Critica Sociale - Anno XIII - n. 3 - 1 febbraio 1903

CRITlCA SOCIAl,E Il cooronli, acquistare ed esercilnre il modesto e rermo coraggio di andar contro nlle consuetudini, contro ni com·onzionalismi, contro ngli inviti, ngli allettamenti, nlle logrime delle persone pili dilette, pure di non men– tire nlla propria coscient.a o di comportarsi nella ,,ita fnmi~linrc non diversamente riel come esigono i prin– cipii 111.>eramente accolti o professati. Allornquando In ClliP.sa non <1cri\•cr1\ piì1 la sua po• tcnza dalla scuola, dalla gratitudine dei reietti e dei bisognosi e dal compiacente o rn.'il-icgnntoguelfismo dei suoi nnersnri più dichiarati, anche l'ltnlin i,nn'tmatura. per lo riforme additate e richiesto dalla civilt.'l e dalla scienza. xy. J,rt, Critica Soci:1l0 e l'Arnuti! coslcmo ver l 1 rtnlin: w1110 L. :!2, semestre J,. II - JJl'I' l'I·1stcro: a,wo L. 3H, semestre I,. rn,:.o. /,a Crilit•:t Soei;de <' il 'l'rmJIO, ver )lilano: w11w L. rn, scmcslre I,. 10 - ver il 1·e.~to li'ltali:1: mmo J,. 24-, .~eme~fre J,, 12,:,0 - r>cr l'Estero: mmo L. 4.0, semestre li. 21. Il sistema doganale e l'agricoltura 2° - Il, DAZIO SUI, OHA:'ìO. Como ahbiamo dotto trattando del vino e dcg-li agrumi, tutto il nostro 1:!istcma di coltura del suolo e tutto il nostro sistema doganale in materia cli ag-ricolturn si ngginrno su un unico pernio, il drudo sul grnno. Abolite <1uesto o tutto il falso éc/lafau– dage faticosi1mcntc e dolorosn111c11tc rizzato sulle s1Htllc dei consumatori e dei 111,·orotori 1>recipita, e l'eco– nmnia agraria. ri1>rende il suo corso normale, che coincido con g-li interessi ,lolla collet.tivitì1. E dunque il dazio sul grirnO il g-ran nemico, che è andato prendendo sempre nuore fol'zc sull'ignavitt dei piì1, i quali uon misurarono lo conseguenze di– rette e indirette, che osso doveva portare 111laeco– nomia nazionale. Prima di entrare a considerarlo nei suoi rap1>orti s1>cciali con Prtalia, ò forse opportuno aver rigu::1rclo ai principi generali con cui i sostenitori di questo dazio ne giustificano la presenza. Principi' generali, poichè orn. tutti gli agrari di Frnncia, dì Gormanin e d'Austria lo porhrno su,-di scucii e combattono accanitamente per esso, fo1·so pcrchò sentono che, ,,inta questa battaglia, Jvgicnmcnto e sochllmcntc 1110- struosu, non vi ò pit.1 barriera it cui forza umrrna, poss1l arrestarli nella conccziouc ciel loro sogno vano e pericoloso: che ogni 11azionc basti a sè stessa, dircttameuto, uccidendo lo sca111hio,per le suo sus– sistenze. Xè è solo l'interesse economico di classe a spin– gere gli agrari alla riscossa. Per chi, anche llY\'Cr– sando il materialismo storico, guardi bene addentro a questa nuovissima Iott:i, che non è che agli iuizi, upparc it luce meridinna che 1>erforzt\ di coso dietro llgli agrari stanno tutti gli amici di un ritorno a una vita politica feudale, tutti coloro che sentono come sullo sviluppo industrhllo si impcrnii il risveglio dell1t causa della li1Jc1·tà o dell'Rn:rnzamcnto dello classi operaie, e come sul rifiorimento cli unl~ pl'O· prietà fondiaria non industriolizzab1, ma ,·occhio si– stc1rn1, ri1>osi la. più salda :'incora pcl mantcnime11to dello status quo. Questo movimento di reazione, ig'noto 1rntural~ mente ngli stessi 1>ro1>ugnatori, si ri\'eln in tutta la sua maestosa imponenza appunto nella nazione indu– strialmente piu e\·oluta <lei Co ntinente , nella Gernrn– nia, dove il 1>artito ngrnrio ò diret.to dai feudatari milirnri della Prussia. I•: ciò mentre in Jnghilterra, nella lihernlissima Inghilterra, l'imperinlismo o il 111ilitarismo si