Critica Sociale - Anno XII - n.5-6 - 1 e 16 marzo 1902

84 CRITICA SOCIALE l'l\iOgenerale, o affrettare la. trasronnaziono com1>lctn. di una società ingin~t1~. M(, la (rm1wlll dello sciopero ge– nerale, come lo sciopero paniate, 1,-ome l'azione 1>0/itic(I., non rnlgo110se110,ii11forza <lel prognsso, dell'e<lucazio11e, del Pf11Siero, dell<r rolo11fl, della classe operaia. 111 Segue in questo come negli altri programmi l'enu– merazione delle riforme immediate dt1.conquistare, diverse a seconda delle peculiari condizioni politiche e sociali dei ,•ari paesi.· Ed ora la parolf~ ai dilettanti di esegesi ed erme– neutica. STJCUS. SOCIALISMO INDIVIDUALISTA (I) JI mondo fl.losofteoe sociologico lul fatto un'accoglienza piuttosto lusinghiera. all'opera di Eugenio 1:i'ournièrc, collaboratoro della Petite Rép11blique o della Hem,esociCl– liste, riconoscendogli non comune prorondità di vedute sintetiche o vigoria di calzanti argomentazioni. Benchè l'autore, fin dallo prime linee, si proponga di dimostrare l'inesistenza della pretesa essenzii~lo coutraddizione fra. indh•idualismo e socinlismo, tuttavia ci si accorgo ben tosto che qui non si tratta di una delle solite volgarizza• zioni pseudo-scientifiche sui principt essenziali socialisti, ma bensì di un saggio cliben inteso criticismo, che mira a 1>orrenella vera sua luce la tanto proclamata contrl\d· dizione tra la Jil)Ortà.e il socialismo; anzi quest'opora potrebbe definirsi uno studio sul concetto della libertà sociale. E la lettura di questo libro è consigliabile a tutti coloro che desiderano rendersi conto delle nuovo correnti teori• che del socialismo J)er avvalorare le prOJ)rie com·inzioni, come pure 1>erquelli che, per correggerlo della sua pretesa unilateralità e rigidità dogmatica, vorrebbero ricondurlo ai sistemi di pensatori e sociologi, che, pur essendo grnnd!ssimi, sono nondimeno da plì1di un punto di \'li!ta oltreJ)assati. Esso è pure indico di un altro consolante ronomeno; del J)[lra\lelismo qua'li completo fra i J>ro– gressi teorici e quellidell'azione pmtica del partito socia– lista. Vantino pure altri la gloria del po~ses:.o di apor– tegmì con cui il genio d'uno o più individui riassunse le piit universali leggi del divenire umano: ciò che è JJrc;dosa cn.ratteristicn. d'ogni moto vera.mente democra– tico si è l'azione collettiva in~pirata alla collettiva co– scienza di quelle verità, le quali sono men che zero flno a che rimangono chiuse nei ,•olumi delle biblioteche e non si traducono In palpito ,•ivo cli rolle doloranti e lottanti sotto l'aculeo d'un cieco bisogno, che la formula chiarisce ed es1>rime. Questa fusione J)erenne del pensiero e dell'azione, questo gradualo elevarsi da errori, che sono parziali verità, a concezioni pii.t complesse e più rispondenti allo mutate condizioni di vita, 1>ervirtù della 1Jraxis collet– ti\'a delle classi interessate, ha storicamente un valore incomparabilmente superiore all'atto di chi adotti, non per scoperta sua J>ropria, ma per comprensione intellet– tul\le, un vero tr0\'ato da altri; valore cbe potrà es~ero disconosciuto da chi "eca aùcora \'iva nell'aninrn. l'eco delle battaglie poi prinCiJ)iOdi nazionl\lità o per lrl°con– quista della libertà politica, combaUllte all'ombra della bandiera individualistica della Uivoluzione francese; ma (I) >:uot$Y. J."OllJl$1tRY.: &/.8(11. ,,,,,. l'll1dl1'/d1tMUme. - PMII, IIIOI. }'. Ale11n (J.'r, t.