicana, onde• e1-1i;o è insielll('• 11,•rt•de l' il <•01di11uatorl' . ., M qui, nella l'ormulttzionL' di t\U(•~to pen1:1ipro 1 ~lil (1) sol ,:11111110 In 11u1•1to d1•l 1i,.r,·n• dl'llo J,111.-~·,. "l' - rif<>rml><llì • ~1.::111111'8 Cile VUOltl h• rlfor111c. noi 11011!'111\0~t•huno un ,,x•laU~Ulù rlw 1>0,ga farne ><('nt,,: -.t' tt\,:nlttra chfl \'lloh• riforme ('ftlmt•r,· od lr1uUJI, rittuthuno IU\t'ora l'l\lllH"lltHLvo. :,.p ì• 1111 11em11llct• tll~hlllhu 111 Jwr~one e di c·1n•oll, ~, <111Wn•rul1no 1·0111111 1111'111no <'01 111)111,• th•lla vh• dov(' hanno tt(•d11,11011con un 11u111111catlvoche ln1·olict1 un equivoco. (.Yota della CJl:lTICA),

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