accomp11g11a110nppunto al risorgere delle p1·eoccupnzioni per l'agricoltura inglese tleca– duta, o divenuta tale, solo pcrchè essa non produce tanto frumento da mantenere i suoi figli in caso di guerra, senza dipendere dallo stro11iero ! Tanta concordamm cli indizi 11011 deve sfug-gire a quanti serbano calda nel cuore la fiamma della li· berti\ economica e 1>olitica e, siccome fortunatamente si ò nncora in tempo per discutere, esaminiamo ad uuo ali uno i motivi di convenienza o di giustizia su cui poggiano in Buro1>a i sost.cnitori ciel dazio sui ce– rcali, per mantenere una agricoltura, che non si reggo piì1. r~ poi, ne faremo lo itpplicazioni illl'Ualia nostri1. _T.o rngioni degli agrnrì. - 1 ° Il cl11ziosul grano aiubl a montonero unti certa Hssill'l nel prezzo, pcr– chò mcrcè sua. si stf1bilisco un corto prezzo medio oll'int crno, inclipcndcntc dalle oi;cilh1zioni di ,·i1loro d~i ~rn.ni esteri. J1 wecc è proprio il contrflrio che lieve ritenersi esatto. Questo perchè, come dimostrano le statistiche, le oscillazioni nei prezzi diminuiscono di intensità. e sono meno axvertito quunto pili è esteso il campo cli sc11mbi. Quindi, ad esempio, so una nazione è un mcrcnto nperto, uno sca,·so raccolto in tutto il mondo non portn che un'oscillazione poco sensibile nei prezzi dei gTilllÌ; questa invoco cresco di intensità. quanto pii'l nlta ò la barriera. fra mcrc11to nazionale e mcr~ cnto mondiale. Inversamente, se si tratta cli un ri– basso di prezzi, questo ribasso si acuisce nei paesi dovo esiste un dazio d'entrata, e si acuisce in pro– porzione dell'altezza del dazio, in causa degli impe– dimenti che esso frap1>011enl libero commerciare dei prodotti (vedine la Jucicla dimostrazione nell'aureo libretto del prof. Dietzel: " Kornzoll wut Social– re(orm ,,, Berlino, 1901). Numerosi esempi suffragano questa dimostrazione. Del rost.o tale verità è tanto sentita dagli agrnrl d'ftalio, che lo scorso anno l'on. Maggiorino-~'or~ raris presentava un disegno di leggo per un dAzio sui cereali a scala. mobile, tnlo da assicurare agli agricoltori delrinterno il prezzo rimuneratore di L. 25 nl quintale. '!'aie progetto per cui, naturalmente, quando, per una generale cll!'estia, il prezzo del grano nel mondo aumentava, si ahbassava propor– zionalmente il dazio d'entrata allu dogana italiana, rnccolso anche l'apprornziono dell'on. Colajanni, nel suo dotto libro " Per la, economia, m1zionale e 11el dazio sul ff1'(0/0 n ( Homa, 190I). Ora, è foeilc sfatare anche questo rimedio. Per operi\ di un uomo non privo d'ingegno, Leone ·walras, scguìto dal nostro illustre Pareto, In scienza econo– nomica. fu ricondotta a. un principio di equilibrio, por cui, prezzo e quantità, sono funzioni ,,incolate in un nmpio sistema di cui fanno parte tutte le merci e tutti i prezzi. Se questo ò ,•ero, risulta. che la pretesa di tener fermo il prezzo di una merce è una protesa da fanciulli. Tenete fermo il prezzo? Y0rierà la quantità! - ~fa il consumo del grano è una <1uan– tità 1>0Coclastica, risponderanno gli ngrarì italiani. Peg-g-io,replichiamo: tanto più dolorosamente si rista– bilirà. l'equilibrio per lo classi meno abbienti o poi venditori di tutte le altre merci sul mercato. J~ di questo risentiranno danno altresì i produttori cli grano, poi quali le L. 2:i del Joro prodotto, a ogni equilibrio nuovo di prezzi, rnpprcscnteranno una po• tenza cl'llcquisto sempre rnrinbile. J-l allora ripren– deranno i lngni ! 2° l fautori del dazio sostengono: proteggendo il grani), si protegge 1'11gricoltura nazionale; questa

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