Critica Sociale - Anno XII - n. 15 - 1 agosto 1902

23G CRITICA SOCIALE 'J'essiitura. - Dnl 1878 si andl> rnpiclllmcntc sosti– tuendo il telaio mC'ccanicoa quello ft 11111110. Nel 187G si avevano 12.478 telai fra meccanici e Jacqunnl o 14.300 telai a mano, ossia un totnlc di 2G.778. Nel I900 i teltt.i somnrnno in complCS80 a 78.000, dei <1nllli oltre 60.000 meccanici e i rimanenti in parte J11cquarde in 1mrtc scm1)lici n m:1110, rnccolti in veri e 1>ropri opifici, esclusi cioè i telni esercitati indivi– dualmente dai tessitori nelle rispettive nhitazioni per proprio coni.o, i quali ultimi nel loro complesso rap– presentano un nnrnero assai rnggLuu·dcYole. Quanto al numero degli operai, l'industria ciel CO· tono ne im1>ic,!!apresentemente ben L;jj.000, contro 65.000 nel ISiG. La forza motrice utilizzi,ta negli opifici attivi raggiunge la somma cli circa 78.000 Cri· Villli diuamici,di cui oltre 39.000 forniti direttamente drt. motori a vapore, 34.000 forniti da motori iclrau• lici e 4500 da. motori dell'una e dell'altra specie me– diante trasmissioni con conduttori elettrici. Stamperia. ili tessuti. ·-- Anche questa raggiunse in rtalia un forte svihq>po, come a1>parcdal quadretto seguente: 18!6 JIM)O Numero degli OJ>ifle;i. 80 Forza motrice in cavalli dinamici ~ ~;:~ 1 1~;~ ~~ 13 : Numero delle macchine da i continue 1 96 j 101 stampare } discontinue ( - I a9 Numero elci tavoli per stampare a mano . . - l d lf ) maschi. . 464 ! Xumero dei laYornnti a u I l femmine .. 30 5"19 fanciulli sotto i 15 anni 63 Numero medio annuo dei giorni <li lavoro (non indicato). Dunque iu 2G rrnni si trova cho il numero degli operai in questa industria, è piì1 che raddoppiato, il numero dei fusi e dei telai è triplicato e la forza motrice è pili che sestuplicata, con un aumento pre– valente di quella a vapore, che è divenuta circa dodici volte ma~giore. Nè sembra cho il cammino ascendente di c1uesta importauthssimtt industria debba arrestar:si, poichò in parecchie 1>rovincie, specialrnento dell'Alta Italia, si stanno im1>ia11tanclonuovi e importanti cotonifici, i quali contribuiranno ad accrescere il valore della nostra produzione cotoniera, che, n i;tiudizio di per– sone com1>etcnti e in base a calcoli fotti sulle cifro del nostro movimeuto commerciale, supera oggi lit ragguardevole so1m1m di 300.000.000 di lire. .11progresso, come si vede, è enorme: e notisi che, mentre in Italia la spesa d'impianto di una tessitoria meccanica di L50 telai è di circa L. 280.000, in In– ghilterra con la stessa spesa si dà moto a 550 telai. . .. Dopo questi dttti, le conclusioni sembrl:lno facili– tate. In Italia si ò riusciti a creare una nuova grande industria, SUJ>plendocon una forte protezione alla mancanza dei capitali e delle maestranze e al cal'O prezzo dei mezzi di tras1>orto. Si è visto come la protezione elci 1878 giì~ fosso pH1 che sufficiente ad aiutare certo categorie di CO· tonieri, tanto che fin dttl 1880 si cominciavano n sentire gli effetti di una costante sovra.-procluziono. A questa parve do,•ersi far fronte con una piit spic– catR. protezione ohe, se facilitò l'evoluzione dell'in– dustria yerso pili ehtborate produzioni, accentuò la crisi dei prodotti più bassi, al punto che nel lSOGi f}Otonicri, unici fra gli industriali d'ltttlia, rìchicclc· vano l'abolizione del lavoro notturno, coprendo col manto di un altruismo inusitato lo necessib\ im(>oste dal loro stretto interesse. Nel 1802 i trntblti di commercio non nocquero ni cotonieri che, fortemente rappresenbtti, tennero nltc le lol'o barriere i..logAnali 1 con non lieve scapito dclliL nostra espodazionc flg-ricola, speuie verso la Svizzorn. In 22 anni d i Jirotczione i sahtri si sono di hcn f>OCO aumentll.ti , mentre è eia ritenerl.' che oramai si shl f ormata att or110 alla industria ciel cotone una maestranza. istruita o attiva. 