àO). · b ter1 e no 1ar o che resta nondimeno innegabile 1>orchi nella. sua 0SJ>0· rionza ha superato quello stadio di concepimento e di 1Jraxis dellti vita sociale. Con questi convincimenti, proJ)ri d'ogni spirito J>rorondnmente socinlista, non è ingrato il constatare gli i1111naucabilierrori, le lncune e le dett– cienze del moto fino al punto a cui oggi ò giunto. JI li'ournière cosl sinteticamente li riassume, SJJecie 1>erciò che rigun.rdn. i I contenuto economico del socia– lismo: " ili.sogna conressarlo sinceramente. Fino a questi ul• timi tempi il socialismo parve disconoscere i metodi scientifici e il suo proprio spirito . .t::ssosi è presentato come un atto del 1>oterepubblico, esercitantesi indistin– tamente su tutti i rnezzi di produzione e di scambio. Sia che aggiornasse Il suo regno nl momento in cui le cooperazioni socinliste avranno, con In.loro concorre11zn. vittoriosa e distruttiva. delle vecchio forme di proclu– zione, fatto scom1>1trirelo sfruttnmonto dei privati; sili che pretendesse iucorporare simultaneamente nlla Coo– perath·a g-e11eraledello Stato le grandi combinazioni capitaliste e le migliaia di J>iccolidomini su cui si eser– citi\. l'attività. economie1Lattuale; la soluzione unica o semJ)lice ch'esso semJ)re proponeva si era la conquista dei 1>ubblicipoteri. " Nel J)rimo caso... esso racev1ldipendere l'emancipa• zione dei lavorMori non dalla. loro attituc lìne n dirìgere la 1>roctuzione 1 ma d1llL- itrasrormn:r.iono del m,tteriale tecnico. Jn atubo i casi, J )Oi,cont1wa tro1 >1>0 sullo Stato o non ablmstanza sull'individuo. Prendeva cosl un ca– rMtere di obl.lligatorieti\ e di costrizione che non è nel suo s1>iritoe nel suo flue ultimo e cho 1>erconseguenza non deve nemmeno trovarsi in qu:ilslasi grado ne' suoi mezzi. ~ Ma. il socialismo contava d egli eco11omistitra i suol ndcrenti 1 i quali non poteva.no rimanere sonii alle cri• tielle cd ai 111ò11iti d ella scienz a ... Oggi il socialismo è costretto 1\.precisarsi come scopo e come mezzo. ~; te,. nuto a non pili pre:iontare la socializzazione univer:mle come un flue, nHLcome uno strumento. J;: necessario che affermi il suo scoJ>0,che è di enrnncipare l'individuo economico pcrchè si realizzi l'individuo sociale. • Dal che aJ)pare come, secondo Il Fournière, occorra, nella. concezioue teorica del movimento socialista., fare maggior posto ai sentimenti o ai concetti di rcsponsabi• lità e di libe1·tà. Di rc,.ponsabilità, in quanto l'assunzione d'una sem))re crescente porzione dell'azienda sociale non è possibile se non mercè una crescente diretta parteci– J>a•donedella classe proletaria alla vita pubblica o alla direzione delle im1>ro.,c, il che implica un tal progresso produttivo che consenta. una pili amJ)ia vita intellet– tuale, una. libertà. di spirito J)iÌIcontinunta e completa. Di libertà, in quanto l'avvento della ch•iltà. proletaria, nella misuri~ in cui ciò è socialmente utile, non è 1>os– sit,ile in modo duraturo, se non alla condizione cli rap– presentare la sostituzione graduale e spontanea di un regime più produttivo di utilit.\ 1>er tutti a un regime meno produttivo. Dal maggior )>Ostofatto a.Ila resJ)onsa– bilità scaturisce una sJ)ecie di necesilarin.didascalica del proletariato, J>0rcui ogni conquista dell'organizzazione economica e della ))ressione J>0litìca significano in esso un aumento di cnpacità. imprenditrice, se così ci pos-· siamo esprimere. ln ciò è la. 1>ortata quotidianamente rivoluzionaria del la,•orlo di organizzazione, in conse– guenza del quale, a lungo andare, diminuendo le diffe– renze fra le posizioni iniziali e fra i redditi medt dello ,•o.rie classi, aumenta anche la capacità imprenditrice della società in sè ste-.sa. Perciò da questo criterio discende come logica. l'ap• plicazione del metodo che im))roprlamente ru detto riformista. Dal maggior J>Ostoratto al criterio della spontaneità e della lit,ei"tà scaturisce invece la sintesi dell'individualismo relati,•o con il socialismo relath•o.

RkJQdWJsaXNoZXIy