Critica Sociale - Anno XI - n. 24 - 16 dicembre 1901

Critica Sociale fl/VIST .Il QUJNJ)fC/N.f/LE DEL SOCI.f/USMO Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. iO • Semestre L. 5,50. Leu~·e, vaglia, cm•toline-vaglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE - MILANO:Portici Galleria V, E. 23 (2° ~IU0IDbllt) Anno Xl - N. 24. Non si vende a numeri separati. MIiano,16 dicembre 1901. SOMMARIO Attualità. J,t atrerma:io11i. sock11.stt,tei co11u1·t,u10 a• 1101ou1i<1 (l\",\:i'Ot: noso)l1). ,SOciaUsmo co11tmH110 t (lll(!l'Clll1<mo ,•tt,~UJmffiO (Q,\R~.I,\ C.\SSOl,A), ;\l~liCfsmo gockrli,sla {LA CltJTl(:A ~O(_'l,\U:). Ml t)Olilicu JWO/tlai·i11 (ACIIII.J.t: I.ORIA). Studi sociologici. le i-lfo,.me mlii/ari lec1liclle: I.ci 111m·,h1a, \' {$\'l,\'A nn.\SI}. Filosofia, letteratura e varietà. J'tl' t 11111j/(Ì t 1(1IJ/,//Ctl'il(Ì (l(lt )ìlll°litQ: Agli 1-:1e/forl, (ltt V Col/tglo (ti. .\lil(IIIQ {t'JLll'PO TUl(ATI). l'm·/Q A. Co11iqt.011i: necrologio (ft.) JltctitU JJltbbUcazi-011~ ((ti/a " Crltlcn SOCIAie~· J'U -,woi·Q U/111()d'(1l!lx>U<111ttllfQ. J-110:STISl'l'llO P.D 1::-n1c•: l)U.l.'A:S:S,\TA. .Avviciuaudosiil nuovo mmo, scu-emo grati come semp,·e agli amici clte ci suggeriranno ·indirizzi di abbonati probabili, cui s1Jediremo e~nostro rischio numeri di saggio. LEAFFERMAZIONI S CIALISTE del Congresso di Bologna 11 Congresso dei la.vonitori della terra ha. sollevato una. questione della. maggiore imporl'anzil. Già Claudio 'l'revcs 1 in questa stessa Rivista 1 IHt gettato il gddo d'allarmo contro i voti elci Co11grosso di Bologna 1 parendogli che l'augurio espresso dai congre~sisti, che le Camere del lavoro abbiano ad assumere spi– rito socialista, sia <1tu :1.si un augurio di sterilità. e di morte per lo organizza;doni operaio dolio maggiori città. ~ Filippo Turati, chiarendo od nllargamlo il pensiero del 'l'roves, lm concluso che il voto di Bo– logna non può essere che una facile fiammata di ent.usiasmo, attizzitb1 dal fervore degli ap1>lausi: e non affatto una del:ben\zionc seria, p1·atica e me– clit,ata. A me invece paro che le affermazioni ciel Congresso di Bologna non rappresentino altrettanto orosio, e nemmeno altrettilnte imprudenze, frutto cli gio,·Emtù e di inesperienza. Panni anzi che a Bologna si sia affermato un principio che era giìt ma.turo nelh~ dot– trina, ma che stenbL\'tt ancora. a tradursi nella pra– tica: semhrnmi cioè che per ht prima volta il c1.uat– terc del movimento protctttrio socialista ahbht - per un fortunato intreccio di circostanze :_ potuto ma• nil'cslarsi nella sua. interezza, scevro cli tutte lo impul'ità o di tutte lo adulterazioni coli() quali era solito mostrarsi fìu qui. Senonchò, prima di pro,•iuc: il mio Hssunto, credo utile chiarire il significato e la portata tielle aft'cr– mazionj socialiste. Il Congresso cli Bologna ha per te ~ e oBa due volte fatte dichiarazioni di socialismo: la prima volta Yotanclo por la " socializzazione dei mezzi di produzione ,, 1 la~ seconda alfermando la. superiorità delle organizzazioni " animate da spirito socialista ,,. Come ognun vede, il Congresso cli l3ologna non ha voluto affatto ohe sulla porta delle Camere del Ja"oro si ponesse la scritta. socialista, e che per entrarvi o per entrare nelle Leghe contadine occorresse la tes– sera. autenticata e timbrata del nostro partito, pre– cisamente come occorro l'attestato della comunione pasquale per l'ingrosso in certe associazioni cattoliche. e qualche frase poco cauta., o certe esplosioni cli entusiasmo, hanno J>Otuto far credere ad un'adesione in massa delle Leghe contadine al partito socialisbt italiano, se lR.l'orma, con cui si sono espressi gli auguri i porchò lo spirito socialisfet penetri in tutto le organizzazioni operaie, ha magRri fatto credere che si trattasse tout co11rl ,\;i fare di queste organizza– zioni un'appendice delle nostre Associazioni politiche, se qucst.c od altrcttali fallaci impressioni hanno po• tuto far scii.mbiare lo spirito e ht finalitù socialista con i metodi e le forme del nostro partito, non per tanto l'interpretazione rRzionale dei voti emessi dal Congresso, e l'esame delle circostanze che li hanno consigliati, dimostrano che non si tratta affatto di serrare lo porte dello nostre organizzt1zioni a tutti coloro che non hanno voluto fare una esplicita di– chiarazione di fede. Claudio Tre,,es e 1.i'ilippo '!'urati, cho hanno scambiata l'una cosa con l'altra, sa.ranno, spero 1 i primi lt ricredersi. Ma allora., si dirà, a che cosa si riducouo le affer• mazioni socialiste del Congresso cli Bologna? .Ecco una questione preliminare di capitale importanza. Quando noi diciamo socialismo, corriamo sempre col nostro pensiero ,11 partito aocialisbl, ai suoi po– stulati o ai suoi metodi, e identifichiamo In nostra espressione astratta con questo esempio concreto. Ma con ciò noi facciamo cosa. inesatta.: il socialismo come concezione pratica è molto meno complesso e circostanziato del piwtito socialista, e come conce· :dono teorica. è molto più ampio e generalo. fl so– cialismo, in fondo, non ò che l'enunciazione di un fenomeno cito, come tutti i fenomeni naturali, si compone cli due momenti: un moto e uI1 fine o, pCL' Os1:Sere pili esatti, una lras(ormazìon,,. rl molo ò per noi il movimento prolctal'io, realtà. indiscutihile ccl universale. Il fine ò la soeializzazioue dei mezzi di pl'Oduzione, che noi prevediamo come conseguenzft logica di alcuno tondenze e di alcuni sintomi rivelatori o, giungendo il qualo 1 l'odierno moto del proletariato deve cessare, nella attuale sua forma. di lotta. di classe, per tras(ornuo·si in aspetti nuovi ed imprc,'edibili. Qnando noi siamo ch1vanti ad un movimento pro– letario, noi siamo certo in pro~onrn tli un fenomeno socialista. Uonfo::ssata oppure no ht sua. lina!it.\ re– mota, questo nuwimemo l'imano pur sempre una 111a11if'cstniouccli quclht for1.,t che noi prevodi:.uno clOHÙ. ronstian.:i la :societi, C<lpitalistka. Ogni asceu– siono elci proletariato è dunque un passo innanzi che ci avvicina al termine ultimo.

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