1 profitti invece, mal• grndo i ~rnvi costi d'impianto e la crisi dei prezzi, si sono mantenuti, 11elle fabl>richo pii1 evolute, a mùtltczzit invidinbilo (l2, LG 1 18 °/J. La protezione si può nmmcttoro tutto nl pili come aiuto temporaneo per svolgere un'industrht bnmbi1rn: ma quando questi, è cliYenutn adulto, occorre sappia vivere dì vita proprio. Ora, dopo l'Inghilterra, )'Itali:., divide con In 8vizzcra il primato nelFindustria del cotone. Piuc dunque ragionevole cominciare proprio da essa 1\ mettersi su una via.meno onorosf\. pel contribuente ib,liano: l 0 abolendo ogni dazio sui fihtti; 2° abolendo ogni dazio sui tessuti greggi lisci; :1° riducendo il <lazio sui tessuti cli cotone lisci in proporzione \'flriiJ secondo Ja finezza; 4° abbassando in media dal 30 nl :'>O 0 /o il dazio sui tessuti imbiancati e stampati. rn compenso però sono da accorciare certi van– taggi economici indiretti, ma imJJOrtnntissimi, ni Co· tonieri: vnntaggi doi quali però, interessando ugual• mente tutto le industrie, diremo n suo luogo. {Co11tii111a). ATTILIO CABl,\'l'I O LUIOI EIXAUDL SOCIALISTI E ANARCHICI INISPAGNA Lo scio1,cro di Bnrecllona. della. scorila. primavera. ru il terreno comune in cui i socialistl e gli annrchicl di Spagna J>Otcronosaggiare la bontà o Pefflcacin dei loro metodi. Quell'aHcnimcnto, che coslitul un disgraziato tentativo di sciopero gcncrnle, ru preparato dngli anarchici, e, una volta scoppiato, combnttuto fermamente ed energica~ mente dai socialisti. [,a dh•ersitò, nnzi l'antitesi della condotta. dei duo pa1·titi in siffatta congiuuturn., determinò una corrente varia di opinioni, che ebbe ripercussioni anche nel partito socialista. Però in questo l'uuanimitù. ru completa. Oli è solo per il bisoguo, universalmente sen– tito, di soliclariett\ ideale rra i vari 1rnrtiti socialisti del mondo, o di autore\'ole conferma ai propri atti, che il Consiglio Nazionale del Partito socialista spagnuolo ha deliberato di sc.tto)lorre al prossimo Congresso interna– zionale clell'Ajn l'1~tteggiamento assunto di fronte allo sciopero barcellonese. r,o sciopero generale ò l'ossessiono clegli anarchici s1mgnuoli; all'inruori di questo, 1>are che non snp1>iano vedere altri mezzi d'azione conducenti nlla cffettuaziono dei loro ideali; esso è il tocca. sana della rivoluziono o della palingenesi sociale. Cosl, dal 1891, si srorznrono di ,·olgere a tal fine le manifestazioni annuali del JH'imo maggio, e non trascurano occasiono di trasfondere i loro 1>riucipii noi ratto, come ci ha.uno insegnato gli scio1>cri disordinati o sanguino-:;i di Corognn, di Siviglia, di Ca.– dice, della regione industriale del 'J'ar e, recentemente, di Barcellona. Data cotesti, concezione dello sciopero generalo, ò fa– cile cornprcndcro come gli anarchie! 11011 debbano sen– tirsi in obbligo di sottilizzare gran elle sugli elementi che 1>ossonore111lero uno sciopero J>il1o meno Yittorioso, sulla oppQrtuniti\ e sulle conseguenze del medesimo. So dallo sciopero ha dn. uscire In. rivoluzione generalo e il generalo rinnon,mento dot pnese, tutto ciò importa poco, diventa uni~ quis(tuilia. di terzo o di quarto orcline, o

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