Critica Sociale - Anno XI - n. 20 - 16 ottobre 1901

318 CRITICA SOCIALE iniziato 1 ed allora tocca alla classe organizzata l'onore di tentare la trasfornrnzione economica del paese. Quello, che non sanno fare i grandi ed i rnedii pro• prietari, pot.rcbbc diventare cOmpito degli umili, c6m– pito delle Leghe. 'J'a11to i,ii1 che, se le Cantine sociali fossero istituite da!Ja grossa propricth, probabilmente il movimento capitalista non verrebbe ad aiutare in modo efficace la chts5e lavoratrice; potrebbe anzi costituire per essa un pericolo. Questo nuovo c6mpito, di attirare nell 1 orbita capi– talistica le Leghe dei lavoratori, invitandole a stu– diare l'organizzazione cli Cantine sociali, non nasce per forza di fantasia nella mente dell'osservatore, ma ò il risultato dell'attento esame dei fatti. Non è questo il luogo di illustrare l'attuazione ciel piano; ma, per finire, ricorderò solamente i dati che JJOSsono valere, come primo materiale ùi studio, per la Lega montuese.1 componenti la Lega- calcolando per ogni pertica di terra ht produzione come al § 9 - con• trollerebbero le seguenti quantità. di terreno e le seguenti quantità. di prodotto> con i conseguenti red· diti disponibili: GJ proprietari 20 fittal.>i!i Oi massai 180 con l)Crl1che 420,i5 105,00 20(H 1 00 2Gi9 1 i5 con <1!.d'uva 12103,i5 !Ji5,00 2752,00 5830,i5 0011 r(Hl(\lt() di L. 81.556 1 25 ,, 14.625,– ,, 41.280,- L. $7.461 1 25 Di fronte a questi dati, non è naturale il pensiero che anche i soci della Lega dovrebbero interessarsi del migliore sistema di spacci per smerciare i loro 5830,75 quintali di uva? § 17. - E tempo oramai di concludere. Le Leghe fra i contadini <lcl1 1 0ltre1>òpaveso, sorte per imitazione delle altre licghc d'[talia con lo scopo unico dcll'nu• mento dei salari 1 dopo breve osporiem:a videro allar• garsi la sfera della propria azione e dei propri scopi. Probabilmente, di fronte alle nuove idealità, la com· posizione qualitativa. delle Leghe subirà delle modi• ficazioni. Anche i piccoli proprietari di 25 e 30 per• tiche troveranno la cOiwenienza ad entrare nella Lega. Ad ogni modo la complessità del fenomeno appare improvvisamente im1>ressionante, e le cento aspirazioni verso un miglioramento economico, che giacevano sopite noll'nnimo dei lavoratori della terra, trovarono un istituto adatto) intorno a cui affermarsi ed organizMrsi. La Commissione esecuth•a della Lega montuese si accinge a studiare, durante gli ozii forzati dell'inverno sopravvcg1iente, una quanti fa di problemi, che devono trovare una soluzione per ottenere il miglioramento economico e sociale della classe lavoratrice. Questi problemi si possono così formulare: 1° modificazioni al contratto cli lavoro, per raggiungere un aumento di sala.rio e una diminuzione delle giornate di lavoro; 2° modificazioni al contratto d'affitto; 3° modifica• zioni a.I contratto di masseria; 4° istituzione di Can• tine sociali; 5° istituzione di Cooperative di consumo, per la compera in comune della materia 1>rima e degli strumenti produttivi, e per la compeL·a dei beni di consumo. Noi ci augul'inmo che questi studi siano fecondi di buoni risultati, e che l'esempio altamente educa· tivo della. Lega. di Montubeccaria venga seguito da tutto lo Leghe fra i contadini doll'Oltrepò pavese. ,11011t1111tcca1·1a, 3 olfobl"e 1001. 