Critica Sociale - Anno XII - n. 13-14 - luglio 1902

Critica Sociale f?IVIST .Il QUIN1JICIN.f/LE DEL SOCI.llUSMO Nel Regno: Anno L. 8 • Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - Semestre L. 5,50. Lettere, vaglia, cartoline-vaglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE - MILANO: Portici GnHerlaV. E. 23 (2° plano nobile) Anno Xli - N. 13-14. Non l'Ji ven<le a nu1neri sepa1·ati. jj , Milano, 1° e 16 luglio 1902. La ressadel laroroJJCtrlameutare ace1Hlu i111pe9nato ,,;inoai primi di luglio il Direttore della, CHITCCA, /"nmmo costretti <t riunire in un fascicolo doppio -i 1111meri del 1° e del 1U luglio. SOMMARIO AUualttà. J!or1a11i:::t1.:kme fra ut. illiJtq11mllJ, rteue sc11ole ,stcomUffie {Ft:1.H.:t: J,'J/11/j(I t / li'(ltl(l/i. di oom111erdo: 1° UJtali(I fhlQ (li lnlllt1U del 1$/1:!; 2° Commercio in ye11tN1/e lllll 11,9:t (I/ l!XJJ (A1'1'1LIO CAlll,\TI O l,UIOI t:rX.\t'DI). Studi 90ciologlcl. GH itlt(IH eco110111i,d d<'l1(1. J)(ISsal<i e (/1!11" 1wcsei,le 9e1111r11.::iv11c lii 1/(11/,,: I e Il (J'ror. GIOV,\SSI )IOSTl:::lfAIITISI). Le (1116 1111,se,·Le: reJ)llCR lt Luigi Xcgro (Oott. l:AIU.v l't:Tl!OCCIII). ,.;,,. 1n•llleipi,o (/i, CQOJ)e/'(/Z/.()lle 11d ,110;, l'(IJ)JH),./i, coi il0Ci.<llhm10: I (t:smco u:ost:). uli. si:iope,·i e llfprodu.zioi,e: \'. lltllil.1; \'I. f'o11clmlem/o (Au:ss.1.:-oao SCHIAVI). .-lflJ)I/IIU di, (Ji.11omlca i/OcLalt (Ft:1.1<.:t: CEl(Ull(:01.A). Filosofia., letteratura e varietà. Fl'(I Ubri, t /UvM/t: /.,(I teoria (/tilt (:/'Ì,Ji,j SciOJ)t,.;, t f<CiOJ!t/'(1111' lii Amtri,c(I; l,t U11ivendl!Ì f!OpQ/{O'ij /'i.Q!J!Ji.(I cl'o,·o; l,(i lll(ICCllh1a da C0INJI0l'l't t /(I (li..~0CCIIJJ/l.::i,011e (si.) - • f-itudll sugli en'ottl dOll(l 1m11011tc ~ di /,. t:ilwmH; • l.",\H0cluzlono C00J)Crlltlv11 ~ (Il Glib10 V111t11/i {ASTOSIO OnAZL\Ot!I). ~" I.a m:11·lna dello Stato~ di 'l". Sl– fli!!IIIQlhU {S. \',) l'tr 11/1 ~ À.1111/l(ll'ÌQ ael Soci.<1/illlllv i/(1/icmo. (I'. N"UIWAO F, TUl:ATI). JJlb//oltet1 di propc1q1111cla. - A11111111ci. ltA TEN,OEN,ZA OEI FATTI Lo molte vit.torio ottenute clalht democrazht ita– liana in questo elezioni amministnitive hanno impor– tanza. maggiore cito non sembri. Il rinnovarsi della vita localo ha un Alto valore politico che trascende il limite delle muni cittadine o della cinta daziariR. La. vib~ politica che si svolge nel campo parlamen– tare, apparentemente chiuso, avverte i muta.menti che si verificano fuori 1 nelle relazioni tra. classe o classe, o il prevalere dei uuovi interessi o dello nuove forze sociali, e a poco a poco uniforma i suoi atti nllc mutate condi;.:ioni esteriori. Al fiorire delle asso• ci~1zioni economiche nel J)roletnriato cittadino o cam– pagnuolo, ora. si unisce il rigoglio del sentimento dcmocrntico: sono due ordini di fatti, i quali avranno grande efficacia sul potere centralo e ne modifiche· ranno gli atteggiamenti o i principii direttivi. Lo Stato non è un fatto arbitrario, non vive per sè stante; ma congiunge In sua vitn con lo mille vite dclhL nazione, si alimenta, in tutti i punti della pc• rifcria, allo fonti loca.li , ai Comuni e allo Provincie. Lo Staio Ila proseguito una. politica parassitaria o oe (J o 1a e