0IOYANN1 MONTJ-~MAH'l'INI. Abqonamento cumulativo Critica sociale ed Avanti! anno L. 21, se– mestre L. 10,50. Bib 1ote ~ c., no B1ar o IL MOVIMENTO CO PERATIVO INBELGIO E I SUOI RISULTATI JIJ. Varie s1,ecio di Cooperative: Di consumo(" Casa. del popolo 11 ," Vooruit 11 e simili. - La. "}'mtellanza,, di ,Ju1•ille).- Di produzione; di1'fico1tà; condizioni lii successo. - Agricole: httterie, sotJieti~ll'acquistl e ,li vendite, lli rispnrmio e di cretlito, birrerie e tlistillerie, assicurazioni, ecc. Vi hanno parecchie categorie di Cooperative. Le più numerose sono: 1° Le Cooperativedi co11sumo: panetterie, drogherie, spacci di al>ìti, calzature, carl>one, ecc.; 2° Le Cooperatite di. JJl'Olluzio11e di lavo1·0; 2° Le Cooperative agricole: latterie, distillerie, Coo– perati\•e per l'acquisto clisementi, concimi, derrate e 1>er la vendita dei prodotti della stalla e della fattoria; 4° Le Cooperative di credito e di risparmio. Descriveremo il meccanismo e il funzionamento di ciascuna di <1uestesvecie. COOPERATIVE DI CONSUMO. Nelle grandi città, come dicemmo, si cominciò dal creare delle 1>a11etterie. A nruxellcs un gruppo d'operai, di vari mestieri, de• cise di creare un J>~niftciocooperati\•O,Ogni membro si impegnò a versare 10 franchi J)er quote settimanali di 25 o 50 centesimi. Dopo alcuni m.esisi ebbero 700 franchi in cassa e circa 80 aderenti, pei quali e J>er le cui fa. miglie l>isognavano circa. 121) pani da un chilogrammo ogni giorno. Si prese a. fitto una cantina contenente un forno, per 35 franchi al mese; sì acquistò una madia di legno, una. carretta ed un cane, qualche altro uten– sile e delle legne J>CIforno. Un negoziante di farina ci vendette 15 sacchi, pagati a pronti. In seguito con• sentì a farci credito, e si 1>aga\·aogni quindicina la fa. rina impiegata. Si prese un operaio panattiere, che nella. mattinata. cuoceva il suo pane e nel pomeriggio lo J>Ortavaai do• micilii dei soci, im})resa non facile, essendo questi s1mrsi un 1>0'dappertutto, anche nei sol>borghi. La Società. eri amministrata da un Comitato di nove, fra. cui un segretario e un tesoriere, tutti gratuiti. La domenica. mattina, dalle 10 a mezzodì, due o tre soci riunivansi in un,osteria 1 non )unge dalla 11anetteria, e ii\ i soci venivano col loro libretto ad acquistai:e dei gettoni da pane. Chi abl >isognava.di rtieci pani per la sua famiglia ne pagava anticipato il prezzo e riceveva dieci gettoni metallici equivalenti a un })nne ciascuno; la <Mr:Ldei gettoni acquistata veniva inscritta nel suo libretto. Ogni giorno, quando il prestinaio si presentava. al domicilio del socio 1 quesiti, in cambio del J)ane o dei pani che chiedeva, gli rimetteva. altrettanti gettoni. La sera, terminato il giro, il portatore del pane faceni la resa dei pani i11\'Cndutie dei gettoni ritirati. Ogni sei mesi poi 1 si redigeva. il bilancio, si consta• tava il profitto ricavato, e, 1>relevatc le spese d'ammor• tamento pel logorio del materiale e la. parte risen•ata alla 1>ropaganda, si ripartiva il resto a ciascun socio in ragione dei pani acquistati e inscritti nel suo !ibretto e nei libri della Coo1)crativa. Jl beneftzio, SOJ)ratutto agli ioizii, era sensibilissimo, ~)ercl1è i \>restinai preleva\'anO

RkJQdWJsaXNoZXIy