refliionarifl, pcrchù noi paese prospornvano le clientele o le camorre, chiuse come tanti piccoli poteri oligar– cliici1 strette nelht corchia angusta d'interessi parti– colari spOStSO non confessa.bili, nemiche allo classi lavoratrici e alltL democrazia. Dai Comuni semiuati nella penisola, le clientele imperavano eleggendo de– putati di loro parte ed imprimendo i sogni della. loro clo111\nazionopartigiana in tutti i pubblici uffici locali. Non per nulla lo scioglimento e la ricomposizione dei Consigli comunali sono stati, per tutti i ministri dell'intorno, l'armo elettoral€' pit1 temprata. Cacciare le clientele dai municipii o spez1.are quest'arma, è un atto solo; sostituirle coi partiti della. democrazia si– gnifica modificare sostanzialmente la. vita del potere centrale in quanto muti~ l'alimento che i Comuni dànno allo Stato. Non lo Shtto detta Jcgge alla na– zione; quest'è J'illusione ottica. del volgo: bensì la nazione modella gli atti governativi sopra gl'intercssi elci gruppi, dei ceti e delle clnssi legalmente costi– tuiti noi Comuni e nelle l'rovincie 1 o rafforzati dallo associazioni economiche o politiche o dalla. loro vil'tit di resistenza. :r Comuni si vnnno rinnovando; lo fonti si purificano; dovrà. dunque rinnovarsi la. vita ccn– tn=tle. Ecco perchò lo elezioni amministrative, che in buona parto d'lta.lia han segnato Ja vittoria dei so– cialisti o dei partiti popohtri 1 hanno importania poli– tica, o gioYauo alla. libertlL o alla domocraiia. . .. l'arlo di democrazia in genere e non di socialismo, por ragione di sincerità. Claudio 'J.'revos notava (Cri– tica Soti.ule ciel IG giugno) che i socialisti, anche dove sono scesi in campo brnnclcnclo l'armo dell'intransi– genza, a.vcrnno poche munizioni; cioè hanno portato nella battaglia un p1·oi;p·ammapiù che minimo, un,L i:.pecio cli moncone dei progrnmmi altra YOlta esposti al fuoco delht lotta municipale . .Il fatto ò spontaneo e ragionernlo. Prima si facornno lo " affernrnzioni ,, per " contarci "' o al piì1 por la conquista della mino– r,111za.;ond'era opportuno lo spiegamento di tutto o quasi il programmii; ma dal dirn passando al fare, o dallo afl'ornwzioni olettoril.lmentc nogatiyc allo con– quisto posith·o delle magg-ioranie o dello magro finanze comunali 1 si dern, se non si yoglia faro come i ciurn1Hdori, promettorn ai cittadini quel tanto ch'ò possibile mantenere nel breve giro d'un periodo am• ministrativo. 'J.'utta hi parto ve1·bnle e vcrbosn. del partito, anche quella che fu utile nel movero i primi passi, si fa caduca, o co111inci11no 1ì prevalere, in sua voce, le responsabilifa cli ciascuno o di tutti, clti.-:ro 1 precisc 1 misuri.1te. Quindi i programmi, portati nclhi lotta, non sono amplissimi come una volta mfl, piìt discreti; e per contro non sono pii, platonici, bensì pratici e r~1cilme11te nttuahili. E si riferiscono con movimento logico a tutto il maggiore progn1mm11, del cui oclifìzio sono le prime pietre. A questa riduzione cli progrnmmi (di pro~rammi elettorali, s'intoncl:-i bene), ossia alla. necessita deter– minata <lui nostro accrescimento e dalla possibile cunquisht delle amministrazioni locali, si sono pio-

RkJQdWJsaXNoZXIy